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Sanità, ci sarà un caso Catania anche negli ospedali umbri?

14 febbraio 2015

ambulanza-notturna-1In questi giorni sui giornali si è fatto il nome di Walter Orlandi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, come papabile assessore alla sanità nel caso in cui Catiuscia Marini venisse rieletta. Nonostante le smentite di rito della Marini, si parla quindi di un’ulteriore avanzamento per il Direttore Orlandi, che entrerebbe “finalmente” in politica passando dalla porta principale… Nulla di strano, (more…)

Dibattito in Giunta ma la nomina di Walter Orlandi era già decisa, imbarazzo in Consiglio Regionale

14 luglio 2011

Sandra Monacelli

di Sandra Monacelli, capogruppo Udc – Casini

La questione dei criteri per le nomine dei direttori generali e dei primari, dopo aver patito un iter travagliato, subisce oggi un’improvvisa forzatura da parte della Presidente-Assessore, che sbiadisce i contorni dell’acceso e lungo dibattito in Consiglio, ridotto così a teatrino politico. La nomina di Walter Orlandi era già in tasca, una settimana prima che l’atto venisse licenziato dal Consiglio regionale, indipendentemente dal suo esito.

Probabilmente il fatto che il disegno di legge, rispetto al testo presentato dalla Giunta, abbia subito modifiche inaspettate per la stessa proponente, deve aver indotto la Presidente a tenere pronto un piano B. Ma allora che senso aveva portarlo all’attenzione del Consiglio, il quale dopo un ampio dibattito aveva indicato degli input ben precisi persino da parte delle forze di maggioranza, per poi disattenderli il giorno dopo? Perché si è voluta consumare questa farsa, con molti attori interni alla coalizione stessa che governa? L’atto di nomina di Orlandi, a questo punto, si configura come un vero e proprio tentativo di calpestare l’azione del Consiglio, ponendo enormi difficoltà in futuro nei rapporti con la Giunta.

Sin dall’inizio del dibattito avevo già avuto modo di affermare come la politica deve esercitare appieno il suo ruolo nel gestire le sorti della sanità umbra, riconoscendo e premiando i principi di qualità e merito, assumendo in pieno tale responsabilità all’interno però del margine di arbitrio che la classe politica deve avere nella selezione dei manager. La possibilità di mantenere un dirigente, se meritevole, o di sostituirlo in caso di valutazione negativa va dunque preservata. Non è in discussione la sostanza di questo principio, quanto la forma usata nella circostanza specifica. Ed in politica, si sa, la forma è sostanza!

Sono perfettamente cosciente dell’opportunità di affidare l’incarico di Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia “Santa Maria della Misericordia” al dott. Walter Orlandi, attuale Direttore generale dell’Azienda stessa, per “garantire nel modo più adeguato le esigenze di continuità gestionale al fine di definire nel merito l’assetto normativo e istituzionale del sistema sanitario regionale” come recita la delibera di Giunta n.744 del 05/07/2011, con “durata fino al 31/12/2012 per consentire allo stesso di realizzare gli specifici obiettivi in relazione ai programmi della Giunta regionale”. Il 16 luglio prossimo, infatti, scade il suo incarico, mentre sono in atto le procedure per la stipula di un nuovo Protocollo d’intesa fra la Regione Umbria e l’Università degli Studi di Perugia, processo che avrà necessarie ripercussioni sugli organi dell’Azienda, in virtù di una rivisitazione dei rapporti tra Servizio Sanitario Regionale e Università per rafforzarne la collaborazione, obiettivo che la Giunta intende raggiungere entro la fine del 2012. Le ragioni della nomina, dunque, ci starebbero tutte.

Quel che non convince è, ancora una volta, questa vecchia e logora dinamica delle nomine, che non evidenzia discontinuità rispetto alle gestioni passate e sforna stessi metodi.

La domanda da un milione di dollari è oggi: quale cambiamento è possibile realizzare, se gli apicali hanno sempre le stesse facce? Questo modo di operare sta travolgendo tutta la galassia che ruota attorno alla Regione, dalla sanità alle varie aziende (Arusia in testa…) e non fa purtroppo ben sperare circa la volontà di cambiamento di questa Giunta, guidata da una Presidente giovane e fresca di primo anno di mandato, dalla quale ci si aspetterebbe tutto tranne che la realtà umbra rimanga pressoché immutata.

Le inchieste giudiziarie, al netto di giudizi assolutori o di condanna, avrebbero dovuto indurre ad un energico cambiamento di passo e ad una vera discontinuità gestionale, di cui fino ad oggi non esistono che impercettibili tracce.

Auspico allora, guardando avanti, in riferimento alla situazione degli incarichi dei direttori generali, caratterizzata per la disomogeneità delle scadenze, come evidenziato dalla Giunta stessa, la quale ha espresso anche l’intento di riallinearle, progressivamente e compatibilmente con gli incarichi in atto, un profondo e sostanziale cambiamento: doveroso non solo per il rispetto verso il Consiglio, ma nei confronti degli umbri che lo aspettano con ansia!

Sandra Monacelli

Presidente gruppo consiliare

“Casini – Unione di Centro”

Presentato a Città della Pieve il libro di Luciano Vagni “Il cielo degli Etruschi”

28 ottobre 2010

Ing. Luciano Vagni, Ing. Giovanni Orlandi, Arch. Franco Anesi

di Francesco La Rosa

Presentato a Città della Pieve nella sala dell’astronomia presso il Centro Congressi dell’Associazione Etica Vivente il libro sugli “Etruschi sotto la Cattedrale” “Il Cielo degli Etruschi”, scritto da Luciano Vagni a seguito degli scavi eseguiti a San Lorenzo per il consolidamento delle fondazioni della Cattedrale di Perugia.

Alla presentazione è seguito un convegno che ha affrontato il tema della corrispondenza, tipica del popolo etrusco, fra il macrocosmo cielo ed il microcosmo sulla terra, in particolare la città di Perugia e le altre città etrusche.

Perugia Cattedrale e p. IV Novembre

Il tema, a prima vista difficile e di chiari riferimenti esoterici è risultato alla luce dei fatti una puntuale corrispondenza geometrica e stellare delle città  del popolo etrusco che, come è noto, era un attento e valente osservatore astronomico e delle costellazioni.

Strada sotto la Cattedrale

Il tema, come era prevedibile,  ha destato la grande curiosità di un pubblico particolarmente attento e qualificato del mondo scientifico ed intellettuale, tanto è vero che sono state numerose le domande che hanno tenuto alto il livello del dibattito che ne è seguito e per certi versi inaspettato.

Si spera che l’eco di queste giornate di  riflessione dia l’opportunità di nuovi incontri magari prima dell’apertura ufficiale al pubblico degli scavi prevista all’inizio del 2011.

L’apertura e la levatura delle menti che hanno partecipato al dibattito ha dato per certa l’ipotesi di corrispondenza che ancora oggi il mondo accademico ufficiale, soprattutto nel settore storico archeologico ha difficoltà ad accettare.

Da registrare la gradita presenza fra il pubblico di Maria Rosi, neo eletta in consiglio regionale che già da tempo segue con particolare interesse ed attenzione i risultati degli scavi e che ha rilevato che la comprensione di certe opere presuppone uno studio interdisciplinare e che non può essere limitato, come interdisciplinare è stata la partecipazione del pubblico costituito da scienziati del mondo umanistico e tecnologico