Posts Tagged ‘matteo’

Le Nuove vie della Seta e il ruolo dell’Italia

8 aprile 2019

FIDAPA BPW locandina Bressan (1)Martedì 9 aprile 2019 , alle ore 17.00, alla biblioteca del Circolo Lavoratori di Terni, Maria Rita Chiassai, la presidente della sezione di Terni della FIDAPA BPW Italy introdurrà la presentazione del libro di Matteo Bressan e Domitilla Savignoni Le Nuove vie della Seta e il ruolo dell’Italia.
Illustrerà l’ opera e intervisterà l’autore Anna Rita Manuali, presidente del Comitato di Terni della Società Dante Alighieri.
Il tema è molto attuale; la Nuova Via della Seta, la grande iniziativa annunciata cinque anni fa dal Presidente Xi Jinping, sta diventando realtà
coinvolgendo più di sessantacinque paesi con progetti e infrastrutture in corso di realizzazione. La Belt & amp; Road Initiative (Bri) è un’iniziativa di dimensioni (more…)

LA TONACA MANCANTE

30 novembre 2016
massimo-capacciola

Massimo Capacciola

“Sparita l’ultima tonaca, l’universo svanirà nel nulla.”

(G. Bernanos)
Quando penso alla figura del sacerdote cattolico, il pensiero corre ad una figura austera, pensosa ma aperta ad un sorriso accogliente, una specie di parente virtuale cui, una forma di discrezione e timore reverenziale, impedisce di abbracciare in tono confidenziale, ma che tuttavia intuiamo essere ispirato da un gratuito spirito fraterno. La Chiesa infatti, nel corso dei secoli, ha consentito che il delicato servizio pastorale fosse riconoscibile e quindi accolto dai cristiani con sincera  apertura e gratitudine proprio anche in virtù di una indiscussa visibilità: la forma era sostanza.
Lo è ancora?

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SOCCI: QUELLO CHE PENSO SUL REFERENDUM

28 novembre 2016

Incoming Italian Prime Minister Matteo Renzi News ConferenceCi sono due Matteo Renzi. Del primo sono estimatore ed amico. Il secondo – a mio avviso – rappresenta un pericolo, per l’Italia e anche per se stesso.

Dico subito – anticipando le mie conclusioni – che voterò “no” (e spero che vinca il no) per “rottamare” il Matteo 2 e far tornare sulla scena il Matteo 1. (more…)

Il XII Convegno dei Cavalieri d’Italia premia il prof. Brunangelo Falini

8 settembre 2015
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Claudio Ricci, Filippo Maria Stirati, Andrea Romizi, Brunangelo, Falini, Elio Carletti, seduto Marcello Annoni

Una bella giornata di amicizia , di allegria e di riflessione si è svolta ieri a Gubbio per il XII Convegno dei Soci dell’Unci Cavalieri d’Italia della sezione di Perugia .

Ad attendere i soci, i familiari,  gli ospiti e le autorità sono stati il Presidente Comm. Elio Carletti, il Vicepresidente Cav. Marcello Cavicchi e per il Consiglio Direttivo il Cav. Massimo Alunni Proietti , il Cav. Alberto Panfili e il Cav. Giampiero Minelli.

Appuntamento alla chiesa Santa Lucia , ospiti di Madre Dorotea Mangiapane e delle sue consorelle dove don Angelo Fanucci ha celebrato la Messa in cui sono stati ricordati gli scomparsi Francesco Filippo Cipolloni  e Corrado Cesauri e nella quale ha ricordato quei valori di solidarietà , altruismo che un cavaliere dovrebbe esplicare nella vita sociale per rendere onore ai nobili titoli ricevuti dallo Stato.

Poi il gruppo si è spostato nelle eleganti sale del Park Hotel ai Cappuccini , un’eccellenza dell’accoglienza turistica in Umbria, dove nella sala Capogrossi ha preso avvio il Convegno nel quale per prima cosa è stata rievocata la bellissima giornata del XX giugno 2015 in cui l’Unci di Perugia è stata iscritta all’Albo d’Oro del Comune di Perugia per meriti sociali e culturali . Il sindaco di Perugia , avv. Andrea Romizi, ospite al Convegno, ha letto le motivazioni del riconoscimento rendendo tutti orgogliosi del lavoro intrapreso dalla nostra associazione nel territorio  in questi 12 anni .

i premiati

i premiati

Un diploma di socio onorario è stato consegnato al Sindaco Romizi , mentre il diploma di socio simpatizzante è stato consegnato al Dr. Carmine Camicia, consigliere del Comune di Perugia e membro della commissione Albo d’Oro che ha presentato e sostenuto la nomina della sezione perugina Unci.

Si sono avvicendati a salutare la platea il sindaco di Gubbio prof. Filippo Maria Stirati , il consigliere regionale Silvano Rometti, il consigliere regionale Claudio Ricci, il presidente nazionale Marcello Annoni, la rappresentante femminile nazionale Tina Mazza, il console regionale dei Maestri del Lavoro Giampaolo Censini, il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Mantignana e Perugia Antonio Marinelli.

Tutti in maniera diversa hanno ricordato i valori fondanti dell’Unci e i doveri di donare con generosità da parte di un ‘cavaliere’ in momenti così particolari , quello che il destino ci ha concesso in meriti e opportunità. Tutti hanno evidenziato i problemi per gli amministratori di dare risposte alle istanze di chi è in difficoltà e del bisogno di trovare nel volontariato un aiuto prezioso per sopperire a mancanze e carenze di risorse. Tutti hanno avuto parole di lode verso Elio Carletti e al suo stile elegante nel gestire la sezione e organizzare i lavori rendendo questi incontri un luogo di socializzazione e amicizia.

Carmine Camicia ed il sindaco di perugia consegnano il diploma a Francesco La Rosa

Carmine Camicia ed il sindaco di perugia consegnano il diploma a Francesco La Rosa

Sono stati concessi le distinzioni onorifiche Onore e Merito Unci a Marcello Cavicchi e Giampiero Minelli per il lavoro prezioso e discreto a favore dell’Unione , una distinzione particolare di socio benemerito a Francesco La Rosa , direttore di GoodmorningUmbria.it e del nuovo sito nazionale Goodmorning Magazine, aperto a tutte le collaborazioni, una persona disponibile a dare spazio alle iniziative pubbliche dei Cavalieri d’Italia.

Il diploma di Socio Onorario è stato concesso alla Dr.ssa Marinella Ambrogi, direttore generale della Fondazione culturale – Umbria – che con il dr. Ugo Mancusi ha illustrato un progetto artistico che dovrebbe svolgersi a Tuoro sul Trasimeno il prossimo anno.

Sono stati poi chiamati a ricevere i diplomi di Soci ordinari i cavalieri Sergio Brozzi, Guglielmo Gallerani e Riccardo Maria Gradassi e di Soci simpatizzanti Angelo Rossi, Luciano Pierleoni, Matteo Giannetti, Carlo Lemma, Ugo Mancusi e Chiara Panfili dalle mani di ospiti e autorità e tra gli applausi dei presenti.

Infine un riconoscimento speciale , il Baiocco d’Oro , è stato offerto ,a nome della città di Perugia ,dal sindaco Romizi e dal consigliere Camicia al sovraintendente di polizia Cav. Eugenio Patacca per i suoi meriti professionali e di servizio.

Infine gli applausi più calorosi sono stati rivolti al Professor Brunangelo Falini , direttore della struttura di Ematologia al Silvestrini di Perugia , ricercatore negli Stati Uniti e a Oxford , autore di 400 pubblicazioni, e docente della scuola di Specializzazione, un perugino conosciuto in tutto il mondo per scoperte e terapie innovative nel campo dei linfomi e delle leucemie acute, a cui è stato consegnato il Premio della Bontà – Citta di Perugia 2015 ( pergamena e medaglia d’oro)   il quale, con modestia, nel suo ringraziamento , ha voluto ricordare l’apporto prezioso della sua équipe e dell’Associazione Daniele Chianelli di Perugia che ha supportato in questi anni il reparto e i suoi pazienti.

Ci si è trasferiti poi nella sala del Mappamondo dove è stato servito un elegante pranzo a buffet con le raffinatezze culinarie del Ristorante concluso da una varietà di dolci tra cui spiccava quello con lo stemma dell’Unci  offerto dalla pasticceria Le Delizie di Gubbio .

A testimoniare l’evento sono intervenuti giornalisti amici di Tef Channel che manderà in onda sulla propria emittente un servizio a breve e Roberto Marchesi di Radio Perusia , web radio di protezione civile, che ha mandato in onda in voce e video in streaming l’evento in diretta .

Infine un appello a favore dell’Aisla , una onlus a favore dell’assistenza e la ricerca per contrastare la Sla , la terribile degenerazione neurologica che l’Unci nazionale sostiene : c’è tempo fino al 14 settembre per donare 2 euro al numero 45502 …. fatelo subito con un messaggio anche senza parole . Grazie di cuore .

BICICLETTE UMBRE SULLE DOLOMITI

7 luglio 2015

Un susseguirsi di emozioni di lunghezza variabile tra 55 (Sellaronda), 106 (Medio) e 138 (Maratona) chilometri in un

Silvia Poggesi

Silvia Poggesi

contesto paesaggistico da favola, le Dolomiti patrimonio mondiale dell’umanità, in una giornata tersa, ma anche calda, dai colori limpidi che ha esaltato ancor di più l’ambiente naturale circostante: questa è stata la Maratona dles Dolomites andata in scena domenica scorsa per i 122 pedalatori umbri che  l’hanno portata regolarmente a termine in uno dei tre percorsi a disposizione. Partenza per gli oltre novemila al via in rappresentanza di ben 64 nazioni alle 6,30 da La Villa ed arrivo per tutti a Corvara, Alta Badia, dopo aver scalato in sequenza passi dolomitici dal nome importante per i ciclisti: Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Falzarego, Giau, Valparola su strade rigorosamente chiuse al traffico attraversando cinque valli ladine, Badia, Fodom, Fassa, Gardena e Ampezzo. I nostri ciclisti si sono divisi sui vari percorsi in programma e tutti hanno brillantemente portato a termine la loro fatica pedalando su medie più o meno elevate. Per la cronaca, a livello maschile e femminile sui tre tracciati i migliori umbri sono stati: per i 138 km Matteo Donati, (more…)

Metoo, progetti per diversamente abili utili a tutti

5 Maggio 2015
nella foto i fondatori di metoo.it professor Pasqualoni e dottor  Rossi

nella foto i fondatori di metoo.it professor Pasqualoni e dottor Rossi

Si chiama “Metoo” il gruppo di professionisti che rivoluziona il modo di progettare: al contrario delle normali associazioni o gruppi di lavoro, Metoo parte prima dalle esigenze delle persone diversamente abili per andare a creare il progetto che sarà, ovviamente, accessibile a tutti.

Fondato dal professore e designer Franco Pasqualoni  e dall’architetto Matteo Rossi, il gruppo si avvale  dell’intervento di diverse figure professionali come ad esempio ingegneri, architetti, geometri e di varie associazioni di disabili. (more…)

Un giovane Cavaliere umbro del meditazionismo: Riccardo M. Gradassi

18 aprile 2015

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Con orgoglio e malcelata soddisfazione notiamo la citazione di Goodmorningumbria. Per questo gradito, quanto inatteso, gesto di stima,  ringraziamo con affetto l’amico Riccardo Gradassi. Francesco la Rosa

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Riccardo Maria Gradassi
Riccardo Maria Gradassi

Intervista pubblicata oggi su www.ilgiornale.it a firma di Matteo Carnieletto

Riccardo Maria Gradassi, 37 anni, è uno dei più giovani talenti letterari ad aver ottenuto l’onoreficenza del cavalierato, volto a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione”. Abbiamo deciso di incontrarlo. (more…)

Ast di Terni, il premier metta in campo tutta la sua autorevolezza

2 ottobre 2014

forza italia giovaniL’incontro di domani al MISE diventa fondamentale per la salvaguardia e le prospettive del polo siderurgico ternano e per questo chiediamo che il Premier Renzi intervenga direttamente nella vertenza e faccia valere anche il suo ruolo di Presidente del semestre europeo. Non è accettabile, a questo punto della trattativa, che restino sul tavolo troppe incognite sul futuro dell’Ast e che la stessa visita del Premier a Terni sia condizionata dall’esito dell’incontro di domani. Il Premier metta sul tavolo la sua autorevolezza, il suo consenso maturato alle elezioni europee e la larga maggioranza di cui gode in Parlamento affinché questa trattativa non segni una sconfitta per il nostro Paese.

Matteo Bressan
Coordinatore Provinciale Forza Italia Giovani Terni

Lettera a Matteo Renzi – Lui muore e lei non sposata perde tutti i diritti sui beni che fino al quel momento aveva contribuito a far crescere

15 settembre 2014
Giacomo Leonelli e Matteo Renzi

Giacomo Leonelli e Matteo Renzi

Caro Matteo

ti racconto questa storia; qualche giorno fa ho conosciuto una signora: mi ha raccontato di aver passato quasi 30 anni della sua vita accanto a un uomo; hanno condiviso praticamente tutto, gioie, passioni, amicizie, sorrisi, come milioni di coppie. Poi un giorno come tanti il suo compagno se n’è andato improvvisamente, lasciando un vuoto davvero incolmabile. Una triste storia di vita fin qui, come tante purtroppo.

Credo che ci sia però qualcosa che è peggio della morte della persona che si ama: non avere il tempo di vivere il proprio dolore. (more…)

Todi: DON MATTEO SI E’ FERMATO IN PIAZZA

22 gennaio 2014

Riceviamo e pubblichiamo

Grafica1Mentre Todi promuove abilmente la sua immagine attraverso gli spot agganciati alla programmazione della serie televisiva “Don Matteo” mostrando il suo salotto buono, ed il meraviglioso Tempio della Consolazione viene giustamente premiato nella manifestazione Wiki Loves Monuments e la sua immagine impazza sui social media, la città si prepara ad accogliere i visitatori e gli ospiti invogliati da cotanto battage pubblicitario.

Oltre alla sequela crescente di saracinesche chiuse,  i monumenti “minori”, fuori dal percorso San Fortunato – Duomo sono totalmente ignorati e abbandonati all’incuria.

Ecco some si presenta oggi Santa Maria in Camucia al passante che (qualora ci fosse) volesse approfondire la sua esperienza a Todi scoprendone i tesori più nascosti.

Una cittadina di Todi

Democrazia paritaria nel Pd: si predica bene e si razzola male

20 gennaio 2014

democratiche-umbria-logo Lo dimostra, una volta di più, la composizione della segreteria provinciale del Pd di Perugia, dove su oltre 20 componenti solo 8 sono donne. Di un pelo sopra il 33 per cento. Un risultato che si discosta nettamente da quanto di buono è stato fatto, invece, negli ultimi tempi, in altri luoghi politici. Qualche esempio: è pressoché unanime il riconoscimento delle potenzialità e delle opportunità offerte dal lavoro della Conferenza delle Democratiche, protagonista di un contributo rilevante nella costruzione (more…)

Basta soldi a chi fa spettacoli per pochi amici, allora a chi?

17 gennaio 2014

Lettera aperta scritta da Maurizio Modesti, attore e socio del Teatro di Sacco di Perugia, come risposta all’intervento sul Corriere dell’Umbria del 15 gennaio scorso dell’Assessore Regionale alla Cultura Fabrizio Bracco.

Basta soldi a chi fa spettacoli per pochi amici, è un’affermazione importante se poi esce dalla sommessa voce di un assessore alla cultura, andrebbe approfondita;  capire per esempio quanti amici servono per non essere pochi?  Più di cento, meno di mille, cinquemila? Forse dei (more…)

Ronconi (Udc): Don Matteo mostra i borghi più belli dell’Umbria

16 gennaio 2014

Condivisibilisima l’intuizione di favorire finanziamenti pubblici per la fiction di Don Matteo. La promozione dell’Umbria passa anche attraverso strumenti (more…)

Lettera aperta di Marinella Tomasi a Matteo Renzi in risposta alla sua lettera su Repubblica

12 dicembre 2013

Caro Matteo Renzi , da cattolica ho letto la tua lettera a Repubblica e posso dire che non la condivido assolutamente e ti spiego il perchè.

Marinella Tomasi

Marinella Tomasi

Papa Benedetto a Cagliari disse: In Italia serve una «nuova generazione» di politici cattolici, « capaci di evangelizzare il mondo del lavoro, dell’economia, della politica», « una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile». Era 7 Settembre 2008 .

Come Benedetto XVI spiegò più volte ( non so se tu fossi distratto ) la crisi che stiamo vivendo è una crisi principalmente dei valori , è la crisi del (more…)

Perugia, bevono per ricordare

22 novembre 2013

di Cinzia Ficco

Cinzia Ficco

Cinzia Ficco

“Quasi dieci anni fa l’abbiamo scoperto. Poi ci è venuto l’impulso irrefrenabile di recuperarlo. Anche perché era il simbolo di una città. Così siamo partiti”.

E’ la storia di Laura Titoli (’80), Matteo Natalini (’79), Antonio Boco (’74), tutti  tre di Perugia e di Luana Meola (’79) di Agropoli (Sa), ognuno con un passato e un titolo di studio differenti, che hanno deciso di recuperare uno dei primi, grandi birrifici italiani www.birraperugia.it. (more…)

LIBRO: Hezbollah. Tra integrazione politica e lotta armata

8 ottobre 2013

hezbollah-tra-integrazione-politica-e-lotta-armata-Un testo di grande attualità che offre al lettore un’analisi attenta e mirata sull’origine, la struttura e l’azione di Hezbollah all’interno della società libanese. Hezbollah, ossia “Partito di Dio”, è stato fondato nel 1982 come partito politico di ispirazione sciita.

Oltre ad essere dotato di un’ala militare, il partito sovvenziona in Libano servizi sociali, scolastici, ospedalieri e svolge un ruolo nevralgico nella vita politico-amministrativa del Paese. L’autore, che scrive con cognizione di causa (more…)

A CANNARA LA 33ª FESTA DELLA CIPOLLA APRE ALLA GRANDE, TRA CUCINA E MUSICA

5 settembre 2013

cipolleFino a domenica 15 settembre, a Cannara, la cipolla resterà l’ingrediente principale di gustose ricette, ma anche il soggetto predominante di mostre, opere artistiche, stand e attività dislocate per le vie del centro storico. Merito della 33esima Festa della cipolla di Cannara, che si è aperta alla (more…)

INCONTRI – PRISCA: ARTE E NATURA

3 settembre 2013
Benedetta Tintillini

Benedetta Tintillini

di Benedetta Tintillini

Piacevoli serate con gli amici, condivisione di passioni, interessi, sogni, progetti.

E’ in questa atmosfera che venne concepita ed ideata la Processione di Prisca, l’ultimo evento, in ordine di tempo, proposto dalla galleria d’arte Bibo’s Place di (more…)

OSPEDALE DI SPOLETO – UN COMMENTO DA UNO “SPOLETINO VERACE E NON UN CAPORALE POLITICO

23 agosto 2013

ospedaleRiceviamo e pubblichiamo

Nel 1966 – 68 mastodontico lavoro fu fatto tra censimenti,
progetti, programmazioni per fa passare l’Ospedale di Spoleto da zonale a provinciale. Anni ‘ 70, ‘ 80 e ‘ 90 ricerca smuovendo mari e monti per ottenere freschi finanziamenti e quindi costruire nuovi padiglioni, acquisire nuovi e moderni macchinari con contestuale ed (more…)

QUIRINALE… COMPAGNA FINOCCHIARO QUELLI COME LEI SERVONO LO STATO?

15 aprile 2013

di Manio Curio Dentato

No, compagna Finocchiaro, i membri della Casta non hanno diritto di dirsi servitori dello Stato. Il servitore è uno che serve, umilmente, e quasi sempre sottopagato. Lei ha affermato: “Non mi sono mai candidata a nulla. Conosco bene i miei limiti e non ho mai avuto difficoltà ad ammetterli. Ho sempre (more…)

LETTERA APERTA A MATTEO RENZI IN RISPOSTA ALLA SUA LETTERA SU REPUBBLICA

15 aprile 2013

renzi_672-458_resizericeviamo e pubblichiamo

Caro Matteo Renzi , da cattolica ho letto la tua lettera a Repubblica e posso dire che non la condivido assolutamente e ti spiego il perchè.

Papa Benedetto a Cagliari disse: In Italia serve una «nuova generazione» di politici cattolici, « capaci di evangelizzare il (more…)

Arte; Rebecca Ward e Carla Accardi a confronto al Bibo’s Place di Todi

15 aprile 2013
Benedetta Tintillini

Benedetta Tintillini

di Benedetta Tintillini

La tristezza che sempre accompagna la fine di un’avventura lascia spazio all’entusiasmo per un’altra storia che inizia. A Todi, negli spazi di Palazzo Pensi, in quella che era la storica Galleria Extramoenia della compianta Giuliana Soprani Dorazio, aprirà il (more…)

IL COMUNE DI CORCIANO PARALIZZATO PER 5 MESI

28 gennaio 2013

fratelli d'italia logoIl Sindaco si dimette “ per fare il bene dell’Italia”, come ha molto modestamente affermato nel suo discorso di congedo, ed il Comune rimane paralizzato per cinque mesi. Accade a Corciano dove Nadia Ginetti salta dalla poltrona di primo cittadino a quella molto più comoda di Senatore, senza peraltro passare dalle primarie del suo partito. Come dire si predica bene e si razzola male, visto che la signora in (more…)

PRIMARIE PER I PARLAMENTARI – QUANDO LE REGOLE SI TRASFORMANO IN DEROGHE

28 dicembre 2012

di Darko Strelnikov

Si chiamano regole le protagoniste dell’operazione di salvataggio dalla famosa e temuta “rottamazione” dell’intero gruppo dirigente del Partito Democratico. Dovremmo dire l’uso di esse, più che le regole stesse. Perché è indubbio che punti di riferimento normativi e di (more…)

MARIA LUISA MARTELLA: “UN GRANDE ARTISTA PER UN ELEGANTE CAFFÈ”

19 dicembre 2012

Layout 1Indagine al centro di “Una Volta a Perugia”, volume sostenuto dall’istituto  Banca di Mantignana

Una vera e propria indagine storica condotta da Maria Luisa Martella, autrice del libro “Una Volta a Perugia. Cronaca di un Caffè di fine Ottocento”, ha ricondotto ad uno dei più noti artisti umbri dell’ottocento, Matteo Tassi, le decorazioni degli ambienti dell’attuale sede della Banca di Mantignana e di Perugia, in piazza IV Novembre, a Perugia. La presentazione del libro si è svolta giovedì 13 dicembre, nella sala del Dottorato del Museo del Capitolo di San Lorenzo, gremitissima di pubblico. All’incontro, oltre alla studiosa, sono intervenuti anche Antonio Marinelli, presidente dell’istituto di credito cooperativo (more…)

PRIMARIE PD:Assisi con Matteo Renzi

30 novembre 2012

riceviamo e pubblichiamo

Domenica 25 Novembre le primarie di coalizione hanno conseguito una grande vittoria di popolo,riuscendo a portare ai seggi di tutta Italia più di tre milioni di elettori. Una bella giornata per la politica e per la democrazia nella nostra città, sono felice, anche come coordinatrice del (more…)

BASTIA: GRANDE SUCCESSO DI MATTEO RENZI

27 novembre 2012

Sfiorando il 50% dei consensi la lista di Matteo Renzi vince il primo turno delle primarie di centrosinistra a Bastia Umbra.

Il coordinatore del Comitato Matteo Renzi Adesso! Bastia c’è Massimo Calzetti nel ringraziare (more…)

Adesso! Per Matteo Renzi Assisi c’è …e Adesso! Per Matteo Renzi Bastia c’è

9 novembre 2012

Venerdì 16 NOVEMBRE 2012 alle ore 21:00 presso la sede della PRO LOCO di Santa Maria degli Angeli (P.zza Garibaldi – di fianco alla Basilica) si terrà un incontro organizzato dai Comitati :

Adesso! Per Matteo Renzi Assisi c’è  e   Adesso! Per Matteo Renzi Bastia c’è

a sostegno della candidatura di Matteo Renzi alle primarie 2012 della (more…)

BASTIA SI MOBILITA PER MATTEO RENZI

19 settembre 2012

Anche a Bastia è in fase di costituzione il Comitato, da ufficializzare secondo il regolamento statutario, in favore della candidatura di Matteo Renzi per le primarie 2012 del Partito (more…)

Sabato 22 settembre riapre l’Urban, Tonino Carotone da il via ad una stagione di grandi concerti live

17 settembre 2012

Tonino Carotone

Sabato 22 settembre ripartono i concerti all’Urban di Perugia. Dopo la serie di successi della passata stagione, il locale che è entrato ormai nel cuore e nell’immaginario collettivo perugino è pronto per offrire all’affezionato pubblico una nuova serie di live, musica, divertimento e qualità. Per ripartire in grande stile on stage un personaggio poliedrico che qualche anno fa coinvolse tutti con una “canzone tormentone”: chi non ha mai pensato che : “E’ un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto”. Ebbene si, sul palco dell’Urban arriva Tonino Carotone! Nell’introduzione al fortunatissimo singolo ‘Me cago en el amor’ (ripresa anche in ‘Acabaràs como siempre’) la consapevolezza di un percorso irto di difficoltà e privo di sbocchi per chi non ama le regole, per chi segue valori umani autentici non mediati da (more…)

Marcello Serafini confermato alla guida della Consulta dei Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Umbria

5 luglio 2012

Marcello Serafini, 48 anni, esperto di Sistemi di Gestione Qualità, Ambiente, Sicurezza e di certificazioni ISO in genere, è stato confermato alla presidenza della Consulta dei Servizi (more…)

PERUGIA ROCCA PAOLINA: ARTICITY per FESTARCH un nuovo modo di essere artigiani nella città

4 giugno 2012

Artigiani del centro storico di Perugia:  comunicare la manualità colta

Inaugurazione giovedì 7 giugno 2012  ore 19.00

venerdì, sabato, domenica: 10.00 / 13.30 e 14.30 / 18.00
Sala Cannoniera Rocca Paolina
Piazza Italia 11, Perugia info: 338-9676939    347-4962697

Articity, costituita da artigiani, artisti, designers con le loro attività di tradizione ed innovazione situate nel centro storico di Perugia, è nata con l’intento di dare impulso, tutelare, diffondere le arti e i mestieri. In quest’ottica propone eventi per comunicare e promuovere la cultura artigianale e valorizzare l’unicità delle creazioni di ciascuno. (more…)

Terni, altro che “rimodulare le tariffe”, qui si tratta di salasso di un “Comune Vampiro”

1 giugno 2012

Matteo Bressan

A Palazzo Spada c’è gente irresponsabile che in questa situazione economica in cui versa l’Italia e Terni non trova altro da fare che assestare la più dura stangata degli ultimi venti anni ai cittadini ternani che si vedranno massacrare i loro stipendi per mantenere il carrozzone pubblico che il Sindaco non vuole smantellare. Hanno anche il coraggio di chiamarla “rimodulazione”; noi preferiamo chiamarla “salasso di un Comune Vampiro” e nelle prossime ore ci attiveremo con tutti i mezzi per far sapere alla gente cosa fanno questi pazzi. I dati parlano chiaro e ci sono cifre spaventose che la gente deve conoscere:  (more…)

TERNI. PDL contro l’IMU

6 Maggio 2012

L’amministrazione comunale chiarisca quanto prima la sua posizione sull’Imu. Il comune vuole svolgere il ruolo di gabelliere di questa nuova “tassa sul macinato” o vuole unirsi agli altri comuni e alla forte presa di posizione dell’Anci che in questi giorni stanno manifestando le proprie legittime perplessità su una tassa che risulta essere una vera e propria patrimoniale mascherata? Se il Comune vuole invece applicare l’aliquota massima sulla prima casa, è bene che sia chiaro da ora che informeremo le famiglie ternane di questa decisione, la cui scelta spetta alla Giunta comunale. Sia ben chiaro che l’Imu pensata dal Governo Berlusconi si sarebbe applicata solamente alle seconde case, non alle prime, e pertanto ribadiamo la giustezza della soppressione della vecchia Ici sulla prima casa. Noi continueremo invece a ribadire l’inopportunità di questa Imu, applicata in maniera vessatoria a qualsiasi livello, che snatura i principi di un fisco municipale, che riteniamo, in virtù della vicinanza tra amministratore e cittadino, debba essere improntato alla trasparenza nelle gestione dei soldi pubblici.

Matteo Bressan – Presidente Club della Libertà Italia libera

 

LIBRI: “LA TEORIA DEL CAOS” DI SARA BOERO PRESENTATO A PERUGIA

25 aprile 2012

Giovedi 26 aprile – La Feltrinelli Librerie – c.so Vannucci 78 / 82

Sara Boero

Sara Boero ha solo 26 anni e ha già pubblicato cinque libri per ragazzi. La teoria del caos(Salani), suo primo romanzo per adulti, racconta la storia di un amore particolare tra una donna medico di famiglia e un uomo malato mentale. Lui richiede un approccio fuori dai canoni, ma le offre anche un coinvolgimento che un uomo normale non le saprebbe dare. Una storia d’amore tra un giovane uomo e una giovane donna a cui l’amore non basta mai; due caratteri incompatibili, uniti da un lato oscuro che cambierà le loro vite per sempre. Sara Boero ne discute con Matteo Grandi.

“Figli dell’Europa?” incontro organizzato dai militanti di Giovane Italia Orvieto

20 aprile 2012

Il giorno 21 aprile 2012 alle ore 17.30 presso il Palazzo dei Sette, Sala del Governatore, si terrà l’incontro “Figli dell’Europa?” organizzato dai militanti di Giovane Italia Orvieto. Al dibattito parteciperanno:

Chiara Frontini, assessore al Comune di Viterbo ed esponente della Giovane Italia;

Antonella Sberna, coordinatrice Giovane Italia Provincia di Viterbo;

Maria Tripodi, Vice-segretario Nazionale GIPPE (Giovani Italiani del Partito Popolare Europeo)

Umberto Garbini, Presidente Giovane Italia Orvieto;

Matteo Bressan, Coordinatore Giovane Italia Provincia di Terni e Presidente Club della Libertà di Terni “Italia Libera”;

Enea Paladino, Dirigente Giovane Italia Umbria e Consigliere Comunale Pdl Citerna (PG).

L’incontro si prefigge l’obiettivo di aprire un confronto costruttivo tra i giovani sulle tematiche dell’attuale fase critica che sta attraversando l’Unione Europea sia per cause prettamente economiche che strutturali. A tutti i presenti sarà data la possibilità di intervenire sul tema ponendo domande sia riguardanti l’Europa che il movimento giovanile del Popolo della Libertà.

 

 

AUTOVELOX A TERNI, CITTADINI USATI COME UN BANCOMAT?

14 aprile 2012

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

Apprendo dalle dichiarazioni del Sindaco Di Girolamo che sul caso degli autovelox di Via dello Stadio e Via Alfonsine il Comune non farà nessuna retromarcia, convinto di aver spiegato con la dovuta chiarezza la regolarità del posizionamento degli apparecchi. Non si comprede però per quale motivo il Sindaco ammetta la necessità di migliorare la segnalatica per aumentare la visibilità degli apparecchi, andando di fatto a riconoscere uan carenza sulla quale si fonda l’illegittimità degli stessi autovelox. Questi infatti secondo l’articolo 142 del codice della strada devono essere preventivamente segnalati e ben visibili, i segnali stradali e i dispositivi di segnalazione luminosi devono essere installati con adeguato anticipo rispetto al luogo ove viene effettuato il rilevamento della velocità (D.M. 15/08/2007 del Ministero dei Trasporti) ed infine tutti i segnali devono essere realizzati in modo da consentire il loro avvistamento su ogni tipo di viabilità ed in qualsiasi condizione di esposizione e di illuminazione ambientale. Se l’amministrazione Comunale sospetta di essere in difetto rispetto a queste questioni, per le quali diversi automobilisti stanno ricorrendo al giudice di pace, è secondo noi necessario ammettere l’errore, evitanto che i cittadini siano trattati come bancomat e annullare le multe onde evitare anche il pagamento delle spese con danno economico per il Comune.

 Matteo Bressan – Presidente Club della Libertà di Terni Italia Libera

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NOTA DI REDAZIONE

 Cassazione:In città rilevamenti solo su strade ad “alto scorrimento”

Secondo l’articolo 4 della legge 168/2002 che disciplina i controlli di velocità da ”remoto”, questi sono sempre possibili sulle strade “extraurbane principali” ma non sulle strade “urbane ordinarie”, mentre per quelle “extraurbane ordinarie” e per quelle “urbane di scorrimento” occorre l’autorizzazione del prefetto. L’autorità  di governo può, dunque, autorizzare gli autovelox sulla base di alcuni elementi quali: la pericolosità, il traffico o la difficoltà di fermare il veicolo.  È accaduto però, secondo la Cassazione, sentenza 3701/2011, che alcuni comuni hanno forzato un po’ la mano ai prefetti ottenendo un lasciapassare all’installazione anche in strade prive delle caratteristiche previste dalla legge. Ragion per cui i giudici,  pur riconoscendo l’autonomia dei prefetti, hanno annullato i verbali. Secondo un’altra sentenza, la 7872/2011, i margini di manovra del prefetto nel definire i tratti di viabilità ordinaria su cui autorizzare le postazioni fisse “trovano come limite insuperabile il tipo di strada, che è individuato con certezza dalla legge 168/02”. Paletti più rigidi per l’accertamento delle infrazioni al limite di velocità tramite autovelox. Le ultime sentenze della Cassazione, infatti, definiscono meglio il quadro delle tutele per gli automobilisti. Così, per esempio, se il dovere di segnalare in anticipo il dispositivo elettronico è uno dei punti ormai acclarati dalla giurisprudenza, per la prima volta, è stato riconosciuto un uguale obbligo informativo anche a beneficio di chi proviene da strade laterali. Infatti, i giudici di Piazza Cavour, con una recente sentenza, hanno riconosciuto le ragioni del guidatore in quanto il cartello segnaletico era apposto unicamente sulla strada principale e non anche sulla provinciale che più avanti l’intersecava.

Con un’altra recente pronuncia, invece, la Suprema Corte ha annullato una multa in quanto dal verbale non emergeva la presenza dell’agente di polizia municipale nella fase di “elaborazione dell’accertamento”, avendo il comune interamente esternalizzato la gestione del servizio.
Mentre, per quanto riguarda i rilevamenti in città, le multe elevate su percorsi urbani “ordinari” sono sempre annullabili anche quando vi è stato il placet del prefetto all’installazione.

 

 

Termovalorizzatore: a Terni vince il partito del NO?

28 febbraio 2012

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

Apprendo che il “partito del no” composto da Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione comunista e Italia dei Valori hanno consegnato al Sindaco Di Girolamo una petizione popolare contro la riattivazione del termovalorizzatore. Auspico che sul tema dello smaltimento rifiuti nella nostra città non prevalga l’approccio di chi, sfruttando la cattiva informazione, vuole dire no a qualsiasi opzione, come avvenuto in Regione sull’ipotesi di bruciare i rifiuti nei cementifici. Così come per altri grandi temi, come ad esempio l’approviggionamento energetico, il “partito del no” si oppone a delle scelte senza proporre un modello alternativo realizzabile in tempi certi.

Matteo Bressan –  Presidente Club della Libertà di Terni Italia Libera

Libri: presentati a Perugia “Legami Dolenti” di Massimo Canu e “Nel nome della cocaina” di Vanna Ugolini

24 febbraio 2012

Uno spaccato di vita a tratti decisamente crudo ma che apre gli occhi sul mondo della droga e, più in generale sulla roma degli anni  ’70 ad oggi, raccontato attraverso le esperienze reali di un gruppo di tossicodipendenti.

questo è Legami Dolenti, storie vere di tossicodipendenza, il primo romanzo di Massimo Canu, psicoterapeuta, docente di psicologia delle tossicodipendenze presso l’Università di roma “La Sapianza” e direttore dell’Agenzia Capitolina sulle tossicodipendenze, Istituzione di Roma Capitale, presentato a Perugia presso l’Hotel La Rosetta nel corso dell’incontro “Perugia capitale della droga?” promosso da Piacere Magazine.

Alla presentazione del libro, con la prefazione dell’on. Giorgia Meloni, già ministro della gioventù sono intervenuti il vicepresidente della commissione di inchiesta su tossicodipendenze,  mortalità per overdose, e fenomeni correlati della regione Umbria Maria Rosi, il vice caposervizio della redazione di terni de “Il Messaggero” e autrice del libro “Nel nome della cocaina” Vanna Ugolini. ha moderato l’incontro Matteo Grandi direttore della rivista Piacere Magazzine.

Perugia: dalla voce del presidente provinciale di Uritaxi i motivi della protesta

27 gennaio 2012

Il presidente provinciale di Perugia di Uritaxi, il sindacato dei tassisti, risponde alle nostre domande da un parcheggio riservato in piazza Italia. Si trova all’interno del proprio mezzo, in attesa di una chiamata dalla centrale per un sevizio. Zone sosta piene di taxi che aspettano clienti. La conversazione dura più di venti minuti e in questo intervallo di tempo nessuna chiamata arriva telefono di Matteo Radicchi. La fotografia spiega il motivo per il quale i tassisti perugini hanno aderito in massa alla protesta nazionale contro il decreto sulle liberalizzazioni. Per Uritaxi provinciale concedere la possibilità di aumentare il numero dei servizi potrebbe significare per i professionisti del capoluogo, la chiusura delle proprie attività o, meglio che vada, la diminuzione drastica del lavoro. Ecco dunque che tutti i rappresentanti stanno in attesa, a guardare, per leggere il testo definitivo del decreto. Nessuna manifestazione o sit in è stato organizzato nel frattempo, ciò non toglie che sono pronti a tornare in piazza in qualsiasi momento. Come conferma il presidente Radicchi.

‘Credo che l’ amministrazione comunale conosca bene la nostra situazione e quali potrebbero essere le conseguenze per noi se aumentassero i taxi in città, già ora non abbiamo abbastanza lavoro, con il libero mercato chiuderemo tutti i battenti’. I periodi di maggior impegno per i taxi sono quello estivo, in concomitanza con le grandi manifestazioni (Umbria Jazz ad esempio), Matteo Radicchi ci fornisce anche il conto del guadagno mensile: “Dobbiamo affrontare tante spese, dal carburante, al bollo auto, all’assicurazione, fino all’acquisto e alla manutenzione della vettura, il nostro incasso lordo in media si aggira intorno ai 2500€ che arrivano a circa 1500€ netti. Lavoriamo la notte e non ci viene nemmeno riconosciuto alcun indennizzo come lavoro usurante. Su questo punto ci saremmo almeno aspettati un’apertura del Governo”. Il Decreto prevede che la competenza sul rilascio delle licenze dei taxi passi all’Autorità per le reti (che si occuperà anche di trasporti). E’ prevista dunque la possibilità di più licenze in capo a uno stesso soggetto, nonché quella di esercitare il servizio al di fuori dell’area per la quale le licenze sono state rilasciate. Attualmente si diventa tassisti tramite un bando comunale, un concorso pubblico insomma. L’ultimo è stato effettuato tre anni fa, portando il numero dei taxi fino a 36 licenze, aggiungendone otto a quelle originarie. “Siamo in tanti, troppi – conclude Radicchi – a dimostrarlo sono le piazzole di sosta tutte occupate dai nostri mezzi, nessun taxi, in questa fascia oraria (le 12, dunque orario di punta) si sta muovendo. Giudichi lei”.

Fonte: http://www.lagoccia.it

“LA PRIMAVERA ARABA” – GIOVANI E SOCIAL NETWORK

20 gennaio 2012

Viterbo. Sabato 21 gennaio alle ore 11 presso il Gran Caffé Schenardi si parlerà della Primavera Araba, il fenomeno rivoluzionario che coinvolge i Paesi del Medio Oriente del Vicino Oriente e del Nord Africa. Il convegno è organizzato congiuntamente della Giovane Italia di concerto con il G.I.P.P.E. (Giovani Italiani del Partito Popolare Europeo). Ci si concentrerà sul ruolo che hanno giocato, e continuano a giocare, igiovani e i social network come strumento di diffusione e di aggregazione. “Nonostante lo scetticismo e il distacco siano troppo spesso i sentimenti con cui si guarda a questi paesi, le giovani generazioni metropolitane arabe non sono molto diverse da quelle occidentali. E grazie a internet vivono davvero nello stesso mondo globale.” Lo dichiara Antonella Sberna, Coordinatore provinciale della Giovane Italia Viterbo, la quale modererà i lavori. Introdurrà il dibattito il Consigliere Regionale Carlo De Romanis, neo-eletto Vice-Presidente dello IYDU (International Young Democrat Union) al Congresso di Sydney la scorsa settimana, durante il quale i giovani di centro-destra provenitneti da tutto il mondo hanno anche discusso largamente sulla Primavera Araba. Relatori d’eccezione saranno il libanese Bernard Selwan El Khowury, Vice-Direttore dell’osservatorio di Geopolitica del Medio Oriente e l’egiziano Muhammad Abdel – Kader, assistente universitario presso l’università di Helwan che racconteranno le esperienze dei loro Paesi, vissute in prima persona. Ad intervenire nel dibattito saranno Stefano Felician, responsabile della formazione del Coordinamento Romano di Giovane Italia, Matteo Bressan, coordinatore provinciale della Giovane Italia Terni, entrambi esperti di politica internazionale e Alessandro Colorio, coordinatore regionale della Giovane Italia Lazio. Conclude l’incontro il coordinatore nazionale della Giovane Italia, l’On.  Annagrazia Calabria.

 

 

Tagli anche per la difesa: si riaccende il dibattito

5 gennaio 2012

di Matteo Bressan

Sin dal suo discorso in Parlamento il neo Ministro per la Difesa, l’Ammiraglio Di Paola, aveva annunciato che anche le Forze Armate avrebbero fatto la loro parte nel generale clima di austerità indicato dal Governo Monti. Lo scorso 29 dicembre il Ministro Di Paola, in un’intervista pubblicata sul Messaggero, aveva spiegato come l’elevato numero di militari over 50 costituisse una delle voci più pesanti nel bilancio della difesa, auspicando “con adeguati strumenti normativi ed il consenso del Parlamento” la possibilità di trasferire le loro capacità e i loro valori in altre Amministrazioni, rendendo così più snelle le Forze Armate”. Tale scelta sarebbe giustificata dal fatto che l’esodo naturale di questa fascia di personale avverrebbe tra 10–12 anni e renderebbe più lento e complesso il raggiungimento di un nuovo e più adeguato modello di difesa. Il primo problema cruciale da affrontare infatti è proprio il modello di difesa italiano che prevede 190.000 effettivi e che oggi ne conta circa 180.000. Tali numeri, a detta anche degli stessi esperti del mondo militare, sono difficilmente sostenibili e pesano in termini di stipendi circa il 62% dell’intero bilancio della Difesa. Viene però da domandarsi se il modello di Forze Armate a 190.000 o a 140.000 sia adeguato oppure no per garantire la interoperabilità del nostro strumento militare con quello degli altri paesi europei e Nato, ricordando che quando si optò per il modello 190.000 già si era al limite. Il paradosso che però circonda il dibattito sul modello di difesa ideale per l’Italia non può essere affrontato con la semplice logica della razionalizzazione della spesa perché si andrebbe ad invertire un principio razionale non scritto alla base del funzionamento delle nostre Forze Armate traducibile nella domanda: a cosa servono le nostre Forze Armate? Si badi bene questa non deve e non vuole essere una provocazione ma la risposta a questa domanda è fondamentale perché è questa e non altre esigenze che possono determinare il modello di difesa italiana. Partendo quindi da una brevissima analisi delle principali missioni alle quali hanno partecipato le nostre Forze Armate negli ultimi 15 – 20 anni (Balcani, Afghanistan, Iraq, Libano solo per citare le più impegnative e anche le più dolorose in termini di vite umane) si può dire, con la relativa approssimazione, che in tutti i casi il nostro strumento militare è stato proiettato fuori area a sostegno di operazioni di peacekeeping e peace enforcing in cui l’elemento costante è stato quello di spostare uomini e mezzi potendo disporre di una massa di manovra in grado di garantire il ricambio di questi nelle missioni. Tale sforzo è giunto anche ad avere impiegati sui teatri circa 13.000 uomini, essendo così ad essere l’Italia, dopo Stati Uniti e Gran Bretagna, il terzo paese impegnato in missioni internazionali. Da questi numeri e dallo scenario di guerra asimmetrica determinatosi con l’11 Settembre, al quale si aggiunge un livello di instabilità nel Mediterraneo e Medio Oriente mai visto negli ultimi venti anni, deve partire la riflessione politico strategica per definire il nostro modello di difesa e quindi, conseguentemente, i relativi costi. Questo non significa dare ragione a chi in queste ore sta protestando in maniera anche pretestuosa contro l’acquisto dei 131 caccia F – 35 (ogni F – 35 costa all’incirca 200 milioni di euro) o le 10 fregate della classe FREMM (costo complessivo del programma 6 miliardi). La partecipazione italiana ai programmi ad alto valore tecnologico non può essere tagliata mettendo a rischio i benefici e il know-how diffuso anche per le realtà industriali nazionali che operano nell’industria della difesa. Si dovranno invece rivedere i numeri di questi programmi posto che questo Governo o il prossimo stabiliscano quante e a quali tipi di missioni internazionali l’Italia vuole partecipare. Se infine il taglio nel settore della difesa andrà a riguardare, in misura preponderante, la voce “personale” ci si troverà nella paradossale situazione di bloccare il reclutamento dei Volontari in Servizio Permanente, andando così a vanificare le aspirazioni e la professionalità dei Volontari in Ferma Prefissata a 4 anni (VFP4), che nelle intenzioni originari avrebbero trovato il loro naturale sbocco di carriera come Volontari in Servizio Permanente.

Assalto all’ambasciata britannica e razzi contro Israele dal Sud del Libano: due messaggi mirati

1 dicembre 2011

di Matteo Bressan

Il protrarsi della crisi siriana assieme alla corsa al nucleare da parte dell’Iran sta producendo un’accelerazione della tensione senza precedenti, nel già complesso scenario mediorientale. Partendo dagli attentati dello scorso maggio al contingente italiano dell’UNIFIL, seguiti poi da quelli al contingente francese, si è assistito ad una pericolosa concatenazione di eventi riconducibili in qualche modo a quanto avveniva in Siria e Iran. All’epoca dell’attentato all’UNIFIL la comunità internazionale si apprestava ad inasprire le sanzioni contro il regime di Assad e molti hanno intravisto un possibile collegamento tra i due eventi. Più complesso da analizzare risulta invece il lancio di alcuni razzi contro Israele, partiti dal Sud del Libano due notti fa. Nonostante che l’attacco sia stato rivendicato da un gruppo islamico ritenuto vicino ad Al Qaida, le Brigate di Abdallah Azzam, molti sostengono che sia quasi impossibile compiere simili azioni nel Sud del Libano senza il consenso di Hezbollah. Cercando però di trovare una spiegazione a questa azione militare si possono provare a seguire due strade: una di politica interna e una di politica internazionale. Proprio ieri infatti il Premier libanese Mikati, sorprendendo molti osservatori, ha annunciato di aver versato i finanziamenti necessari al funzionamento del Tribunale Speciale che indaga sull’omicidio Hariri. Hezbollah infatti, che sostiene il Governo Mikati, aveva manifestato a più riprese la propria contrarietà al sostegno economico del Tribunale, facendo presagire una possibile crisi di Governo. Il lancio di razzi quindi potrebbe rappresentare un avvertimento non solo per ricordare a tutti i partiti libanesi i rapporti di forza all’interno del paese dei cedri, ma anche una prova di forza nei confronti dello stesso Mikati. Anche i razzi utilizzati questa volta, non più i Katiuscia ma i Grad, potrebbero essere considerati più come un avvertimento ad Israele, che non una vera e propria provocazione. Un messaggio per ricordare, al nemico storico di Hezbollah, che l’arsenale questa volta, rispetto al 2006, annovera razzi ben più potenti dei Katiuscia. Un messaggio quindi, più che una vera provocazione magari tesa a scatenare un conflitto che non gioverebbe ad Hezbollah e che esporrebbe l’intero Libano ad una ben più consistente reazione israeliana rispetto a quella del 2006. Negli ultimi giorni però altri messaggi sono arrivati e ben più inquietanti. In Iran, da quello che viene riferito da dissidenti iraniani, dietro all’assalto all’ambasciata britannica ci sarebbe dell’altro. Il regime infatti, nonostante l’inerzia della comunità internazionale, starebbe vivendo una fase di lenta ma pericolosissima implosione. Addirittura si ipotizza che l’assalto all’ambasciata britannica sia stato architettato per far passare in secondo piano l’esplosione che ha interessato gli impianti di arricchimento dell’uranio nella città di Isfahan. Il Times, ha diffuso delle immagini che testimonierebbero, la distruzione di alcuni edifici ma ad oggi non risulterebbero registrate fughe di radioattività né è possibile provare un coinvolgimento della CIA o del MOSSAD nei fatti accaduti. In questo scenario, con la Siria che minaccia ritorsioni contro l’occidente e l’Iran che promette di scatenare Hamas ed Hezbollah in caso di attacco israeliano, l’Italia si appresta a riprendere il comando della missione UNIFIL dal prossimo gennaio. Il contesto però è notevolmente cambiato rispetto ai tempi del Generale Claudio Graziano e alcune dichiarazioni provenienti dall’Iran meritano la massima attenzione, se non addirittura un ripensamento della missione UNIFIL. La scorsa settimana infatti Yahya Rahim Safavi, Consigliere militare della Guida suprema e già comandante delle guardie rivoluzionarie iraniane, ha fatto riferimento ad una esercitazione congiunta tra la Nato e Israele, svoltasi a largo delle coste della Sardegna, con il contributo dell’Italia. C’è da chiedersi a questo punto, se Hezbollah, che in passato aveva espresso importanti apprezzamenti sul contingente italiano, guarderà con maggiore diffidenza il nuovo comando italiano.

 

 

La primavera araba in Egitto si tinge di sangue

22 novembre 2011

di Matteo Bressan

Il sogno dei ragazzi che sono stati protagonisti della protesta scoppiata lo scorso gennaio si sta scontrando da tre giorni con la dura repressione della polizia. I manifestanti, riuniti dallo scorso venerdì a piazza Tahrir, temono il protrarsi dell’esecutivo militare, chiedono le dimissioni dei vertici militari e il trasferimento del potere ad un esecutivo civile. A differenza però delle rivolte dello scorso luglio questa volta i manifestanti non hanno il sostegno dell’esercito ed il bilancio di ben 40 morti e più di 1.800 feriti, con il fronte della protesta in espansione anche ad Alessandria e Suez apre uno scenario inquietante e in contrasto con le speranze che avevano accompagnato la fine del regime di Mubarak. Piazza Tahrir, il luogo simbolo della primavera araba, ieri mattina ospitava una serie di ospedali da campo improvvisati dai manifestanti, come testimoniano le foto ricevute attraverso il videofonino da una manifestante egiziana. Nel pomeriggio di ieri si è appreso che la piazza si è andata riempiendo sempre di più nonostante il massiccio uso di lacrimogeni e di proiettili di gomma. Secondo il Ministro dell’Interno egiziano, Sami Sidhom, ad alimentare le proteste non sarebbero i giovani attivisti, ma una serie di delinquenti comuni infiltrati tra i manifestanti. Questi ultimi però hanno accusato l’esecutivo militare di influenzare i media, negando il coinvolgimento dei presunti infiltrati. Nella notte il Governo egiziano ha presentato le sue dimissioni, ma il vero problema resta l’esecutivo militare.

La crisi del commercio a Terni tra concorrenza straniera e balzelli

7 novembre 2011

di Matteo Bressan

Se al calo dei consumi, figlio dell’attuale crisi economica, sommiamo l’elevato canone di locazione dei locali, un centro storico blindato da una zona a traffico limitato e la spietata concorrenza cinese, possiamo leggere più facilmente i dati diffusi da Confcommercio Terni che censiscono ben 200 negozi sfitti. A questi numeri e a queste criticità che gravano sui commercianti ternani si è aggiunta nelle ultime settimane la tassa sulla pubblicità, un vero e proprio balzello usato dal Comune per fare cassa sulla pelle dei negozianti, secondo quanto affermato dalle opposizioni PDL, UDC e lista Baldassare. Ben 500 commercianti ternani hanno infatti ricevuto multe a seguito del censimento sulle insegne e sui cartelli pubblicitari portato a termine dall’Ica (la concessionaria per la pubblicità del Comune). Gli episodi contestati sono di incerta interpretazione e in molti casi i commercianti sono stati multati per cartelli e adesivi  come nel caso di una pescheria che esponeva un cartello con sopra scritto “filetto di tonno”, oppure il titolare dell’albergo Michelangelo, multato per avere apposto degli adesivi che segnalavano la presenza di porte a vetro. Il vice presidente di Confcommercio Marco Benucci polemizzando in tono ironico sulle tasse pubblicitarie, una materia notoriamente capziosa, si è così espresso: “ di questo passo si arriverà a tassare anche i cartelli di divieto di fumo o i listini prezzi”. Nei prossimi giorni Confcommercio riunirà i soci per elaborare un piano di rilancio da presentare al Comune, ma nel frattempo non si escludono proteste eclatanti da parte dei commercianti.

L’ultima tenda del Colonnello

21 ottobre 2011

Razionalmente questo articolo si sarebbe dovuto scrivere molto tempo fa e forse dire certe cose oggi è sin troppo facile se non ipocrita. Oggi tutti vogliono voltare pagina in Libia e anche chi tra i leader dell’opposizione libica era fino a qualche mese fa parte integrante del regime di Gheddafi ora si appresta a rappresentare il nuovo. Termina così, dopo 8 mesi di sanguinosa guerra, l’ultima resistenza del Colonnello, calpestato e sfregiato come altri dittatori della storia, accomunati dall’esser trucidati dalle stesse mani di chi per anni ha applaudito il Rais. Molti sono stati i Governi che a vario titolo hanno consentito al Rais di godere di una rispettabilità internazionale al di sopra dei suoi reali o presunti meriti. Il petrolio prima e la paura di Al Qaida poi hanno reso indispensabile il dialogo con il Colonnello, sempre più leader autoreferenziale di un Mediterraneo in fibrillazione.
Chi era Gheddafi? Un rivoluzionario, un anticolonialista, un riformatore, un brutale dittatore, ma anche un guerrafondaio che ha rifornito le milizie palestinesi in contrasto con Arafat e foraggiato gli eserciti privati che si sono contrapposti in Libano negli anni della guerra civile, un terrorista e infine l’argine del fondamentalismo islamico in Nord Africa. I Governi europei hanno fatto a gara per avere buoni rapporti con il Rais e se tanto rumore hanno provocato i caroselli e le pagliacciate messe in scena nella sua ultima visita ufficiale in Italia ben più grave è stato il silenzio sulla liberazione da parte della autorità scozzesi di Abdelbaset al Megrahi, unico condannato per l’attentato di Lockerbie, dove morirono ben 259 persone.
Il rapporto tra l’Italia e la Libia di Gheddafi è stato contraddistinto da un cinico mix di propaganda interna contro il passato coloniale italiano controbilanciato da ottime relazioni bilaterali. All’indomani della presa del potere di Gheddafi nel 1969 che sancì l’esproprio e la cacciata, senza spargimento di sangue, dei 12.000 italiani e della comunità ebraica presente in Libia, i governi italiani sono stati costretti a più riprese a dover mercanteggiare la propria sicurezza e le proprie forniture energetiche con il dittatore libico, a scapito della dignità di quelle famiglie italiane che espulse dalla Libia non avevano nulla di che vergognarsi.
Se è vero che l’Italia di Andreotti e Craxi salvò il rais dai bombardamenti americani del 1986 è altrettanto vero che sia i Governi di centro sinistra che di centro destra della seconda repubblica hanno concesso molto, forse sin troppo, per cancellare le violenze del passato coloniale indistintamente compiute dall’Italia di Giolitti così come da quella di Mussolini.
Gheddafi ora non c’è più e il conto che l’Italia ha pagato alla Libia prima di Re Idris e poi del Colonnello è stato saldato da tutti i Governi del dopoguerra in ragione di evidenti interessi di politica estera ed economica. Lo scenario è oggi cambiato e l’Italia è chiamata a ridefinire i propri rapporti con la vicina Libia lasciando alle spalle qualsiasi forma di sudditanza psicologica inconcepibile per un paese che vuole avere un ruolo dignitoso nel Mediterraneo.

Matteo Bressan

Gli indignados italiani: la brutta copia di girotondini e popolo viola in salsa black block

16 ottobre 2011

L’OPINIONE di Matteo Bressan

Commentare le immagini di devastazione avvenute ieri a Roma è impresa quanto mai ardua in questo complesso momento politico ed economico.
La guerriglia urbana premeditata scatenata dai black block sbarcati a Roma che di fatto hanno condizionato e sconfitto chi in maniera pacifica era giunto a manifestare deve avviare un’attenta riflessione sul clima che negli ultimi dieci, quindici anni ha accompagnato le varie forme di protesta, più o meno organizzata, più o meno spontanea in questo paese.
Se andiamo a ritroso fino agli scontri del G8 di Genova del 2001 ritroviamo da una parte una schiera di manifestanti che in modo del tutto pacifico contestavano i grandi della Terra e dall’altra un nutrito gruppo di delinquenti che in maniera del tutto premeditata mise a ferro e a fuoco la città.
A quella esperienza seguirono poi i movimenti contrari alla politica statunitense dell’amministrazione Bush e il fenomeno tutto italiano dei girotondini. In tutti e tre i casi, seppure con sfumature e differenze qualitative e quantitative, anche la parte sana dei manifestanti ha sempre operato e si è sempre ispirata a dei cattivi maestri. Così è avvenuto quando illustri icone della peggiore sinistra italiana bruciavano la bandiera americana insieme a quella israeliana e così è stato quando i leader dei girotondi paventavano addirittura il rischio di una nuova dittatura in Italia.
Il linguaggio e le argomentazioni di questa “presunta cultura” è stato anche infarcito da immagini e terminologie che andavano a richiamare nelle menti addirittura la resistenza.
Da queste pericolose premesse ha preso forma la versione italiana degli indignados: un popolo caricato ad uso e consumo di chi negli ultimi giorni non ha fatto altro che invocare lo scontro fino ai limiti estremi e che oggi dopo i fatti di Roma ha creato quelle premesse pseudo culturali per cui anche tra i manifestanti pacifici si sentono dire frasi del tipo: “tutto sommato bisogna capire questi ragazzi che sono arrabbiati.”
Ovviamente anche la versione italiana degli indignados gode della straordinaria logistica e organizzazione di cui godevano qualche anno fa i girotondini e che consentiva di spostare con estrema facilità centinaia di persone sui pullman.
A questa folla però non solo si sono aggiunti e contrapposti i black block, ma sono arrivati ancora una volta i NO TAV che di certo non sono noti per i metodi gandhiani.
All’appello, sembrerebbero non essere pervenuti i NO Dal Molin, ma al di là del puro censimento delle note sigle della protesta in Italia, si possono riscontrare delle ricorrenti mobilitazioni di gente pronta alla guerriglia urbana in grado di essere presenti al momento del bisogno.
Va ricordato come anche nelle proteste campane contro le discariche e i termovalorizzatori accanto alle comunità locali si registrasse la presenza di svariate sigle, anche anarco-insurrezionaliste, sempre pronte allo scontro con le forze dell’ordine.
Il contrasto a questi eserciti della protesta dovrà essere sempre più rigoroso ma molto dovrà fare la politica affinché queste simili forme di guerriglia non siano minimamente e subdolamente tollerate o peggio ancora incoraggiate.

ALEMANNO PREOCCUPATO PER IL DERBY DELL’OLIMPICO

“Il derby di oggi desta preoccupazione, ma ciò che più mi preoccupa e’ che, dopo quello che e’ successo ieri, non succeda ciò che e’ accaduto a Roma il 14 dicembre dello scorso anno, quando successero incidenti molto simili, e il giorno successivo i manifestanti arrestati furono tutti rilasciati perché, con il solito permissivismo, si disse che erano solo dei ragazzi che manifestavano”.

I precari del Comitato 9 aprile: “Respingiamo al mittente qualsiasi tentativo di strumentalizzazione. Da qualsiasi parte esso arrivi. Noi non ci facciamo manipolare da nessuno”. E sugli scontri: “l’azione di piccoli gruppi organizzati di violenti non ci appartiene e  non ci rappresenta”.

Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari: Dura la denuncia delle due associazioni studentesche: l’intento dei black block “era noto da tempo. Siamo profondamente amareggiati per la mancata volontà di isolare politicamente tali pratiche già nella fase di preparazione e organizzazione della data”.

Tilt. La rete dei movimenti di sinistra: “Non vogliamo che tutto questo offuschi il vero messaggio della giornata di ieri, ovvero che un’alternativa a questo sistema di sviluppo,  anzi di non-sviluppo, è davvero possibile. E noi vogliamo dirlo con voce forte, chiara, che non lasci alibi a chi continua a difendere sempre e solo gli interessi dei soliti noti, che oggi hanno avuto un grande alleato nel gruppo di violenti armati che come i peggiori vigliacchi non hanno avuto neanche il coraggio di agire a viso scoperto”.

POESIA: PORENA E SCHIFANOIA RECITANO AL COMBO ART CAFFE’ DI PERUGIA

13 ottobre 2011

Il giovane poeta Diego Maria Porena pupillo di Giorgio Albertazzi e portato alla ribalta nazionale da Maurizio Costanzo si esibirà insieme all’amato poeta e cantautore Matteo Schifanoia, vincitore del premio Midgard 2010, al Combo Art Caffè di Perugia in via Cartolari 1/a, l’appuntamento è per Sabato 15 Ottobre alle ore 20. I due talenti della poesia alterneranno letture dai loro rispettivi libri di poesia “Processi inversi” e “Tropolit” in un susseguirsi di colpi di versi e di narrazioni prosaiche. I volumi dei giovani poeti hanno ricevuto importanti riconoscimenti, partendo da Porena già presentato con i suoi Processi Inversi al Salone Internazionale del Libro di Torino e commentato in modo lusinghiero dal noto scrittore Giorgio Faletti, dal premio Nobel Dario Fò e da Maurizio Costanzo che ha speso parole di elogio ospitandolo nella sua trasmissione “L’uomo della notte” su Rai Radio 1. Le poesie di Porena, già recitate in varie occasioni pubbliche dal Maestro Giorgio Albertazzi che ne ha curato la prefazione del libro, sono recentemente diventate uno spettacolo teatrale dal titolo omonimo a quello del libro, che il giovane poeta stà portando in tournèe nei teatri italiani con il famoso attore e ballerino Massimiliano Varrese ed il pianista e compositore Maestro Maurizio Mastrini. I versi del volume “Tropolit” di Matteo Schifanoia hanno invece vinto la selezione del premio Midgard 2010 per la poesia.

L’ingresso all’evento è gratuito fino ad esaurimento posti.

IL SACRO ANELLO DELLA MADONNA OFFERTO ALLA DEVOZIONE DEI FEDELI NELLA CATTEDRALE DI SAN LORENZO

29 luglio 2011

Il Sacro Anello della Vergine Maria può essere ammirato in San Lorenzo fino a domenica 1 agosto

Il Sacro Anello

Molti perugini desiderano conoscere la storia del sacro anello, ed il culto che ebbe ed ha la reliquia. Nell’anno 989,  l’anello con cui vennero sposati la Madonna e San Giuseppe fu portato a chiusi grazie al desiderio di   Giuditta, moglie di Ugo, marchese di Toscana, di possedere gioielli, e che mandò a roma un orafo di nome Raniero per aquistare pietre preziose e gemme da un ebreo che per ultimo gli propose l’acquisto di un anello fatto con una materia sconosciuta.  Nel tempo però accaddero vari prodigi che i fedeli hanno accredidato all’anello e quindi decisero di metterlo sotto custodia nella Basilica di Santa  Mustiola e poco tempo dopo nel convento dei frati minori onventuali a Chiusi. Nell’anno 1473 un frate, Vinterio di Magonza … con l’aiuto del diavolo … aprì la cassa chiusa con molte chiavi, rubò il sacro Anello e fuggì da Chiusi con l’intento di andare in Germania, ma come racconta Vinterio successivamente, a causa delle nebbia della Valdichiana, smarrì la strada e grazie al prodigio del sacro Anello arrivò  alle porte di Perugia. e li , grazie all’aiuto di un certo Luca delle Mine, offrì in dono la sacra reliquia a Matteo di Francesco Montesperelli che lo considerò un favore della divina provvidenza. Successivamente, il vescovo  di Siena avendo saputo che l’anello era in mano ai perugini, venne a perugia per

Maria Rosi onora il Sacro Anello

protestare   ma il priore Matteo di Francesco di Montesperelli rispose picche e che mai avrebbero reso la preziosa reliquia nemmeno davanti alle pesanti minacce dei senesi perchè la considerava a Perugia per volere della Provvidenza e quidi li doveva rimanere anche a costo di una guerra.

…il giorno della festa, nella cattedrale di San Lorenzo, all’altare dello sposalizio … in gran pompa e con tutta la numerosa famiglia con le cappe nere e la guardia intervengono i signori dieci, allorchè si espone la sacrosanta reliquia del santissimo anello, nella mattina e verso sera quando decorosante si ripone…

Oggi il sacro anello è conservato in una cassa munita di grata di ferro costruita dai fabbri ferrai Pietro di  Giovanni Gili ed il suo socio, Pietro fu l’artefice delle undici chiavi per richiudere la cassa, le quali vennero consegnate ai vari collegi di Perugia. … certo che nel palazzo del comune la preziosa reliquia non poteva essere meglio onorata, ne più sicuramente

Cassa con grate in ferro custodia del Sacro Anello

custodita, ma 13 anni dopo il Beato Bernardino da Feltre, eccellentissimo predicatore dei frati minori di San Francesco consigliò di costruire una cappella in onore della Madonna e di San Giuseppe all’interno di San Lorenzo, una cappella di marmi di diverso colore di sculture in pietra e argento e perchè nulla mancasse un quadro dipinto da Pietro Vannucci, detto il Perugino, che raffigura lo Sposalizio della Vergine.

LA CAPPELLA DEL SANTO ANELLO

E chiusa per due lati da un’artistica cancellata di ferro, sull’altare, tutto di marmo posano 4 colonne di marmo broccatello ed è opera di Francesco Caselli perugino, in alto c’è il grande cornicione dietro al quale si trova la camera che custodisce il santo Anello racchiuso in un ricco tabernacolo ed in avanti pende dal cornicione la macchina d’argento in forma di nube che viene calata al piano dell’altare, l’anello è tenuto da una catenella d’oro nel vano del tabernacolo ed è attaccato ad una corona d’argento dorata con

Pergamena

incastonati rubini e diamanti donata da Ippolito della Corgna nel 1716. Il tabernacolo è costruito con argento e con  bronzi dorati disegnato e lavorato dai perugini  Giulio Donati e Cesarino Roscetto.

IL CUORE D’ORO

Insieme all’anello si custodisce ancora un cuore d’oro finissimo del 1716 ed all’interno del cuore è custodita una pergamena in cui si legge:

altare con base a forma di nuvola e contenente il tabernacolo d'argento con il sacro anello, fatto scendere dall'alto

“Noi decemviri e magistrato di Perugia a nome della nobiltà e popolo e del Clero si regolare che secolare di essa, ci

Vigile in onore dell'altare

obblighiamo con voto solenne a Voi, Vergine Santissima, di fare di obbligo la vigilia della festa del Vostro S.S. Anello, e di osservare come di precetto la festa del medesimo, acciò vi degniate d’intercedere dal vostro divino Figluolo che voglia per sua infinita misericordia rimuovere da noi il fragello della mortalità che tanto ci travaglia. E per dimostrarvi la devozione e amore sincero che ci gloriamo di portarvi, vi offeriamo, in questo Cuore tutti noi stessi, pregandovi che vogliate impetrarci dal Signore abbondante Grazia per adempire quanto vi promettiamo, siccome de l’avete ottenuta per desiderarvelo ed offritvelo.”

 

PROPOSTA DI LEGGE IN PARLAMENTO DA PARTE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA FAMILIARI E VITTIME DELLA STRADA

21 luglio 2011

La proposta di legge della Aifvs che vuole riformare la materia riguardante l’omicidio stradale di cui ancora non è iniziato l’esame alla Camera ha ricevuto il plauso da parte del sindaco di Firenze esprimendone apprezzamenti nei contenuti di sicuro alto valore, per una tematica drammatica come quella di chi rimane vittima di un incidente stradale causato da condotte di guida azzardate, temerarie, aggressive e dissennate. E’ quanto afferma il legale rappresentante dell’Associazione che racchiude i familiari e le vittime della strada -Aifvs – ,  l’Avvocato  Marscianese  di Monte Vibiano Vecchio Gianmarco Cesari, dopo aver partecipato ad una diretta radiofonica nazionale su Iso Radio assieme a Matteo Renzi. “Il Sindaco di Firenze – prosegue Gianmarco Cesari –  ha assicurato piena collaborazione ed ha riferito che coinvolgerà l’Anci per sostenere la proposta di legge dell’Aifvs, che, tra l’altro, vuole introdurre norme giuridiche più restrittive nei confronti di chi provoca un incidente stradale con guida azzardata e temeraria raddoppiando le pene attuali. Al riguardo, è mia ferma intenzione – conclude l’Avvocato –  organizzare un convegno nella mia città di Marsciano, per sensibilizzare istituzioni e comuni cittadini su questa specifica materia delle vittime della strada, magari in memoria di Matilde Margaritelli, la bambina investita sulle strisce pedonali il 4 agosto 2010.” Come si ricorderà, l’Avv. Gianmarco Cesari, è un Vittimologo, Avvocato dell’Associazione sopra menzionata, relatore del Consiglio Superiore della Magistratura per la formazione della Magistratura Onoraria e Togata ed ha ricoperto numerosi incarichi ministeriali oltre che essere stato coordinatore per interventi legislativi attinenti alla tutela dei diritti umani; inoltre è Professore associato all’Università di Firenze.