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Stefania Craxi presenta il nuovo Manifesto dei Riformisti Italiani e lancia una raccolta di firme per formare un’assemblea costituente

7 dicembre 2011

L’iniziativa di Milano, promossa dall’ On. Stefania Craxi, ha dato il via al movimento dei Riformisti Italiani. Davanti ad una platea di oltre mille persone, alla presenza di personalità quali Casini, Formigoni, La Russa e Alfano, con la partecipazione di rappresentanti del mondo sindacale, del lavoro e dell’università e l’intervento di giovani ragazzi e ragazze che hanno portato l’esperienza di tutte le regioni d’Italia, Stefania Craxi ha presentato il Manifesto dei Riformisti. Grande apprezzamento per l’iniziativa è arrivato da tutti i presenti, in riferimento ai temi fondamentali su cui il manifesto ha posto le sue basi. Una grande riforma diventa oggi l’unica soluzione in grado di far uscire il Paese da una crisi permanente. Bisogna prendere atto che da oltre venti anni il Parlamento e la Politica tutta non hanno avuto la forza e la capacità di affrontare questo tema, impedendo di fatto una fase di modernizzazione necessaria a dare risposte alle grandi sfide lanciate dall’Europa, dai mercati, dalla finanza e da una società in costante evoluzione. In Italia esiste un blocco conservatore che ha impedito nel passato ed impedisce tuttora una politica delle riforme. Una bocrazia insopportabile, una miriade di leggi spesso incomprensibili, forme di corporativismo radicate nel tessuto sociale e lavorativo e una sistema parlamentare lento ed inadeguato, sono alcuni dei freni che impediscono al Paese di crescere, di creare lavoro e sviluppo. L’idea che la Carta Costituzionale sia intoccabile fa oramai da sponda ad una cultura conservatrice, cieca di fronte ad un sistema-paese che, se non trova il coraggio ed un metodo per cambiare strutturalmente, sarà relegato ad uno stato di crisi permanente.

Su questi presupposti, anche in Umbria, i Riformisti Italiani lanciano una raccolta di firme per da vita ad un’ Assemblea Costituente, da eleggere con sistema proporzionale, che lavori alla redazione di una nuova Carta Fondamentale dello Stato, cosi come consentito dall’art. 138 della Costituzione. A tal fine nel corso dei prossime settimane i Riformisti Italiani dell’ Umbria si attiveranno nelle principali piazze con dei tavoli per sottoscrivere la petizione. Chi volesse puo’ aderire si da subito visitando il sito http://www.riformistitaliani.it.

Floriano Pizzichini –  coordinatore regionale

TODI TRA LE “PENE” DELLA MARINI E I “VANTAGGI” DI RUGGIANO

29 ottobre 2011

di Ciuenlai

Le elezioni di Todi si tingono di giallo. Dentro una vicenda tutta locale, si innestano, in questo preciso momento, anche eventi politici regionali, che potrebbero determinare scosse superiori al settimo grado della scala Richter. La partita è tutta interna al centrosinistra. Si comincia con le primarie. Il favorito è il Piduino Carlo Rossini, sostenuto da Catiuscia Marini. Voci di corridoio dicono che il leader dei socialisti, il Consigliere Regionale Massimo Buconi, abbia cercato di aiutare il “bambino” della Presidente mettendo in campo Emilio Costanzi, che non godrebbe del favore dell’ampio, storico e consolidato elettorato socialista della patria di Iacopone. E Costanzi è l’unico concorrente che, sulla carta, ha qualche possibilità di giocarsi la partita. Lo strano è che Rossini non ha ancora superato lo scoglio delle primarie ed è già dato come “sicuro perdente” nei confronti dell’attuale primo cittadino Antonino Ruggiano. Una voce suicida, ma insistente, che secondo personaggi politici “molto al dentro” delle vicende tuderti verrebbe messa in giro da una parte del Pd, “interessato” ad usare la vicenda come arma nei confronti della Marini. Anzi come “la mazzata definitiva”. Per il momento sono solo voci maligne, ma qualche segnale che induce al sospetto c’è. Sono mesi che i detrattori della Presidente vanno ripetendo in tutta l’Umbria, che Todi è stato l’unico comune nel quale non si è raggiunto il quorum per i recenti referendum. Non è quindi difficile immaginare cosa potrebbe succedere qualora “il pupillo” di Catiuscia venisse sconfitto alle elezioni o peggio alle primarie. E l’aria che tira è densa di pericoli. Abbiamo detto che la componente più importante del centrosinistra, i socialisti, sembrano orientati ad aiutare il “ragazzo democratico”. Ma il Psi non si presenterà alle elezioni in maniera granitica. L’eretico Floriano Pizzichini, eletto nel centrosinistra ma passato alla destra dopo essere diventato Presidente del Consiglio Comunale, sembrerebbe orientato a fare una lista di socialisti in appoggio a Ruggiano. Del resto, non sarebbe una novità, il Vicesindaco Moreno Primieri viene da quelle parti e anche lui “mangia” su quel piatto. E’ in questo contesto che potrebbe maturare un atteggiamento “punitivo” nei confronti della Marini anche di settori dei democratici. Un atteggiamento che verrebbe favorito dai tanti mugugni interni suscitati dalle presunte manovre del “vecchio burattinaio” del Pd tuderte : Getulio Petrini, da sempre considerato vicinissimo a Catiuscia. Dunque Il rischio che il povero Rossini finisca in un tritacarne più grande di lui, è più di una eventualità; è una concreta possibilità. Ho più volte detto che le prossime amministrative sono elezioni molto importanti perché la sinistra le gioca fuori casa, in comuni che la destra ha strappato ai “rossi” 5 anni fa. Mantenerli vorrebbe dire radicarsi, perderli significherebbe mettere in soffitta qualsiasi sogno di gloria per un eventuale sfondamento nel 2014. Ma, purtroppo per il centrosinistra, oltre a Todi le notizie che rimbalzano da Deruta e da Bettona non sono affatto rassicuranti. Anzi sono sconfortanti, talmente sconfortanti da far pronunciare a qualche dirigente del Pd che segue la pratica elezioni frasi del tipo : “per vincere ci vuole un miracolo”. E il miracolo si chiama abbinamento con le eventuali “politiche”. La paura è che questo non si avveri e che a primavera si debba ascoltare un annuncio di questo genere : “Signori e signore, avete assistito all’ennesima puntata della serie “facciamoci del male”, prodotta dal Pd umbro”.

 

Ospedale di Todi, Floriano Pizzichini replica alla presidente Marini

28 febbraio 2011

“Bene ha fatto la Presidente della Giunta Regionale, Catiuscia Marini, a puntualizzare che  la gestione e le scelte sulla struttura dell’Ospedale di Porta Romana sono in capo alla Regione e non al Comune di Todi. Tale intervento chiarisce infatti  come la struttura, proprio per una  scelta politica di Catiuscia Marini, allora Sindaco di Todi, oggi sia nella disponibilità di essere venduta dalla Regione dell’Umbria, diversamente, ad esempio, da quanto previsto per la struttura di Marsciano”. È quanto afferma Floriano Pizzichini, Presidente del Consiglio Comunale di Todi, che nei giorni scorsi aveva promosso un incontro fra Regione, Asl, Comune di Todi e conferenza dei Capigruppo per definire il futuro della struttura ospedaliera. “Faccio  rilevare , che tale mia iniziativa è nata con la condivisione della  Conferenza dei capigruppo, alla presenza di esponenti di maggioranza ed opposizione, con l’obiettivo di portare un contributo positivo e propositivo ad una questione di grande interesse per la città. È del tutto evidente, infatti, come lo spostamento dell’ospedale dall’attuale struttura di Porta Romana a Pantalla, determinerà l’impoverimento di quella zona e la necessità di porre in essere soluzioni nel più breve tempo possibile. Certamente tale proposito nulla toglie all’autonomia della Regione, ne si frappone  ad  iniziative che prevedano la partecipazione dei Sindaci del comprensorio. In  tal senso – prosegue Pizzichini – l’invito  non ha carattere esclusivo, bensì partecipativo, così come chiesto più volte dalle forze politiche presenti in consiglio comunale rispetto numerose questioni di interesse cittadino. Pertanto è mia intenzione proseguire su questa strada, convocando l’annunciato incontro nei prossimi giorni, al quale auspico la partecipazione della Regione e di tutti i soggetti invitati”. Il presidente  Pizzichini conclude la nota stigmatizzando la posizione del Pd di Todi sulla vicenda: “E’ incomprensibile come il Pd tuderte abbia ricusato le scelte della conferenza dei capigruppo e il costruttivo atteggiamento  tenuto dagli esponenti del centrosinistra  in quell’incontro, nel quale, la mia proposta  era  stata unanimemente condivisa,  tanto nel  metodo quanto nel  merito. Ricordo inoltre che a nulla valgono le accuse di sovrapposizione con l’amministrazione Comunale, che già di per sé, da mesi chiede incontri alla Regione su tale materia, senza ottenere risposta”.

Todi, Antonino Ruggiano nominato “Sindaco difensore dell’Infanzia”

27 novembre 2010

Il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano, è stato nominato questa mattina “Sindaco difensore dell’Infanzia” da parte del presidente regionale dell’Unicef Brunetti e dalla presidente provinciale Catarinelli. A pochi giorni dalla celebrazione del 21° anniversario della firma della convenzione sui diritti dell’infanzia, la città di Todi entra così nel circuito delle città amiche dei bambini. La cerimonia di stamani, per cui è stata convocata una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, ha visto la partecipazione degli studenti delle classi medie della scuola “Cocchi-Aosta” e delle due classi quinte della scuola primaria “San Fortunato e Santa Prassede”, con i rispettivi docenti e dirigenti scolastici. Dopo l’esecuzione dell’Inno alla Gioia e dell’Inno di Mameli da parte della scuola comunale di musica, il presidente del Consiglio Comunale, Floriano Pizzichini, ha aperto la seduta sottolineando come “la misura di una civiltà si misura nel rispetto che essa riserva ai propri figli” per poi passare la parola al sindaco Ruggiano. Nel corso del suo intervento, il primo cittadino ha avuto modo di ricordare come il Comune “sia la casa di tutti i giovani del territorio” e come la nomina della giornata odierna sia frutto “di un percorso amministrativo già tracciato dalla precedente giunta”. Ruggiano ha ricordato l’opera costante e universale dell’Unicef per i bambini e le bambine, sia nei Paesi in via di sviluppo ma anche in quelli più industrializzati, soffermandosi poi sulle attività attivate nel territorio tuderte, che vanno dall’amplissima offerta didattica presente per gli studenti di ogni ordine e grado al progetti di avanguardia in ambito scolastico, come quelli che interessano le varie forme di attività motoria, ma anche quelli inerenti l’ambito multimediale della didattica. Tra le iniziative ricordate dal sindaco vi è stata anche l’istituzione della consulta dei giovani, “luogo privilegiato per la proposta delle istanze da parte dei nostri giovani concittadini”, realizzata attraverso la collaborazione dei consiglieri Romina Perni (Pd) e Michele Martorelli (Pdl), così come il servizio Informagiovani, che interessa tutti i Comuni della Media Valle del Tevere. Ruggiano ha anche posto l’accento sull’elevato grado di integrazione culturale raggiunto nella città da parte dei giovanissimi, così come l’attenzione posta dell’amministrazione e dalle svariate associazioni ed istituzioni del territorio nei confronti delle famiglie, nonché l’opera dei centri di ascolto, tale da configurare quello tuderte come un vero e proprio “territorio di missione”. A seguito dell’intervento del sindaco, hanno portato il loro saluto l’assessore alle politiche sociali Nazzareno Menghini, il vescovo di Todi monsignor Giovanni Scannavino ed i vertici regionali e provinciali dell’Unicef.