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QUESTIONE MORALE – LA RIFORMA CHE UCCIDEREBBE IL PD

3 dicembre 2014
On. Mirko Coratti - Pd

On. Mirko Coratti – Pd

di Ciuenlai

Fanno finta di niente , ma dopo il terremoto che ha colpito l’on. Piduino Di Gennaro, a Roma in una “retata” di estrema destra sono rimasti impigliati nella rete un sacco di uomini del maggior partito italiano, che, a sentire il premier, sarebbe di sinistra.
Parliamo di pezzi da 90 come il Presidente del Consiglio Comunale di Roma Coratti, l’assessore della Giunta Marino Ozzimo e il Consigliere Regionale Patanè, tutti ex Bersaniani che si stavano progressivamente spostando verso Renzi, seguendo il motto del “faccendiere rosso” Buzzi (anche lui della partita) “Gli affari sono affari” e non hanno colore. Ma il più inquietante è un certo Odevaine. Un soggettino che dopo due condanne per “disciplina degli stupefacenti” ed emissione di assegno a vuoto, nel 1989 e nel 1991, viene premiato per l’onorata carriera e nominato vicecapo prima e direttore poi del Sindaco Oulter, in arte Walter Veltroni e nel 2008 direttore della Polizia Provinciale di Zingaretti (quando era Presidente della Provincia). Adesso era da novembre Presidente di una associazione che “promuove i diritti dei migranti”. E, stando ai giudici, anche dei suoi dirigenti, visto che una delle accuse riguarda il “business dell’accoglienza”. Ma Renzi e il Nazareno non hanno tempo per occuparsi di queste cosette. Loro sono impegnati con altri galantuomini (Verdini, Berlusconi e soci) a fare accordi per a sbranare la Costituzione e la democrazia. La questione morale non ha bisogno di essere riformata, va bene così, altrimenti addio accordi. E hanno ragione perché se fossero costretti ad affrontarla, il Pd potrebbe anche non resistere ad un simile colpo.

Parola d’ordine “cancellate la sinistra” OPERAZIONE “LEGISLATURA BREVE”

19 febbraio 2013

fotodi Ciuenlai

Tutti gli indicatori e i sondaggi in mano ai partiti dicono chiaramente che la rincorsa è finita. il centrosinistra vincerà sicuramente alla Camera e , molto probabilmente, anche al Senato. Vincerà, però, portando a casa (Le ultime rilevazioni assegnerebbero a Bersani una quota che va da un minimo del 32,5% ad un massimo del 34,9%) poco meno o poco più di un terzo dei voti. Dovrà governare con il consenso di un italiano su tre, avendo contro i due terzi della nazione. Sarà (more…)

OPERAZIONE SALVACASTA – TERZA PUNTATA – IL RICICLO

21 aprile 2012

di Ciuenlai

Riassunto delle puntate precedenti. Il Governo di Monti, l’impiegato dei banchieri, con il Placet e la sponsorizzazione del Capo dello Stato, ha stretto un patto con l’attuale classe politica : “Voi mi lasciate mano libera nel campo dell’economia e della riorganizzazione sociale (obbiettivo trasformazione dei paesi mediterranei nell’Asia d’Europa con bassi salari, fine del welfare e nessun diritto) e io vi garantisco la possibilità di studiare prima e di mettere in pratica poi i provvedimenti che vi permetteranno di sopravvivere allo “tsunami” dell’antipolitica. E l’operazione “Salvacasta” ha avuto subito inizio con le proposte di riforma costituzionale e, soprattutto della legge elettorale, costruite per fare in modo che nessuna forza alternativa possa disturbare il potere dei manovratori e con la difesa a spada tratta dei rimborsi elettorali che sarebbero pubblici, ma che invece, abbiamo scoperto, essere destinati a soddisfare piccole e grandi esigenze private, alle quali è difficile rinunziare. Adesso va in onda la terza puntata, quella del riciclo. Si comincia a parlare di svolte epocali, di partiti, formazioni e di movimenti nuovi, di cose che sconvolgeranno l’attuale realtà politica. Insomma “le armi segrete che cambieranno in corso della guerra, ci sono: tie!”. Invece cambieranno solo i nomi sulle targhette d’ingresso, ma gli interpreti resteranno gli stessi, con le stesse idee, con lo stesso modo di utilizzare la cosa pubblica a loro favore. E così Berlusconi in omaggio a Lavitola lancerà “Avanti Italia” con Montezemolo, sognando (la) “Passera”, Casini il partito dei “Mari e Monti” corteggiando (il) Passera e Bersani che non lancerà niente. Cambierà solo un accento : Il Pd? “Passerà”.

PALERMO E L’OPERAZIONE “SALVACASTA”

5 marzo 2012

“Ferrandelli è un moderato che ha stupito chi da lontano ha fatto scelte calate dall’alto. Chi a livello nazionale non ha più un rapporto fecondo con il territorio”. Giuseppe Lumia, senatore del Pd e politico di primo piano in Sicilia, commenta la vittoria del suo candidato alle primarie del Centrosinistra a Palermo e per attaccare Bersani, Vendola e Di Pietro: “Quella di Palermo è stata una grossa scoppola per loro e per la foto di Vasto. E’ uno schiaffo a chi pensa di governare il Mezzogiorno con una idea estrema della politica. Una alleanza che non deve avere pregiudizi e deve coinvolgere le forze sane sia del Centrosinistra che del mondo moderato”


Commento di Ciuenlai

La Borsellino ha perso. Sarebbe sbagliato nascondersi dietro i brogli, gli inquinamenti, i raggiri ecc. Palermo è una città dove destra e mafia hanno costantemente dettato legge. Il vecchio Pci, soprattutto alle comunali, ha avuto sempre un ruolo di rappresentanza, scendendo immancabilmente, ogni volta, sotto il 10%. Per me sarebbe stata quindi una grande sorpresa se una candidata fortemente caratterizzata a sinistra avesse avuto una incoronazione plebiscitaria o consistentemente maggioritaria. Ma non è questo il punto, perché le primarie di Palermo travalicano il fatto locale. Sono state il punto culminante di una offensiva delle forze moderate dentro il Pd e dentro il centrosinistra, tesa a scardinare lo schema di Vasto, ad emarginare la sinistra, per cementare l’ultimo anello di una gigantesca operazione conservatrice. Non è un caso che nello stesso momento viene annunciato un accordo sulle riforme costituzionali e soprattutto su una legge elettorale liberticida che dà cittadinanza solo ai partiti che superano l’11% e diritto di tribuna solo a chi supera il 5%. Una legge dove i parlamentari sono ancora nominati dai partiti sia nella parte dei collegi che in quella delle liste, che, udite udite, restano bloccate, come in passato. Il porcellum non viene quindi superato, ma adattato e in peggio. Sembrava impossibile, ma Violante e soci sono sulla buona strada. Lo scopo è semplice. Decidere le alleanze dopo le elezioni, potenziare il cosiddetto voto utile, salvare quella che chiamiamo casta e visto che nessuno dei principali concorrenti (destra, terzo polo e Pd) otterrà i voti necessari a governare da solo, sancire la “dittatura” del potere finanziario attraverso la prosecuzione della grande coalizione sotto il cappello e l’egida di Monti o della Passera di turno. Non è un caso che proprio questa mattina il vicesegretario del Pd Enrico Letta suoni le campane a morto per l’art.18. E non è un caso che sia il Pd a fare proposte di legge che somigliano tanto a salvacondotti per i processi di Berlusconi. Tutti elementi che evidenziano il mutamento degli equilibri nel Partito Democratico a favore dei centristi cattolici e dei moderati, che hanno deciso di imboccare decisamente la strada del consociativismo, cominciando con il confermare ed allargare il sodalizio con Lombardo. L’attuale classe dirigente ha capito che solo facendo fronte comune può salvarsi. Così si diletta nella cosa che gli viene più naturale; ridisegnare le regole a suo uso e consumo. Una domanda urgente : Di fronte a questo la sinistra e le forze alternative a questo schifo, che faranno? Perché questa, se non l’avete capito, è l’ultima chiamata!

nota di redazione: Palermo da sempre è il laboratorio politico dove si fanno le prove generali per Roma, niente di nuovo sotto il sole di Sicilia e sotto il cielo italiano.

OPERAZIONE ANTIDROGA. IL SINDACO BOCCALI: LA MIA SODDISFAZIONE ALLE FORZE DELL’ORDINE

4 febbraio 2012

Eroina e cocaina provenienti dalla Campania, ed una manovalanza sostanzialmente composta da

Wladimiro Boccali

tunisini arrivati direttamente a Perugia da Lampedusa. Lo scenario non è nuovo, anzi era stato delineato nel recente passato con l’ evidenza dei fatti. L’ operazione della squadra mobile conferma però che a fronte dell’ impresa dello spaccio, ci sono anche, e sono forti, l’impegno e la professionalità delle forze dell’ ordine, sempre in grado di contrastarla. Una ventina di arresti, per la gran parte di immigrati tunisini, è un risultato molto positivo di una operazione condotta con grande competenza. Operazioni come queste stanno diventando abituali, ma il plauso dei perugini, che sono sicuro di rappresentare, non si attenua, come non viene meno la sollecitazione dell’ Amministrazione comunale a proseguire in questa direzione. Sono felice di cogliere anche questa ultima vicenda per esprimere a magistrati e Polizia la soddisfazione della comunità perugina. E’ un altro segnale forte, l’ennesimo, della forte volontà di combattere senza pausa questa piaga che affligge la nostra città, un segnale che dà alle persone oneste fiducia nella presenza dello Stato, mentre i criminali devono sapere che a Perugia non sono sicuri.

Wladimiro Boccali – Sindaco di Perugia