Posts Tagged ‘massimo’

Presentazione alla Sala dei Notari del libro di Massimo Capacciola: Il Testamento di Borromini

20 ottobre 2021

“IL TESTAMENTO DI BORROMINI”  Morlacchi editore.

 Sala dei Notari   Piazza IV Novembre   PERUGIA

Interverranno per discuterne con l’autore

Prof. Arch. PAOLO PORTOGHESI

Arch. MARCO PETRINI ELCE (Presidente Ordine degli Architetti di Perugia)

Dott. GIANLUCA GALLI   (Morlacchi editore)

Un genio dell’architettura, innovatore instancabile della Roma del ‘600 alle prese con una richiesta impossibile da parte di un tenace vescovo della periferia umbra, determinato ad ottenerla a qualunque costo: costruire una copia della chiesa di san Carlo alle quattro Fontane, nel mezzo della campagna umbra. Un luogo santo deve essere onorato con una costruzione memorabile, dice il temerario sacerdote: la chiesa della Madonna del Prato. Papi, cardinali, artisti, artigiani, santi e letterati si prodigano per ottenere quello che Borromini non potrà mai concedere: l’irripetibilità della propria arte. Una storia che, attraverso quattro secoli, giunge fino ai giorni nostri con il suo carico di fantasmi e di atmosfere nebbiose, di ingannevoli misfatti e di suicidi inspiegabili. Un racconto avvincente che unisce personaggi realmente esistiti immaginati ad interagire in un contesto storico contraddistinto da una lotta spietata per la supremazia della propria arte. Nello sfondo rimane l’enigmatica personalità dell’artista ticinese Francesco Borromini, geniale, nevrotico, meticoloso e solitario: uomo di fede sempre in bilico tra esaltazione e depressione: Borromini non si ripete mai!

Una psichiatra ed un giornalista s’infiltrano nella storia, come due mosche dentro un museo, alla ricerca di quello che non deve essere svelato e l’ammissione che la tecnica non sa più leggere la metafisica, per cui le chiese moderne appaiono sempre più contenitori industriali e magazzini per cianfrusaglie inutili.

Borromini sembra suggerire alle archistar attuali, come non si dovrebbe costruire una chiesa! Sperelli, l’indomito vescovo suo committente al contrario è convinto che la chiesa debba essere opera di muratori santi e peccatori. Romanzo a metà strada tra una biografia interiore del celebre architetto e la narrazione della fondazione dell’unica struttura “borrominiana” fuori dell’orizzonte romano in cui operò. Dialoghi e pensieri sono espressi con un linguaggio curato ed elegante, caratterizzato da una coloritura musicale intonata alla complessità della trama e all’enigma del senso dell’esistenza. Perdere l’uso di certi vocaboli è come perdere denti o capelli: puerilità di ritorno.

Non è un libro di architettura, né di archeologia; non è un giallo di pura invenzione, neppure una biografia parziale di Borromini, non è un esercizio di stile di scrittura con un tema preso a caso. E’ un diario intimista di un’anima (la mia) prigioniera dell’ambivalenza della realtà; è un atto d’amore verso un luogo che si ama e si detesta, come si ama e si detesta un dipinto in un museo che si ammira ma non si possiede. È anche un gesto di stizza per un luogo millenario che diviene, si evolve, si trasforma in qualcos’altro che i suoi abitanti purtroppo non comprendono più.

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*) Massimo Capacciola è un medico romano di nascita e formazione ma eugubino d’adozione da quarant’anni. Appassionato cultore di Storia e Filosofia ha pubblicato nel 2011 l’Ottava tavola (TMM), nel 2016 la Sentinella dormiente (EFG) con cui ha vinto il premio il Cartoceto (Pesaro) per la storia. Nel 2018 La Civetta sul comò (EFG) e nel 2019 Tota Iguvina (EFG) insieme al Prof. Augusto Ancillotti. Scrive da eugubino meticcio ma con profondo rispetto per la storia e la cultura di questa città antichissima e per i suoi abitanti, non sempre consapevoli di quel che calpestano.

Prosegue con questo romanzo,il progetto dell’autore di illustrare in modo singolare la storia della città di Gubbio, attraverso vicende e personaggi significativi che l’hanno vista testimone silenziosa ma autorevole. Dimenticare la storia è dimenticare di vivere. L’arte sacra ha a che fare con la fede nel Dio incarnato, scatena l’incontro con la presenza, ma se la fede scompare che fine farà l’arte?

Gubbio, presentazione del libro “La civetta sul comò” di Massimo Capacciola

21 aprile 2018

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Cerimonia delle Candele 2018 FIDAPA di Terni

11 marzo 2018

La sezione di Terni della Fidapa domenica 11 marzo 2018 alle ore 18.00 presso l’Hotel Michelangelo presenterà il libro di Massimo Teodori Ossessioni Americane , storia del lato Oscuro degli Stati Uniti. (more…)

CERVELLI VUOTI COME ZUCCHE

26 ottobre 2017

hall1“La strega incarna i desideri, i timori e le altre tendenze della psiche che sono incompatibili con il nostro io” . (Carl Gustav Jung)

Spero che un giorno ci vergogneremo di questo entusiasmo collettivo che prende gran parte della nostra gioventù, persa dietro una ricorrenza inutile e pericolosa, fuorviante e nefasta. La vigilia di Ognissanti, il 31 ottobre di ogni anno, è invalso l’uso di celebrare questo giorno, altrimenti anonimo ed insignificante, con una sarabanda vociante e mascherata, piena di folklore burlone e posticcio. (more…)

NUOVA SOCIETA’ : LO STRANO FASCINO DELL’INUTILE

22 settembre 2017

Lo spirito non è una fortuna che si compra, ma una miracolosa eredità di famiglia, di cui si deve poi dimostrare di esserne degni. Come ad ogni morte, il capezzale vede un campionario di sentimenti, più o meno dissimulati, in attesa di aprire il testamento del defunto, così il defunto regala a chi l’utile, a chi l’inutile per continuare a vivere. E’ in queste circostanze che la riflessione sulla qualità  dell’eredità, sconfina con un esame di coscienza personale, segreto e silenzioso.

Denari o cultura? Avidità o curiosità? Cose o idee?

E’ innegabile che il fascino dell’utile, del solido, del possesso attragga e sostanzi le aspirazioni più profonde di chi viva con ansia e superficialità questo mondo consumista, tuttavia l’erede di beni immateriali scoprirà il valore silenzioso ma persistente di un lascito di sostanza, che parla al cuore, che rinnova l’idea mai sopita dell’ essere prima che dell’ avere. L’utile e l’inutile sono ombre danzanti al centro del cuore, sono il maggiore ed il minore di pesi e misure che intralciano il sentiero di ogni decisione, fili intrecciati che tramano per carpire pregi e difetti delle nostre idee nascoste.

L’inutile non serve, non vende né compra, non fruttifica o ingombra, non cresce né calcola, conta solo l’infinito, non parla ma intuisce, l’inutile insegna ma non impara, l’inutile fluisce come una corrente ma non corrode né trascina. L’inutile, musica o poesia, tela, pietra, carta o inchiostro che sia, rende però la vita diversa dalla morte, arricchisce e sostiene quel che non pesa, ripulisce ciò che è sporco e risana ciò che s’è lacerato. Le cose inutili sono così inutili che non hanno prezzo, sono disprezzate solo da chi è abituato a pagare.

A cosa servono i fiori?

Il mondo vivrebbe lo stesso, con meno profumi forse, o meno insetti. Invece i fiori servono ad essere belli e a far bello quello che si dispone intorno ad essi. Senza i fiori tutto sarebbe brutto; non più brutto. Brutto e basta! L’inutile infatti è bello, perché fa apparire l’utile brutto. Cosa c’è più inutile dell’amore? Uno spreco di energie, di tempo, sonno, di denaro…Ma l’amore è bello, non costringe, non premedita e non offre garanzie, tuttavia è l’unica arma che difende la mia libertà: e a che serve la libertà se non a riconoscere la mia dignità? Ecco! “L’inutilità” dell’amore serve a non smarrire la via che porta al bene, perché io sono il mio bene. Immagina un mondo senza l’inutile, un mondo tutto popolato da cose utili, dove nulla di ciò che esiste diventa inutile, dove tutto viene utilizzato per controllare, dirigere, reprimere e facilitare, dove anche la trivialità, la avarizia, la impazienza, la violenza siano utili e praticate: un mondo proprio come questo che stiamo vivendo…  © Massimo Capacciola

NUOVA SOCIETA’: IL PENSIERO IGNORANTE

18 settembre 2017

“L’ignoranza è una rete piena di buchi tenuti insieme da uno spago di sapere”.

Per quanti sforzi abbia fatto, non sono riuscito a trovare una migliore definizione dell’ignoranza , e dire che al tempo dello strapotere della tecnica, il concetto di ignoranza assume un ruolo decisivo, agli occhi di un’umanità confinata nell’angolo angusto di una conoscenza sempre più imperfetta. (more…)

Gubbio: IL sindaco Stirati guarda avanti, “Liberiamo le energie”

12 settembre 2017

stirati

Filippo Maria Stirati

IL SINDACO VEDE UNA CITTÀ IN RIPRESA E PUNTA A INCREMENTARE “LA SPINTA INNOVATIVA SENZA ECCESSIVE PAURE, SOPRATTUTTO PER DARE AI GIOVANI UNA PROSPETTIVA DI VITA E DI RUOLO”. UNA SFIDA LA RICONVERSIONE DELL’EX OSPEDALE

Sindaco Stirati, quale percezione ha della città in questo momento storico?

“Una città che vive nel contesto generale di crisi economica e di inquietudine rispetto alle incertezze del futuro. Bisogna aiutarla a liberare le tante energie operose che possiede, soprattutto occorre fornire alle giovani generazioni una prospettiva di vita e di ruolo. Va incrementata la spinta innovativa senza eccessive paure”. (more…)

AGOSTO, MESE MALDISPOSTO

26 agosto 2017

massimo capacciola

Massimo Capacciola

L’instancabile computo del tempo, l’inseguirsi sicuro dei mesi, la consueta simmetria delle stagioni, la rassicurante cadenza del calendario e la certezza della sua irreversibilità sono i saldi pilastri su cui si è costruita la civiltà umana. Il tempo che scorre segna da sempre l’avvicinarsi di una fine, necessaria perché  naturale, non occasionale perciò necessaria. Eppure il mese di Agosto, il mese consegnato dal divino Augusto al riposo e alla cura di sé  stessi, rappresenta un elemento di
instabilità strutturale nell’ordinato scorrere dei giorni. (more…)

“Sacro Femminile in Umbria” presentato a Gubbio, intervento di Massimo Capacciola

11 giugno 2017

copertina sacroIl “sacro femminino” nella terra Umbria: terra di mezzo, terra mater eppure terra dai mille volti, dalle molte voci dissonanti. Cuore verde. Oasi di pace.Terra a misura d’uomo, umile e silenziosa terra dei contrari: lodata eppure trascurata, indifesa eppure temuta. Io dico: Terra femmina!

Questa terra è sacra e profana: è femmina come le sue femmine.

Regine, schiave, sante e peccatrici, sagge eppur leggere.

(Chiara, Agnese, Beatrice, Rita, Scolastica, Angela, Veronica, Angelina di Marsciano, Lucia di Narni Margherita e tantissime altre sconosciute, magari anche prima dell’era cristiana, e Vittoria Accoromboni, Colomba Antonietti, Maria Alinda Bonacci Brunamonti). (more…)

ME LO COMPRI, PAPÁ?

16 Maggio 2017
IL DIGITALE PER I BAMBINI, SIAMO SICURI CHE VA TUTTO BENE?
bambini-380x280Niente è più stupido che disprezzare la stupidità umana e farne ampio uso allo stesso tempo; le nostre abitudini sciocche ci condizionano l’esistenza e proprio per questo continuiamo a farne uso anche se avvertiamo la pericolosa tendenza a rincitrullirci. La più perfida delle invenzioni, peraltro utilissima (!) indispensabile (!), insostituibile(!), è lo smartphone (lett: telefono intelligente), impropriamente chiamato telefonino, tanto per definirne la assoluta utilità e alleggerire la coscienza per il diverso uso che se ne fa.

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DOMENICA, MALEDETTA DOMENICA, A QUANDO LE CHIESE NEI CENTRI COMMERCIALI?

9 Maggio 2017
Chiesa-Centro-Commerciale“… non solo Dio è morto, ma provate a trovare un idraulico la domenica.”
È questa una celebre e fulminante battuta umoristica di Woody Allen che però rischia di essere ormai superata dalla consuetudine odierna di non osservare più il riposo festivo, per ragioni essenzialmente commerciali. In virtù di una crisi economica globale, le grandi aziende di distribuzione delle merci si vedono costrette ad aumentare l’offerta, ampliandone il tempo di esposizione e di vendita. Non tutti i dipendenti sono d’accordo con gli indirizzi sindacali, ma ciò che conta è la legge del mercato!

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W.W. F (Wiva Wiva Francesco d’Assisi)

4 Maggio 2017
giotto_san_francescoNell’immaginario del moderno ambientalista responsabile, quello che mangia “biologico” e combatte contro l’estinzione di qualche specie animale o vegetale residuale, quando si parla di “Ecologia”, si materializzano catastrofi imminenti, polluzione atmosferica insostenibile, carestie post-belliche, alluvioni bibliche. Allora si indicono processi sommari per individuare i colpevoli, a prescindere dalla soluzione. Ovviamente l’unico colpevole è l’uomo. In virtù di questo sillogismo si scatenano nella popolazione allarmismi nevrotici, un disastroso pessimismo esistenziale, una sfiducia nella ricerca scientifico-tecnologica, criminalizzazione del progresso in quanto tale.

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FELICITÀ? NO, GRAZIE!

27 febbraio 2017

max

Massimo Capacciola

Non so da cosa sia stato ispirato quest’oggi, ma vorrei sottoporvi una semplice domanda: voi siete felici?

Forse il periodo storico attuale, con gli episodi crudeli di terrorismo islamico, esplosi nel mezzo di una crisi economica e finanziaria mondiale, con la pressante urgenza di un’ondata di incontenibile immigrazione, quasi certamente ineliminabile e difficilmente gestibile, e l’esplodere di un populismo xenofobo ed isolazionista, con il risvegliarsi di antiche paure del nemico alle porte, questo periodo, dicevo, si presta a riflessioni ed esternazioni “alla buona” sulla qualità della vita che stiamo attualmente sperimentando. (more…)

…E SE ARRIVASSERO DAVVERO?

30 gennaio 2017

arrival-poster-lgInutile girarci attorno: la domanda che, soprattutto,  avvince e perseguita la mente della grande maggioranza dell’umanità da quando ha iniziato a filosofare, sembra essere: siamo soli nell’universo? Non ci sono quesiti esistenziali, religiosi, sociali, economici più pressanti di questa. Le incertezze, i dubbi, le disillusioni di un’esistenza sempre più in balia di personaggi, situazioni od eventi planetari ormai incontrollabili, rendono gli uomini sempre più consapevoli della intrinseca precarietà della vita in comunità, delle difficoltà nelle relazioni umane; pertanto la speranza o, forse, la disperazione invoca la domanda principe del grande mistero della vita. L’uomo sa di essere un evento unico nella storia, tuttavia la certezza di una verifica “sperimentale” lo attrae e lo turba al contempo: si vorrebbe conoscere, ma senza che ciò rechi conseguenze dannose. Questo non si può, ovviamente. Ogni conquista della conoscenza presenta un lato distruttivo, uno squilibrio cognitivo che altera per sempre la condizione precedente di qualsiasi sistema culturale. (more…)

GIORNO DELLA MEMORIA … PER MODO DI DIRE

23 gennaio 2017

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Massimo Capacciola

Si avvicina la fatidica data del 27 di Gennaio, dedicata al ricordo dello sterminio degli Ebrei da parte del potere nazista in Germania. Commemorazione doverosa e non emendabile dal panorama degli eventi di una società civile che vuole affermare i valori di una comunità libera, uguale e giusta. Mi chiedo, tuttavia, se con questo si esaurisca il problema della Memoria: memoria come monito a non più ripetere tragedie ed orrori; giornata della memoria come scusa per poter dimenticare ogni volta tutto; festa della memoria per ravvivare un interesse sopito per cattiva memoria. Si sa che i ricordi uccidono e che senza memoria saremo immortali, ma la correttezza politica costringe ad un impegno improbo: ricordare solo qualcosa ma non tutto, magari con la raccomandazione di “non fare domande”.

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NUOVA SOCIETA’: ANDATE…LA MESSA E’ FINITA

26 dicembre 2016

messaLa Chiesa, spalancando le sue porte, ha voluto facilitare l’ingresso di chi era fuori senza pensare che, così facendo, facilitava l’uscita di chi era dentro. Dobbiamo fare i conti con un drastico ridimensionamento del numero dei credenti, un vistoso calo delle vocazioni  e, quel che è peggio, un indebolimento del senso religioso sostituito da un comune pensiero negativo, una viscida umidità che nella comunità sociale, credente o meno, oscilla tra il ridicolo ed il diabolico. In materia di fede i numeri hanno un’importanza relativa (è l’individuo, la persona che conta nel rapporto metafisico. (more…)

CERTI SOGNI NON MUOIONO ALL’ALBA.

13 dicembre 2016
uomo-neroCari amici, credete ai sogni? Io certo che no, o per meglio dire, credo ai sogni neri, incubi perversi disavventure notturne che mettono in guardia e in genere non mentono mai. Non credo invece ai  sogni rosa o bianchi perchè non ce n’è bisogno: se si vive una vita normale, fatta di sforzi e ricompense, amore e sacrifici, gioie e delusioni, il sogno rosa è illusorio ed ingannevole ed invita a non accontentarsi. Faccio spesso un sogno nero in cui sbircio attraverso i vetri di una casa, in un paese tanto lontano, lontano, la vita di un gruppo di persone che condividono lo stesso spazio. Una famiglia? Forse; però non vedo mai l’uomo essere presente (il padre?, il marito? Non saprei)

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LA TONACA MANCANTE

30 novembre 2016

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Massimo Capacciola

“Sparita l’ultima tonaca, l’universo svanirà nel nulla.”

(G. Bernanos)
Quando penso alla figura del sacerdote cattolico, il pensiero corre ad una figura austera, pensosa ma aperta ad un sorriso accogliente, una specie di parente virtuale cui, una forma di discrezione e timore reverenziale, impedisce di abbracciare in tono confidenziale, ma che tuttavia intuiamo essere ispirato da un gratuito spirito fraterno. La Chiesa infatti, nel corso dei secoli, ha consentito che il delicato servizio pastorale fosse riconoscibile e quindi accolto dai cristiani con sincera  apertura e gratitudine proprio anche in virtù di una indiscussa visibilità: la forma era sostanza.
Lo è ancora?

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NATALE: PRESEPE, ALBERO O MEGLIO NIENTE?

28 novembre 2016

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Chi preferisce un panorama ad una chiesa non sa cosa sia un panorama né una chiesa.

Più che dai ragionamenti, l’intelligenza dell’uomo si lascia guidare da impressioni, suggestioni, attrazioni epidermiche: come altro definire la predilezione dilagante, nella ricorrenza della festa del Natale di Gesù (e non di babbo Natale!), dell’abitudine di addobbare un abete, vero o posticcio, al posto del presepe? (more…)

IL SOGNO E’ VITA O SPERANZA?

17 novembre 2016

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Massimo Capacciola

La cupezza, la durezza di questi tempi incerti mi porta a riflettere sull’aspetto più misterioso tra le necessità del corpo umano, al pari del mangiare o del respirare. Shakespeare fa dire ad Amleto la celebre frase: “…Essere o non essere… Morire. Dormire, nient’altro… Dormire, forse sognare ” e quel che ne segue, con l’intenzione di attrarre l’attenzione, nel condurci verso il drammatico finale, sugli aspetti misteriosi e dolorosi dell’esistenza. Il dormire infatti viene spesso accostato al suo contrario, che non è la veglia, ma la morte. Dormire non già come sonno ristoratore, ma come sospensione dalle angosce esistenziali, compreso il dolore fisico. Mi domando se sia proprio così. (more…)

L’ARTE DELLA VERGOGNA

12 novembre 2016
vergognaTra i tanti sentimenti che la modernità ha riposizionato nell’ampio recinto della nostra
autocoscienza, quello della vergogna è certamente il più fragile, il prototipo di un’insostenibile instabilità, quello che da solo potrebbe sgretolare l’impassibilità di una maschera, imposta come estrema difesa contro l’ineluttabile, maligno senso di colpa. Impossibile non ricordare l’origine  antropologica del vergognarsi: i primi capitoli della Bibbia (Genesi) illustrano con brevi e fulminanti strofe, la vergogna di Adamo ed Eva quando si scoprirono nudi e pertanto provarono vergogna, nascondendosi alla vista di Jahvè.

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FRANCESCO VA DA LUTERO (si prospetta una revisione della fede cattolica?)

8 novembre 2016
cattolici-e-luterani-per-la-prima-volta-insieme-commemorano-lutero-e-la-riforma-oltre-tutti-i-pregiudizi_articleimageQuasi sempre un incontro è un illusione ottica, è un procedere fianco a fianco e pure per poco tempo: subito ci si perde di vista. Certo, è una mia opinione dettata dall’esperienza e da cui si può dissentire, ma come definire l’incontro svedese di papa Francesco con gli esponenti della comunità luterana di quel paese? Se è stata una visita di conoscenza, allora il viaggio sembrerebbe inutile: gli attori si conoscevano benissimo, a memoria direi, da secoli. Un copione tragico, ricco di drammatici scontri ed efferatezze in ambo i lati, in cui interpreti sempre nuovi, hanno di continuo recitato parti antiche, diverse, incomprensibili.

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Nuova Società: A CHE SERVONO I NONNI ?

4 novembre 2016
nonniUna quarantina di anni fa fu introdotta (idea americana), nel calendario virtuale delle ricorrenze laiche, la festa del nonno, ed una sorta di sensazione mi induce a ritenere essere questa, pur nella bontà dell’iniziativa, un’invenzione della deriva consumistica di una società che ha perduto i capisaldi di un’etica della responsabilità e soprattutto preda di un’amnesia delle origini, dimenticanza della cultura umanistica cioè, e smarrimento del senso religioso. In un’epoca d’imposizione della teoria “gender”, in un contesto storico che ha introdotto e consolidato la manipolazione artificiale delle leggi di natura (aborto, fecondazione assistita, manipolazione genetica, uteri in affitto, eutanasia infantile, etc.) parlare di festa del nonno sembrerebbe fuorviante; apparirebbe più coerente allora parlare di “fare la festa al nonno” (mi si passi la battuta!).

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RIFLESSIONE SUI CANI CHE SBRANANO I BAMBINI

28 ottobre 2016

cane1Non conosco il sinistro ammontare, in un anno qualunque, del numero di volte in cui un cane sbrana un bambino, so solo che non se ne può più. In estate ma anche in inverno, all’aperto in un lussuoso giardino, ma anche al chiuso di un garage o peggio, dentro un confortevole salotto, si verificano questi tremendi episodi, evocatori di truculente faide medievali o di gravi mancanze nei confronti di un’infanzia abbandonata o di strada. A poco servono tutti gli argomenti accampati dai cinofili più esagitati circa eventuali episodi attenuanti, odiosi distinguo, criteri di eccezionalità, la verità è che per impedire che questi barbari episodi abbiano a ripetersi occorre evitare che siano consentite vicinanze (more…)

LA SACRALITA’ del “GRANDALBERO”

21 ottobre 2016
“La natura, contrariamente all’uomo,
non accumula problemi ma soluzioni”.
ulivo
In una posizione sghemba, rispetto all’ampia superficie della finestra del mio studio, proprio in corrispondenza della parte inferiore del mio campo visivo, fa bella mostra di sè un olivo smisurato.
Non si offre spontaneamente alla mia vista in quanto uno sciagurato esito edilizio ha ridotto le dimensioni della finestra che, per non rubare spazio utile alla parete della stanza, ha finito per penalizzare la comoda ed agevole visione diretta. E’ importante per me osservare quest’ulivo, perché è piantato proprio lì; non un metro più distante, nè scostato dietro un angolo, ma al limite inferiore della finestra, tant’è che devo sporgermi sulla sedia in avanti per vederne la robusta chioma. Ho detto “piantato” ma credo che nessuno l’abbia mai piantato in quanto, al tempo in cui il germoglio spuntava dal terreno l’umanità fosse ancora in fasce, dentro grotte umide, intenta a solo a difendersi.

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LA MIA STILOGRAFICA E’ QUASI UNA SIGNORA

3 ottobre 2016
montNon riesco a scrivere in digitale, figurarsi che a malapena riuscivo ad utilizzare la Lettera 33, o meglio, non ho mai voluto sostituire la mia confidente preferita con questi prodotti per scrivere.
Battere tasti e sfidare “display a led” per ore, comprese tutte le comodità di un OpenOffice,
cancellare idee nate storte e scrivere da capo senza patemi né consumare risme di carta finissima, somiglia ad uno stanco pittore scolorito che si regala un’oscena Polaroid.

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NUOVA SOCIETA’: IL QUINTO ELEMENTO

25 settembre 2016
Circa vent’anni fa il regista francese Luc Besson diresse un film allora molto seguito, intitolato “Il quinto elemento” in cui, in pieno clima surreale e fantascientifico, si tentò di parlare, in modo accattivante ed originale, del tema più ampiamente sviluppato di tutta la filmografia mondiale:l’amore. Un tentativo nuovo di parlare, agli adolescenti, di cose antiche, dell’amore come “anima mundi”, dell’esistenza umana come dotata di libertà assoluta e, se riconosciuta, libera di fare il bene, di crearlo e con esso salvare il mondo.

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ASSISI, CITTA’ DELLA PACE SENZA PACE

19 settembre 2016

benedetto-xvi

Benedetto XVI

Si sono riuniti nei giorni scorsi ad Assisi alcune eminenti personalità religiose mondiali, le quali, in rappresentanza di alcuni miliardi di credenti nelle varie fedi professate, hanno pregato per una costante ricerca di una comunanza di pace che scongiuri nuove guerre e faccia cessare quelle in atto.

Questa la notizia.

Nel 1986 ebbe luogo il primo incontro, nato da un’idea del papa Giovanni Paolo II: altro contesto, altri tempi diremmo oggi, ma identica sostanza. (more…)

EDUCAZIONE: w la scuola! ʍ la squola!

15 settembre 2016

scuolaSettembre. Cadono le foglie, arrivano i primi freddi, la vendemmia è terminata (annata eccezionale!). Ricomincia la scuola con l’affanno tipico del genitore con i soliti mille dubbi circa l’organizzazione scolastica; la mensa sarà biologica? I maestri saranno quelli dello scorso anno? Le aule saranno agibili? E che cosa (more…)

POLITICA: LE IDEE PURE NON HANNO SAPORE

7 settembre 2016

ghigliottinaPremetto di non avere voglia (non ne sono più capace) di invischiarmi in dibattiti a sfondo politico, di quella politica “politicante” che trova ampia ospitalità nel gossip televisivo diurno e notturno. Una considerazione però urge prepotente, stando dalle notizie che giungono da Roma e dalle stanze segrete della “grillinità” (definizione di fulminante chiarezza anche se orrendo neologismo). Annoto, con un certo divertito disagio, che la teoria (more…)

SOCIETA’: SAGRA, MA COSA E’ MAI COSTEI ?

30 agosto 2016
“Fate questo in memoria di me”   – Lc, 22,19

sagraL’Italia è il paese del sole, del mare, è il paese della bellezza, di poeti, santi e navigatori e degli ottomila comuni, ma è anche il paese delle “sagre”. E’ il posto, unico al mondo, dove tutto rappresenta un pretesto per festeggiare, glorificare, insomma fare baldoria seppur in nome di un sentimento di ringraziamento, di solidarietà. In origine, come si immagina, si tendeva a ringraziare gli dei (e poi l’unico Dio) per una grazia concessa, un felice raccolto, una stagione clemente e florida. In epoca contemporanea, sparito del tutto il concetto di riconoscenza a Dio o forse sparito il concetto stesso di Dio (sagra deriva da sacrum = sacro), è sopravvissuto, manco a dirlo, il senso della festa intesa in senso godereccio e (more…)

Società: “CHEF” … NON SIGNIFICA CUOCO

22 agosto 2016

macaron

Lemongrass su guacamole

Mio nonno, un saggio contadino del Trasimeno, soleva ripetere che i nomi sono conseguenza delle cose e non viceversa; quindi la parola tanto abusata “chef” significa capo  (non cuoco!), come l’abitudine pecoreccia di tanti videodipendenti sembra aver sancito. Viene il sospetto che la parola cuoco invece suoni riduttiva, poco onorevole, forse anche ingrata per un mestiere che in origine indicava il responsabile della cucina, aggregato ai servizi logistici al seguito delle salmerie militari, ad un personaggio, cioè, invisibile ma indispensabile, ricoperto da un’anonima fama, controllato da spie, affinché non manipolasse il cibo al seguito di eserciti, ovvero di gruppi di vacanzieri accaldati in ferie agostane e al più, il responsabile bonario di un caratteristica osteria di periferia, scoperta casualmente in un fine settimana vicino casa. Niente di tutto questo! Oggi all’udire la parola “chef” si capisce (more…)

Salvador de Madariaga:”ASFALTAR NO ES GUBERNAR”

30 giugno 2016

bastigliaRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Perdonerete, cari lettori, una piccola citazione castigliana di Salvador de Madariaga, di questo intellettuale e politico spagnolo morto una quarantina d’anni or sono: la traduzione è immediata, quindi avrete compreso benissimo quel che vorrei dire in merito ad un nuovo ed impellente bisogno che il popolo (ma forse dovrei dire ogni popolo del pianeta Terra?) sembra aver scoperto in questo scorcio del XXI secolo. Più democrazia diretta! Meno bubbole parlamentaristiche, meno privilegi ai soliti noti, meno corruzione, meno compromessi sottobanco, meno caste, meno ruberie in nome della democrazia, insomma: W il populismo referendario e nazionalista! (more…)

CARSULAE (SAN GEMINI), RUDERI O MACERIE PER ME PARI SON…

23 giugno 2016

cars

Dico, ma si può trascorrere una giornata festiva a passeggiare, a contemplare i resti di una antica città umbra, tra rovi polverosi e frinire di cicale con la minaccia impellente di un temporale monsonico (ormai consueto all’inizio dell’estate) che ci colga impetuoso in aperta campagna, lontano da ogni centro abitato? Certo che si può, a patto di essere un lupo solitario, un nostalgico cultore del vecchio o peggio uno svitato collezionista di cose morte… e potrei continuare. (more…)

NUOVA SOCIETA’: ANNIBALE ALLE PORTE

13 giugno 2016

annibaleLa storia serve ad educare l’anima di un popolo”

Si avvicina la data del 21 giugno e nello stesso giorno del 217 a.C. in una località imprecisata, situata tra il territorio di Tuoro sul Trasimeno e Monte del Lago,  entrambi in provincia di Perugia, si svolse una battaglia fondamentale per lo sviluppo delle relazioni burrascose tra Cartagine e Roma durante la seconda guerra punica per il predominio politico e militare sul mar Mediterraneo. La storia, soprattutto narrata da due celebri storici romani, Polibio e Tito Livio, riporta, enfatizzandoli, molti particolari dell’evento, disastroso per Roma, e da quei resoconti (more…)

Nuova Società: LA FAVOLA DELLA MORALE

6 giugno 2016
bambinoChi avrebbe mai pensato che nell’odierno Giappone, ci fossero fitti ed inesplorati boschi, luoghi remoti ed isolati entro cui perdersi? Beh! Un paio di genitori moderni, nient’affatto misericordiosi né votati alla passività pedagogica, quelli che …
Tanto la strada li educa prima della famiglia, hanno volutamente abbandonato il loro figlio di sette anni, a scopo educativo, proprio in una fitta boscaglia isolata ed isolata.

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Società: A PROPOSITO DI GIOVENTU’ BRUCIATA

2 giugno 2016

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Sara di Pierantonio

Orrore e sconcerto ha provocato la notizia dell’ennesimo efferato delitto passionale in cui una giovane donna è stata barbaramente uccisa dandole fuoco, come si dà ad un cumulo di immondizie, lungo una strada di periferia romana. La colpa? Aver interrotto un rapporto affettivo per l’esaurirsi del sentimento stesso. Le tenebre non sono semplicemente assenza di luce, ma sono una realtà solida, dura ed iniqua, una sorta di mondo perverso abitato da una popolazione famelica che pretende obbedienza e sottomissione. Come altro si può definire la personalità distorta di un giovane innamorato, che con spietata premeditazione, elimina con il fuoco la persona amata che non più corrisponde nel sentimento? (more…)

NUOVA SOCIETA’ ? LA MACCHINA PER I PIZZICOTTI

26 Maggio 2016

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Ivan Pavlov

La realtà in cui viviamo spaventa per la confusione ed il disordine su cui edifica le proprie basi e le idee che vengono diffuse per porre rimedio agli eccessi o ai difetti, paiono più terrificanti della realtà stessa. Il canone estetico della bellezza moderna ha finora preteso di asserire la propria verità senza dare ricette su come praticarla: tutti in forma, tutti sani, belli, smilzi, eleganti, abbronzati, disintossicati, felici e sorridenti. Non importa se per raggiungere questo paradigma ci si dovrà assoggettare a trattamenti crudeli o rischiosi. Digiuno, bisturi, psicoterapia, farmaci, palestra, l’importante è condividere l’idea della forma perfetta, a qualunque età. Credevamo che fosse proprio così, noi poveri ingenui che abbiamo sempre ritenuto faticoso, perseguire virtù antiche oppure evitare vizi corrosivi nella lotta contro il male, il nulla. (more…)

GOOD MORNING UMBRIA o GOOD NIGHT?

9 Maggio 2016

giornaliRiceviamo e pubblichiamo

Il compito degli strumenti di comunicazione, come l’utilissimo “Good Morning Umbria” che ogni tanto mi usa la cortesia di pubblicarmi, dovrebbe essere quello di informare con immediatezza sulla realtà locale umbra, ma anche di contribuire ad acquisire, seppur in minima parte, la consapevolezza di essere una parte della coscienza civile e morale nazionale. Non si tratta di deformare o influenzare opinioni individuali, ma di considerare come funzione necessaria per noi tutti, quella di possedere ed alimentare la “cultura del vivere civile” senza ritenere questa parola, la somma di cose cui si guarda con sospettosa indifferenza. (more…)

Società: Siamo convivendo con un elefante in salotto?

6 Maggio 2016

elefante1Parafrasando una celebre poesia di Sergio Endrigo degli anni ’70 mi accingo ad una sorta di carotaggio geologico nel terreno roccioso o fangoso (fate voi) delle nostre convinzioni profonde di italiani in crisi.

Il freddo polare che ha invaso il nostro benessere condito d’illusoria speranza  (cioè che la crisi prima o poi sia destinata a passarci sopra senza danni eccessivi) è molto probabilmente la conseguenza e non la causa dei nostri tempi limacciosi e maleodoranti. Conseguenza di un progressivo e costante degrado (more…)

Società:L’UMBRIA NON E’ UN PAESE PER GIOVANI

2 Maggio 2016

571px-Madonna_del_parto_piero_della_FrancescaA pochi chilometri dal confine nord della nostra regione, in direzione tosco-romagnola, c’è una piccola frazione abbarbicata sopra un piccolo rilievo dell’Alta Valle Tiberina detto mons Herculis (il monte di Ercole) donde il nome Monterchi, in provincia di Arezzo (fino al 1939 in provincia di Perugia).

Questo borgo, a ridosso del più noto Borgo San Sepolcro, ospita, in un piccolo museo di campagna, uno dei più celebri affreschi di Piero della Francesca e, per la sua inconfondibile iconografia credo, di tutta la storia dell’Arte italiana. (more…)

“SE DIO NON ESISTE TUTTO E’ PERMESSO” Mariella Cutrona risponde a Massimo Capacciola

22 aprile 2016

Nel continuare ad onorare la mia garbata cortesia nel confrontarmi con il prossimo ribadisco che: dall’umanesimo definito come movimento ideologico-culturale che afferma la dignità degli esseri umani e che caratterizza una grande fiducia nell’intelligenza umana parte la citazione a Pico della Mirandola e alla sua opera letteraria il De dignitate hominis.

E non dal mio non professare la fede cristiana.

Preferisco la chiesa invisibile alla chiesa visibile …ma ciò non toglie che io non creda in un essere superiore che sta più in alto degli uomini…altrimenti esisterebbe una spiegazione per tutto. Per quanto riguarda il suo quesito posto in merito a Dio e all’assolutezza della legge morale, uno dei postulati della ragione pratica di Kant prevede l’esistenza di Dio. La stessa vita morale rimanda a Dio: non nel senso che la legge morale e la sua obbligatorietà si basi su Dio, ma nel senso che Dio è basato, cioè è rivelato dalla legge morale. Non dobbiamo considerare certe azioni come doverose perché sono precetti di Dio, ma dobbiamo considerarli come precetti di Dio perché sono interiormente doverose. Secondo Kant è la religione che si basa sulla morale e non viceversa. La religione è infatti la legge che è in noi, in quanto riceve autorità da un Giudice: è la morale applicata alla conoscenza di Dio. Se la religione non è integrata dalla morale, essa non è che implorazione dei favori celesti. Kant identifica religione e morale, ad assorbire la prima nella seconda.

Mariella Cutrona

 

 

 

 

 

“SE DIO NON ESISTE, TUTTO E’ PERMESSO” (F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov)

21 aprile 2016

(Risposta a Mariella Cutrona)

Ringrazio la gentile signora Mariella Cutrona non solo per la sua garbata risposta al mio scritto ma più ancora perché ha avuto la bontà di leggermi, forse incuriosita dal tono ironico del titolo circa il carattere del popolo (pardon) della “gente” italiana. Lungi da me entrare in polemica, ancorché soffice ed educata come la sua cortesia, devo però reclamare una diversa opinione circa la vexata quaestio sulla autodeterminazione dell’uomo. Mi spiace insistere sul fatto che, come ogni controversia di carattere metafisico, il dialogo assomigli ad un concerto tra sordi: l’autodeterminazione dell’uomo non è una conquista, (se vuole aggiungo “solo”) frutto della creatività dell’uomo ed, aggiungo io, per fortuna, perché se così fosse ci incammineremmo a grandi passi verso la catastrofe distruttiva del soggettivismo relativista che tende a fare dell’uomo e della sua dignità “ontologica”, uno sgabello per ogni sorta di licenza bioetica (ad es. aborto, eutanasia, teoria gender, manipolazione e cosificazione della procreazione, etc). Sono costretto a ribadire alla persona Mariella Cutrona, la quale suppongo non professi la fede cristiana in quanto quello che personalmente riteneva Giovanni Pico conte della Mirandola e, dopo di lui, ben più motivatamente, Immanuel Kant, non corrisponde con quanto invece mi costituisce da cattolico (e perciò peccatore!). L’uomo non è fine a se stesso e la morale kantiana, che svincola la volontà dall’atto del conoscere, determina lo sviluppo dell’autodeterminazione dell’uomo senza freni e senza limiti! L’uomo non è fine a se stesso ma è finalizzato a Dio. Certo, l’uomo ha una dignità superiore a quella degli animali, ma almeno a giudicare da quel che pensano alcuni campioni dell’ecobiosofia attuale, non sembra proprio che la pensino proprio tutti allo stesso modo. Il fondamento di questa dignità è trascendente: l’uomo è fatto ad immagine di Dio ed in vista di Lui. Ovvio che invece chi la pensa come Kant, oltre la dimensione dei fenomeni, nulla v’era di causalità nè finalità: Dio diviene  solo un postulato, altrimenti la vita morale perderebbe di assolutezza. Domanda: Dio deriva dall’assolutezza della legge morale o piuttosto è l’assolutezza della legge morale che deriva da Dio?

Con ossequio

Massimo Capacciola

Commento a: Società: “SPIRITO DEL POPOLO” NON SIGNIFICA ALCOOL PER TUTTI

20 aprile 2016

di Mariella Cutrona

Gentile Direttore,  desidero commentare l’articolo, a firma di Massimo Capacciola,  citato nel titolo sperando di avere dignità di pubblicazione

“Ho letto con attenzione e mi sovviene alla mente Pico della Mirandola. Nel De Dignitate Hominis egli pone le basi dell’uomo come padrone del proprio destino, come libero creatore della propria dignità. La dignità dell’uomo non più ontologicamente costitutiva dell’uomo in quanto creato da Dio, ma è una conquista frutto della creatività dell’uomo.L’Umanesimo…quella Humanitas che indica le discipline atte a sviluppare nell’uomo quelle capacità che gli consentono di sviluppare la propria dignità di uomo capace di costruire un futuro. L’humanitas che appartiene a pochi…oggi a chi possiede la coscienza per esempio di andare a votare per esprimere il proprio dissenso!!!… (more…)

Società: “SPIRITO DEL POPOLO” NON SIGNIFICA ALCOOL PER TUTTI

20 aprile 2016

Sentirsi italiano o, per meglio dire, essere italiano, non è semplice oggi. Forse nell’epoca rinascimentale avrebbe potuto essere un motivo di vanto ed orgoglio, ma a quel tempo l’Italia, come forma politicamente compiuta, non esisteva ancora.

la pietà di michelangelo buonarroti

La Pietà di Michelangelo Buonarroti

La tradizione di un passato glorioso, talora persino ingombrante nella sua nostalgica persistenza, l’oggettiva sensibilità per la bellezza formale come riflesso divino, la consapevolezza cosciente di non poter più essere degni del nostro passato che non passa, la presenza costante e pressante di un centro religioso pervadente ed invadente, ma anche irrinunciabile, hanno forgiato le caratteristiche sostanziali di un popolo (?) che stenta a sentirsi tale ma che non per questo si dimette dal consesso delle genti. Una sorta di cortesia intellettuale ci porta a preferire la parola ambigua “gente” al posto della più significativa “popolo”, per definire la nostra appartenenza ad una terra che, questo sì, sentiamo di abitare per diritto divino. (more…)

Nuova Società: Liberi o libri

18 aprile 2016

libro

Questo libro aspetta un lettore, ma  arriverà il lettore?

Gli Italiani, popolo di eroi, santi e navigatori, non sono un popolo di lettori: questo si deduce dalle inesorabili statistiche che annualmente vengono pubblicate e che, evidentemente per non smentirci, nessuno legge. Sicuramente siamo più scrittori che lettori e nonostante la nostra letteratura abbia donato al mondo un patrimonio di cultura e di sapienza  attraverso opere immortali, quel che resta nella memoria e nella immaginazione delle nuove generazioni degli Italiani è desolante e gli Umbri non fanno eccezione! (more…)

Gubbio: presentazione del libro”La Sentinella Dormiente” di Massimo Capacciola

13 aprile 2016
sentinellaIl giorno 15 aprile 2016 alle ore 18 presso la Sala “ex refettorio” della Biblioteca Sperelliana di Gubbio (via di fonte Avellana) si terrà la presentazione del libro “la sentinella dormiente” ed. EFG Gubbio, scritto dal dott. Massimo Capacciola.
Il libro si propone di trattare, tramite un racconto storico ambientato nella regione del Montefeltro in un arco di tempo che va dal 1480 al 1550 e concernente il ritrovamento di uno scheletro nei muri di una chiesa, la ricerca dell’identità del corpo e al tempo stesso le fondamenta di una fede personale in un tempo di grandi rivolgimenti storici (scoperta dell’America, scisma luterano, concilio di Trento, sant’Uffizio). il cardinale Pietro Bembo , vescovo di Gubbio, segue una traccia che lo coinvolgerà personalmente in questa ricerca, mentre su tutta la storia aleggia la figura mitica di Federico da Montefeltro, defunto da tempo ma sempre presente in quel mondo in trasformazione.

KAMIKAZE, SHAHID E ΜΆΡΤΥΣ, MA CHE GUERRA E’?

7 aprile 2016

kamikazeRIFLESSIONI

La guerra è senz’altro l’aspetto della umana convivenza più esecrabile, più crudele eppure la meno evitabile tra le sciagure che la possono interessare. Il surrogato della guerra (la politica) riesce in qualche caso a dilazionare, a posporre una soluzione conflittuale ma quasi mai riesce a stabilizzare definitivamente una dissidio umano. (more…)

Attualità: Ma sono ISLÀMICI o ISLAMÌCI ?

29 marzo 2016

islam

Islàmico o islamico?

In un’epoca di totale perdita dei punti di riferimento spirituali, etici, politici, economici, con una forma liquida, evaporata, di società occidentale, il rapporto con il mondo islamico, nel bene e nel male, sembra rappresentare il punto di convergenza e di confronto più dolente e stimolante (absit iniuria verbis) dell’attuale congiuntura storica. Per secoli abbiamo sempre ricacciato indietro il problema di una matura relazione culturale con l’Islam, che costituisce una parte cospicua dell’umanità, preferendo in sua vece, un approccio utilitaristico-pragmatico in un clima di continuo sospetto e reciproca diffidenza nei rapporti internazionali bilaterali. Sfruttando una evidente superiorità scientifico-tecnologica, una incontrovertibile predominanza economico-finanziaria e forti delle armi del capitalismo ( libertà, mercato, laicità), l’Occidente ha solo preso petrolio contro dollari trascurando del tutto l’aspetto motivazionale che anima “in nuce” il mondo islamico. La Storia del mondo sembra giunta ad uno snodo fondamentale, come pochi altri momenti ( caduta dell’Impero romano, scisma luterano, rivoluzione francese, seconda guerra mondiale). La nostra supposta superiorità si sta rivelando fragile, insufficiente e disorientata a motivo delle istanze radicali, che ci vengono poste dal minaccioso diktat islamico. Anche se non tutto il mondo arabo accetta le posizioni oltranziste del fondamentalismo teologico, la (more…)