La Giunta Romizi con l’immediato interessamento alle istanze della Confesercenti di Perugia ha dimostrato la sua estrema sensibilità verso i temi della sicurezza, dell’ordine pubblico e del sostegno ai commercianti. In riferimento all’incontro che si è tenuto appunto tra il sindaco Andrea Romizi e il presidente di Confesercenti (more…)
Posts Tagged ‘polizia’
Perari (Forza Italia) la polizia provinciale per la sicurezza di Perugia
8 novembre 2014SBLOCCO STIPENDI FORZE DI POLIZIA
12 settembre 2014Che gran confusione. Un cosa è certa, sulla protesta delle forze di polizia il governo ha guadagnato un altro flop. Mi chiedo, tra di loro, si parlano? Insomma non si sono mai chiesti che il governo deve uscire con una sola voce? Incontrovertibile, mostrando stabilità almeno nelle decisioni, visto che economicamente vacilliamo. E no. Non son bravi neanche in quello. Mai vista una settimana più confusionaria. Meno male che dovevano “combattere” con le forze dell’ordine in patria, fossero state forze ostili straniere, saremmo spacciati! (more…)
Ronconi: risponde all’Assessore Provinciale De Marinis
22 luglio 2014Una polizia provinciale che continua a comminare multe quando la Provincia non c’è più e dunque non si sa per conti di chi, un assessore provinciale, mai candidatosi e mai eletto ma solo nominato da un Presidente oggi in prorogatio per gli affari correnti e (more…)
Ronconi: Esentare la Polizia provinciale dal comminare le multe
22 luglio 2014La Polizia provinciale è un corpo di una Istituzione che non c’è più, è in via di estinzione e che sarà sostituita da un nuovo organo di tipo amministrativo. E’ (more…)
La Provincia non c’è più ma la polizia provinciale si?
11 giugno 2014Il Consiglio provinciale di Perugia è stato sciolto, si va con una specie di gestione commissariale per gli affari correnti del Presidente e della giunta alla revisione completa delle competenze della provincia che sarà comunque solo un ente (more…)
UGL: “Sindacati e istituzioni ascoltino la rabbia dei lavoratori: dobbiamo dare risposte certe per evitare il caos”
19 dicembre 2013Perugia, “Solo tre agenti della Polizia Municipale da Elce al Pantano”
15 ottobre 2013Da Elce fino al Pantano ci sono solo quattro agenti della Municipale di Perugia per controllare le strade, fare verifiche amministrative e rispondere alle chiamate dei cittadini. Un’area vasta e densa di frazioni e quartieri che non può essere (more…)
VANIFICATI SFORZI PER LE FORZE DELL’ORDINE A CAUSA DELLE NORMATIVE LEGISLATIVE
16 settembre 2013riceviamo e pubblichiamo
Questa è l’amara constatazione percepita dai cittadini, che rivolgendosi alle Forze dell’ordine, ricevono risposte poco rassicuranti, per non dire spesso disarmanti, le quali si dichiarano impotenti ad agire a causa delle normative legislative che (more…)
UGL: Manifestazione dell’AST “operai contro operai”, non devono essere offuscate le ragioni dei lavoratori
6 giugno 2013La situazione lavorativa precaria dell’indotto siderurgico umbro, come troppo spesso accade in Italia, anche a Terni ha portato allo scontro due categorie di lavoratori – poliziotti da una parte e metalmeccanici dall’altra, ma ancora una (more…)
Guido Lanzo: Forze Armate e Polizia, preoccupazioni del MIR – Moderati in rivoluzione
19 febbraio 2013Il MIR è fortemente preoccupato per le condizioni economiche, di servizio e del morale del personale delle Forze Armate e di Polizia. I precedenti governi hanno, nei fatti, decretato la morte della peculiarità e della specificità della condizione militare, attuando una serie di provvedimenti negativi che hanno ulteriormente penalizzato la categoria di lavoratori deputato alla Difesa del Territorio Nazionale tralasciando le problematiche connesse alla Sicurezza Interna.
Gli eventi degli ultimi anni hanno impedito di redigere una piena riforma (more…)
NUOVO INCARICO NELLA POLIZIA PER DANIELE DOTTORINI
10 gennaio 2013Dopo ben 11 anni di servizio presso il Commissariato della Polizia di Stato di Spoleto, caratterizzati da grande professionalità e dedizione al lavoro, all’assistente capo Daniele Dottorini è stato assegnato un nuovo incarico, e a partire dal 14 gennaio 2013 prenderà servizio in una nuova sede.
UGL:“Le forze di Polizia non si toccano”
23 novembre 2012Lo dichiarano il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella e il segretario regionale Enzo Gaudiosi
La polemica che in questi giorni infuria sulle pagine dei giornali approda anche in Umbria. Le forze dell’Ordine vengono accusate di eccessivo uso della forza per le questioni che riguardano (more…)
UGL: ” bene il Reparto Mobile ed il presidio in centro, ora puntare sulla cultura della sicurezza”.
10 Maggio 2012Oggi è evidente il fallimento dei politici locali in materia di “sicurezza” che, da sempre, invece di fronteggiare l’avvento della criminalità con progetti sul territorio, ha pensato solo ad organizzare assemblee pubbliche al fine di convincere i cittadini che tutto era sotto controllo. NOI da sempre abbiamo denunciato la mancanza di uomini in divisa , e da circa tre anni, stiamo proponendo (more…)
PROVE TECNICHE DI STATO DI POLIZIA?
10 aprile 2012Da qualche tempo, più o meno da quando in Italia è iniziata l’Era del serenissimo governo tecnico, il rapporto fra Stato e contribuenti è bruscamente cambiato. Non si tratta tanto di sostanza: da sempre ogni stato esige dai suoi sudditi una certa quantità di gabelle, lo stato inseguendo e i sudditi, senza troppo entusiasmo, aprendo la borsa. Ciò che è mutato è, piuttosto, il clima, l’atteggiamento, l’atmosfera. Insomma: tira un’aria strana, a metà strada fra l’incitamento alla delazione e lo scatenamento di uno stato di polizia. Vale sempre la pena, quando si tocca il tasto delle tasse, precisare che qui nessuno vuole tessere l’elogio dell’evasore, né mettere in cattiva luce chi, per dovere e mestiere, ha il compito ingrato di rastrellare le imposte e scovare i furbetti. Il punto è un altro: ed è che questa escalation di operazioni della Guardia di finanza, questi blitz quotidiani, questa colpevolizzazione a targhe alterne delle categorie in blocco (una volta i ristoratori, un’altra i frequentatori di alberghi di lusso, ma solo a Cortina, e così via); questa concatenazione di fenomeni essenzialmente mediatici fa pensare. E mette un po’ i brividi. In fondo, si sta preparando il terreno a un capovolgimento giuridico e morale, che si chiama presunzione di colpevolezza. E’ come se si stesse costruendo giorno per giorno uno scenario nel quale il cittadino è, a priori, evasore; potrà casomai, provare lui, a suo carico, di essere invece un onesto pagatore delle imposte. A parte il fatto che c’è una tassazione – quella indiretta – alla quale nessuno può sottrarsi nello stesso momento in cui consuma un certo bene. Ma il punto dolente è un altro: e cioè che questa inversione dell’onere della prova è gravissima, e non è degna di una civiltà giuridica gloriosa come la nostra. C’è un garantismo penale che più o meno tutti ammettono: nessun cittadino è colpevole fino a quando non è stato condannato con una sentenza passata in giudicato. Questo significa che l’imputato, sbattuto in prima pagina, passato ai raggi x a Porta a Porta, magari con lo sguardo lombrosianamente tipico del delinquente nato; tale imputato è, fino alla sentenza di terzo grado, innocente. Ora, qui ci vorrebbe che qualcuno rispolverasse un analogo, a fortiori ancor più ragionevole, garantismo fiscale. Un garantismo che permettesse di riconoscere che ogni cittadino non è un evasore fiscale fino a prova contraria. E che non basta appartenere a una certa categoria, o frequentare un certo luogo, o guidare una certa macchina, per essere subito classificato come farabutto. Questa immagine di un potere costituito che incombe arcigno e fruga nelle nostre tasche è orribile, e fa pensare che Max Weber avesse ragione quando definì lo Stato, fra lo sconcerto generale dei suoi studenti, “un gelido mostro”. Anche perché questa forma mentis è funzionale a dimenticarsi una verità elementare: e cioè che lo stato esiste in funzione della società civile, in funzione dell’uomo, in funzione del bene comune. Non il contrario. Non vorremmo che si preparasse sotto i nostri occhi una statolatria che, francamente, pensavamo di aver rottamato con Marx e tutti i suoi nipotini. Magari “tecnica”, magari benedetta dai liberali del Corriere della Sera, ma sempre di statolatria si tratterebbe.
Mario Palmaro
UGL: L’APPARATO DELLA SICUREZZA VA RICOSTRUITO
9 marzo 2012L’apparato della sicurezza ha bisogno di nuove politiche finalizzate a garantire il massimo della sicurezza, ottimizzando al meglio le poche risorse economiche a disposizione e l’esiguo numero di uomini in servizio. Bisogna effettuare un’attenta, responsabile e coraggiosa rimodulazione e ridistribuzione delle risorse a disposizione delle Forze di Polizia in sintonia con i Corpi di Polizia Locali. Non ci possiamo più permettere sovrapposizione, con dispendio di energie e di risorse umane, per il controllo del territorio. Vogliamo una soluzione subito. Troppo tempo e troppe parole si sono spese sino ad oggi sul problema della sicurezza per la città di Perugia. Bisogna avere il coraggio di adottare immediatamente politiche sulla sicurezza che siano operativamente efficienti ed efficaci. Droga, prostituzione, alcolismo, bullismo, rapine ed aggressioni sono fenomeni sul territorio in aumento, evidentemente non sono state prese o adottate soluzioni adeguate. Non vogliamo militarizzare la città, ma certamente va garantito l’ordine sociale anche attraverso l’insegnamento nelle scuole e nelle famiglie. Investire sui giovani spiegando loro cosa è la droga e l’alcool, rende i giovani meno vulnerabili ed in termini concreti significa avere per i prossimi anni un decremento di gravi episodi di delinquenza. Ci voleva il morto perché i vertici romani del Dipartimento della P.S. presso il Viminale venissero ad un tavolo presso la Prefettura di Perugia per dare il personale contributo al Coordinamento delle Forze di Polizia, al fine di trovare soluzioni più idonee anche in termini di rinforzi di uomini in divisa considerando che per gli ultimi 5000 poliziotti movimentati sul territorio nazionale solo meno di una decina sono stati trasferiti nell’ intera provincia di Perugia, senza considerare che circa 30 persone sono andate in pensione solo negli ultimi due anni. L’UGL Polizia manifesta sabato mattina sotto la Prefettura dalle 9.30 per far sentire la voce di tanti colleghi che come tanti cittadini vogliono cambiare rotta in termini di sicurezza per vivere una città più serena e sicura.
Enzo Gaudiosi, vice segretario Nazionale Ugl
Futuro e Libertà Umbria plaude alle brillanti operazioni delle Forze dell’Ordine e della Magistratura
23 febbraio 2012Gli uomini della narcotici di Terni si sono resi protagonisti di una brillante operazione che ha portato all’arresto di tre albanesi mentre tornavano dalla Puglia con un carico di 180 chili di marijuana. Oggi apprendiamo dai media che, sempre a Terni, la squadra della Digos ha smantellato una organizzazione legata al gruppo terroristico turco Hezbollah che agiva sotto la copertura di Kebab aperti in diversi regioni italiane. Esprimiamo la nostra riconoscenza alle Forze dell’Ordine ed alla Magistratura per l’azione incessante di contrasto alla criminalità che con umiltà, dedizione e professionalità svolge per la sicurezza della collettività ed a tutela del valore irrinunciabile della legalità. Ancora una volta l’Umbria è al centro di vicende legate allo spaccio ed al terrorismo. Pare evidente che criminali e terroristi hanno individuato nella nostra regione l’habitat più tranquillo dove porre le basi operative delle loro attività. Probabilmente per la rete di complicità che riescono ad instaurare e sulle quali occorre esercitare la massima attenzione, non solo da parte delle Forze dell’Ordine che – come dimostrano i brillanti successi conseguiti anche in questi giorni – fanno pienamente il loro dovere, ma anche e soprattutto dalle altre Istituzioni che devono attuare forme stringenti di vigilanza sulle attività commerciali che insistono nel territorio e che spesso si rivelano “coperture” per azioni criminali. Particolare attenzione va dedicata anche al controllo sulla veridicità dei contratti di lavoro che vengono esibiti per l’ottenimento dei permessi di soggiorno e che sovente si scopre essere frutto di vergognoso commercio illegale teso a “sanare” posizioni di clandestinità. E’ su questa rete di complicità che occorre intervenire con determinazione se si vuole fare terra bruciata intorno a chi ha “scelto” la nostra regione quale sede per le proprie attività criminose. Attività che vanno colpite con durezza, cercando di contrastare anche l’uso disinvolto degli escamotage che le norme sulla Giustizia consentono a chi, arrestato, può beneficiare di facili scarcerazioni sol perché, non essendo ancora arrivato al terzo grado di giudizio, risulta “formalmente incensurato”. Sappiamo che su questo aspetto vi è un impegno encomiabile del Giudice per le indagini preliminari di Terni, Dott. Maurizio Santoloci che vuole adottare la linea dura contro quelli che lui definisce “i criminali giuridici”, quelli cioè che “sfruttano ampiamente buchi neri e maglie procedurali interpretative delle regole processuali per sfuggire di fatto al sistema giudiziario e continuare a delinquere tranquillamente sul territorio come se nulla fosse”. Nell’esprimere al Giudice Santoloci tutto il nostro apprezzamento, ci auguriamo che il suo esempio faccia scuola, perché, se è giusto tutelare i diritti degli imputati, è ancora più giusto e doveroso garantire il diritto alla sicurezza che i cittadini onesti rivendicano.
Carla Spagnoli – Coordinatore Regionale di Futuro e Libertà
OPERAZIONE ANTIDROGA. IL SINDACO BOCCALI: LA MIA SODDISFAZIONE ALLE FORZE DELL’ORDINE
4 febbraio 2012Eroina e cocaina provenienti dalla Campania, ed una manovalanza sostanzialmente composta da
tunisini arrivati direttamente a Perugia da Lampedusa. Lo scenario non è nuovo, anzi era stato delineato nel recente passato con l’ evidenza dei fatti. L’ operazione della squadra mobile conferma però che a fronte dell’ impresa dello spaccio, ci sono anche, e sono forti, l’impegno e la professionalità delle forze dell’ ordine, sempre in grado di contrastarla. Una ventina di arresti, per la gran parte di immigrati tunisini, è un risultato molto positivo di una operazione condotta con grande competenza. Operazioni come queste stanno diventando abituali, ma il plauso dei perugini, che sono sicuro di rappresentare, non si attenua, come non viene meno la sollecitazione dell’ Amministrazione comunale a proseguire in questa direzione. Sono felice di cogliere anche questa ultima vicenda per esprimere a magistrati e Polizia la soddisfazione della comunità perugina. E’ un altro segnale forte, l’ennesimo, della forte volontà di combattere senza pausa questa piaga che affligge la nostra città, un segnale che dà alle persone oneste fiducia nella presenza dello Stato, mentre i criminali devono sapere che a Perugia non sono sicuri.
Wladimiro Boccali – Sindaco di Perugia
SICUREZZA, GIRLANDA (PDL): “PIU’ RISORSE, UOMINI E MEZZI PER LA POLIZIA DI PERUGIA”
20 ottobre 2011Fornire alla Questura di Perugia ulteriori risorse umane, logistiche e strumentali, per implementare le attività sul territorio e fare fronte alle varie emergenze che stanno interessando il territorio, con particolare riferimento al capoluogo, a fronte degli ottimi risultati conseguiti nell’attività ordinaria e straordinaria della Polizia di Stato della provincia di Perugia nell’ultimo anno. È questa la sollecitazione rivolta da Rocco Girlanda, deputato umbro del Pdl, al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, in un’interrogazione presentata alla Camera dei Deputati. “Secondo quanto riferito dalla Questura di Perugia, nel periodo compreso tra il 1 maggio 2010 ed il 30 aprile 2011
la Polizia di Stato della operante nel territorio provinciale ha ottenuto risultati di eccezionale rilevanza: ricordo i circa 55 kg di sostanze stupefacenti confiscate, i 638 arresti – di cui 297 per possesso e detenzione di sostanze stupefacenti – le 335 persone arrestate dalla squadra mobile, la notifica di 23 “daspo”, i 416 narcotest eseguiti dalla polizia scientifica, le 65.160 richieste di intervento al 113, le 4.320 le pattuglie impiegate nei servizi ordinari dalla squadra volante. Ricordo inoltre, a degno merito di tutte le divisioni del Corpo, i 14.494 passaporti rilasciati dalla divisione amministrativa, i 20.580 permessi di soggiorno rilasciati dall’ufficio preposto alle pratiche per l’immigrazione, i 460 clandestini espulsi, le 175mila persone controllate dalla polizia di frontiera dell’aeroporto di San Francesco insieme ai 180mila bagagli a mano e 2.200 aerei, sequestrando 1.100 armi bianche o improprie. La Polfer, è stata impegnata in 585 servizi di vigilanza dello scalo, identificando 812 persone, scortando inoltre 76 treni; la polizia stradale di Perugia ha contestato 37.045 infrazioni al Codice della Strada con 37.472 punti decurtati e 878 patenti ritirate con ben 6.368 pattuglie impegnate nella vigilanza stradale. Senza dimenticare il lavoro svolto dalla polizia postale, che ha monitorato 200 siti pedopornografici, arrestato quattro persone e denunciato 1.204 soggetti per reati tipici del settore, quali il phishing o la compravendita tramite internet. Questa importante attività – ha concluso Girlanda – necessita di un ulteriore supporto, viste le proporzioni sempre più ampie assunte anche dal fenomeno delle infiltrazioni mafiose nella provincia e dalla carenza di uomini e mezzi per garantire un’ottimale copertura del territorio. Vi è inoltre necessità di implementare i presidi in determinate realtà urbane, come quella di Perugia, particolarmente sensibili a fenomeni quali risse e spaccio di sostanze stupefacenti a cielo aperto, come previsto anche nel “Patto per Perugia sicura”, siglato dal Ministro dell’Interno e dai vertici istituzionali locali lo scorso 14 gennaio”.
UGL – Polizia : 27 ottobre ad Assisi – AGITAZIONE NEL GIORNO DEL PAPA
12 settembre 2011Per far fronte alle difficoltà economiche bisogna operare in termini di ottimizzazione delle risorse evitando sprechi e superando duplicazioni istituzionali – dichiara il Segretario Regionale Confederale UGL Enzo Gaudiosi.
Certamente è necessario un taglio drastico ed immediato dei costi della politica, la cancellazione di tutte le Province deve essere l’inizio di un cambiamento organizzativo sul territorio, lasciando i soli Comuni come riferimento locale per i cittadini. Nonostante i maggiori poteri dati ai Sindaci sulla sicurezza, le scelte fatte dal Governo, in questi ultimi anni, oltre che penalizzare coloro che operano nel settore, penalizzano fortemente i cittadini in particolare le categorie più deboli. Situazione non più sostenibile per le Forze di Polizia in Umbria ed è per questo che il 27 ottobre, giorno che il Santo Padre sarà ad Assisi, questa UGL manifesterà lungo l’itinerario.
“Iniziativa che si svolgerà nel pieno rispetto della presenza del Santo Padre, ma non mancheranno gli striscioni e le bandiere dell’UGL” – continua Gaudiosi – “Vogliamo attirare l’attenzione del Papa, da sempre vicino ai lavoratori, sulle problematiche degli operatori di Polizia”. Presidio che probabilmente sarà in p.zza Santa Chiara, tra la chiesa omonima ed il Commissariato di P.S., quest’ultimo simbolo delle strutture inadeguate e del disagio degli operatori, basti pensare che dal 2007 la ASL2 e l’Ufficio Sanitario della Polizia di stato hanno chiuso, con decreto, alcune stanze perché non corrispondenti ai canoni di igiene e sicurezza per i dipendenti della Polizia. “Da sempre ci troviamo a pagare scelte sbagliate della Pubblica Amministrazione” – continua il Segretario Regionale Enzo Gaudiosi – nonostante che da molti mesi la nostra organizzazione denuncia il forte malcontento tra gli uomini in divisa e le discutibili strutture che in Umbria ospitano gli uffici di Polizia che oltre ad Assisi riguardano anche Todi e Città di Castello.
Basti pensare che ogni giorno peggiorano le condizioni in cui si trovano ad operare le Volanti umbre, baluardo principale per la lotta alla criminalità, che oltre ad attrezzature insufficienti utilizzano mezzi di trasporti inidonei, per svolgere i servizi di pattugliamento sul territorio, come la Fiat Stilo e la Punto, mentre una circolare del Ministero dell’Interno indica quali mezzi idonei per il controllo del territorio solo autovetture semi-blindate.
Cambio turno senza indennità economiche per la Polizia di Perugia, protesta l’UGL
3 agosto 2011E’ da qualche mese che l’Ugl Polizia di Stato sta osservando l’andamento della questura e dei Commissariati di P.S. della provincia di Perugia, relativamente all’impiego del personale ed alle indennità economiche spettanti al personale, secondo quanto previsto il CCNL. In particolare da qualche mese si osserva sulle modalità di utilizzo, da parte dell’Amministrazione, dell’istituto del “cambio turno” che dovrebbe essere utilizzato solo in casi di esigenza improvvisa ed imprevedibile e quindi è possibile un improvviso cambiamento di turnazione del dipendente. Per questo disagio, provocato all’operatore di Polizia, è prevista una indennità economica che si raddoppia nel caso in cui il cambio turno sopprime anche il previsto giorno di riposo settimanale. “La questura fa un uso eccessivo ed indiscriminato del cambio turno – dichiara il Segretario regionale UGL Gaudiosi Enzo – e ciò ha portato questa O.S. a diffidare il Questore di Perugia, durante l’ultima verifica sindacale, ad ricorrere all’istituto del – cambio turno – , se il Viminale non garantirà la copertura economica per il pagamento dell’indennità per il prossimo semestre.
Infatti il Ministero dell’Interno, per tutto l’anno 2011, ha assegnato 1.700 “cambi turno” circa, con la relativa copertura economica, di fatto il Questore con nota scritta a questa O.S. del 28 u.s. segnala di aver effettuato sino al 30 giugno c.a. ben 2.434 cambi turno. Riteniamo che sia una cosa gravissima – dichiara Gaudiosi Enzo – quanto sta accadendo ai poliziotti perugini, che stanno “lavorando gratis” perché al momento non è previsto nessun aumento di risorse per pagare le relative indennità, dei cambi turno in esubero, così oltre al danno del disagio personale e famigliare, ad oggi, anche la beffa del mancato riconoscimento economico. In un momento economico così difficile che non risparmia il Comparto Sicurezza, la gestione del personale diventa fondamentale perché bisogna saper coniugare le esigenze della sicurezza con il rispetto del CCNL e delle funzioni di ogni singolo operatore. La “coperta è sempre più corta” molte volte, abbiamo invocato l’intervento del Prefetto, del Sindaco di Perugia e di tutti gli esponenti dei partiti – continua Gaudiosi –, ed anche allo stesso Questore, ma il risultato è chiaro – in questi giorni sono stati movimentati su tutto il territorio nazionale 2.150 poliziotti ma nessuno di loro è stato assegnato alla provincia di Perugia. Abbiamo proposto l’istituzione del Reparto Mobile o l’aggregazione di un Nucleo Prevenzione Crimine che possano incrementare la sicurezza sul territorio per dare al cittadino umbro una maggiore percezione di essere tutelati dallo Stato, abbiamo più volte invocato l’unità sindacale magari organizzando una grande manifestazione, per tenere alta la guardia sul fenomeno criminalità, con la partecipazione di tutti i comitati dei cittadini, associazione commercianti e con tutte quelle persone che vogliono più sicurezza nelle città, ma purtroppo si parla tanto di unità sindacale ma poi il personalismo ha il sopravvento, basti pensare che il SIULP e la CISL qualche giorno fa hanno fatto parlare di loro proponendo l’insediamento di un Centro di identificazione per gli stranieri in Umbria, così tutti noi potremo vivere personalmente quanto sta accadendo a Bari e a Crotone.
UGL – I CENTRI D’IDENTIFICAZIONE SONO AGGLOMERATI DI MALAVITA…
30 giugno 2011Risse, aggressioni, accoltellamenti, incendi e gravi situazioni di Ordine Pubblico è quanto registriamo ogni giorni in quelle provincie ove è presente un CIE – il Segretario Provinciale dell’UGL Polizia Benvenuti Luca – con gravi ricadute sui servizi per il controllo del territorio, come dire “oltre il danno anche la beffa” infatti quei cittadini oltre ad essere costretti a convivere con la presenza del CIE, vedono sempre meno operatori delle Forze dell’Ordine che garantiscono la sicurezza sul territorio. Vi sono notizie di condizioni igieniche carenti, di cibo scadente, e soprattutto di mancate forniture di vestiti puliti, biancheria, lenzuola. Talvolta non esistono ambienti separati per i richiedenti asilo, né vengono previste aree separate per gli ex-carcerati: trasformando il CIE in una semplice estensione del sistema carcerario. Ciò determina frequentemente problemi di convivenza tra normali lavoratori irregolari e persone uscite da anni di carcere in cui hanno appreso le regole proprie del paradigma restrittivo. Crea promiscuità mettendo a contatto persone prive di ogni status giuridico e di ogni assistenza con ambienti che invece possono fornire una possibilità di sopravvivenza (i CIE insomma, invece di diminuire la delinquenza, rischiano di incrementarla). Continue evasioni solitarie o di massa avvengono ogni giorno dai centri d’accoglienza spesso organizzate dalla malavita organizzata, considerando che il trattenuto nel centro dispone tranquillamente di un cellulare. Disordini, danneggiamenti con incendi di materassi e la devastazione di arredamenti ed attrezzature, all’interno del Centro di Identificazione sono all’ordine del giorno, spesso per cercare la massima risonanza mediatica. Alla luce di quanto sopra citato, siamo sconcertati da quando sostenuto da qualche sindacato di Polizia che con tenacia porta avanti l’idea di istituire un Centro di Identificazione a Perugia o in Umbria. Basterebbe confrontarsi con il proprio sindacato posto in quelle provincie ove vi è la presenza di un centro, per conoscere le gravi ricadute di ordine e sicurezza pubblica ed il gravoso impiego di quelle poche risorse delle Forze di Polizia che oltremodo si trovano a fronteggiare anche tutte le emergenze del centro di identificazione. Ad esempio è lo stesso SIULP di Gorizia che denuncia, per il CIE di Gradisca d’Isonzo, la forte preoccupazione “dell’escalation di tentativi di fuga, dei costi di mantenimento della struttura e dei pochi uomini dedicati alla sicurezza”. Come se non bastasse si aggiungono dichiarazioni da diverse parti politiche che segnalano una situazione non più sostenibile per le gravi tensioni all’interno delle strutture, dal ferimento di personale addetto alla gestione del CIE a quello di agenti di Polizia, dalle continue fughe di massa alle poche risorse economiche destinate al mantenimento delle strutture.
Riteniamo che oggi l’immigrazione in Umbria non si possa affrontare con l’istituzione di un CEI ma debba essere affrontata con grande senso di responsabilità dai politici creando procedure più snelle per l’espulsione.
GLI UOMINI DELLA POLIZIA DI STATO – ANPS VINCONO IL “VII TORNEO DI CALCIOTTO GRUPPO VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE CITTÀ DI FOLIGNO”
30 Maggio 2011Il VII torneo di calciotto Gruppo Volontari Protezione Civile “Città di Foligno” è stato vinto dalla squadra della Polizia di Stato – ANPS, che hanno battuto quella del Corpo Forestale. Per il 3° e 4° posto la squadra dei Militari ha battuto quella dei Carabinieri. Il premio per il miglior cannoniere è andato a Luca Maria Salemmi della Polizia di Stato – ANPS, mentre quello per il miglior portiere è andato a Salvatore Pillitteri dei Militari e a Marino Giuliani del Gruppo Volontari Protezione Civile “Città di Foligno”. L’albo d’oro vede la Polizia di Stato – ANPS in testa con 3 vittorie seguiti dai Carabinieri con 2 e dalla Finanza e l’Aeronautica con 1:
2005 CARABINIERI – 2006 FINANZA – 2007 AERONAUTICA – 2008 POLIZIA DI STATO – ANPS
2009 POLIZIA DI STATO – ANPS – 2010 CARABINIERI – 2011 POLIZIA DI STATO – ANPS.
Un grazie sentito ad Ernesto e Carla Pantanetti e Valentina Campi che, insieme a PUCCI sas Concessionario FIAT Lancia e a LEGEA, hanno contribuito alla buona riuscita di questa bella manifestazione che ogni anno accomuna tanti grandi personaggi di tante grandi istituzioni della nostra città.
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Cosa è il calciotto?
Il calciotto è una variante del gioco del calcio si gioca su un terreno lungo (metri) min 50 – max 65; largo (metri) min 30 – max 40. Porte: larghezza 4 m, altezza 2 m. Pallone: numero 5 a rimbalzo normale. Giocatori: 8 per squadra (portiere incluso); numero minimo per squadra: 5. Riserve e sostituzioni illimitate. Durata incontri: due tempi di 25 minuti; intervallo max 3 minuti.
Ugl: dopo la verità, giustizia per il poliziotto di Foligno
16 novembre 2010“Abbiamo avuto la verità, ora vogliamo piena giustizia per il poliziotto Ass.te Capo C.M., in servizio da oltre sedici anni nella Polizia Stradale di Foligno nonché da diversi anni dirigente sindacale dell’Ugl Polizia di Stato – dichiara il segretario regionale confederale dell’Ugl dell’Umbria, Enzo Gaudiosi – I rappresentanti della legge hanno dato con chiarezza inequivocabile il loro responso. Il Pubblico Ministero Manuela Comodi, al termine delle indagini preliminari, ha formulato il 18 c.m. la richiesta di archiviazione “definitiva” perché non si evidenziano fatti penalmente rilevanti a carico dell’indagato e il Tribunale di Perugia ha accolto senza riserve tale richiesta”.
Le puntuali indagini compiute anche con l’ausilio di videocamere hanno escluso la partecipazione del poliziotto alla sassaiola tra alcuni tifosi scoppiata in una stazione di carburante vicino allo stadio Blasone dopo la partita tra il Foligno e l’Arezzo del 2009. Il poliziotto della Stradale di Foligno era stato chiamato in causa dai tifosi dell’Arezzo la cui testimonianza era stata raccolta dagli agenti della Digos della città toscana. Disordini, fatti gravi, che portarono il Questore di Perugia a vietare al poliziotto l’accesso alle manifestazioni sportive di calcio per ben tre anni con l’obbligo di firma presso l’ufficio di P.S.
“Ogni sospetto è ormai svanito nel nulla – continua Gaudiosi – il procedimento giudiziario ha portato ad un importante risultato, un risultato nel quale abbiamo creduto fino in fondo senza mai dubitare, assolutamente certi della sua estraneità, emersa anche grazie al lavoro accurato dell’avvocato Laura Modena. Un ringraziamento particolare voglio pertanto rivolgere alla Magistratura che ha dimostrato ancora una volta grande professionalità, imparzialità ed equità.Ora è il momento di pretendere rispetto per quell’uomo e quel lavoratore che ha prestato giuramento di fedeltà allo Stato e ha indossato sempre con professionalità la divisa. L’auspicio è che il Questore di Perugia ritorni immediatamente sui suoi passi e revochi con la stessa celerità il grave provvedimento D.A.SPO emesso.Il tentativo di criminalizzare l’agente di polizia si è rivelato infatti per quello che era: un atto inquietante. Crolla e implode su se stessa la vile campagna di delegittimazione contro un servitore coraggioso e umile dello Stato. Una campagna che ha sviato le indagini della Magistratura impedendo di assicurare alla giustizia i veri responsabili dei disordini. E’ bene che la giustizia faccia ora il suo corso senza ulteriori intromissioni”.