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NASCE LA BANCA DI MANTIGNANA E DI PERUGIA, CREDITO COOPERATIVO UMBRO

28 novembre 2011

L’ok alla fusione tra le due consorelle, Bcc di Mantignana e Bcc di Perugia, arriva anche dai soci

Marcello Morlandi e Antonio Marinelli

Sarà operativa ufficialmente dal primo gennaio 2012 la nuova Banca di Mantignana e di Perugia credito cooperativo umbro. Istituto di credito cooperativo che nasce dalla fusione tra le due consorelle, Bcc di Mantignana e Bcc di Perugia, dopo il parere favorevole dei soci, espresso durante le loro rispettive assemblee straordinarie. La prima a riunirsi, sabato 26 novembre, al centro fieristico Umbriafiere di Bastia, è stata la Bcc di Perugia che ha visto, dei 1250 aventi diritto al voto, 271 presenti e 166 votanti per deleghe, che hanno espresso voto positivo, mentre i no sono stati solo 11. Il giorno successivo, domenica 27 novembre a Villa Pieve, in località Pieve del Vescovo, Migiana di Corciano, è toccato, invece, alla Bcc di Mantignana che ha approvato all’unanimità il progetto di incorporamento della Banca di Perugia credito cooperativo nella Banca di Mantignana credito cooperativo umbro. A dire sì sono stati 525 dei 1460 soci oltre ai 240 votanti per deleghe. Durante la parte ordinaria dell’assemblea della Bcc di Mantignana, inoltre, sono stati approvati anche i nominativi dei quattro membri della Bcc di Perugia, proposti da quest’ultima durante la propria assemblea ordinaria di sabato pomeriggio, che vanno a completare il consiglio di amministrazione: Alfredo Ettore Mignini (attuale presidente), Luciano Grigi e Reginaldo Ansidei Di Catrano (vicepresidenti), e Sergio Mercuri. Consiglio di amministrazione della nuova banca che è composto già da altri 9 membri, attualmente in carica nel cda della Bcc di Mantignana. La sede legale della Banca di Mantignana e di Perugia credito cooperativo umbro sarà nel centro storico di Perugia, in piazza IV Novembre, (attuale filiale della Bcc di Mantignana), mentre, la direzione generale sarà a Mantignana, frazione di Corciano (attuale sede della Banca di Mantignana), dove si terranno le riunioni del cda e del comitato esecutivo.

Soddisfatti i due presidenti, Antonio Marinelli e Alfredo Ettore Mignini, e i due direttori generali, Marcello Morlandi e Angelo Barbanera, delle rispettive banche di Mantignana e di Perugia che hanno presieduto le assemblee. Per il presidente Marinelli questo importante traguardo potrebbe essere l’inizio dell’ambizioso progetto al quale punta da anni, ovvero la nascita del credito cooperativo umbro. “Ci vuole tempo per arrivare a questo obiettivo e le condizioni giuste per poterlo raggiungere – ha dichiarato Marinelli -, per il momento diamo il via all’operatività della banca di credito cooperativo umbro di Mantignana e di Perugia. Un primo passo importante che sarà in grado di dare fiducia al mercato e alla comunità e positivo per il mondo del credito cooperativo con l’unione di due realtà importanti del territorio perugino”. Il presidente Mignini ha ricordato, invece, i motivi che hanno spinto la Bcc di Perugia ad unire le proprie forze con quelle di Mantignana. “La perdurante situazione di difficoltà economica – ha detto Alfredo Ettore Mignini -, accentuata dalla turbolenza sui mercati finanziari, insieme alle disposizioni di Basilea 3, sta obbligando gli amministratori delle varie bcc a ridisegnare le strategie aziendali. Da queste considerazioni e dalla consapevolezza che le dimensioni di una banca non possono continuare a rimanere limitate, nasce la naturale ed indispensabile necessità di riunire le nostre professionalità”. “La nostra scelta è caduta sulla Banca di Mantignana – ha spiegato il direttore Barbanera – perché è quella che ha i requisiti necessari per continuare ad essere la banca del territorio e per operare con sempre maggiore efficacia al servizio della nostra clientela”. A spiegare cosa cambierà è stato, infine, il direttore Morlandi. “Lo scenario cambierà in meglio – ha sottolineato Marcello Morlandi -. Il futuro è nella parola aggregazione, le regole del gioco sono cambiate e anche le bcc devono adeguarsi. Bisogna rafforzare la tradizionale struttura di fare banca per essere sempre vicine alle famiglie e alle imprese”. L’iter di fusione ha visto, infine, la costituzione di due comitati tecnici che hanno lavorato per mesi, confrontandosi e discutendo per mettere a punto il progetto e il piano industriale.

Rosaria Parrilla

LA BANCA DI MANTIGNANA HA INCONTRATO I SOCI DI BASTIA E PONTE SAN GIOVANNI

26 ottobre 2011

Al centro Antonio Marinelli e Marcello Morlandi con i direttori delle filiali di Ponte San Giovanni e Bastia Umbra

È stata un’occasione per aprire un confronto con i propri soci e i propri clienti, per conoscere da vicino le problematiche del tessuto economico e sociale delle zone di Ponte San Giovanni e Bastia, dovela Banca di Mantignana ha le sue filiali, e anche per capire qual è la strada giusta da percorrere in questo momento di crisi economica. Da questi presupposti sono ripresi gli incontri territoriali promossi dalla Banca di credito cooperativo umbro di Mantignana che, dopo gli appuntamenti di Marsciano e Città di Castello, ha visto riunirsi a Ponte San Giovanni, lunedì 24 ottobre, i soci delle due filiali con i massimi dirigenti dell’istituto di credito cooperativo, il presidente Antonio Marinelli e il direttore generale Marcello Morlandi. Sono circa 140 i soci della succursale di Ponte San Giovanni e circa 50 quelli di Bastia per due filiali che si presentano con una compagine sociale soddisfacente. “È stata un’occasione per parlare delle difficoltà  – ha ribadito il presidente Marinelli – e per cercare di capire cosa possiamo fare e a chi rivolgere il nostro aiuto. È un momento abbastanza complesso e impegnativo e, nonostante ciò, cercheremo di stare più vicino a chi è in difficoltà, sempre nel limite del possibile. Il confronto serve anche a questo, a capire cosa possiamo fare di più e nel modo migliore”. “Non siamo qui per fare lezione di economia – ha sottolineato il direttore Morlandi -, il nostro intento è cercare di far parlare i soci. La difficoltà sta proprio in questo: far esprimere quali sono le difficoltà e le urgenze da affrontare”. Durante l’incontro, infatti, si è parlato di crisi economica e di come le Banche di credito cooperativo sono riuscite a reggere nonostante il momento critico che ha investito il mondo bancario. “La crisi c’è e si tocca con mano – ha aggiunto Marcello Morlandi – per fortuna non abbiamo incontrato grosse difficoltà e, anche se la raccolta comincia ad esaurirsi, non abbiamo chiuso del tutto “i rubinetti” come è successo ad altre banche, anzi continuiamo ad aiutare chi ne ha bisogno”. Il direttore Morlandi ha, poi, fatto riferimento a cosa è accaduto negli ultimi 20 anni nel mondo bancario e finanziario. “Abbiamo assistito a megafusioni di grandi gruppi bancari – ha ricordato Morlandi -, per alcuni economisti era la strada giusta da seguire. Ora ci si è resi conto che proprio queste operazioni hanno perso il loro carattere di localismo sul quale noi Bcc invece puntiamo e che rappresenta il nostro punto di forza. Abbiamo potuto constatare, inoltre, come alle prime avvisaglie della crisi questi megagruppi non siano stati vicini alle medie e piccole imprese”. “Il nostro obiettivo è quello di cercare di essere sempre più professionali – ha ribadito il direttore Morlandi -, tentando di dare delle soluzioni concrete per diventare effettivamente una società di servizi per i nostri soci e clienti”. Un accenno è stato fatto, infine, anche ai tempi previsti per la fusione tra le due consorelle:la Bccdi Mantignana ela Bccdi Perugia. Dopo il parere favorevole che dovrebbe emergere durante le assemblee straordinarie dei soci delle due Banche di credito cooperativo, che si terranno tra il 26 e il 27 novembre, i primi di gennaio 2012 prenderà il via ufficiale l’avvio della nuova Banca di Mantignana e di Perugia credito cooperativo umbro società cooperativa. All’incontro erano presenti anche i due direttori delle filiali di Bastia e Ponte San Giovanni, rispettivamente Sergio Gambacorta e Lorenzo Montelatici.

Rosaria Parrilla