Un ricco programma di appuntamenti, per promuovere la bellezza della Valnerina e delle sue aziende, è alla base della terza edizione della manifestazione ‘Il trionfo del Bosco’ che il Comune di Vallo di Nera ha organizzato nella frazione di Meggiano sabato 12 e domenica 13 ottobre.
Un appuntamento che coniuga natura, cultura e gastronomia, dedicato alla scoperta dei piccoli e pregevoli paesi montani, spesso sconosciuti, di cui Meggiano e le altre frazioni sono un esempio. Posto a più di 700 metri di altitudine, ai piedi del Monte Maggiore, Meggiano conserva una parte della sua struttura medievale e una bella chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, protettore del paese e delle transumanze in terra di pastori. Pastori e anche boscaioli, data la vasta presenza di selve appartenenti ai privati o alle proprietà collettive, qui gestite dall’Università agraria di Meggiano e Piedipaterno. (more…)
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Fine settimana a Meggiano di Vallo di Nera con ‘Il Trionfo del Bosco’
13 ottobre 2019Vallo di Nera: Festa per gli 800 anni dalla Fondazione di Castrum Valli
19 settembre 2017VALLO DI NERA 23-24 SETTEMBRE 2017
Il 23 settembre del 1217 il Podestà di Spoleto, Jacopo di messer Giovanni Capocci, dette e concesse a ser Benedetto di Donadio, Borro d’Ademando, Offreduccio e Fantolino di Germano, accettanti a nome loro e di tutti gli uomini di Vallo, di abitare nel poggio di Flezano, a quanti volessero presentemente e per l’avvenire, e di costruirvi un castello a onore e riverenza del comune e della città di Spoleto. (more…)
A Vallo di Nera torna “Fior di Cacio”
4 giugno 2016Il piccolo borgo di Vallo di Nera si prepara a diventare ancora una volta la capitale del formaggio grazie a Fior di Cacio, l’evento (in programma l’11 e il 12 giugno 2016) che celebra le produzioni casearie in ogni forma con momenti degustativi, educational, tavole rotonde, premi e molto altro.
Il programma prevede un’anteprima il 10 giugno con slow food, poi l’apertura ufficiale il sabato mattina con il taglio del nastro dei circa 60 stand di prodotti caseari di ogni tipo, gli educational “I mille matrimoni del formaggio”, le degustazioni della “Formaggissima in 3 p”, musica e intrattenimento folkloristico, per culminare poi con la preparazione e l’assaggio della maxiricotta la domenica pomeriggio. (more…)
ARTE: I Plenaristi nella Valle del Nera
7 ottobre 2015Alla riscoperta di una corrente pittorica che, a cavallo tra XVIII e XIX secolo, ha descritto uno dei luoghi del Grand Tour reso celebre da Gӧethe. I pittori plenaristi (dall’espressione francese en plein air), prendono spunto dai pittori veneti del settecento e ritraggono “dal vivo” scorci particolarmente caratteristici della Valle del Nera, della campagna romana, dei castelli romani. Suggestioni, ricordi e memoria storica di territori ancora oggi, a volte, identici a quelli dipinti e che ricordano, per analogia, le marine di Turner, considerato dalla critica come il precursore del movimento impressionista. Luoghi ritrovati, quindi, di una valle incantata e descritti attraverso un documentario, un itinerario alla riscoperta dei luoghi ritratti ed il progetto di un museo diffuso sul territorio. A Terni e Narni dal 9 all’11 ottobre 2015.
info: tel. 0744 431949
Tevere-Nera, la legge non c’è ma la tassa arriva puntuale
27 novembre 2012La protesta dei cittadini contro l’iniqua tassa Tevere – Nera, avvenuta ieri in Consiglio Comunale a Terni, purtroppo conferma le perplessità che avevo manifestato lo scorso 31 luglio all’assessore (more…)
La legge per l’abolizione della tassa Tevere – Nera ? Seeeee…
19 luglio 2012Lo avevamo detto ed è successo! La legge per l’abolizione della tassa Tevere – Nera non sarebbe arrivata e non è arrivata e oggi il comitato dopo aver plaudito alla Regione finalmente si rende (more…)
La crisi della “sottile linea nera” dell’Umbria
6 febbraio 2012di Darko Strelnikov
C’e ancora quella lunga “linea nera” che da Gualdo Tadino, raggiunge Orvieto, passando per Assisi, Bastia e Todi, taglia in due l’”Umbria Rossa”. Una linea che si è allargata a Torgiano, Bettona, Deruta, Nocera Umbra e Montefalco e che contiene alcune delle principali eccellenze economiche della nostra regione come la ceramica e il vino doc. Una linea nera che, per un periodo, ha tolto il sonno ai dirigenti più responsabili del centrosinistra, perché poteva rappresentare la base di partenza per il grande balzo della destra verso i grandi enti dell’Umbria. Si c’è ancora , ma non ha più il sapore e il valore di quando è stata conquistata. Man mano che la legislatura è andata avanti il nero si è andata lentamente, ma inesorabilmente sbiadendo, portandosi con se speranze, illusioni e propositi. E così l’enclave berlusconiana rischia di diventare un semplice ricordo dei “bei tempi che furono”. La destra nostrale sembra non avercela fatta. Anzi un suo esponente dice ad alta voce che ha già “avviato le procedure di fallimento”. Sarà perché il clima congressuale dentro il Pdl non aiuta, sarà perché la destra è stata complessivamente la prima “a non averci creduto”, sarà per altre cose, ma la situazione non è certo delle migliori. Infatti la maggior parte delle amministrazioni citate sopra sono in crisi o vivono seri problemi di governabilità. E’ facile quindi prevedere che , stando alla realtà dell’oggi, Gualdo, Bettona e Orvieto torneranno, con grande probabilità, nell’orbita del centrosinistra. E ancora; hanno buona chances di essere sloggiati i primi cittadini di Bastia Umbra e di Torgiano. E infine, si va complicando anche la situazione di Todi. Nonostante un candidato del Pd tutt’altro che irresistibile, Antonino Ruggiano comincia ad avere seri problemi in casa propria. Niente lista alternativa dei socialisti in appoggio, una destra estrema che scalpita e, soprattutto, il terzo polo che se ne va da solo, mentre nelle precedenti amministrative stava con lui. E visto che la Presidente Marini, per problemi interni al PD, sta impegnando tutto il suo peso e il suo prestigio per riprendersi il “suo comune”, le probabilità di una imprevista debacle stanno aumentando a dismisura. Oltre al riconfermato Ricci ad Assisi il centrodestra sembra avere vita facile solo a Deruta dove Verbena è un amministratore di lungo corso che, con un avversario come Damiani, un ripescato dalle foto di famiglia del Pci del tempo di Ostelio Quaglia, dovrebbe avere vita facile. Anzi; io dico, facilissima. Insomma sembra proprio che il centrosinistra abbia in mano la gomma in grado di cancellare “quell’umiliante riga che affetta la nostra storia” (così la definì un anziano comunista due anni fa). L’unica possibilità di cambiare questo quadro desolante è che rispunti il “lodo Stramaccioni”, quello secondo il quale in Umbria non vince la destra, ma perde la sinistra. Tradotto; ultima spes è che le possibili i direi immancabili divisioni del “nemico” passino dal livello “endemico” a quello “devastante”. Ma la sentenza sembra già scritta. L’opposizione (si fa per dire!) al sistema politico imperante da 60 anni in questa regione, ha mostrato una classe dirigente meno capace di quella dell’attuale centrosinistra. Era un’impresa non facile riuscirci, ma sembra che siano sulla buona strada. In una rincorsa verso il basso, la destra sta superando i suoi avversari. Le ragioni sono le solite. Continua a pesare il non aver saputo diventare gli eredi del sistema di potere dell’ex Dc, ora in mano agli ex Margheriti del Pd e all’Udc. Ed è naturale. La parte più consistente dei suoi dirigenti vieni infatti dalla destra e in particolare dal Movimento Sociale. Parte che è stata costantemente all’opposizione sia del Pci che della Dc e che non ha mai saputo, nè forse potuto, costruirsi saldi rapporti di governo con l’Umbria che conta. La seconda è l’assoluta mancanza di un progetto di opposizione e di alternanza. Salvo rare eccezioni i Consiglieri di minoranza del Pdl tendono al consociativismo. Spesso si occupano delle magagne del palazzo accanto, ma si guardano bene dall’esercitare un valido controllo sull’operato degli esecutivi di riferimento. Terzo; tutto questo ben di dio, capitato all’improvviso e inaspettatamente, non è stato sfruttato e organizzato a mò di sistema per creare un’area franca in grado di dimostrare che “l’Umbria nera” sa amministrare meglio di quella rossa. Quarto ed ultimo, la debolezza del gruppo dirigente, continua a condurre alla pratica del protezionismo politico. Si tende ad evitare la candidatura di persone che non fanno parte dell’attuale nomenclatura e che in caso di successo potrebbero avere l’idea di spazzare via gli attuali equilibri. Meglio non rischiare e accontentarsi del monopolio dell’opposizione. Eppure il centrosinistra non è stato mai debole come adesso, non è stato mai diviso come adesso, non ha avuto, per effetto del correntismo imperante, una classe dirigente debole come adesso. Questa analisi riconferma dunque che cambiare in Umbria rimane un esercizio ad alto tasso utopico. L’unica strada, ma molto stretta e difficile da prendere, è quella del “civico”. E di un civico particolare, legato alla scomposizione dell’attuale maggioranza. Non è un auspicio è un esame del passato nel quale diversi dei candidati “alternativi” del centrosinistra, che avevano questi requisiti, sono andati vicino all’impresa. Perché tutto si svolge in un solo campo. Le primarie o le consultazioni del PD sono ormai le pratiche politiche che, da noi,decidono le elezioni amministrative. Anche quelle vinte dalla destra. Una destra che si ostina a non mettersi in gioco con iscritti ed elettori, a non farlo per tempo e a non prepararsi qualche anno prima alla sfida elettorale. Chi arranca in salita dovrebbe presentare programma e candidato con grande anticipo e misurarsi per un lungo periodo con sindaci e presidenti. Ma finchè ci si rimette alla “clemenza della corte” (pardon dell’avversario), chi governa da 60 anni può continuare ad andare sul palcoscenico e recitare tutti i ruoli : quelli di maggioranza e quelli di opposizione. E si può permettere di perdere anche qualche pezzo per strada, tanto sa che prima o poi gli verrà restituito con gli interessi. Dice che gli amministratori di Passignano e di Nocera Umbra stanno già facendo gli scongiuri.
LE RIFORME DEL SISTEMA AMMINISTRATIVO E ENDOREGIONALE DELLA REGIONE SONO UNA PRIORITA’, DA IRRESPONSABILI RALLENTARE LA LORO DEFINIZIONE.
29 ottobre 2011Le dichiarazioni, apparse sul sito della regione dell’Umbria, del Capogruppo del PDL Raffaele Nevi che chiede di fermare la corsa all’approvazione delle riforme per la forte contrarietà delle categorie economiche lasciano un profondo sconcerto. L’Umbria ha bisogno di riforme in grado di spazzare via enti inutili e centri di potere per razionalizzare l’esistente e per abbattere i costi nella gestione di alcuni servizi. Emerge sempre più con chiarezza, dalla posizione espressa da Nevi, il tentativo di utilizzare le riforme solo al fine di salvaguardare gli interessi di questa o quella categoria senza preoccuparsi di quelli dei cittadini. Gli innovatori a corrente alternata o in base a quali interessi sono colpiti non possono trovare più spazio perché i cittadini sono stufi di politici che pensano prioritariamente a tutelare i propri interessi e quelli dei loro potenziali bacini elettorali sperando che la gente comune non si accorga di tali furbeschi e miopi atteggiamenti. Nevi, quando è costretto, approva atti come quello del Consiglio Regionale sui Consorzi con il quale si chiede di togliergli la competenza sulla tutela idrogeologica per assegnarla alla Agenzia Regionale della forestazione superando una iniqua tassazione dei cittadini ternani, ma di fatto lavora affinché nulla cambi, quindi mantenere tre consorzi, mantenere le competenze attuali e che a pagare continuino ad essere i cittadini. Nevi sostiene le Associazioni degli agricoltori che, di fatto, su questa vicenda tutelano solo i grandi proprietari terrieri che utilizzano i Consorzi per l’irrigazione al punto da suggerire tavoli tecnici dove a contare sono solo gli interessi di parte, associazioni e categorie economiche che sbandierano la necessità di combattere enti inutili e burocrazia ma che nei fatti, localmente, sono impegnati a mantenerli. L’Umbria rischia di affossare se non volta pagina rapidamente e la Giunta Regionale deve dimostrare coraggio e concretezza nell’affrontare le riforme mettendo in primo piano gli interessi delle nostre comunità e non spalleggiare enti e associazioni tutte protese a non modificare l’esistente. Le riforme devono saper affermare innanzitutto alcuni valori e cioè garantire un uguale trattamento per tutti i cittadini e le attività economiche della nostra Regione, gli stessi servizi alle stesse condizioni e tutto ciò eliminando spreghi, cancellando privilegi e rendite di posizioni accumulate negli anni. I Comitati sostengono questa linea e invitano la Regione a fare Riforme in grado di superare anacronistiche disparità di trattamento fra i diversi territori per rafforzare e rendere più coesa l’intera Umbria.
Per i comitati – Leo Venturi
TEVERE-NERA, ITALIA FEDERALE: “ANZICHÉ RIDURRE LE SPESE DI GESTIONE SI ASSUMONO NUOVI IMPIEGATI”
28 settembre 2011“E’ veramente scandaloso che il Consorzio Tevere-Nera, dopo che la provincia di Perugia ha affermato che gli sprechi si annidano negli enti secondari e a poche ore dalla riunione della regione che potrà anche decidere per la dismissioni dell’ente, si conceda il lusso di assumere due nuovi impiegati e di fare lievitare gli stipendi per gli addetti all’ufficio legale”. E’ quanto affermano in una nota congiunta il presidente nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani, ed il segretario di Narni, Massimo Marrucco. “Soltanto a ridosso dell’annunciato accorpamento dei tre consorzi – proseguono Tracchegiani e Marrucco – quello ternano fornisce delle proposte di riorganizzazione come ad esempio un nuovo progetto per le riscossioni, la costituzione di un’unica centrale di acquisto e l’elaborazione unica delle buste paga: viene allora naturale chiedersi come mai nessuno ci abbia pensato prima. Inoltre, pare anche che sia in via di definizione una sorta di esenzione fino ad un limite massimo ancora da determinare che, si badi bene, sarà concessa solo quando si rispetteranno i costi standard che saranno individuati dalla regione. A tutt’oggi però, il Consorzio Tevere-Nera è obbligato dalla legge regionale ad applicare la tassa erga omnes e a recuperare gli arretrati dal 2008 al 2010 finanziando un ufficio legale sovradimensionato”. “La situazione è divenuta intollerabile – conclude la nota – ed è ora di dire basta. Italia Federale prenderà visione dei bilanci del Consorzio per verificare i criteri di economicità e di efficienza adottati per la gestione dell’ente e, nel caso la regione non decida in merito, si adopererà per la richiesta di commissariamento dell’ente”.
Sono i mezzi di informazione la cause di tanta cronaca nera?
30 agosto 2011Qualunque problema, se viene affrontato in tempo, scompare; mentre, se diventa eccessivo, porta a gravi conseguenze: tanti problemi di salute come un’infezione, il diabete, la pressione alta, ecc…Accade la stessa cosa per i contrasti umani; si sa che da sempre si litiga tra marito e moglie, tra fratelli, tra estranei e anche le nazioni litigano fino a farsi la guerra. In poche parole esiste lo scontro che è una cosa normalissima, che ha uno scopo preciso, di farci migliorare perché facilita il confronto. Allora, quando diventa negativo? Quando diventa eccessivo e quando diventa eccessivo? Quando nessuno considera quello normale. Nel passato, forse eravamo meno civili, ma c’erano usanze che impedivano allo scontro di diventare eccessivo; come i pettegolezzi delle donne del paese, le liti sonore, vi ricordate quando si litigava e si mandavano le ingiurie? Oggi, siamo raffinati, ognuno pensa ai fatti suoi, nessuno può sparlare di te, vieni denunciato e la legge sulla privacy impedisce i rapporti umani, ognuno è solo con sé stesso, certo non litiga. E’ uno dei tanti aspetti negativi della civiltà perché essa sembra aver avuto solo uno scopo: aumentare il più possibile la soddisfazione ed eliminare il bisogno, la base per costruire rapporti sani perché siamo collegati gli uni agli altri e per stare bene, dobbiamo confrontarci, correggerci, non isolarci. La seconda causa di tanta cronaca nera è legata al potere della parola, che teniamo presente è un ordine, non una semplice informazione; la pubblicità ne sa qualcosa. Quando la stampa e la televisione parlano e si dilungano sul caso di un marito che ha ucciso la moglie, non succede niente ai coniugi che stanno bene insieme, a quelli che hanno maturità e fede; ma, se sono superficiali o in base alle nuove leggi che regolano le separazioni, non si possono permettere di separarsi, senza rovinarsi economicamente, diamo loro l’idea. Se vogliamo eliminare pian piano questo grave problema, dobbiamo persino abbandonare il detto “I panni si lavano in famiglia”, aprirci allo scontro normale, anche se fastidioso, parlarne meno sulla stampa che gli dà troppa considerazione e creare organi gratuiti o quasi, dove potersi lamentare e ricevere consigli; devono avere un certo potere sulla persona più in torto tra i due litiganti.
Ivana Mucciola
Nota di redazione: Che i giornali e le tv siano assetati di notizie di sangue ormai è cosa acquisita, si vedano i casi delle giovani uccise recentemente, ci fanno sapere tutto, perfino se gli imputati hanno un colpo di tosse, presentato come colpo di scena sulle indagini. Siamo sicuri che la gente vuole questo? Riusciremo a dire basta una volta per tutte? Riusciremo a non vedere più i microfoni quasi messi in bocca ai familiari delle vittime? Riusciremo a non sentire più domande cosi cretine ai protagonisti involontari da far rimanere basito lo spettatore?
Torrente Tarquinio, Italia Federale: “La bonifica delle sponde ha provocato la distruzione di alcune covate di uccelli”
5 Maggio 2011“I lavori di bonifica delle sponde del torrente Tarquinio effettuati da parte del Consorzio Tevere Nera hanno provocato la distruzione di alcune covate di uccelli che avevano nidificato lungo gli argini: si tratta di un fatto particolarmente grave, che dimostra scarsa attenzione per la tutela ambientale e per il quale attendiamo risposte chiarificatrici da parte dello stesso Consorzio”. E’ quanto affermano il presidente nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani, e il responsabile del dipartimento Ambiente, Caccia e Pesca del partito, Adriano Salicchi in merito all’intervento sulla vegetazione che ha riguardato un lungo tratto del torrente Tarquinio a Gabelletta, nelle vicinanze di Terni: “Il taglio indiscriminato della vegetazione con un mezzo meccanico su entrambe le sponde del corso d’acqua– dichiarano Tracchegiani e Salicchi – ha distrutto alcuni nidi di uccelli, tra i quali germano reale, gallinella d’acqua e fagiano, provocando un vero e proprio scempio ambientale. Tutto ciò in un periodo molto delicato, in cui queste specie si riproducono. E’ opportuno che interventi di questo tipo siano effettuati con maggiore attenzione per l’ambiente e per le specie che ci vivono, al fine di evitare conseguenze importanti sull’ecosistema del territorio. Abbiamo già provveduto a segnalare quanto accaduto agli organi competenti, affinché si faccia maggiore chiarezza su quello che si configura come un vero e proprio attacco all’ambiente. Non ci sorprende, infine, il silenzio delle associazioni ambientaliste sulla vicenda: un atteggiamento che conferma ancora una volta come siano i cacciatori le vere sentinelle ambientali e i primi a preoccuparsi della tutela delle biodiversità”.
Massa Martana, costituito Comitato Abolizione Tassa Tevere Nera
26 marzo 2011riceviamo da: COMITATO CIVICO ABOLIZIONE TASSA TEVERE-NERA MASSA MARTANA e volentieri pubblichiamo
Al termine dell’Assemblea Civica, convocata su iniziativa di Alcini Mellito e Agnetti Gianluca, si è formalmente costituito anche a Massa Martana il Comitato Abolizione Tassa Tevere Nera. Alla presenza di Leo Venturi (TERNI OLTRE) e dell’Avv. Moreno Primieri, in rappresentanza del Comitato Abolizione Tassa Tevere Nera di Todi, si è svolta con la partecipazione di numerosi cittadini, una riunione nella quale si sono affrontate le problematiche dovute alla applicazione di un balzello ingiusto, discriminatorio e vessatorio, avversato dai cittadini e dalle imprese proprio per il suo alto tasso di iniquità. Si è preso atto che il Comune di Massa Martana insieme a quello di Todi, sono gli unici due della Provincia di Perugia, insieme ad altri della Provincia di Terni sottoposti, in riferimento alla tutela idrogeologica del proprio territorio, addirittura ad una doppia tassazione, una applicata dal Consorzio, l’altra a carico della fiscalità generale. E’ stata stigmatizzata pertanto una iniqua imposizione fiscale che crea una evidente disparità di trattamento tra utenti nell’ambito dello stesso territorio provinciale e tra utenti in ambito Regionale. E’ emersa pertanto l’esigenza di creare un organismo civico che, spinto dal principio “partecipare è fare”, svolga una funzione che, superando le diversità partitico-politiche, porti avanti con determinazione iniziative finalizzate al raggiungimento di un obiettivo: ridefinire la normativa di salvaguardia idrogeologica del territorio, sollecitando la Regione all’approvazione in tempi rapidi del Disegno di legge riguardante le modifiche normative delle Comunità Montane con lo scopo di inserire la materia nell’ambito della istituenda Agenzia Forestale Regionale. Il neo- Comitato richiede con forza l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Massa Martana, guidata pro-tempore dal Sindaco Maria Pia Bruscolotti, a farsi carico delle istanze poste dai cittadini /utenti al fine di poterle rappresentare agli Organi Regionali preposti. Auspica inoltre che nel prossimo Consiglio Comunale di Massa Martana si raggiunga l’approvazione unanime di un documento che testimoni la volontà politica di voler conseguire quelle finalità che i cittadini/utenti, a gran voce e con urgenza, richiedono.
“Vallo di Nera e il suo territorio”, in un nuovo libro la storia, l’arte, l’ambiente e le tradizioni del comune di Vallo di Nera
19 febbraio 2011Un bel libro appena stampato, di circa duecento pagine, racconta con testi e immagini a colori la storia, l’arte, l’ambiente e le tradizioni del territorio comunale di Vallo di Nera. Edito dal Comune di Vallo di Nera, grazie al finanziamento concesso dal consorzio Bim “Nera-Velino” di Cascia, e curato da Agnese Benedetti, il volume “Vallo di Nera e il suo territorio” è la ristampa corretta e ampliata dell’originaria guida pubblicata nel 1994, esaurita da diverso tempo per le continue richieste. Ai testi, ai disegni e alle foto della prima edizione, a cui avevano lavorato vari autori come Ubaldo Santi, Bernardino Sperandio, Agnese Benedetti, Alessandro Bianchi, Giampiero Ceccarelli, Angelo Celesti, Romano Cordella, Augusto Lucidi, Gianluca Pistelli, lo Studio Prisma,Vittore Quarantini e Giovanna Sapori, che in quegli anni resero un omaggio particolare a Vallo di Nera essendo quasi tutti originari o legati per ragioni di lavoro al luogo, sono state aggiunte, in questa seconda tiratura, nuove pagine scritte da Agnese Benedetti e nuove foto a tutta facciata scattate dalla stessa autrice e da Massimo Chiappini, su concessione del servizio turistico associato della Valnerina. Alcune fotografie sono state messe a disposizione dagli abitanti di Vallo, che hanno rispolverato materiale e ricordi delle proprie famiglie. Il risultato è un piacevole ed esaustivo volume che spazia dalla presentazione dell’ambiente geografico alle vicende storiche (particolarmente curate dal prof. Ubaldo Santi), dalla descrizione di Vallo di Nera e delle sue frazioni Piedipaterno, Geppa, Paterno, Montefiorello, Meggiano, Piedilacosta e Roccagelli, con la descrizione particolareggiata dei monumenti e una dettagliata guida agli affreschi di Santa Maria in Vallo, fino alla parte dedicata ai riti, alle feste, alle tradizioni, agli antichi mestieri, alla gastronomia e agli sport naturalistici. Non mancano riferimenti alle attività economiche incentrate soprattutto sui prodotti tipici locali come il tartufo, le trote, il formaggio e il farro, e alla vocazione turistica del comune che può vantare i riconoscimenti di “Uno dei borghi più belli d’Italia” e di “Bandiera arancione del Touring Club”. Sfogliando il libro si troveranno notizie sulla ex ferrovia Spoleto-Norcia, sull’organizzazione amministrativa delle comunanze che gestiscono più di mille ettari di territorio, sulle specie animali e floristiche che vivono nella zona. L’opera, impaginata e stampata dalle Grafiche Millefiorini di Norcia, è disponibile presso l’ufficio municipale del sindaco. Essa potrà essere un utile e irrinunciabile strumento per conoscere a fondo Vallo di Nera in tutti i suoi aspetti, a disposizione di chi voglia acquisire informazioni sul piccolo comune della Valnerina, dei turisti desiderosi di conoscere ulteriori notizie e degli stessi abitanti.