Posts Tagged ‘mobili’

Poste Mobile – Il Piano Zero Pensieri Infinito è già FINITO !!!

18 marzo 2014

Riceviamo e pubblichiamo

Una storia molto singolare quella del Piano Tariffario denominato Zero Pensieri Infinito di Poste Mobile, attivato nell’anno 2012 e durato neanche due anni e 3 (more…)

PERUGIA E LA NUOVA MOBILITA’ URBANA:SCALE MOBILI DAL BOVE A S.GIULIANA?

8 novembre 2013

 

A cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 maturò l’ipotesi di prolungare le scale mobili della Rocca Paolina da Santa Giuliana a scendere fino al Bove, quindi attraversando via XX Settembre, via Pellas, Via Birago, via Caduti del Lavoro e altre minori. Ma l’idea fu scartata obiettando che i percorsi pedonali meccanizzati con scale mobili sono validi per distanze sull’ordine delle centinaia di metri, non (more…)

ROCCO GIRLANDA (PDL): NESSUNA CHIUSURA SCALE MOBILI

14 giugno 2013
Rocco Girlanda

Rocco Girlanda

“I tecnici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, malgrado la tardiva attivazione delle procedure per consentire la sostituzione delle 9 scale mobili del percorso che collega piazza Partigiani a piazza Italia da parte del Comune di Perugia, la cui revisione scadeva proprio oggi, hanno concesso una proroga di 12 mesi, previa l’attuazione di tutti i controlli e le verifiche necessarie per garantire la sicurezza e la funzionalità all’utenza”. E’ quanto (more…)

Perugia: Scale mobili vecchie: non ci si poteva pensare prima?

13 giugno 2013

scale mobiliRiceviamo e pubblichiamo

Altro grande successo della giunta Boccali nell’amministrazione di Perugia: infatti il 12 giugno è scaduta  l’autorizzazione per l’esercizio delle scale mobili della Rocca Paolina da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha imposto al Comune e a Umbria Mobilità di rifare completamente l’impianto per una maggiore (more…)

Conversazione con le menti creatrici dei Mobili Ecologici per Bambini ispirati al Metodo Montessori

27 novembre 2012

di Marta Cassieri

Angelica Meucci e Hans Kruger Goffi sono due architetti e designer FLOWERSSORI: li conosco per la prima volta durante la presentazione della collezione di Mobili Flowerssori. L’incontro avviene nella suggestiva cornice della Sala Goldoni di Palazzo Gallenga, sede dell’Università per Stranieri di Perugia. L’evento, tenutosi venerdì 23 Novembre 2012, alle ore 17,00, è stato un “concerto” di anime profonde e menti eccelse, grazie anche agli interventi di personalità quali, Lucio Lombardi (Direttore della (more…)

CITTA’ DI CASTELLO, INAUGURATA LA MOSTRA DEL MOBILE IN STILE

26 settembre 2010

Mobile decorato di Luciano Rotini

“Il mobile in stile di Città di Castello rappresenta la storia dell’artigianato dell’alta Umbria, un settore che ha cercato di resistere alla profonda crisi economica grazie alla propria maestria e alla qualità d’eccellenza”. E’ quanto ha sottolineato Andrea Smacchi (PD) partecipando alla cerimonia di inaugurazione della mostra del mobile in stile di Città di Castello che ha visto l’intervento delle massime autorità regionali, provinciali e comunali. Smacchi evidenzia come “alcune aziende, esplorando nuovi mercati, come quello russo, della Corea del Sud, californiano, hanno ottenuto una risposta entusiasta da parte degli acquirenti perché viene proposto un prodotto basato sulla qualità, sull’eccellenza costruttiva, risultato di una sapiente conoscenza delle tradizioni e non sulla quantità della produzione di massa”.  “In molte parti del mondo – spiega l’esponente del Partito Democratico – avere un prodotto del vero Made in Italy rappresenta ancora uno status-symbol, un’ostentazione di benessere. Queste sono occasioni che permettono ai nostri artigiani di far conoscere i loro prodotti e penetrare in nicchie di mercato ad alta redditività. Investire sulla valorizzazione delle eccellenze che caratterizzano fortemente il tessuto produttivo di
alcuni territori della nostra regione – osserva Smacchi – rappresenta una buona occasione di ripresa dell’economia”.
“Per questo settore, – aggiunge il consigliere regionale del PD – che conta circa 230 imprese artigiane con un fatturato aggregato di circa 160 milioni di euro annui, occorre che innovazione ed internazionalizzazione siano la base di rilancio per quella profonda e storica capacità dei nostri artigiani di creare e proporre sempre qualcosa di nuovo. Rimanendo però, al tempo stesso, – conclude Smacchi – rispettosi custodi delle tradizioni e delle antiche tecniche di produzione”