Posts Tagged ‘magistratura’

Pd: Meglio ripartire con disciplina e onore, come impone l’art. 54 della Costituzione.

18 Maggio 2019

pdRivendicando tutto quanto di giusto e importante è stato fatto in questi anni (tra cui uno dei migliori servizi sanitari regionali d’Italia), ma riconoscendo allo stesso tempo errori e mancanze.

Il punto non è il garantismo, che non può significare attendere come nulla fosse che i processi penali facciano il loro corso. (more…)

“Il Piacere dell’onestà” così titolava Pirandello una delle sue più belle commedie, ricca di verità profonde.

19 novembre 2016

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

La certezza, aggiungo io, che se Ti suona il campanello di casa all’alba è sicuramente uno che ha sbagliato. Non tutti oggi possono avere queste certezze. Tuttavia per non essere forcaioli a priori, dico subito che vorrei tanto che l’indagine avviata questa mattina trovi tutto in ordine a Terni, fallito l’obiettivo di capitale della cultura, sia capitale dell’onestà. Ma il sogno, la speranza, spesso divergono dalla realtà. Tanto tuonò che piovve! Confidiamo in una giustizia giusta e veloce; e, se vi sono responsabilità del tipo di quelle che la rete già diffonde a grande voce, paghino i colpevoli!

Ma anche i responsabili politici della locale amministrazione all’interno della quale si sarebbe consumato il tutto, facciano un passo indietro, anche due, anche dieci e lascino i cittadini liberi di esprimere le proprie scelte alla luce di trenta mesi di amministrazione che definire fallimentari significa essere davvero generosi. Chiedendo scusa!!!

Paolo Crescimbeni

Pd Terni: “Rispetto per la magistratura e per le persone coinvolte. No allo sciacallaggio”

19 novembre 2016

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

pd“Il Pd di Terni nutre profondo rispetto per il ruolo della magistratura, per i rappresentanti politici e istituzionali della città, che siamo certi sapranno collaborare con gli inquirenti nella più completa correttezza, e ovviamente per le persone coinvolte”. (more…)

Futuro e Libertà Umbria plaude alle brillanti operazioni delle Forze dell’Ordine e della Magistratura

23 febbraio 2012

Gli uomini della narcotici di Terni si sono resi protagonisti di una brillante operazione che ha portato all’arresto di tre albanesi mentre tornavano dalla Puglia con un carico di 180 chili di marijuana. Oggi apprendiamo dai media che, sempre a Terni, la squadra della Digos ha smantellato una organizzazione legata al gruppo terroristico turco Hezbollah che agiva sotto la copertura di Kebab aperti in diversi regioni italiane. Esprimiamo la nostra riconoscenza alle Forze dell’Ordine ed alla Magistratura per l’azione incessante di contrasto alla criminalità che con umiltà, dedizione e professionalità svolge per la sicurezza della collettività ed a tutela del valore irrinunciabile della legalità. Ancora una volta l’Umbria è al centro di vicende legate allo spaccio ed al terrorismo. Pare evidente che criminali e terroristi hanno individuato nella nostra regione l’habitat più tranquillo dove porre le basi operative delle loro attività. Probabilmente per la rete di complicità che riescono ad instaurare e sulle quali occorre esercitare la massima attenzione, non solo da parte delle Forze dell’Ordine che – come dimostrano i brillanti successi conseguiti anche in questi giorni – fanno pienamente il loro dovere, ma anche e soprattutto dalle altre Istituzioni che devono attuare forme stringenti di vigilanza sulle attività commerciali che insistono nel territorio e che spesso si rivelano “coperture” per azioni criminali. Particolare attenzione va dedicata anche al controllo sulla veridicità dei contratti di lavoro che vengono esibiti per l’ottenimento dei permessi di soggiorno e che sovente si scopre essere frutto di vergognoso commercio illegale teso a “sanare” posizioni di clandestinità. E’ su questa rete di complicità che occorre intervenire con determinazione se si vuole fare terra bruciata intorno a chi ha “scelto” la nostra regione quale sede per le proprie attività criminose. Attività che vanno colpite con durezza, cercando di contrastare anche l’uso disinvolto degli escamotage che le norme sulla Giustizia consentono a chi, arrestato, può beneficiare di facili scarcerazioni sol perché, non essendo ancora arrivato al terzo grado di giudizio, risulta “formalmente incensurato”. Sappiamo che su questo aspetto vi è un impegno encomiabile del Giudice per le indagini preliminari di Terni, Dott. Maurizio Santoloci che vuole adottare la linea dura contro quelli che lui definisce “i criminali giuridici”, quelli cioè che “sfruttano ampiamente buchi neri e maglie procedurali interpretative delle regole processuali per sfuggire di fatto al sistema giudiziario e continuare a delinquere tranquillamente sul territorio come se nulla fosse”. Nell’esprimere al Giudice Santoloci tutto il nostro apprezzamento, ci auguriamo che il suo esempio faccia scuola, perché, se è giusto tutelare i diritti degli imputati, è ancora più giusto e doveroso garantire il diritto alla sicurezza che i cittadini onesti rivendicano.

Carla Spagnoli – Coordinatore Regionale di Futuro e Libertà

“Esposto al Procuratore del Tribunale di Perugia su un concorso interno all’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche”.

16 dicembre 2011

In data 15 dicembre 2011, risulta essere stato presentato un esposto al Procuratore del Tribunale di Perugia, Dott. Giacomo Fumu, su un concorso interno all’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche;

Da circa tre anni l’ente è in attesa di una nuova riorganizzazione da parte della direzione, la quale però nel frattempo ha proceduto ad assunzioni senza concorso, evidentemente dettate da esigenze di “sistemazione” ben lontane da una visione organica della struttura;

Si interroga il Presidente della Giunta Regionale per avere delucidazioni chiare ed inequivocabili sulla gestione del suddetto concorso e, più in generale, sulle future prospettive di riorganizzazione dell’Istituto Zooprofilattico dell’Umbria e delle Marche.

Il Consigliere Regionale – Sandra Monacelli

 

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

17 aprile 2011

Da riconoscere grande sensibilità e moderazione nelle valutazioni del sindaco di Terni riguardo alla sentenza contro la Thyssen AST. Dopo aver significato ogni fiducia nei confronti della magistratura, c’è a dire, se si vuole essere liberi nei giudizi, che appare sinceramente sproporzionata la sentenza verso l’amministratore delegato e complessivamente nei confronti dell’azienda. Ogni solidarietà alle famiglie dei morti e tuttavia ora c’è da chiedersi con quali motivazioni la Thyssen e qualsiasi altra azienda straniera favoriranno investimenti nel nostro Paese. Solidarietà al sindaco di Terni che ha saputo esprimere le preoccupazioni di una intera città, molto meno verso i rappresentanti della regione Umbria che hanno brillato per il loro compiacente silenzio

Maurizio Ronconi – UDC

Inquinamento di Bettona, la giustizia a volte è lenta, ma alla fine arriva sempre

15 gennaio 2011

La richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Procuratore Giacomo Fumu e dal Pubblico Ministero Manuela Comodi nei confronti di 26 persone implicate nei fatti di continuo e massiccio inquinamento perpetrato per ben 30 anni a Bettona,  dimostra come  i nostri numerosi esposti e denunce presentati nel corso degli anni fossero del tutto fondati.

Che la situazione ambientale nel territorio di Bettona fosse pesantemente compromessa appariva del resto di tutta evidenza e riconoscibile a tutti.  La puzza asfissiante durante il giorno e la notte, l’inquinamento riconoscibile a vista dei fossi, dei torrenti e del fiume Chiascio in modo particolare nei fine settimana e in occasione delle pioggie, la fertirrigazione fasulla su terreni disponibili solo nella misura del 10% rispetto a quella necessaria, la certificazione di agibilità acquisita solo da 3.000mq di stalle rispetto ai 60.000mq presenti nel comune, l’inquinamento dell’acqua di numerosi pozzi: queste solo alcune delle gravi conseguenze della sconsiderata ed illecita gestione del depuratore zootecnico consortile e degli allevamenti suinicoli. Solo un sistema fondato sulla complicità e connivenza a tutti i livelli ha consentito il verificarsi ed il perdurare di questo “disastro  ecologico”. Almeno 12 milioni di tonnellate di reflui sono finiti sui terreni e nel fiume. Chi doveva effettuare i controlli, oltretutto pagato da noi cittadini-contribuenti, reggeva il sacco ai lestofanti. L’Amministrazione comunale attualmente in carica, se non fosse stata bloccata dall’intervento della Magistratura,  avrebbe creato le condizioni (con la realizzazione di una seconda laguna per i liquami da 90.000 tonnellate) per condannare la popolazione a vivere ancor peggio che nel passato. Per tutta la Giunta, Sindaco e Vicesindaco in testa, è stato richiesto il rinvio a giudizio. Gli atti adottati, nonché le intercettazioni telefoniche, hanno evidenziato lo stretto legame con gli autori materiali di questo disastro. Per noi cittadini quanto è emerso è più che sufficiente per chiedere le dimissioni immediate di questi amministratori. Non è né possibile né accettabile che questi personaggi, visti i precedenti, continuino a gestire le questioni ambientali del nostro comune e il destino dei suoi abitanti. Siamo molto preoccupati per le varie ipotesi di riutilizzo dell’impianto di depurazione destinato a diventare una centrale a biomasse o, peggio ancora, un inceneritore. A queste ipotesi ci opporremo con tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legge. Sin da ora annunciamo che il Comitato, ricorrendo presso  le competenti sedi giudiziarie, si costituirà parte civile nei confronti di tutti i responsabili, richiedendo loro il risarcimento dei gravi danni arrecati alla salute dei residenti, al deprezzamento patrimoniale dei loro immobili, al notevole danno arrecato all’immagine del comune e del suo territorio.

per Il Comitato Popolare per l’Ambiente di Bettona

Remo GranocchiaGiorgio ForestiLuigi Pasinato

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Nota di redazione: Gli scriventi non specificano quali amministrazioni sono coinvolte in 30 anni e quali sindaci, però chiedono le dimissioni di quella attuale, c’è qualcosa che non torna. Non ci rimane che aspettare con serenità  l’esito dell’inchiesta in corso per capire la verità.