Posts Tagged ‘nero’

CERTI SOGNI NON MUOIONO ALL’ALBA.

13 dicembre 2016
uomo-neroCari amici, credete ai sogni? Io certo che no, o per meglio dire, credo ai sogni neri, incubi perversi disavventure notturne che mettono in guardia e in genere non mentono mai. Non credo invece ai  sogni rosa o bianchi perchè non ce n’è bisogno: se si vive una vita normale, fatta di sforzi e ricompense, amore e sacrifici, gioie e delusioni, il sogno rosa è illusorio ed ingannevole ed invita a non accontentarsi. Faccio spesso un sogno nero in cui sbircio attraverso i vetri di una casa, in un paese tanto lontano, lontano, la vita di un gruppo di persone che condividono lo stesso spazio. Una famiglia? Forse; però non vedo mai l’uomo essere presente (il padre?, il marito? Non saprei)

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Libri; Presentazione di “Perugia in Bianco e Nero” di Claudio Bianconi

29 giugno 2015

1512458_10205717482767752_1242783640643013265_nlunedì 29 alle 17 e 30 – in Via Roma nella Sala Sant’Anna – Perugia

Vedere oltre il visibile. Immaginare oltre l’immaginabile. Scovare il particolare nella globalità di una scena. Doti rare, tipiche di chi possiede la capacità di osservare con la mente e con il cuore, non solo con gli occhi. Claudio Bianconi sorprende con “L’Umbria in Bianco e Nero” (Francesco Tozzuolo Editore), una pubblicazione che raccoglie parole e immagini pronte a raccontare quello che la natura e il paesaggio concedono partendo dall’interiorità più profonda e personale ed arrivando alla collettività che non può che rimanere estasiata dal punto di vista dell’autore. Capita sovente a tutti di contemplare le strade della nostra verde Umbria, ma l’andare oltre il visibile è l’opportunità che Claudio Bianconi concede quando i suoi scatti si soffermano su particolari che mutano con le stagioni e con lo scorrere del tempo. E l’immaginare si annida lì dove la figura fotografata è imago, più che immagine: lo specchio inconscio con cui ci si relaziona all’altro o a qualcos’altro. Cattura, quasi fino a mozzare il fiato, il dualismo cromatico: bianco e nero. In alcune fotografie (more…)

Natura meravigliosa e gli incontri che non ti aspetti

27 dicembre 2013

E’ la  vigilia di Natale. Può capitare, si eccome se può capitare, di imbattersi in un uccello di cui magari non hai mai saputo nulla, eppure ti attira molto, ti incuriosisce, lo osservi con  attenzione, cosi è capitato , vedersi trotterellare sulla macchina un esserino nero e giallo, non provava paura, anzi, si esibiva, cosciente della propria bellezza, si specchiava incuriosito  e si è lasciato filmare svolazzando dal cofano agli specchietti.

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La Ballerina Gialla, questo è il suo nome, ha una dimensione 17,5 cm, si distingue ad ogni stagione da tutte le cutrettole per la coda molto lunga di colore nero, con timoniere esterne molto evidenti, parti superiori grigio blu e sottocoda giallo. Petto giallo brillante d’estate, fulvoccio d’inverno. (more…)

Gatto smarrito, forte ricompensa per chi lo trova

10 novembre 2013

ImmagineSmarrita gatta  di 6 anni, sterilizzata e con microchip. E’ nera con la punta della coda bianca e piccole macchie bianche su collo, petto e pancia.

Offresi ricompensa 3000 €.

Elvira Tel. 331 7547531

FOIBE, storia di una inutile mattanza

6 febbraio 2012

Costanza Bondi

di Costanza Bondi

La guerra era finita, dopo cinque lunghi anni di feroci combattimenti. Eppure, invece che deporre le armi, iniziò una vera e propria guerra civile che in Italia perdurò esattamente dal maggio 1945 alla fine del 1947. Esecuzioni sommarie, rappresaglie, omicidi indiscriminati, vendette, sparizioni, fucilazioni a sfondo di faida e condanne a morte sommariamente emesse da Tribunali cosiddetti speciali che continuarono la loro immorale opera anche a guerra finita. Questo lo scenario in cui le stragi avvenute al confine orientale d’Italia e perpetrate sin dal ’43 si dipanarono, rimanendo però tabù e disegnando una delle vicende più scabrose della nostra storiografia: le foibe. Da considerarsi ancora più tabù alla luce della “sentenza Piskuliç” e di molti altri esempi che potremmo annoverare. Oscar Piskuliç, croato ottantaduenne, nell’inchiesta-farsa sulle foibe era stato accusato di aver ucciso nel’44 l’attivista italiano Giuseppe Sinchic. La Cassazione, per difetto di giurisdizione, rigettò il ricorso della parte civile contro la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Roma che l’anno precedente ne aveva formalizzato l’autorizzazione. Sentenza questa appunto presa ad esempio, dicevamo, che non fa che riconfermare come la questione delle foibe, nonché la violenza di regime che ne conseguì, fosse motivata da ragioni di politica interna (insediamento del nuovo potere socialista nel territorio occupato) e internazionali (rivendicazioni territoriali sulla regione in questione). Ecco quindi che la questione delle foibe prese la sua natura intransigente su un doppio binario: da una parte per colpire il fascismo e i triestini legati alla precedente amministrazione fascista, dall’altra per colpire coloro che si opponevano all’annessione di Trieste e del resto della Venezia Giulia alla Jugoslavia. I comunisti infatti sin da subito posero la popolazione di fronte alla difficile scelta, che poi si sarebbe risolta in una questione di vita o di morte: essere pro o contro il comunismo. Ma resta di fondo una questione lapalissiana: l’Italia e gli italiani costituivano per i comunisti il “nemico del passato, del presente e del futuro”. Ossia, nemico del passato per l’annessione di Vittorio Veneto, del presente per l’opposizione all’annessione della Venezia Giulia, del futuro perché l’Italia sarebbe rimasta uno stato legato agli Stai Uniti: e quindi una minaccia capitalista per la vicina Jugoslavia socialista e territorialmente rivendicativa. E il mondo di fronte a Basovizza, Plutone, Vines (conosciuta anche come foiba dei colombi), Monte Nero, Tarnova e Gargaro… rimase a guardare.

Farfalle al cavolo nero

4 marzo 2011

di Elena Proietti

http://oracolodiapollo.blogspot.com/

Eccomi qui sono tornata. La vita come sempre imprevedibile mi ha fatto un gran regalo… Passata la fase della cinica ironia, mi sto lentamente riprendendo e torno alle mie passioni. Quindi signori questa sera si ritorna a parlare di cucina. Sono stufa di pasti mangiati in fretta e voglio condividere con voi la mia voglia di sapore. Il lutto rende insipido qualsiasi piatto … E Fede lo so che avresti storto il naso, ma poi avresti assaggiato e spolverato tutto. Ecco angelo dispettoso stasera si mangia pasta, un bel piatto di costarelle e pancetta alla brace e si trinca con un bel bicchiere di rosso. Per voi signori invece, stasera si prova a mettere in pentola l’ultimo e saporitissimo frutto dell’inverno: il cavolo nero. Voglio proporvi un piatto della tradizione, servono pochissimi ingredienti tutti facilmente reperibili nelle cucine contadine degli inizi del 900 in Umbria. Innanzitutto preparate un trito di sedano (poco ! ),carote e cipolla, mondate e lavate del cavolo nero e tagliatelo a striscioline. Affettate della pancetta e tagliatela a dadini. In una padella fate scaldare poco olio e soffriggete il trito di verdure, aggiungete la pancetta fatela diventare color oro. Quando la pancetta avrà assunto il giusto colore buttate nella padella il cavolo nero e abbassate il fuoco facendolo stufare piano piano. Intanto mettete a bollire una pentola con l’acqua per la pasta. Tirate a  cottura il sugo aggiungendo eventualmente dell’acqua bollente e aggiustate di sale e pepe. Buttate la pasta, io personalmente preferisco delle tagliatelle all’uovo, ma vanno benissimo anche le farfalle ad esempio oppure dei tortiglioni. Scolatela molto, molto al dente e buttate la pasta nella padella del sugo. Portate a cottura aggiungendo l’acqua in cui avete cotto la pasta. Potete spolverare con del formaggio, parmigiano o pecorino quello che preferite. Alcuni aggiungono al sugo dei pomodorini tagliati in quattro, io non li ho citati semplicemente perché, come sapete, in Umbria in questo periodo non ne abbiamo.

Lascio a voi la scelta e soprattutto buon appetito !

NORCIA, BOOM PER IL WEEKEND DEDICATO AL “NERO” DELLA VALNERINA. MISS ITALIA TAGLIA IL NASTRO

21 febbraio 2011

www.tuttoggi.info

È terminato ieri il primo weekend di “Nero Norcia”, la mostra mercato nazionale dedicata al tartufo nero di Norcia. Dopo la sontuosa inaugurazione di venerdì scorso con il taglio del nastro da parte di Miss Italia, Francesca Testasecca, la manifestazione è entrata nel vivo; nei giorni di sabato e domenica infatti i visitatori hanno potuto assistere alle dimostrazioni degli antichi mestieri in Piazza Duomo. Sabato ha avuto luogo “Il maniscalco e il fabbro”, domenica “Giochi di intrecci: come si relizzano gli intrecci in vimini” e “L’arte del Feltro”. Questo degli antichi mestieri è uno dei momenti  principali della manifestazione nursina insieme al laboratorio di tessitura organizzato dal CEDRAV presso l’Antenna del Norcino in via Solferino.

Domenica pomeriggio i numerosi visitatori sono stati intrattenuti dal gruppo degli “Sbandieratori di Calvi”, composti da grandi e piccini, e da uno show culinario del cuoco Mauro Improta, ospite della trasmissione di RaiUno “La prova del cuoco”. Alla fine della dimostrazione del popolare cuoco i presenti hanno potuto degustare le leccornie cucinate durante lo show. Ricco anche il programma degli incontri che si sono tenuti nella Sala del Consiglio Maggiore in Palazzo Comunale. Sabato mattina ha avuto luogo un incontro a cura della Comunità Montana della Valnerina sulla valorizzazione delle Terme di Triponzo. Domenica mattina si sono invece tenuti due importanti eventi legati all’Associazione Nazionale Città del Tartufo che comprende 11 regioni, 50 città e altrettante manifestazioni fieristiche a livello regionale e nazionale. L’associazione ha tenuto il suo consiglio direttivo e ha poi ha chiuso le celebrazioni del ventennale della sua costituzione.

Da segnalare per domenica prossima alle ore 10 un importante incontro presso la Sala del Consiglio Maggiore in Palazzo Comunale, organizzato dall’Associazione Tartufai e Tartuficoltori “Pietro Fontana” di Spoleto. Il titolo dell’incontro è  “Panorama delle leggi regionali sul tartufo. Congruenze ed incongruenze” durante il quale verrà discussa la nuova proposta di legge regionale in materia di tartuficoltura. Sarà presente all’incontro anche il consigliere regionale Massimo Buconi, che si è dimostrato particolarmente attento alla materia della regolamentazione della tartuficoltura in Umbria. Si discuterà la possibile penalizzazione della raccolta del tartufo nero a vantaggio di quella del tartufo bianco; un ottimo motivo per trascorrere anche il prossimo week end a Norcia tra sapori e cultura locale.