Posts Tagged ‘mangiapane’

Il XII Convegno dei Cavalieri d’Italia premia il prof. Brunangelo Falini

8 settembre 2015
...

Claudio Ricci, Filippo Maria Stirati, Andrea Romizi, Brunangelo, Falini, Elio Carletti, seduto Marcello Annoni

Una bella giornata di amicizia , di allegria e di riflessione si è svolta ieri a Gubbio per il XII Convegno dei Soci dell’Unci Cavalieri d’Italia della sezione di Perugia .

Ad attendere i soci, i familiari,  gli ospiti e le autorità sono stati il Presidente Comm. Elio Carletti, il Vicepresidente Cav. Marcello Cavicchi e per il Consiglio Direttivo il Cav. Massimo Alunni Proietti , il Cav. Alberto Panfili e il Cav. Giampiero Minelli.

Appuntamento alla chiesa Santa Lucia , ospiti di Madre Dorotea Mangiapane e delle sue consorelle dove don Angelo Fanucci ha celebrato la Messa in cui sono stati ricordati gli scomparsi Francesco Filippo Cipolloni  e Corrado Cesauri e nella quale ha ricordato quei valori di solidarietà , altruismo che un cavaliere dovrebbe esplicare nella vita sociale per rendere onore ai nobili titoli ricevuti dallo Stato.

Poi il gruppo si è spostato nelle eleganti sale del Park Hotel ai Cappuccini , un’eccellenza dell’accoglienza turistica in Umbria, dove nella sala Capogrossi ha preso avvio il Convegno nel quale per prima cosa è stata rievocata la bellissima giornata del XX giugno 2015 in cui l’Unci di Perugia è stata iscritta all’Albo d’Oro del Comune di Perugia per meriti sociali e culturali . Il sindaco di Perugia , avv. Andrea Romizi, ospite al Convegno, ha letto le motivazioni del riconoscimento rendendo tutti orgogliosi del lavoro intrapreso dalla nostra associazione nel territorio  in questi 12 anni .

i premiati

i premiati

Un diploma di socio onorario è stato consegnato al Sindaco Romizi , mentre il diploma di socio simpatizzante è stato consegnato al Dr. Carmine Camicia, consigliere del Comune di Perugia e membro della commissione Albo d’Oro che ha presentato e sostenuto la nomina della sezione perugina Unci.

Si sono avvicendati a salutare la platea il sindaco di Gubbio prof. Filippo Maria Stirati , il consigliere regionale Silvano Rometti, il consigliere regionale Claudio Ricci, il presidente nazionale Marcello Annoni, la rappresentante femminile nazionale Tina Mazza, il console regionale dei Maestri del Lavoro Giampaolo Censini, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Mantignana e Perugia Antonio Marinelli.

Tutti in maniera diversa hanno ricordato i valori fondanti dell’Unci e i doveri di donare con generosità da parte di un ‘cavaliere’ in momenti così particolari , quello che il destino ci ha concesso in meriti e opportunità. Tutti hanno evidenziato i problemi per gli amministratori di dare risposte alle istanze di chi è in difficoltà e del bisogno di trovare nel volontariato un aiuto prezioso per sopperire a mancanze e carenze di risorse. Tutti hanno avuto parole di lode verso Elio Carletti e al suo stile elegante nel gestire la sezione e organizzare i lavori rendendo questi incontri un luogo di socializzazione e amicizia.

Carmine Camicia ed il sindaco di perugia consegnano il diploma a Francesco La Rosa

Carmine Camicia ed il sindaco di perugia consegnano il diploma a Francesco La Rosa

Sono stati concessi le distinzioni onorifiche Onore e Merito Unci a Marcello Cavicchi e Giampiero Minelli per il lavoro prezioso e discreto a favore dell’Unione , una distinzione particolare di socio benemerito a Francesco La Rosa , direttore di GoodmorningUmbria.it e del nuovo sito nazionale Goodmorning Magazine, aperto a tutte le collaborazioni, una persona disponibile a dare spazio alle iniziative pubbliche dei Cavalieri d’Italia.

Il diploma di Socio Onorario è stato concesso alla Dr.ssa Marinella Ambrogi, direttore generale della Fondazione culturale – Umbria – che con il dr. Ugo Mancusi ha illustrato un progetto artistico che dovrebbe svolgersi a Tuoro sul Trasimeno il prossimo anno.

Sono stati poi chiamati a ricevere i diplomi di Soci ordinari i cavalieri Sergio Brozzi, Guglielmo Gallerani e Riccardo Maria Gradassi e di Soci simpatizzanti Angelo Rossi, Luciano Pierleoni, Matteo Giannetti, Carlo Lemma, Ugo Mancusi e Chiara Panfili dalle mani di ospiti e autorità e tra gli applausi dei presenti.

Infine un riconoscimento speciale , il Baiocco d’Oro , è stato offerto ,a nome della città di Perugia ,dal sindaco Romizi e dal consigliere Camicia al sovraintendente di polizia Cav. Eugenio Patacca per i suoi meriti professionali e di servizio.

Infine gli applausi più calorosi sono stati rivolti al Professor Brunangelo Falini , direttore della struttura di Ematologia al Silvestrini di Perugia , ricercatore negli Stati Uniti e a Oxford , autore di 400 pubblicazioni, e docente della scuola di Specializzazione, un perugino conosciuto in tutto il mondo per scoperte e terapie innovative nel campo dei linfomi e delle leucemie acute, a cui è stato consegnato il Premio della Bontà – Citta di Perugia 2015 ( pergamena e medaglia d’oro)   il quale, con modestia, nel suo ringraziamento , ha voluto ricordare l’apporto prezioso della sua équipe e dell’Associazione Daniele Chianelli di Perugia che ha supportato in questi anni il reparto e i suoi pazienti.

Ci si è trasferiti poi nella sala del Mappamondo dove è stato servito un elegante pranzo a buffet con le raffinatezze culinarie del Ristorante concluso da una varietà di dolci tra cui spiccava quello con lo stemma dell’Unci  offerto dalla pasticceria Le Delizie di Gubbio .

A testimoniare l’evento sono intervenuti giornalisti amici di Tef Channel che manderà in onda sulla propria emittente un servizio a breve e Roberto Marchesi di Radio Perusia , web radio di protezione civile, che ha mandato in onda in voce e video in streaming l’evento in diretta .

Infine un appello a favore dell’Aisla , una onlus a favore dell’assistenza e la ricerca per contrastare la Sla , la terribile degenerazione neurologica che l’Unci nazionale sostiene : c’è tempo fino al 14 settembre per donare 2 euro al numero 45502 …. fatelo subito con un messaggio anche senza parole . Grazie di cuore .

Casa Famiglia Santa Lucia, un punto di riferimento per la città di Gubbio

21 ottobre 2010

Madre Dorotea Mangiapane

Nella Casa Famiglia S. Lucia sono passati oltre 2.000 bambini. Se li ricorda bene e tutti Madre Dorotea Mangiapane, da anni direttrice della stessa. Gestita dalla Congregazione delle Suore Domenicane Missionarie di San Sisto, che attuano gli insegnamenti della propria fondatrice Madre Lalia, la “Casa Famiglia Santa Lucia” assolve a tre importanti funzioni nel territorio: l’assistenza ai minori in difficoltà, con problematiche familiari e comportamentali; assistenza a ragazze madri; attività scolastica nella scuola primaria paritaria “Santa Lucia”. Un’attività ad ampio raggio, che vede impegnate quattro suore e altre 26 persone; 13 insegnanti, 7 educatori e 6 collaboratori. “Sono tutti sempre pronti a dare il loro contributo – racconta Madre Dorotea – è un lavoro che viene vissuto con la massima disponibilità”. E non potrebbe essere altrimenti, trattandosi di bambini e madri in difficoltà. Non solo l’aiuto pratico, ma anche e in massima parte, il recupero dal punto di vista affettivo e comportamentale. Lo scopo principale è quello di reintegrare i minori nella famiglia di origine e quando questo non è possibile, l’affido e l’adozione rappresentano una necessaria alternativa. Dietro ogni storia un volto, e li ricorda tutti madre Dorotea, vero punto di riferimento della Casa Famiglia. Senza sosta proprio come una madre, pensa solo al bene dei suoi figli ed è difficile dirle di no. “Tutto quello che faccio è pensato per loro”. Non solo il cardine della Casa Famiglia, ma anche un punto di riferimento per la città, che con gli anni ha compreso l’importanza di avere una Casa di accoglienza sul territorio e che non si è tirata indietro quando c’è stata necessità di dare il suo contributo.

La comunità, a ciclo residenziale, è caratterizzata da una dimensione di vita di tipo famigliare, con un progetto educativo pensato per ogni bambino e per il reinserimento di ogni ragazza madre. Percorsi predisposti dalla responsabile della Casa Famiglia, dagli educatori professionali ed animatori dipendenti della struttura con l’ausilio dei servizi sociali competenti, in collaborazione se necessario con professionisti esterni. Tante sono le occasioni culturali e ricreative in cui la Casa si apre alla cittadinanza. Il complesso edilizio, che da sempre ospita la “Casa”, è stato oggetto di importanti interventi strutturali dopo i danni prodotti dal terremoto del 1997. Negli ultimi  anni sono stati realizzati il reparto per le ragazze madri, il parco giochi e il campo di calcio.