Il 25 Giugno del 2014 un cane, un american Staffordshire Terrier (Amstaff) di appena due anni, di nome ARES è su tutti i quotidiani. Leggiamo di una vicenda con molti lati oscuri. “Trovato morto, legato ad un albero vicino all’eremo delle carceri ad Assisi. Potrebbe essere morto di fame e di sete, o potrebbe essere rimasto soffocato nel tentativo di liberarsi dalla corda con la quale è stato legato”. E, ancora, il 26 Giugno “che l’autopsia eseguita dall’Istituto Zooprofilattico di Perugia, rivela che ad Ares è stato somministrato un comune veleno..” (more…)
Posts Tagged ‘processo’
PER ARES, IL CANE RAPITO A PERUGIA E TROVATO MORTO AD ASSISI, RIPROVAZIONE, PIETA’, MANIFESTAZIONI E RICHIESTE DI GIUSTIZIA
16 settembre 2016Teatro Morlacchi: Processo al Lupo di Capuccetto Roscio
10 dicembre 2014RIEVOCAZIONE DELLA “PRESA DI PERUGIA” PER LE VIE DEL CENTRO E VI EDIZIONE DEL “PROCESSO STORICO” A BRACCIO DA MONTONE
19 novembre 2014Oltre 250 figuranti in abiti d’epoca provenienti da tutto il Centro Italia, tra cui sbandieratori e tamburini. Una battaglia medioevale in Piazza IV Novembre e per finire un vero collegio di magistrati pronto a processare il condottiero nella Sala dei Notari
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Processo a Berlusconi: doppio schiaffo di Strasburgo alle “toghe democratiche”
21 settembre 2014«Positiva drammaticità. Le notizie che arrivano da Strasburgo sono di positiva drammaticità. La Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha stabilito che sono congrui e degni di esame due ricorsi presentati da Silvio Berlusconi «contro l’Italia» (si dice proprio così) in merito a: 1) la condanna e lo svolgimento del processo (more…)
PROCESSO RUBY, OSTELLINO: «CHIUNQUE POTRA’ ESSERE ELIMINATO DALLA ‘RIVOLUZIONE PER VIA GIUDIZIARIA’»
5 luglio 2013Piero Ostellino torna a occuparsi sul Corriere della Sera della condanna comminata dal Tribunale di Milano a Berlusconi nell’ambito del cosiddetto “processo Ruby”.
Nel commento di oggi, Ostellino riprende e amplia il tema della paradossalità della sentenza, già proposto ieri sul Foglio.
ESTREMISMI.
Innanzitutto, scrive Ostellino, la durissima pena inflitta al leader del Pdl «per il sospetto o, se si vuole, l’indizio» che egli abbia «fornicato con una (more…)
Il sangue del Borgia – processo storico a Cesare Borgia, “il Valentino”
27 novembre 2012Rivive alla Sala dei Notari, dopo oltre 500 anni, la “Congiura della Magione”. Il Pubblico
Ministero sarà il Dott. Sergio Sottani (Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Forlì); il difensore dell’imputato sarà l’Avv. Franco Libori (Presidente della Camera Penale di Perugia).
Sabato 1 dicembre, alle ore 16.30, nella Sala dei Notari, verrà processato Cesare Borgia (1475-1507), detto il Valentino, figlio del Papa Alessandro VI. Il processo giudicherà la feroce vendetta che il Valentino, famoso per aver ispirato a Niccolò Machiavelli la figura del Principe, operò verso i cospiratori della cosiddetta “Congiura della Magione”. Un complotto ordito ai danni di Cesare Borgia nel 1502, dai suoi capitani e alleati, fra cui Vitellozzo Vitelli, Paolo Orsini e Giampaolo Baglioni signore di Perugia, per fermarne l’espansione in Italia centrale. La congiura deve il suo nome al luogo dove fu organizzata, il castello di Magione, nella Provincia di Perugia.
Si tratta ormai di un appuntamento fisso per i cittadini di Perugia, un modo di riscoprire la propria storia (more…)
Ronconi: Inopportuna la loquacità del Presidente della Corte d’Appello
7 ottobre 2011LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA
Inopportuna l’intervista “del giorno dopo” rilasciata dal Presidente della Corte d’Appello di Perugia sulla sentenza “Meredith”. Il giudice, insieme alla Corte, aveva “parlato” il giorno precedente con la sentenza e non si comprende a quali fini abbia successivamente rilasciato sull’argomento una intervista a quotidiani nazionali riprendendo argomenti superati dalla stessa sentenza. Continua l’anomalia di un processo che tra pressioni mediatiche, politiche, ed ora protagonismi fuori luogo si distingue da tutti gli altri, producendo sensazioni inquietanti non solo sull’esito finale ma anche sull’intero procedimento.
Ma è anche “rozzo ed inaccettabile il tentativo di esponenti del PdL di buttare in politica il verdetto del processo Meredith proponendo anche confronti e similitudini con vicende processuali ben diverse. Un cinismo di cui non si avvertiva la necessità ma che la dice lunga sulle difficoltà di chi vi ricorre. Da respingere al mittente la classificazione di “comunisti trinariciuti” a chi ha voluto contestare la sentenza, respingendo ogni accusa ad una regione, l’Umbria, tradizionalmente tollerante e civile e che per questo sopporta anche coloro che è difficile giustificare”.
Meredith, assolti Amanda e Raffaele
4 ottobre 2011di Vanni Capoccia
Il processo Meredith è finito e speriamo che finisca anche l’indegna gazzarra che i media hanno
organizzato intorno ad esso. In questi giorni a Perugia i giornalisti mai hanno esercitato il diritto di cronaca ma, trasformando un processo in uno spettacolo da circo, il diritto all’inciviltà, alla volgarità ed alla prepotenza. Una mancanza di rispetto verso una città, verso giudici che avrebbero dovuto emettere la sentenza senza pressioni mediatiche e psicologiche, verso l’ansia di genitori che avevano i figli in carcere e, soprattutto, verso Meredith una ragazza morta ammazzata a Perugia la città che aveva scelto per studiare. I cui familiari, con il loro intenso e composto dolore, sono una lezione per tutti.
GIUSTIZIA: Chi si ricorda che la vittima è Meredith Kercher ?
1 ottobre 2011Finalmente sta per arrivare la sentenza di appello per l’efferato omicidio di Meredith Kercher e
con essa ci auguriamo che cali il sipario sulla indecorosa telenovela mediatica che ha accompagnato il processo. Mentre nell’aula del Tribunale si svolgeva il normale, se pur aspro, confronto “ad armi pari”, fra accusa e difesa, sui media nazionali ed internazionali si è realizzato, per la quasi totalità, un autentico tifo da stadio per i due imputati già condannati in primo grado. Poteri decisamente forti sono scesi in campo: la senatrice Cantwell ed addirittura Hilary Clinton per gli Stati Uniti, network televisivi e giornali nazionali con in testa Mediaset, hanno fatto a gara nel tifare per Sollecito ed Amanda. Attacchi
vergognosi contro i magistrati dell’accusa, in particolare del giudice Mignini, letteralmente preso di mira ed al quale esprimiamo la nostra stima. Ritratti degni di ”Santa Maria Goretti” per la ragazza americana che – in questa società in cui l’apparenza sembra essere diventato il principale “valore” – ha certamente beneficiato del sinonimo “fascino e bellezza = innocenza”. Unica assente la povera Metz che avrebbe dovuto essere al centro dell’interesse mediatico e istituzionale che ne reclamasse giustizia. Un silenzio assordante del quale ci si dovrebbe vergognare! Quando si arriva ad affermare che Amanda è stata “crocefissa dai media”, si travisa la realtà. Lo si può giustificare nelle parole degli avvocati
difensori che fanno il loro mestiere. E’ però intollerabile fino alla nausea che tale espressione venga avallata da alcuni mezzi di informazione. L’unica irrimediabilmente crocefissa – alla quale mani assassine non hanno lasciato scampo negandole la vita – è Meredith ed accanto a lei i suoi genitori che, devastati dal dolore, ma con encomiabile compostezza, attendono che qualcuno li faccia scendere dalla croce facendo giustizia. Siamo certi che il nostro sistema giudiziario – tanto civile da non contemplare la pena di morte come negli Stati Uniti – saprà assumere la giusta decisione – qualunque essa sia – senza i condizionamenti che in maniera tanto massiccia si è tentato di porre in atto. A Metz ed ai suoi genitori va il nostro commosso pensiero e la nostra vicinanza che sono tanto più forti quanto inesistente è l’attenzione che hanno ricevuto e stanno ricevendo dai media e dalle Istituzioni.
Carla Spagnoli – Presidente del Movimento per Perugia
Tunisia: è iniziato il processo a Ben Ali
23 giugno 2011di Emanuela Marotta
Lunedì 20 è incominciato il processo all’ex presidente della Tunisia, Zine El Abidine Ben Ali e alla moglie Leila Trebelsi. Entrambi sono accusati di possesso di denaro, gioielli, armi e droga trovati nei loro palazzi presidenziali, le loro “umili” dimore. Per gli imputati sarà l’inizio di una lunga serie di processi ma già si è diffusa la notizia che la difesa, cinque avvocati, chiederanno un rinvio e che lo stesso Ben Ali ha respinto tutte le accuse dichiarandole “disonorevoli e immaginarie”. La giustizia penale e militare, non più nelle mani del dittatore, è decisa a procedere con fermezza in questo lunghissimo processo per dimostrare ai tunisini e non solo, che il cambiamento continua ad andare avanti e che la giustizia punisce ancora nel paese; bisognerà solo verificare se in questo caso la giustizia sarà effettivamente uguale per tutti. Più di un centinaio di persone ha preso posto nell’aula e si sono verificati momenti di agitazione fuori dal tribunale. Molti cittadini manifestavano la loro rabbia verso quell’ex presidente, assente all’udienza, che “si è solo arricchito con i nostri soldi”, parole dichiarate da un tunisino che durante i giorni della rivoluzione ha perso il lavoro. Altri manifestanti invece sono stati allontanati dal tribunale e alcune lamentele nell’aula hanno fatto rallentare l’udienza. I tunisini volevano vedere il dittatore processato, volevano che rispondesse davanti alla legge, non hanno accettato la sua fuga in Arabia Saudita e il suo snobbare la Tunisia e la giustizia, c’è chi urlava “andate a prenderlo”. Fuori dal tribunale famiglie intere che hanno perso il lavoro e genitori che hanno perso i figli negli scontri hanno lasciato dichiarazioni senza timori ai giornalisti, c’è chi con coraggio e orgoglio ha detto: “solo ora sono fiero di essere tunisino, quello lì, (Ben Alì) è un codardo”. Non bisogna dimenticare che Zine El Abidine Ben Ali e stato anche accusato di omicidio, riciclaggio di denaro e tortura, per tutti questi reati c’è la pena di morte all’orizzonte.
GIUSTIZIA, IL PROCESSO BREVE PASSA ALLA CAMERA
18 aprile 2011RIFLESSIONE DI FRANCESCO BORDONI
La camera ha approvato il disegno di legge sul c.d. “processo breve” o “prescrizione breve” con 314 voti contro 296. Il provvedimento passa ora al senato e se non vi saranno ulteriori modifiche il disegno di legge diventerà legge.
IN CHE COSA CONSISTE?
Il punto chiave è l art 3. Infatti la prescrizione di un processo (cioè l’estinzione del reato) si calcola sul massimo della pena aumentato di un 1/4. Ora con il testo ieri passato a Montecitorio questo 1/4 diventa un 1/6. Ad es. Per un certo reato la cui pena massima è di dieci anni la
prescrizione attuale scatta dopo 12 anni e 1/2. Invece quando la legge saràpassata la prescrizione sarà di 11 anni e 6 mesi.Suddetta modifica vale per gli incesurati ed sono esclusi i reati di grave allarme sociale. In generale il disegno di legge stabilisce che la durata del processo non possa superare i 3 anni in primo grado i 2 anni in appello e l’ anno e mezzo in cassazione.
Quindi 6 anni e mezzo in tutto che permetteranno di avere procedure più veloci rispetto ai tempi medi della nostra giustizia.
Teatro, “Processo a Cavour” al Mengoni di Magione
23 marzo 2011Giovedì 24 marzo, alle 21 l’ex magistrato del pool di Mani Pulite, Gherardo Colombo, per la prima volta in veste di attore, sarà al Teatro Mengoni di Magione con Processo a Cavour autobiografia di una nazione o “Addio, mia bella addio” di Corrado Augias e Giorgio Ruffolo. Un’unica data in Umbria per questo insolito e imperdibile spettacolo che il Teatro Stabile dell’Umbria e il Comune di Magione hanno voluto mettere in Cartellone per festeggiare il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E’ possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it