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Claudio Ricci ha appreso, dalla stampa, delle “molte riserve” (sostanzialmente preclusive) citate da Fiammetta Modena, come Forza Italia, sulla candidatura del Sindaco di Assisi alla presidenza della Regione Umbria; “rispettiamo tutte le opinioni” (e ce ne faremo una ragione …) ma ricordiamo che Claudio Ricci é già candidato (da un ampio movimento regionale per cambiare l’Umbria), alla presidenza della Regione, sin dal 23 novembre 2013: l’opinione di Forza Italia é rispettabile ma non influirà sulle decisioni, soprattutto della gente.
Siamo convinti che “molte persone di centro destra” (che ancora si ricordano bene cosa accadde nel 2010: alla regionali fu candidata Fiammetta Modena, anziché Claudio Ricci, ma ottenne un risultato negativo) questa volta “sosterranno la reale possibilità di vincere” con Claudio Ricci. I moderati, civici e chi non va più al voto, sia nel centro destra che nel centro sinistra, vogliono appoggiare un progetto innovativo di sviluppo.
Ovviamente rimane, doveroso, il rispetto per Fiammetta Modena (spero si ricorderà che, nel 2010, anche se Claudio Ricci non venne scelto a presidente sostenne la candidatura di Fiammetta Modena ) e per il Popolo delle Libertà nonché Forza Italia (con oltre 15 anni di attività operativa svolta nel partito) ma abbiamo dovuto “prendere atto” della volontà di “non candidare Claudio Ricci” e, quindi, ci siamo organizzati, comunque, per vincere le regionali 2015 “per l’Umbria Popolare, Ricci presidente”.
Lunedì 11 febbraio alle ore 11 è indetta a Perugia nella Sala della Vaccara (Palazzo dei Priori) la conferenza stampa di presentazione dei candidati de Il Popolo della Libertà della città di Perugia.
Introdurrano il coordinatore regionale On. Rocco Girlanda e il coordinatore comunale di Perugia Carlo Castori.
Saranno presenti: il capolista alla Camera Pietro Laffranco, la candidata alla Camera Maria Rosi, e candidati al Senato Massimo Monni (coordinatore provinciale di Perugia) e i consiglieri regionali Rocco Antonio Valentino e Fiammetta Modena.
Il Segretario Regionale del Prc umbro Luciano Della Vecchia si è recato in visita al campo di Fossoli, Modena, dove insieme a tanti attivisti e militanti anche i Giovani Comunisti della provincia di Perugia sono impegnati nella difficile opera di sostegno alle popolazioni terremotate, portando la solidarietà del Partito Umbro e delle istituzioni. “Solidarietà e mutualismo sono da sempre valori fondanti del movimento operaio e il terremoto mette a nudo i nervi scoperti di una società apparentemente ricca e opulenta dove in realtà anche un evento naturale come un sisma, viene pagato maggiormente proprio da quel blocco sociale, composto da lavoratori migranti, da pensionati da artigiani, i cui interessi siamo quotidianamente impegnati a difendere” (more…)
A seguito dell’invio, da parte della Giunta Regionale, della Riforma Sanitaria al Consiglio Regionale comunichiamo che in data di ieri abbiamo chiesto, attraverso una lettera al Presidente del Consiglio Regionale Brega, che sia convocato un consiglio straordinario per discutere il (more…)
Annunciamo che presenteremo una mozione urgente affinché il Consiglio Regionale si pronunci in modo inequivocabile, una volta per tutte, per costruire un gruppo di studio che approfondisca quello che oggi dice il Presidente degli industriali Umbro Bernardini relativamente allo smaltimento dei rifiuti attraverso i cementifici. Occorre che la Regione valuti meglio di come è stato fatto fino ad oggi, i costi (sia economici che ambientali) e i benefici di tutte le soluzioni possibili per la chiusura del ciclo senza pregiudizi dettati da ideologia o, peggio, da interessi economici di questa o quella azienda sia essa pubblica o privata. Il gruppo del PDL insieme alla Lega – già con le proposte fatte in occasione del DAP dell’anno scorso – avevamo proposto questo approfondimento prima di arrivare alla scelta finale ma in quella occasione la maggioranza fu sorda alla nostra proposta. Oggi speriamo che anche alla luce dei gravi ritardi che il piano ha già accumulato si possa invece avviare uno studio serio anche in contraddittorio con le tesi degli industriali per arrivare in tempi molto rapidi ad una valutazione che porti a fare al meglio gli interessi degli Umbri e limitare al minimo l’impatto ambientale. Annunciamo anche che, nel frattempo, chiederemo al Presidente della seconda commissione di avviare una audizione immediata dei nostri dirigenti e della associazione industriali per iniziare una discussione nella sede più idonea, prima che si pronunci il Consiglio regionale.
Fiammetta Modena, Raffaele Nevi, Gianluca Cirignoni
LE PAGELLE D’AUTUNNO di Ciuenlai
Katiuscia Marini – Vince le resistenze e sposta “di peso” la Rosignoli da Foligno (pare anche col consenso “ab collo torto” della Zarina), ricompatta la maggioranza Consiliare e del Pd, insiste su riforme “senza veli”. Al tempo delle banche merita un’apertura di credito. 7 più, ma non ci deluda facendoci scoprire l’ennesima “bolla istituzionale”.
Gianluca Rossi – Fa subito il contraltare della Marini . Azienda unica ospedaliera? Non se ne parla. Via i Consorzi? Mica tutti. Via gli Ati? Si ma se si associano i comuni. Cerca 100 milioni per sanare il bilancio. Se fa così, dove li trova sotto il materasso? Presidente lo metta in riga. 4 meno, meno
Renato Locchi – Ci ha pensato un po’ e poi è sbottato : “Sanitopoli ha danneggiato il Pd”. Ma va? Intuitivo 7 meno. Non mi guardate meravigliati. Si 7, perché, a parte le battute, è l’unico a preoccuparsi del partito
Fiammetta Modena – In una intervista dice “In Umbria debbono tornare a girare i soldi”. E già perché adesso, visti i provvedimenti del Governo, girano altre cose. 5
Gianfranco Chiacchieroni – chiede una modifica della legge elettorale regionale che elimini il listino e diminuisca i consiglieri. Il gruppo del Pd avrebbe deciso di aprire “da subito” una discussione e avrebbe preparato un invito con due soli punti all’O,d.g, : punto numero uno “tagli ai costi della politica , cominciando da Chiacchieroni”; punto numero due “varie ed eventuali dimissioni.. di chi è d’accordo con Chiacchieroni”. 7 abbondante
Lorena Pesaresi – Presenta un documento sullo sviluppo compatibile della città. Perché in giro c’è solo quello “incompatibile” : “Qualità dell’aria in picchiata a Perugia”, “Parco del Tevere nel dimenticatoio”, “Impianto fotovoltaico sul Tezio, una ferita al paesaggio”, “Fumata nera sulla distilleria”, “San Martino non vuole la maxistalla” e, dulcis in fundo, cemento fin sopra gli orecchi (vedi prossima pagella). Che ambiente, anzi che ambientino!. Il voto? lasciamo perdere!
Valeria Cardinali – A proposito di sviluppo compatibile. Notizie dall’assessorato all’Urbanistica del capoluogo : Demolizione completata a Monteluce, riavviata quella del tabacchificio di Pontevaleceppi, messe in cantiere quelle di diverse aree dismesse (mercato coperto, carcere di Piazza Partigiani, ex fiat della Pallotta, area delle fornaci Briziarelli di Piscille , altri tabacchifici ecc.). La chiamano l’Attila del comune; dove delibera lei non cresce più l’erba. Demolition Woman 4, anzi 4 e mezzo perché verrà male in politica, ma viene bene in fotografia.
Daniele Benedetti – Il sindaco di Spoleto si mette ai fornelli per spiegare, con una panzanella, l’utilità della raccolta differenziata dei rifiuti. Adesso, per un atto di coerenza, stanno aspettando che si improvvisi “scopino” per illustrare il menu delle mense comunali. 3 al cuoco perchè la panzanella non mi piace e mi astengo sul sindaco
Politica equestre – Asini che passione! Dopo Fratticiola, anche Castiglion della Valle fa la corsa dei ciuchi. Non è che qualcuno, in questi tristi tempi per la politica, per non sbagliare cavallo, ripiega sui somari.
Quello che continua ad emergere dai verbali dell’inchiesta Sanitopoli è sempre più imbarazzante e fotografa perfettamente il sistema clientelare della sinistra Umbra che ha costruito nel tempo una cupola che tutto muove e tutto controlla elargendo favori a “compagni in difficoltà” ottenendo in cambio voti e impegno per la “causa comune”.
È tutta una raccomandazione in barba alla meritocrazia e alle tante parole di cui ogni giorno ci si riempe la bocca. Mentre i giornali continuano a pubblicare il palazzo cosa fa? Nulla! Si rincorrono voci di timide iniziative ma l’unica cosa certa è che non si trova la strada di un vero rinnovamento di uomini. Invece, come consuetudine, certi personaggi cambiano posizione ma alla fine, grazie ad autorevolissime coperture politiche che evidentemente li usano per le battaglie interne ad un partito mai nato che si alimenta solo grazie alla asfissiante gestione del potere, non escono mai dalle stanze del potere. Ciò blocca l’iniziativa riformatrice che sarebbe necessaria e la Marini, al di la di qualche velina fatta ad arte, non riesce a fare nulla perché è, chiaramente e necessariamente, inserita nel sistema.
Lo stesso che l’ha fatta eleggere e che ha portato ad una pubblica amministrazione ipertrofica e inefficiente che drena soldi a non finire e che rappresenta il vero costo della politica contro cui si scaglia l’antipolitica.
Per questo, come ha giustamente detto la nostra portavoce Fiammetta Modena, è sempre più urgente un Consiglio regionale ad hoc per discutere di tutto questo e lunedì, nel corso della conferenza dei capigruppo lo solleciteremo, sperando di incontrare un largo consenso, perché non è più possibile che, difronte a tutto quello che ogni giorno viene fuori, il palazzo del Governo regionale taccia come se nulla fosse.
Occorre che il Consiglio regionale discuta e dia una preciso indirizzo alla Presidente per procedere a rimozioni e sanzioni certe.
Raffaele Nevi – Presidente gruppo PdL Regione Umbria
DISABILI, LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE MARINI
di Silvana di Modena
Tra gli impegni di protocollo e un tuffo in piscina c’è anche spazio per una lodevole iniziativa umanitaria … aiutare 900 bambini disabili del posto, un encomio alla presidente, ma anche un consiglio, un “maggior stringente controllo” sulla stampa della sua regione, poiche’qualcuno, visto il temporaneo abbandono del presidio, ha ritenuto opportuno osservare e porre all’attenzione le abissali e laceranti incongruenze in materia di supporto alla disabilita’, ma non in burkina faso o in burundi, nemmeno nel Laos (se ancora esiste) o nella repubblica della Moldova, bensì nella nostra amata e verde Umbria . Queste abissali e laceranti incongruenze, che insieme al menefreghismo, pressapochismo e a criteri che privilegiano in modo perentorio semplicistiche logiche di biliancio, sempre con maggior frequenza vessano e vanno a far carico sulle già martoriate famiglie umbre che accudiscono ed assistono congiunti affetti da grave handicap sia bambini, adulti che anziani.
Sotto elezioni si inaugurano i centri per bambini autistici . Bene, necessari, motivo di orgoglio per amministratori pubblici sensibili ed accorti, il guaio ? Capita che le cose pubblicate su internet restino li per anni, chi tra noi conserva i giornali ? Ben pochi per la verita’, mentre a ricordarci le notizie passate ci pensa google (motore di ricerca ,macchina infernale, che nulla nasconde ),così si scopre che quel certo centro di riabilitazione per bambini o quell’altro per anziani affetti da alzheimer viene inaugurato almeno 2 volte all’anno,sempre lo stesso !
Ma quanto durano queste inaugurazuoni ? Ma soprattutto, le chiedo gentile presidente, in una regione che conta piu’ di 6000 bambini disabili, che ci facciamo con 5/6 centri diurni riabilitavi che non ospitano poi piu’ di 10/15 piccoli ? E ancora, con circa 7000/8000 anziani malati di alzheimer che ci facciamo con 4/5 centri diurni “terapeutici” diciamo cosi’, ma soprattutto costosissimi, per tutta la regione ? Anche in questo caso la capienza massima è di 8/15 posti ciascuno ! Risparmierò, ai pazienti probabili lettori, l’annosa vicenda dei malati di sla e di tutti coloro, a cui la vita ha riservato un destino meno fortunato del nostro, dirò solo che queste persone chiedono, con accorata disperazione, la possibilita’ di essere accuditi a casa grazie al riconoscimento, anche in Umbria, dell’insostituibile impegno di cura ed assistenza dei loro cari!
legga
http://www.disabili.com/legge-e-fisco/19893-umbria-assegno-di-cura-la-re…
Concludo ricordando, alla gentile presidente Marini, la vicenda di Federica Carioli mamma disabile con 3 bimbi disabili, famiglia, quella di federica,vittima di quelle abissali laceranti incongruenze cui accennavo. Famiglia vessata ,minacciata, derisa ed umiliata a cui la asl 3, per becere, squallide logiche di bilancio, nega la possibilità, ma come a loro anche a tutti gli altri (oltre 600 bimbi disabili solo nel comprensori folignate) di ricevere la riabilitazione adeguata, riabilitazione approvata e prescritta da centri specializzati pubblici di diagnosi e cura situati, tra l’altro, nella vicina toscana.
Pertanto gentile presidente quando abbronzata e rigenerata, sorridente come sempre (chissa poi perche’) tornera’ dalla terra del Messia, si occupi della vicenda di Federica e non solo, perche’ vede, la nostra umile speranza?… Che nelle calde serate mediorientali qualcuno con o senza la kefiah le abbia, anche solo indicato, la via per damasco. Che lei sia colpita da una folgore ? non lo si pretende, ma almeno una piccola scossa che la risvegli dalla sua statica anaffettivita’!
Con la flebile speranza, di porre un argine a questa crescente deriva dell’indifferenza, le auguro un buon e profiquo rientro a perugia.
Alberto Stramaccioni – Parla di degenerazione correntizia del Pd, di partito mai nato e di questione morale da affrontare. Il vecchio leone annusa odore di cambiamenti nell’assetto dirigente del Pd umbro e, tac, rispunta al momento giusto, come soluzione “alternativa”. Ma fa la figura di quegli anziani ciclisti che non si vorrebbero mai arrendere anche se continuano ad arrivare fuori tempo massimo. Due consigli : sui contenuti “Digli di continuare”, sulle segreterie “Digli di smettere”. 6 e 1/2 per il primo e 4 – per il secondo
Lamberto Bottini – Non rispondendo a Stramaccioni ma a sua suocera dice : “C’è oggi una sinergia, inclusiva, collegiale tra i gruppi dirigenti del Pd, che sempre meno offre spazio a rendite di posizione”. Come ad Assisi con la vicenda Travicelli, come al congresso del Trasimeno che fatica persino a convocare, come a Terni e a Spoleto dove le amministrazioni comunali si tengono insieme con lo scotch per le bizze dei gruppi consiliari democratici, come a Nocera Umbra dove, dopo le elezioni, si respira un clima da Armageddon e come nelle recenti dispute “amichevoli” per la formazione di alcune Giunte. E poi sarebbe Berlusconi quello che descrive un paese che non esiste. 5
Fiammetta Modena – Si infuria con il Pd perché non chiede al Brega “indagato” di dimettersi, come ha fatto invece in Piemonte per un assessore del Pdl. Li sfida sulla coerenza perché lei, dice che, un giorno si e l’altro pure, sta sotto Palazzo Chigi a urlare “Silvio detto il processato” dimettiti. Film consigliato “Senti chi parla adesso” 4
Maria Travicelli – Dopo aver fatto il diavolo a 4 per liste, primarie, voto disgiunto, voto congiunto, assetti di partito, presidenza del Country Club, rinnovo delle cariche del dopolavoro ferroviario e quant’altro fa casino, prende una decisione drastica, gettando nello sconforto l’intera città, dagli abitanti del Subasio a quelli del Sacro Convento. Non si iscrive al gruppo del Pd del Comune di Assisi e ne forma uno proprio. I due segretari “perugini” dei democratici invece di buttarla fuori gridando a squarciagola per tutto Corso Vannucci “si, si si!” e dichiarare l’evento come “giorno del ringraziamento e festa della liberazione”, l’applaudono dicendo “lei è una risorsa”. Eh si perché la trovata è “geniale”. Tanto geniale da suggerire una dimostrazione matematica degna di un “premio nobel” : “Come dimezzare i voti e raddoppiare gli incarichi”. Una e bina (come il Pd) 3
Franco Parlavecchio – Vuole portare in centro (e non riportare perché nell’acropoli non si è mai fatta, salvo qualche concerto al Santa Giuliana) la festa dell’Unità (chiamatela come vi pare tanto è quella). Bravo e dica al sindaco Boccali di rispolverare qualche sana tradizione e di riportarci anche la fiera dei morti (sul serio e non per scherzo) e noi perugini doc glie ne saremo grati. 7
Elezioni – Fiumi di comunicati, di dichiarazioni, indigestione di Conferenze stampa per esaltare il risultato ottenuto e gridare al mondo che si è vinto e di brutto. Vigliacco se ne trovi uno che abbia provato sommessamente a dire : “abbiamo pareggiato, ma meritavamo di vincere”. Per dimostrarlo usano un’arma terribile e affilata; i paragoni con le precedenti elezioni. “Si siamo sotto le comunali, le provinciali, le cantonali, le circoscrizionali e le condominiali, ma guadagniamo due decimali infinitesimali sulle regionali. Loro perdono sulle politiche e sulle europee, noi invece andiamo avanti rispetto alle ultime consultazioni; quelle per Miss Umbria, i circoli Enal e il rinnovo delle bocciofile”. Suggerisco di fare come i comunisti di Peppone. Ingaggiare una maestra e dare una ripassatina alla matematica di base, soprattutto a quella che parla dei più e dei meno. Intanto, a proposito di numeri, buon 2 a tutti
Il Governo ha azzerato il provvedimento con cui la Giunta Regionale ha voluto caratterizzare il DAP prima e il bilancio poi e cioè la famosa riduzione dell’IRAP per chi assume nuovo personale. Nella foga di ridurre al massimo la portata di questo provvedimento e renderlo solo – come abbiamo detto nella discussione – una norma bandierina – sono andati oltre le disposizioni di legge e Costituzione e sono incappati nel cartellino rosso del Governo. Avevamo ragione noi a chiedere una misura più ampia che avrebbe dato maggiore beneficio alle imprese e non sarebbe incappata nel vizio di legittimità sollevato dal Governo. Da ciò che ci risulta gli uffici regionali avevano sollevato il dubbio ma la Giunta e la Presidente sono andati avanti ugualmente confidando, forse, nei buoni agganci con la burocrazia romana ma così non è stato e questo mette in evidenza ciò che ormai in tutta l’Umbria si dice e cioè che sono finiti i tempi in cui Maria Rita Lorenzetti con un viaggio a Roma risolveva tutto parlando con i direttori generali amici. Ora chiediamo che la Presidente venga subito in Aula e ci dica nella riunione di Martedì prossimo come vuole risolvere questo problema che scardina completamente l’impianto del bilancio 2011 dal momento che non ci risulta che vi siano accordi con il Governo su come superare il problema.
I Consiglieri: Fiammetta Modea Portavoce opposizione – Raffaele Nevi Presidente gruppo PdL Regione Umbria – Gianluca Cirignoni Presidente gruppo Lega Nord per l’Umbria
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La legge, spiega una nota del Dipartimento di Palazzo Chigi per gli affari regionali, «è stata censurata nella parte in cui, nel prevedere agevolazioni Irap a soggetti passivi del tributo per l’anno d’imposta successivo a quello del 31/12/2010 e per i quattro anni successivi, si pone in contrasto con la normativa statale di riferimento, violando l’art. 117, comma 2, lettera e) della Costituzione». In pratica il Consiglio dei ministri contesta alla manovra sull’Irap predisposta da Palazzo Donini di essere entrata in una delle materie di esclusiva competenza statale. Lo Stato infatti, come recita la lettera e) del comma 2, ha legislazione esclusiva in «moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie».
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La Regione tiene duro
«La Regione Umbria – spiega Franco Tomassoni, assessore al bilancio – non modificherà di una virgola una normativa che prevede l’agevolazione dell’Irap per le imprese che assumono o stabilizzano i lavoratori, incrementando l’occupazione a tempo indeterminato all’interno dell’azienda. La decisione del Governo di impugnare una misura che ha effetti certamente positivi sulle imprese che assumono e sull’intero sistema produttivo regionale è assolutamente incomprensibile, tanto più perché finanziata con risorse proprie della Regione e perché anticipa quanto previsto dalla recente riforma sul federalismo fiscale approvata dal Governo. D’altronde analogo provvedimento era stato adottato dalla Regione Piemonte nell’agosto 2010 senza che il Governo avesse avuto nulla da eccepire».
La reazione scomposta della Marini alle notizie di stampa relative alla inchiesta sul fallimento Eutelia, e sulle rivelazioni che avrebbe fatto l’imprenditore Pio Piccinini sui rapporti con D’Alema e il suo braccio destro Morichini, la dicono lunga su quanto fanno male a certa sinistra accuse che vanno a ledere il principio della loro superiorità morale su cui hanno fondato la loro politica. Altro che trasparenza! Oggi – dalla vicenda Sanitopoli fino a questa – è chiaro come la sinistra gestisce il potere e utilizza le Regioni cosiddette Rosse come polmone per alimentare un corpo molto malandato. Ora siamo curiosi di sapere se la società SDB s.r.l., che fa riferimento a Morichini, ha avuto spazio in Umbria. Per questo annunciamo un’interrogazione a risposta scritta affinchè la Presidente possa spiegare alla comunità regionale come stanno le cose, se sono stati affidati appalti a questa società e quali sono stati i motivi. Oltre a questo chiediamo conto dei criteri in base ai quali si chiedono sponsorizzazioni da parte della Regione per manifestazioni culturali ed altro.
Fiammetta Modena – Raffaele Nevi
di Silvana Di Modena
Lo scorso 28 marzo una delegazione della sezione Aisla Umbria è stata ricevuta in audizione dalla III° Commissione del Consiglio Regionale dell’Umbria (Sanità e servizi sociali) ribadendo nell’occasione le istanze dei malati di Sla umbri, reiteratamente presentate alla Regione e puntualmente non considerate appropriatamente, in merito alla necessità un supporto concreto alla funzione assistenziale domiciliare: «Abbiamo evidenziato la necessità di un assegno di cura specifico in favore dei care giver che assistono in casa i malati di Sla, così come già avviene in altre Regioni italiane, in quanto l’assistenza domiciliare ad oggi fornita a queste famiglie dal Sistema Sanitario Regionale è del tutto inappropriata – spiega Fortunato Bianconi, referente della sezione Aisla Umbria – Alcuni componenti di tali nuclei familiari sono stati costretti a lasciare il lavoro o a ricorrere al regime part-time, vedendo drasticamente ridotto il budget economico, per poter assistere i loro congiunto».
La proposta di Legge di iniziativa del consigliere regionale Sandra Monacelli sul tema “Interventi a sostegno della funzione assistenziale domiciliare per le persone affette da SLA (sclerosi laterale amiotrofica) è invece vista con favore dalla sezione Aisla Umbria, che tuttavia ha segnalato i seguenti aggiornamenti:
• Art. 4: rimozione dell’articolo in quanto, nei casi di ricoveri in RSA ed RPA, i malati continuano ad avere bisogno di assistenza specifica che le strutture residenziali non riescono a fornire;
• Art. 6 comma 1:
o la rimozione l’indicazione ISEE ed l’indicazione dei parametri clinici;
o l’indicazione esplicita dell’ISEE individuale della persona malata escludendo l’assegno di invalidità civile.
• Art. 6 comma 2: in relazione agli importi: per 1.000 euro proposta di eliminare il “limite superiore” in considerazione del fatto che l’assegno dovrebbe seguire il principio di assegnazione sulla base della patologia. Inoltre una famiglia con malato SLA in fase avanzata arriva a spendere 60 mila euro annui per le cure.
• Art. 8 Comma 1: in Umbria ci sono circa 80 casi di Sla, di cui circa il 40% idoneo a tale sostegno. Se si dovranno erogare circa 35 assegni l’anno è necessario uno stanziamento di circa 800.000,00 euro. La Regione Toscana ha stanziato 3 milioni di euro all’anno su una popolazione di 3.5 milioni.
«Per quanto riguarda inoltre gli ausili ad alto contenuto tecnologico, abbiamo richiesto alla Commissione preposta di attivarsi nel più breve tempo possibile per la messa a punto del modello proposto dalla Regione: partito in sperimentazione, ad oggi è in sofferenza in quanto le domande di richieste di ausili ricevono risposte molto lente o non le ricevono affatto – prosegue Bianconi – E’ poi necessario ridefinire il coordinamento regionale sulla Sla presieduto dal Dr. Perticoni, attualmente non operativo e latitante. Infine, abbiamo sollecitato l’applicazione delle delibere approvate che interessano i malati di Sla ed i loro familiari».
La III° Commissione del Consiglio Regionale dell’Umbria si è impegnata a prendere in considerazione tutte le richieste di Aisla e a portare avanti proposta di Legge di iniziativa del consigliere regionale Sandra Monacelli, indicando come possibile data per la sua approvazione la fine del mese di aprile.
Wladimiro Boccali – Regala la Costituzione a chi compie 18 anni. Faccia un altro piccolo sforzo. Visto che di maggiorenni che non sanno neanche dove sta di casa è pieno il mondo, li scovi e la doni anche a loro. 7 perché, per certe cose, non è mai troppo presto e non è mai troppo tardi
Segreteria regionale del Pd – Fa un documento nel quale chiede, per le prossime amministrative, candidature autorevoli e popolari. E aggiungerei “plurali”visto che in ogni luogo che si vota, solo del Pd, di pretendenti se ne sono presentati un sacco e una sporta. Essendo il massimo organismo del partito, lo chiede a chi? A se stessa o ai sudditi che non se la filano? 4 canzone consigliata i Giganti “fuori dal mondo” oooh
Maria Giacopetti – Fresca, fresca di nomina alla segreteria comunale di Perugia del Pd dichiara che bisogna “saper tornare a scelte condivise, con percorsi aperti e finalizzati alla sintesi”. Come “nuovo che avanza, puzzando maledettamente di vecchio” non è male. 3
Comune di Spoleto – Fronde, sgambetti, tradimenti e franchi tiratori per il rimpasto della Giunta, e la nomina del nuovo Presidente del Consiglio di Spoleto. Per calmare gli animi, c’ è chi ha proposto di fare come a Giano dell’Umbria, dove l’ultimo consiglio comunale è stato aperto con un “tributo alle bande”.
Fiammetta Modena – Tuona per la mancata nomina dell’assessore alla sanità “dopo tre mesi non sarebbe ora di tirare fuori uno straccio di nome?”. Per tirarli fuori li hanno tirati fuori . Dice che Il problema è metterli dentro. E mi fermo qui perché di questi tempi potrei essere frainteso.
Asl3 – Il Pd di Foligno ha dato un giudizio positivo e chiesto continuità nella gestione della Direzione dell’Asl3, quella che è sotto un quintale di inchieste giudiziarie. Domanda: visto che i giudici vengono ritenuti un dettaglio insignificante, che cosa determina un giudizio negativo? Il crollo dell’ospedale? La morte di tutti i malati di raffreddore? un’epidemia di colera per l’inquinamento del Topino o l’inclusione di Riommi e della Lorenzetti nelle liste di attesa?
Vip – L’Umbria è messa bene nei piani alti della politica. E’ narnese il fidanzato della figlia del Ministro Frattini e dice che è di Ficulle il conoscente dell’amico del nipote di terzo grado, del collega di lavoro, del vicino di casa, del portiere dello stabile dove abita Tremonti. Per la serie “E chi sse ne frega” 3
I consiglieri regionali di Pdl e Lega Nord, che stamani hanno tenuto una conferenza stampa, lamentano l’assenza di comunicazioni su quanto di positivo c’è nell’accordo Governo-Regioni firmato il 16 dicembre scorso, che prevede, tra le altre cose, un investimento di 475 milioni di euro per il trasporto pubblico locale. Secondo la portavoce Modena ed i capigruppo Raffaele Nevi (Pdl) e Cirignoni (Lega) la Giunta regionale attacca il Governo per i tagli, ma si dimentica di comunicare gli investimenti. Dall’opposizione critiche anche sulle consulenze, le pensioni di invalidità e la gestione della sanità. “In Umbria le notizie vengono occultate: mentre nel luglio scorso è stato convocato un Consiglio regionale per attaccare il Governo e i tagli conseguenti alla manovra economica sottoscritta dal ministro Tremonti, non una parola è stata detta sull’accordo che le Regioni italiane hanno firmato, il 16 dicembre scorso, in sede di Conferenza Stato-Regioni, che prevede un investimento di 475 milioni di euro per il trasporto pubblico locale e, a partire dall’anno 2012, l’eliminazione di
tagli, sempre in riferimento al trasporto pubblico, dati che rendono ingiustificati gli aumenti dei biglietti”. Ha esordito così la portavoce regionale di Pdl e Lega Nord Fiammetta Modena, aprendo la conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche i capigruppo Raffaele Nevi (Pdl) e Gianluca Cirignoni (Lega Nord Umbria). Presente anche la consigliera Maria Rosi (Pdl). “Non c’è onestà intellettuale da parte di chi governa l’Umbria – ha affermato Modena – perché la Giunta non ha fatto sapere niente dei contenuti di un accordo che, tra le altre cose, tutela le risorse per cassa integrazione ed ammortizzatori sociali, mentre da noi la presidente Marini piagnucola per i poveri pendolari rimasti senza fondi. Inoltre è grave che si decantino gli splendidi risultati ottenuti grazie al taglio delle consulenze – continua – mentre con la delibera di Giunta del 6 dicembre scorso sono state sovvertite le direttive ministeriali, dal momento che la manovra di Tremonti vuole ridurre del 50 per cento i contratti a tempo determinato posti in essere dagli enti pubblici e le consulenze del 20 per cento, mentre il nostro Esecutivo regionale paga uno studio legale di Roma per fare ricorso avverso la riduzione del 50 per cento dei contratti, con la scusa che il Governo ha ‘invaso’ la potestà delle Regioni. E c’è di peggio: il blocco del 20 per cento delle consulenze è relativo, in quanto non si applica ad Università ed Enti di ricerca, quindi hanno pensato bene di equiparare l’Aur (Agenzia Umbria ricerche, ndr) a questi ultimi, eludendo anche qui i tagli previsti”. Allo scopo di informare i cittadini sulle vicende per le quali i consiglieri di opposizione ravvisano carenza di informazione o, per usare i termini sentiti in conferenza stampa “mistificazione” e “sovvertimento della realtà”. Il capogruppo della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, ha posto l’accento su un altro caposaldo dell’accordo Governo-Regioni: la lotta ai falsi invalidi. “L’Umbria fa registrare un aumento del 60 per cento, dal 2003 al 2010, dei titolari di pensioni e di invalidi civili, che rappresentano il 6,8 per cento della popolazione residente, vale a dire – sottolinea Cirignoni – quasi il doppio della media nazionale. Ho già presentato una interrogazione, alla quale non è seguita alcuna risposta, per conoscere le modalità con cui vengono concesse le pensioni di invalidità. Intanto a Terni alcuni cittadini si incatenano perché non ottengo quanto dovuto. Si potrebbe supporre un ricorso clientelare nelle procedure di assegnazione, per cui il gruppo consiliare della Lega Nord reitererà l’interrogazione, questa volta chiedendo una risposta scritta. Il punto cruciale al quale la politica deve dare una risposta è quello di aiutare gli invalidi veri e stanare i falsi”. Il capogruppo del Pdl, Raffaele Nevi, ha sottolineato che la manovra del Governo “pone delle limitazioni all’eccessivo numero di assunzioni nel sistema sanitario delle Regioni, ma ciò che è stato comunicato in Umbria è che ‘i tagli non assicureranno i livelli essenziali di assistenza’,mentre invece c’è una norma che premia le Regioni virtuose, le quali possono derogare alle limitazioni, e fra queste c’è l’Umbria. È una mistificazione della realtà affermare che il Governo ‘vuole chiudere gli ospedali’. Ciò che invece emerge chiaramente – ha concluso Nevi – è l’immobilità della Giunta regionale, che non riesce a modificare il sistema sanitario nemmeno dopo vicende scandalose come quella denominata ‘Sanitopoli’
”Cosa comporta per l’Umbria Fli? ”Poco”, anche secondo Fiammetta Modena, portavoce dell’opposizione in Regione. ”Chi sta in Umbria – ha commentato – conosce i comunisti, i
post-comunisti e i loro sistemi. Non c’e’ spazio per ambigue posizioni che cercano l’accreditamento a sinistra”. ”La nostra regione – ha incalzato, invece la Modena – e’ attraversata da più di un mese dai boati di una delle inchieste più scandalose in tema di voto di scambio, inchiesta ovviamente ignorata da gruppi nazionali mediatici che passano il loro tempo dietro ai respiri di Fini, ai sospiri dei governi tecnici e al buco della serratura di casa Berlusconi”.
“A fronte di una situazione di scarso controllo su bilanci, appalti, forniture e assunzioni che comincia ad assumere una fisonomia sistemica, è necessario che il Consiglio regionale eserciti la sua funzione di controllo sull’amministrazione e convochi ‘a tappeto’ i revisori dei conti della Asl umbre”. Così la portavoce dell’opposizione Pdl-Lega Nord, Fiammetta Modena che aggiunge: “Le notizie odierne relative all’inchiesta sulla Asl, ormai uscita dai semplici confini di Foligno per allargarsi alle Asl di Città di Castello e Perugia, impongono una verifica a tutto campo da parte dell’Assemblea legislativa umbra”. Modena preannuncia l’invio di una richiesta formale al presidente del Consiglio regionale Brega, “perché si attivi al fine di disporre una serie di audizioni urgenti con i revisori dei conti delle Asl umbre”