
Massimo Capacciola
Si avvicina la fatidica data del 27 di Gennaio, dedicata al ricordo dello sterminio degli Ebrei da parte del potere nazista in Germania. Commemorazione doverosa e non emendabile dal panorama degli eventi di una società civile che vuole affermare i valori di una comunità libera, uguale e giusta. Mi chiedo, tuttavia, se con questo si esaurisca il problema della Memoria: memoria come monito a non più ripetere tragedie ed orrori; giornata della memoria come scusa per poter dimenticare ogni volta tutto; festa della memoria per ravvivare un interesse sopito per cattiva memoria. Si sa che i ricordi uccidono e che senza memoria saremo immortali, ma la correttezza politica costringe ad un impegno improbo: ricordare solo qualcosa ma non tutto, magari con la raccomandazione di “non fare domande”.