Posts Tagged ‘mattarella’

LA GUERRA (IN CASA) DI ENRICO. IL PD DI LETTA E DI GOVERNO SI ROMPE

8 settembre 2021

Riceviamo e pubblichiamo

Cosa succede dentro al Pd? Enrico Letta è stato eletto segretario (in pratica all’unanimità) dicendo: “Il Governo Draghi è il nostro Governo”.

Ieri lo stratega di Zingaretti, Gianfranco Bettini, gli ha risposto: “io sono contrario alla formula secondo cui ‘il governo Draghi è il mio governo’ e secondo cui il suo programma è il nostro programma”.

Ieri Letta ha dichiarato: “Per noi la priorità è che questo governo duri fino alla fine naturale della legislatura”. Negli stessi minuti Bettini tuonava contro l’idea di “un governo che arrivi fino alla fine della legislatura”.

La sua proposta è mandare Draghi al Quirinale e poi andare alle urnecon un’alleanza di ferro Pd-M5S-Leu. L’idea di Letta invece è la riconferma di Mattarella. Un bello scontro.

Il senatore Andrea Marcucci lo considera disastroso: “Le battute di Bettini alla festa del Fatto quotidiano sono molto dannose e sminuiscono il lavoro dei ministri, dei gruppi e dello stesso segretario”.

Marcucci è considerato un renziano (più o meno ex) come il ministro della Difesa Lorenzo Guerini che ha replicato, anche lui, a Bettini: “L’agenda Draghi è l’agenda del Pd”.

Cosa evidenzia questo conflitto ormai emerso alla luce del sole? Una contrapposizione frontale tra fazioni. Una parte, quella bettiniana-zingarettiana che vedeva Conte come stella polare e il governo giallorosso come approdo strategico, sta “rosicando” assai.

La caduta del governo Pd-M5S-Leu ha convogliato contro Renzi – il rottamatore – tutto il loro rancore e ha fatto esplodere il loro mal di pancia per la perdita sostanziale del potere e per la nascita di un governo di unità nazionale (con Lega, Forza Italia e Italia Viva) dominato dalla figura di Mario Draghi.

Il quale Draghi viene considerato quasi un abusivo, da sfrattare tramite promozione al Quirinale, come se la Presidenza della Repubblica fosse un depotenziamento. Idea così surreale che lo stesso Conte – per il quale Draghi è un insidioso antagonista – si è affrettato a tirare il freno: “Per me la corsa al Quirinale è dopodomani”, iniziare ora quel dibattito “sarebbe sfibrante”.

L’idea di Bettini, di eleggere Draghi presidente a febbraio e andare alle urne con una coalizione Pd-M5S-Leu, è ritenuta suicida da alcuni perché quell’alleanza non potrebbe mai allargarsi ai gruppi di centro (di Renzi, di Bonino o Calenda) che la vedono come la peste, quindi sarebbe destinata alla disfatta elettorale.

Ma il Pd bettiniano contempla anche l’idea di andare all’opposizione, purché si torni ad avere un governo legittimato dalle urne. Un paio di mesi Bettini fa aveva dichiarato: “Senza una ripresa della dialettica democratica, la democrazia si snatura”.

Letta invece rappresenta un Pd che vede con terrore l’idea di trovarsi fuori dai Palazzi, all’opposizione, a digiuno di poltrone ed esposto a tutte le intemperie della storia.

Perciò si è dato una strategia della sopravvivenza: la prosecuzione del governo Draghi dove il Pd è comunque in maggioranza (anche se non ha più un potere egemone) e la rielezione di Mattarella (sebbene l’attuale presidente abbia ripetuto con chiarezza che non è nelle sue intenzioni restare al Quirinale altri sette anni).

Quella di Letta non sembra una prospettiva entusiasmante. È piccolo cabotaggio, un ordinario lavoro artigianale da “cacciavite”, per questo cerca qualche battaglia identitaria (Ddl Zan, Ius soli, tassa di successione) nella speranza di trovare un’anima, ma forse col rischio di ottenere l’effetto opposto e perderla.

Del resto la sua segreteria è molto debole. Potrà rafforzarsi un po’ se dal voto di ottobre (anche grazie agli errori del centrodestra) uscirà vincente, specialmente al Comune di Roma.

Ma resta una segreteria fragile. Con la prospettiva di un Congresso in cui Letta potrebbe essere soppiantato da uno dei due candidati che già si scaldano in panchina: Stefano Bonaccini (presidente dell’Emilia Romagna) e l’attuale vicesegretario Giuseppe Provenzano (sostenuto specialmente dall’area bettiniana). Enrico dunque non può proprio stare sereno.

Antonio Socci

Spello: Un’infiorata per il Presidente della Repubblica

15 Maggio 2017

infUn omaggio simbolico degli infioratori a Sergio Mattarella in visita ai mosaici romani di Spello il 19 maggio (more…)

NEMETRIA: CONFERMATA LA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA A FOLIGNO

13 aprile 2017

mattarella

Sergio Mattarella

INVITO UFFICIALE AL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE PIER CARLO PADOAN

Dopo le indiscrezioni di stampa uscite in questi giorni sui media locali e nazionali, ora arriva la conferma ufficiale direttamente dalla segreteria di Nemetria: venerdì 19 maggio all’Auditorium San Domenico di Foligno, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, interverrà alla 25° conferenza su ‘Etica ed Economia’. (more…)

LA TIFERNATE ALESSANDRA COLCELLI GASPERINI AL QUIRINALE NELLA GIORNATA MONDIALE PER LA RICERCA SUL CANCRO

25 ottobre 2016

mattare

Il presidente della Repubblica con Alessandra Colcelli Gasperini

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA CONSEGNA AD INNER WHEEL ITALIA RICONOSCIMENTO SPECIALE A NOME DI AIRC

 “Vorrei condividere con tutti  il prestigioso riconoscimento che il Presidente della Repubblica ha voluto conferire all‘Inner Wheel Italia al Palazzo del Quirinale in occasione della Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro che si è svolta a Roma. Una grande emozione e orgoglio poter rappresentare davanti al Capo dello Stato tutte le socie che hanno collaborato in sinergia con Airc in ogni angolo d’Italia a favore della ricerca oncologica. Orgoglio ed emozione per aver rappresentato anche la mia città e la mia regione da sempre in prima linea sul versante della solidarietà e della promozione della tutela e vicinanza alle persone bisognose”.

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POLITICA, LA SINISTRA “MATTARELLATA”

30 gennaio 2015
pattoDi Ciuenlai

Vi stupirò con effetti speciali. La lettura della candidatura di Sergio Mattarella è, per me, l’esatto inverso di quello che sostengono i media, che sospetto abbiano avuto una imbeccata perché hanno tutti lo stesso titolo. Aperture, editorialisti, conduttori tv, affermano all’unisono che è una rottura del patto del Nazareno.

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BERSANI CAMBIA LINEA : “SIAM QUI PER PETTINARE LE BAMBOLE”

6 ottobre 2011

di Ciuenlai

Alla fine, piano piano, le tesi che abbiamo testardamente sostenuto da anni, stanno trovando (purtroppo) riscontro nella realtà. Gli ex Dc si stanno mangiando l’eredità del Pci e si preparano a conquistare il partito. Gli ex stalinisti sono in evidente difficoltà e addirittura in minoranza. I Fatti: Lunedì 3 ottobre – la relazione di Bersani sul Nuovo Ulivo non viene approvata dalla Direzione del Pd Mercoledì 5 ottobre  Mattarella candidato di Franceschini (che si è riavvicinato a Veltroni) alla Corte Costituzio0nale viene eletto con (sospetti) voti di destra, Mercoledì 5 ottobre  il candidato di Bersani, il sindaco di Bari Emiliano, alla Presidenza dell’Anci non viene eletto. Passa Delrio candidato di Franceschini. L’attivismo dei maggiori imprenditori e banchieri Italiani (Montezemolo, Della Valle, Profumo ecc.) sta dando i suoi frutti. L’obbiettivo è semplice : ridimensionare la sinistra all’epoca della crisi. Adesso di fronte a Bersani e D’Alema ci sono due possibilità: 1) Reagire ed imporre la linea del Nuovo Ulivo e dell’alternativa 2) Farsi trascinare dalla deriva conservatrice del partito Che pensate che faranno, per salvare il loro c…?