Posts Tagged ‘pubblica’

SANITÀ, STEFANO VINTI: “IL MODELLO UMBRO FUNZIONA, VA DIFESO E MIGLIORATO”

24 aprile 2020

“I finanziamenti della sanità in Umbria sono, grosso modo, così suddivisi: il 45 per cento del totale è assegnato alle Aziende ospedaliere Perugia e Terni, il 53 per cento alla sanità di territorio (compresi gli ospedali di comunità e di Foligno) e il 2 per cento alle case di cura private. I sistemi regionali imperniati sulla centralità dell’ospedale, anche di alta qualità, non hanno retto l’urto devastante dell’epidemia di Covid-19, nonostante lo straordinario impegno di medici, infermieri e operatori sanitari, e al netto degli errori e dei ritardi compiuti dai responsabili politici. Mentre il nostro sistema sanitario pubblico e universalistico, che ancora vede il protagonismo della sanità di base e territoriale, non avendola smantellata, ha dato un’ottima prova di sé, dimostrando un alto livello di efficienza ed efficacia, anche grazie all’abnegazione e alla professionalità dei nostri operatori, medici e infermieri. Quindi avanti, difendendo e migliorando la nostra sanità pubblica, promuovendo la salute, rafforzando la prevenzione e la cura. Impedendo che la sanità diventi un affare e la salute una merce. Facendo sì, invece, che sia sempre di più un bene comune”. È quanto afferma Stefano Vinti dell’associazione culturale Umbrialeft.

Sindaco Claudio Ricci e Giunta di Assisi: gli Immigrati Verranno Utilizati per Lavori Utili nei Servizi Operativi Comunali

12 giugno 2015

immiCome anticipato dal Sindaco di Assisi Claudio Ricci, durante la trasmissione televisiva nazionale Agorà (di Gerardo Greco), la Giunta Comunale ha approvato oggi (Relatore Assessore Moreno Fortini) una “delibera convenzione” con la quale saranno utilizzati sei immigrati alla volta per attività di pubblica utilità legate ai servizi operativi e manutenzioni del Comune di Assisi.

Un atto “importante” che tende a utilizzate bene tali risorse umane, migliorare l’accoglienza delle persone e l’armonica integrazione con i residenti, attendendo l’iniziale diffidenza. (more…)

TODI: AVVISO DI ASTA PUBBLICA (LOCAZIONE DEL DUECENTESCO TORRIONE MEDIEVALE DI PAPA BONIFACIO VIII)

27 marzo 2015

torreLA CONSOLAZIONE E.T.A.B.
Todi (Pg), P.zza Umberto I, n.6, Tel. 075/8942216
ESTRATTO DEL BANDO DI AVVISO DI ASTA PUBBLICA
(all.to A Bis – deliberazione n°. 26  del 5.03.2015)
Si rende noto che l’Ente intende affittare ai sensi dell’art. 73 l. c) R.D. 23.5.1924 n. 827 e ss.mm.ii., a mezzo Asta Pubblica ad unico e definitivo incanto, il locale sito in Todi (PG), Via A. Menecali, n. 2 censito al C.F. al Fg 96, p.lla 1009 sub 6 cat. A/3, classe 5, vani 4, R.C. Euro330,53. Base d’Asta (canone annuale base): € 500,00 mensili (Euro 6.000,00 annue) Durata: anni 6. Le offerte dovranno essere indirizzate o conse-gnate alla sede dell’Ente sopra riportata e dovranno pervenire entro e non oltre (pena esclusione) il giorno 16.04.2015 ore 11,30. Apertura offerte: 16.04.2015 ore 12,00 presso la Sede dell’Ente. Per quanto non previsto nel presente estratto si rinvia ai documenti di gara reperibili sul sito: www.etabtodi.it Responsabile del Procedimento Dr. Roberto Baldassarri (Tel. 075/8942216 – Fax 075/8949819). Si richiede la riduzione dei termi-ni di legge ai sensi dell’art.64, 2° comma, R.D. 827/1924 e ss.mm.ii..
Todi, 16 marzo 2015
Il Presidente
Prof. Paolo Frongia

PD: Con #UmbriaVerso si parla di Semplificazione, Pubblica Amministrazione e Partecipate.

19 febbraio 2015

pd umbriaLeonelli: “Abbiamo progetti ambiziosi e coraggiosi, aiutateci a migliorarli”

Quattro temi, tra i tanti sviscerati nei mesi scorsi dai dipartimenti, strategici per il futuro dell’Umbria, che chiamano innovazione e attestano la volontà di andare oltre le incrostazioni, nel merito, e l’autoreferenzialità, nel metodo. Sono i temi scelti per #UmbriaVerso, la campagna dal basso ideata dal Pd Umbria per costruire un programma condiviso in vista delle regionali di maggio. Quattro le settimane, prima della Leopolda (more…)

Sanità umbra, è questo il modello da esportare?

20 gennaio 2014

Durante la sua visita all’ospedale di Perugia, il ministro della salute Beatrice Lorenzin ha pubblicamente elogiato la sanità umbra, indicata come un modello da esportare in tutta Italia… Ma quale sarebbe il modello da esportare? Quello dei tempi irragionevoli delle liste d’attesa? (more…)

LA FAMOSA LIBERTA’ e la scuola

28 novembre 2013

di Luigi Fressoia

Su “La Voce” del 1° novembre, settimanale delle dio cesi dell’Umbria, è apparsa la lettera di don Piero Becherini gestore della libera scuola materna e asilo nido di Pozzuolo (Trasimeno). E’ una protesta e denuncia della (more…)

SPENDING REVIEW… ossia: come mettere ancora le mani nelle tasche degli italiani.

28 novembre 2013

di S.L.J.

spendingEvviva. Dopo tanto studiare, fare, disfare, siamo arrivati finalmente alla soluzione finale, al rimedio per tutti i mali della nostra povera economia malata: la spending review.

Intanto dovrebbero spiegarci il motivo per ci si ostina a usare termini stranieri per indicare qualcosa di italianissimo, chiamiamola quindi “revisione di spesa”, così anche le persone più anziane (che difficilmente (more…)

Burocrazia: “Ho visto cose che… voi umani non potete neppure immaginare”.

13 novembre 2013

di S. L. J.

Non è solo una frase estratta dal film “Blade Runner”. E’ anche, soprattutto, la realtà di quei posti che si chiamano “pubbliche amministrazioni” dove tutto dovrebbe funzionare, secondo i canoni della semplificazione amministrativa, e dove invece lo stesso “tutto” di rallenta, si incaglia e si arena invariabilmente contro quei grandi scogli che si chiamano “Gerarchia”, “Prosopopea” e (more…)

Città di Castello: Il saldo della prima rata della Tares possibile fino al 31 ottobre

24 ottobre 2013

In questi giorni sta arrivando nelle case dei tifernati la prima fattura del 2013 del Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares), che sostituisce dal primo gennaio di quest’anno la Tassa sui rifiuti solidi urbani (Tarsu).

Sogepu, che gestisce la tassa in convenzione con il Comune di Città di Castello, precisa che, come (more…)

Cannara, assemblea pubblica per un chiarimento politico dopo le dimissioni del sindaco

12 ottobre 2013

Riceviamo e pubblichiamo

Il lavoro dell’ amministrazione comunale,la verità sulle dimissioni, i rapporti con il PD: questi gli argomenti al centro dell’ assemblea pubblica indetta per venerdi 18 ottobre alle ore 21 presso l’auditorium S. Sebastiano a Cannara. Ad  indire (more…)

“Perugia muore” assemblea pubblica a piazza Grimana il 2 settembre

23 agosto 2013

perugia muoreLe Associazioni “Perugia non è la capitale della droga” e “Piazza Grimana e dintorni”, in merito agli ultimi avvenimenti che hanno riguardato il capoluogo umbro, inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti e illegalità perpetuata da delinquenza di ogni genere (more…)

MENO MALE CHE ERA UN’EMERGENZA! LA VERITA’ SULLO SBLOCCO DEI DEBITI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

4 aprile 2013
Luciano Della Vecchia

Luciano Della Vecchia

Nel silenzio assoluto ed assordante dei parlamentari umbri che nei giorni scorsi si sono prodigati nel farsi belli perché, a loro detta, avrebbero contribuito con la loro azione a far sì che il governo sbloccasse i debiti della Pubblica Amministrazione in favore delle imprese, oggi assistiamo ad un ennesimo rinvio, a raccapriccianti rimpalli di responsabilità e all’ipotesi di un decreto che fa acqua da tutte le parti.

Meno male che era un’emergenza, come noi (more…)

Convegno a Villa Umbra Scuola Umbra di Pubblica Amministrazione: LA BANDA LARGA

25 ottobre 2012

Stefano Vinti

Venerdi 26 ottobre

Nel 2009, dopo numerose iniziative sul fronte della riduzione del digital divide, l’amministrazione regionale ha avvertito la necessità di realizzare un monitoraggio che potesse consentire l’identificazione dei punti di forza e di debolezza degli interventi e, conseguentemente, un eventuale nuovo orientamento della missione e degli investimenti, al fine di rendere più efficiente e consapevole il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. È stato quindi conferito alla società Doxa S.p.a. un incarico per eseguire, attraverso opportuni campionamenti, una serie di sondaggi presso la popolazione, il sistema delle imprese ed (more…)

FONTANELLE PUBBLICHE PER L’ACQUA POTABILE: NITRATI IN CONCENTRAZIONI MOLTO ELEVATE A PISTRINO DI CITERNA

14 settembre 2012

Il consigliere regionale Gianluca Cirignoni, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Cesaroni, solleva il problema della presenza di pericolosi nitrati individuati dalla Asl in alcuni acquedotti dell’alto Tevere, in particolare in quello interessato alla apertura della nuova fontanella di Pistrino di Citerna. A suo giudizio, stante i dati ufficiali diffusi, con nitrati sei volte superiori a quelli consigliati dall’Organizzazione mondiale della sanità, si deve evitare ogni pericolo per la salute umana a partire da quello dei bambini rivedendo le cosiddette zone vulnerabili ai nitrati in tutto il territorio e intervenendo sugli acquedotti interessati.

Crisi Umbra – Ultima fermata prima del baratro “una giunta esterna e di salute pubblica” o i civici e l’antipolitica irromperanno nei palazzi

24 febbraio 2012

Darko Strelnikov

La classe dirigente umbra ha deciso di allungare la sua agonia, sperando in qualche miracoloso ritrovo che possa riportarla in vita e rimetterla in pista. E’ un film già visto. Ed è un film che è andato in onda pochi mesi fa nella vicina Roma. Siamo in ritardo di qualche mese ma L’Umbria di questi giorni, per certi versi, assomiglia molto, politicamente parlando, alla situazione italiana prima di Monti. Nella capitale c’erano un Governo incapace a determinare una svolta per rispondere con provvedimenti adeguati alla gravità della crisi e una classe politica investita da una pesantissima questione morale. Fatte le debite proporzioni che abbiamo qui? Una Giunta che non riesce a determinare un cambiamento vero e profondo, che non riesce ad uscire dal pantano dei veti e controveti. Le riforme latitano e soprattutto non incidono sul costosissimo sistema di potere. Si levano le Comunità Montane, ma intanto ci si prepara a mettere in piedi una bella e robusta agenzia con un contorno di 12 unioni dei comuni. Signor Mike, com’era la domanda : “lascia o quadruplica?”. Quadruplica, quadruplica! Le aziende ospedaliere diventano una ma i direttori restano due. E’ il sistema della tetrarchia Diocleziana. Un solo impero, la sanità, retto da due Augusti (i direttori generali) con l’ausilio di due Cesari (i direttori sanitari). L’unica cosa da scoprire è se le regole per la successione sono le stesse. Sulle Asl non è dato sapere, mentre Ati, Consorzi, Atc continuano a prosperare mantenendo, una lunga fila di aziende pubblico – private. E ancora, continuando a similare Roma. Per non essere da meno, anche qui c’è una questione morale. Anche qui, nonostante le inchieste che hanno colpito esponenti politici della maggioranza, in Regione e anche in alcuni comuni, ci si rifiuta di affrontarla. Ci si rifugia dietro uno strano “garantismo”, che invece di mettere sulle spalle delle persone (com’è giusto e doveroso) la presunzione di innocenza, la scarica addosso alle istituzioni. La conseguenza e direi, anche l’obiettivo, è quello di permettere a tutti di restare al proprio posto, senza fare quel fatidico “passo indietro” a garanzia delle istituzioni. E mi fa ridere il garantismo applicato solo all’avviso di garanzia. La presunzione di innocenza se viene applicata deve valere sempre, fino al giudizio definitivo e cioè fino alla Cassazione. La verità è che il cittadino non può minimamente essere assalito dal dubbio che chi dirige la cosa pubblica possa avere commesso qualche reato. In tutte le democrazie di questo mondo, questo dubbio viene immediatamente sedato con le dimissioni immediate dell’interessato. Ma questo non avviene. E quando arrivano gli arresti, in un sottofondo di paura per nuove inchieste e possibili rinvii a giudizio, non si riesce a fare di meglio che aderire al postulato : “conservare e resistere”. E’ facile capire come il combinato disposto di queste due cose provochi una reazione di rivolta, disprezzo e disgusto di massa nell’opinione pubblica. Un recente sondaggio lo conferma. Nelle zone rosse il movimento a 5 stelle di Grillo viene quotato il 10%, in Umbria il 9%. Ma non c’è bisogno di alcun sondaggio per sapere che mai, nella nostra regione, come nel resto d’Italia, i rappresentanti politici hanno avuto un consenso tanto basso. La gran parte dei cittadini ha, a torto o a ragione, la convinzione che operino prevalentemente per difendere i propri interessi. Ed è proprio qui che sta il successo di Monti. Nonostante i provvedimenti capestro presi contro i ceti popolari, nell’opinione pubblica c’è la convinzione che le “lacrime e sangue”, possono essere non condivise, anzi osteggiate, ma senza dare l’idea che siano state prese per fare l’interesse di chi ci governa. Sta qui la svolta italiana. Una svolta che ha avuto i connotati e i contenuti tipici della destra liberista, perché da noi comandava la Destra. Quindi per produrre lo stesso effetto in Umbria bisognerebbe ripetere l’operazione, ma stavolta da sinistra. Una Giunta di salute pubblica, composta da esterni, con personalità, esperti, studiosi, persone competenti, riconducibili all’area di centrosinistra, ma che non hanno avuto a che fare con l’esercizio pratico del potere e che non hanno ambizioni politiche per il futuro. Una Giunta che come, il Governo tecnico, non avendo la necessità di rispondere a piccoli e grandi elettori, abbia il coraggio di produrre cambiamenti radicali nel sistema di Governo della nostra regione. Una Giunta totalmente esterna al Consiglio, che dovrà assecondare, come fa il Parlamento con Monti, la necessaria cura da cavallo ed impegnarsi in operazioni di revisione istituzionale, prima fra tutte la legge elettorale. Perché se a Roma c’è il “porcellum”, qui c’è il “porcellinum”, visto che, per effetto del listino, il 20% dei consiglieri viene nominato dai partiti. Le alternative a questo atto responsabile e di coraggio sono due; sciogliere questo Consiglio e andare ad elezioni anticipate, magari in concomitanza con le politiche; oppure vivacchiare come un corpo estraneo dalla società o meglio come un fortino assediato dal dissenso popolare. Con la conseguenza che scaduto il mandato, assisteremo ad un inevitabile e consistente aumento della rappresentanza “civica”. Perché più va avanti questa situazione, più i cittadini si indirizzeranno verso proposte slegate e alternative a quelle dei partiti tradizionali. Gireranno al largo da quella roba che verrà presentata impropriamente come “casta”. Ci sono, oltre ai grillini, già alcune proposte di carattere nazionale. Ma anche da noi esistono forze e personaggi già in moto verso questa direzione. E se non c’è uno scatto di reni, al momento opportuno, questi potrebbero anche avere la meglio sui candidati ufficiali e di bottega. Anzi potrebbero, se si vogliono salvare, anche metterli in fila dietro le loro bandiere. Ma, mi rendo conto, che sono tutte proposte per una discussione che non avverrà mai nei luoghi deputati. Lì continuano tutti ad ascoltare Ornella Vanoni che canta “domani è un altro giorno si vedrà”.

Strelnikov.d@libero.it

Acqua, le tariffe aumentano, ma il Comitato 2 Si per l’acqua bene comune non ci sta

13 dicembre 2011

Il Comitato 2 Sì per l’Acqua Bene Comune – Magione esprime la propria insoddisfazione per quanto deliberato dal Consiglio Comunale il 30 Novembre 2011 in merito all’ordine del giorno “Acqua Bene Comune”. Il documento approvato disattende la proposta del Comitato sottoscritta da oltre 200 cittadini magionesi nei giorni precedenti il referendum e confermata dallo straordinario successo nel voto del 12 e 13 giugno 2011. Quanto deliberato è privo di qualsiasi efficacia, in particolare per l’omissione di alcuni punti fondamentali: non viene affermato il principio di non rilevanza economica dell’acqua – senza questo l’espressione “Acqua Bene Comune” diventa mera demagogia; è assente l’impegno per garantire ad ogni cittadino il quantitativo minimo di acqua considerato vitale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Prendiamo atto dell’intenzione di aderire alla campagna di ripubblicizzazione del servizio idrico portata avanti dal Forum dei Movimenti per l’Acqua, ma tale intenzione andrà confermata da un impegno concreto dell’Amministrazione comunale che non potrà prescindere dalle seguenti azioni:

– approvazione delle proposta di delibera di iniziativa popolare

“Riconoscimento del diritto umano all’acqua e sostegno alla campagna per la ripubblicizzazione dei servizi idrici”;

– sostegno attivo alle iniziative del Coordinamento nazionale – Enti Locali per l’Acqua Bene Comune a cominciare da quelle per l’applicazione dell’esito referendario.

Nei giorni scorsi, constatata l’inadempienza da parte degli ATI (e quindi dei Sindaci) umbri, anche nella nostra regione è partita la campagna di obbedienza civile per l’autoriduzione delle bollette dell’acqua, per la quota di remunerazione del capitale investito (ovvero sopra il 7%), in applicazione di quanto abrogato col secondo quesito. Sulla scia dello sportello già attivato dal Comitato Umbro Acqua Pubblica a Perugia in Via del Lavoro 29 (aperto tutti i mercoledì dalle 17.30 alle 19.30), avvieremo a breve anche a Magione un servizio di ricalcolo delle bollette. Se i Sindaci non applicano la legge, allora lo faranno i cittadini!

Comitato 2 Sì per l’Acqua Bene Comune – Magione

“Sopprimere i cani piuttosto che lasciali in gabbia…bella soluzione no? questa proprio ci mancava

7 novembre 2011

Sopprimere i cani piuttosto che lasciarli in gabbia in canile” è questa la soluzione scaccia crisi di Giancarlo Carocci consigliere provinciale a Perugia espulso dalla Lega Nord ora approdato, con l’appoggio di Forza Nuova, al gruppo politico Umbria Tricolore.

PETIZIONE PUBBLICA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DEL CONSIGLIERE PROVINCIALE (PG) GIANCARLO CAROCCI (UMBRIA TRICOLORE) PER ISTIGAZIONE A DELINQUERE PER LE PAROLE RIPORTATE NELLA PROPOSTA SHOCK DI SOPPRIMERE TRAMITE EUTANASIA I CANI CHE I PROPRIETARI NON VOGLIONO PIU’ E QUELLI NEI CANILI PER ELIMINARE LE SPESE DEI COMUNI.

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vedi il sito www.petizionepubblica.it

Flamini/Prc Perugia: L’Umbria ripubblicizzi l’acqua come a Napoli

31 ottobre 2011

Rifondazione Comunista di Perugia saluta con grande soddisfazione la ripubblicizzazione del ciclo integrato dell’acqua a Napoli. Il Consiglio Comunale partenopeo ha votato la trasformazione dell’azienda “Arin S.p.a.” in “Acqua Bene Comune Napoli”. In altri termini siamo di fronte alla costituzione di un soggetto pubblico che gestirà la risorsa idrica e la sua ripubblicizzazione. Nello statuto dell’azienda è anche presente il principio della democrazia partecipativa che prevede spazi di partecipazione diretta dei movimenti sia per l’indirizzo che per la gestione e il principio della gratuità del minimo vitale quotidiano, oltre ovviamente all’abolizione del 7% dei profitti. Riteniamo questo fatto di straordinario valore politico sia perchè attua di fatto il voto referendario di giugno, sia perchè inizia così un percorso generale per la ripubblicizzazione del servizio idrico nel nostro paese. È infatti la prima volta in Italia che viene dato seguito al referendum: proprio grazie all’abrogazione dell’articolo 23 bis del Decreto Ronchi diventa possibile la costituzione di un’azienda speciale come ente di diritto pubblico. Noi pensiamo che questa esperienza possa e debba essere ripresa. In questo senso rispetto all’attuale fase di discussione sulle riforme del sistema istituzionale regionale pensiamo che l’Umbria e le sue Istituzioni abbiano l’occasione concreta per ripubblicizzare il ciclo integrato dell’acqua. Ci rivolgiamo quindi alle altre forze politiche e sociali della sinistra e a tutti i comitati per fare in modo che anche la nostra regione segua l’esempio napoletano per andare nella direzione della gestione pubblica e partecipata del servizio idrico.

Enrico Flamini – Segretario Provinciale Prc Perugia

SPELLO. Vicenda Vus. Il circolo politico culturale Guerrino Bonci afferma:“Prima dei nomi serve il progetto aziendale”.

11 ottobre 2011

E’ quanto afferma il direttivo del circolo politico culturale Guerrino Bonci, che intende esprimere la propria posizione su alcuni problemi relativi al territorio e riguardanti il settore dei servizi pubblici locali e in particolare le ultime vicende che hanno coinvolto la Vus. “Il ritardo accumulato dall’azienda nella gestione della raccolta differenziata – spiega il direttivo – intorno al 30 per cento ed alla mancanza di un piano industriale, è sintomo di scarsa progettualità. Ci chiediamo pertanto di chi siano le responsabilità, avendo assistito in quest’ultimo periodo alle dimissioni del presidente Vus Sergio Villa. Noi riteniamo che un’azienda come questa non possa dare risposte adeguate alle esigenze reali dei cittadini fino a quando la politica prende il sopravvento, e il protagonismo impedisce di fatto di mettere in campo azioni concrete per l’interesse della collettività. A nostro avviso prima di fare girare i nomi e provenienza territoriale dei possibili candidati alla presidenza Vus, sarebbe opportuno approvare un Piano di sviluppo aziendale, un possibile assetto organizzativo, la nomina di un direttore generale e successivamente individuare i criteri per la scelta del presidente se figura politica o tecnica. Diversamente chiunque verrà eletto sarà destinato a seguire le orme dei suoi predecessori. Ricordiamo inoltre come il recente risultato referendario abbia già individuato le strade da percorrere  ed è evidente che questa strada, almeno per quanto riguarda l’acqua, non sia certo quella della privatizzazione dei servizi pubblici, che in base al risultato delle urne, devono rimanere tali e garantire qualità, efficienza ed economicità. L’obiettivo ultimo di questa azienda deve essere quello di migliorare i servizi evitando di mettere in mano le mani nella tasca dei cittadini.

GUBBIO, INIZIATIVA DEL PDL e di TUTTE LE FORZE di OPPOSIZIONE PER LA GESTIONE AUTONOMA DEL SERVIZIO IDRICO

4 ottobre 2011

Iniziativa del Gruppo Consiliare del PdL  – primo firmatario il capogruppo Angelo Riccardini, condivisa con tutti i gruppi di opposizione rappresentati in Consiglio Comunale: Lucio Lupini lucio, lupini, mattia, bertinelli,  (Gubbio Per Noi), Mattia Martinelli ( UDC), Giovanni Vantaggi ( Un’altra Gubbio), Carlo Pierotti ( Gubbio Partecipa) .

La proposta tende ad indurre il Comune di Gubbio a chiedere ed attuare con forza e tempi certi quanto già chiesto ed ottenuto da tanti altri comuni d’Italia. Uscire dall’ATO e dalla quota pubblica di Umbra Acque spa e riprendere in carico direttamente la gestione dell’acquedotto .

I consiglieri di opposizione vanno incontro alle esigenze primarie della popolazione che ha visto lievitare i costi delle bollette, addirittura raddoppiati rispetto a quando l’acquedotto era gestito direttamente dal Comune e non da Umbra Acque spa. Con questa soluzione potrebbero veder ribassare i costi ad oggi rincarati a dismisura e porre fine alle vessazioni come quella dell’imposizione dei depositi cauzionali a carico dei pensionati privi di Conto Corrente di appoggio. Restituire l’acqua alla gestione pubblica per sottrarsi al mantenimento di baracconi creati con la legge del 2006 con la quale si sono istituiti gli ATO e le società di gestione partecipate dai comuni, dare così attuazione immediata e diretta all’esito del Referendum che a gran voce ha detto NO alla privatizzazione dell’acqua. Il buon esito di questa proposta non riduce la storica generosità di Gubbio verso i comuni vicini bisognosi di acqua ; si potrà continuare a regalare l’acqua eccedente ad Umbertide come avvenuto per 40 anni . Una proposta responsabile che non potrà che trovare la convergenza della maggioranza alla quale si chiede non una adesione formale ma precisi impegni di tempi e di risultati ( e si spera anche quella di Luigi Girlanda, unico consigliere di opposizione a non aver sottoscritto il documento) La popolazione sarà messa al corrente dei passaggi formali e sarà chiamata a supportare questa battaglia con sottoscrizioni pubbliche e diffusione di volantini informativi distribuiti nei pubblici esercizi.

 

Marsciano: Inaugurata la fontana che distribuisce acqua pubblica

2 ottobre 2011

Funzionerà tutti i giorni dalle ore 07.00 alle 23.00

Un grande numero di cittadini ha partecipato, sabato primo ottobre, all’inaugurazione della fontana per l’erogazione di acqua pubblica istallata a Marsciano in via Madonna delle Grazie, nel quartiere di Tripoli. Al taglio del nastro c’era il Sindaco Alfio Todini, il Presidente di Umbra Acque Enrico Menichetti e l’Assessore provinciale all’ambiente Roberto Bertini.  L’iniziativa rientra nel progetto “Fontanelle” promosso da Umbra Acque in collaborazione con la regione Umbria, l’Ati n. 2 e i Comuni interessati. La fontanella distribuisce acqua naturale, frizzante e refrigerata, proveniente dalla rete pubblica, di assoluta qualità e costantemente controllata. Il costo è di 5 centesimi di Euro ogni litro e mezzo. Il pagamento può essere effettuato direttamente presso l’erogatore oppure attraverso chiavette che prevedono una cauzione di 5 Euro e anch’esse ricaricabili presso la fontanella. I pubblici esercizi dove sarà inizialmente possibile trovare le chiavette sono il lo Studio fotografico Rosati, il Punto Luce Elettricità, Lady estetica, e la Tabaccheria e ricevitoria di via Madonna delle Grazie, tutti ubicati nei pressi della fontana di erogazione. “Riscopriamo – ha affermato il Sindaco Todini – un modo antico di approvvigionamento di acqua potabile che oggi torna di attualità e può considerarsi più che mai moderno. Questa istallazione è importante sotto molti aspetti a partire da due principali, ovvero il risparmio in termini di costo economico e il positivo impatto ambientale che si determina con un minor consumo di bottiglie di plastica”. L’attenzione all’ambiente è stata sottolineata anche dal Presidente di Umbra Acque Menichetti e dall’assessore Bertini il quale ha spiegato che questa iniziativa, attiva già a Perugia e Città di Castello, sta portando al risparmio di migliaia di bottiglie di plastica, cosa che si traduce, innanzitutto, in meno plastica prodotta e minori costi per il suo smaltimento. A tutto questo, naturalmente, si aggiunge il risparmio economico, che alla fine dell’anno per una famiglia può essere dell’ordine di molte decine, se non centinaia, di Euro e che è testimoniato dal grande successo che questa iniziativa ha avuto nelle città dove è già partita. “Non ho dubbi – ha concluso il Sindaco Todini – che anche i cittadini di Marsciano sapranno utilizzare al meglio questa opportunità. E l’utilizzo migliore è un utilizzo abbondante, non escludendo, in futuro, la possibilità di istallare ulteriori fontanelle sul territorio”.

Siamo al delirio…”BERLUSCONI PORCELLONE” nei disegni di una scuola media di Spoleto

16 febbraio 2011

www.tuttoggi.info

E’ scandalo in una scuola media statale di Spoleto dopo che è trapelata la notizia di un compito assegnato dalla docente di disegno ad una classe della prima media con il quale descrivere, in modo allegorico, forse per il periodo carnevalesco, le ultime vicende del Rubygate, lo scandalo che sta interessando il premier Silvio Berlusconi. Il titolo sarebbe stato “Berlusconi porcellone, le signorine porcelline”: titolo che, ovviamente, non è stato trascritto dalla professoressa nel registro, ma che, a guardare come i bambini lo hanno riportato sugli elaborati, fa pensare sia stato dettato a voce. Lo scandalo – a sollevare il ‘caso’ è stato il consigliere comunale del Pdl Carlo Petrini, al quale si sono rivolti alcuni genitori rimasti indignati dal compito che i loro figli avevano ricevuto da fare a casa. A ieri erano stati consegnati solo 7 disegni (la prova scade giovedì prossimo), ma la dura presa di posizione di Petrini è riuscita a fermare lo scandalo. O quanto meno a contenerlo. “Non solo i genitori erano indignati – ha raccontato Petrini a Tuttoggi.info – ma gli stessi bambini sono rimasti allibiti di fronte alle richieste della loro professoressa. Quella dell’insegnante – ha proseguito – è stata un’azione scellerata, una strumentalizzazione dell’insegnamento inaccettabile, specialmente se i destinatari sono bambini di appena 11 anni”. Non è l’idea del carro allegorico o del colore politico della strumentalizzazione che ha disturbato Petrini: “Volendola mettere sul piano del carro di carnevale, si sarebbe potuto allora rappresentare Marrazzo in mezzo ai trans o Vendola che fa il gay”, ha dichiarato, “il problema vero è che la politica deve rimanere fuori dai cancelli delle scuole. Il compito dell’insegnante è quello di educare, non di ‘usare’ bambini così piccoli e inconsapevoli per fare propaganda politica Dopo le dichiarazioni del capogruppo Petrini Pdl  che ci mette del suo, inciampando contro un carro allegorico composto da “Marrazzo con i trans e Vendola che fa il gay” (che fosse una metafora del travestimento carnevalesco?), e la cui azione immediata ha limitato la produzione artistica “suinicola” a soli 7 disegni, non tardano ad arrivare reazioni ben più pesanti come quella del  Consigliere Nazionale per l’Alta Formazione artistica e musicale presso il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR), il professor Dario Guardalben, attuale consigliere comunale  in quota Pdl al Comune di Terni. “Esprimo grave disappunto – dice il consigliere nazionale – per la strumentalizzazione politica che mira a coinvolgere la scuola ed in particolare il delicato passaggio adolescenziale che la scuola media rappresenta. A questo punto la direzione regionale dell’Usr non può esimersi dall’intervenire sulla delicata questione, anche perchè questa sarà a breve oggetto degli interventi politici.” Non rintracciato il Ministro Gelmini. Il portavoce Massimo Zennaro, seppur informato tempestivamente dall’ufficio stampa ministeriale dell’accaduto, ha evitato ogni commento. Ma la Ministra sarà comunque interessata della vicenda, come conferma il coordinatore del Pdl umbro, l’onorevole Luciano Rossi: “resto allibito nel leggere una simile vicenda – dice il deputato -, non conosco gli atti ma mi pare che la stessa ammissione della dirigente scolastica denuncia un fatto di una gravità inaudita. Qui non stiamo parlando solo di minorenni ma di bambini che sono stati ‘usati’ da una docente che forse non vedeva l’ora di mettersi in mostra. Confido che gli uffici sappiano adottare le opportune azioni, comunque informerò personalmente il ministro Gelmini del fatto”.

DOTTORINI (IDV) “LA PROTESTA DEI SINDACATI CONFERMA LA NOSTRA PREOCCUPAZIONE SULLO SDOPPIAMENTO DI UMBRA ACQUE S.P.A.”

6 dicembre 2010

Oliviero Dottorini, capogruppo dell’Italia dei Valori in Consiglio regionale, torna sulla notizia di un possibile sdoppiamento di Umbra Acque Spa, lamentandosi per la mancata risposta della Giunta alla sua precedente interrogazione. A giudizio di Dottorini, “se questa ipotesi trovasse fondamento, ci troveremmo di fronte a un’operazione ad altissimo rischio di ricadute negative sugli utenti, sui lavoratori e sulla gestione di un bene comune come l’acqua che deve essere tenuto il più lontano possibile da speculazioni e tentativi di privatizzazione”. “Dunque non erano così campate in aria le ipotesi, goffamente smentite da Umbra Acque, che abbiamo avanzato attraverso una nostra interrogazione consiliare. Se l’intenzione fosse quella di creare una Srl a cui affidare i servizi, lasciando alla gestione pubblica solo le reti e le infrastrutture, il messaggio sarebbe chiaro: si tenterebbe di aggravare il pubblico a vantaggio dei soggetti privati che verrebbero liberati della parte economicamente più gravosa del servizio idrico.

Vinti:”Il rilancio del settore delle costruzioni passa attraverso grandi investimenti statali”

23 novembre 2010

Stefano Vinti –  assessore regionale alle politiche abitative e ai lavori pubblici

Stefano Vinti

Il settore delle costruzioni e quello dei lavori pubblici sono profondamente colpiti dalla crisi economica e finanziaria che ha investito le economie mondiali e non ha risparmiato quella del nostro paese e tantomeno quella umbra.
I dati che ha diffuso l’Ance in questi giorni sono estremamente preoccupanti: gli investimenti nel settore delle costruzioni diminuiranno nel 2010 del 6,4%, mentre per il 2011 non si prevede nulla di buono, ma una ulteriore flessione del 2,4%, nonostante le tante voci governative che vedono la ripresa dietro l’angolo. Complessivamente nel quadriennio 2008-2011 la caduta degli investimenti sarà del 17,8%, per una perdita totale di circa 29 miliardi di euro.
La crisi travolge il comparto delle nuove costruzioni, che nei quattro anni considerati dalla rilevazione, subiscono una flessione del 34%, mentre il solo dato positivo interessa gli investimenti nel recupero abitativo, cioè fondamentalmente le ristrutturazioni incentivate con l’ecobonus che il governo voleva cancellare nella legge di stabilità e che invece sono state riproposte anche per il prossimo anno, sebbene il recupero dei soldi sia ora previsto in 10 anni anziché in 5.
Per quanto riguarda i lavori pubblici, l’Ance rileva che negli ultimi sette anni (dal 2005) vi è stato un crollo del 32%, un dato confermato anche dall’analisi della legge di stabilità, che segnala una diminuzione degli stanziamenti nel triennio 2009-2011 del 30%.
Se le imprese vivono forti sofferenze, il 49%, cioè la metà delle imprese associate a Ance dichiara di operare in una fase di recessione, per i lavoratori il bilancio è pesantissimo: dall’inizio della crisi il settore delle costruzioni, considerato anche l’indotto, ha perso circa 250 mila occupati, e per la fine del 2011 le stime sono ancora più preoccupanti, visto che si prevede di arrivare ad una perdita complessiva di 290 mila posti di lavoro.
Di fronte a questi numeri, che fotografano impietosamente gli effetti di una crisi che c’è, è forte e si vede, e coinvolge un settore che tradizionalmente in tutti i periodi di crisi svolge un ruolo anticiclico, non possiamo che dichiarare fallito il cosiddetto Piano casa del governo Berlusconi e la conseguente attuazione e territorializzazione degli interventi che doveva avvenire con i Piani Casa regionali. Due dati sono sufficienti a suffragare questo fallimento: le domande di ampliamento nel Lazio sono state sette, mentre in Lombardia una ventina (fonte L’Unità).
Questa situazione rende evidente un fatto: la crisi non si affronta soltanto con slogan e refrain ripetuti all’infinito – del tipo l’impresa in un giorno, premialità, incentivi, semplificazione, snellimento delle procedure, sburocratizzazione – ma con interventi realmente efficaci, individuando con programmi seri obiettivi e settori di intervento, e soprattutto mettendo a disposizione risorse e stanziamenti per gli investimenti.
Il governo farebbe bene a investire sull’edilizia residenziale pubblica, invece di ridurre a zero il trasferimento delle risorse, con un vero Piano per l’edilizia pubblica, e dovrebbe mettere a disposizione risorse per la riconversione ecologica più ampia possibile delle abitazioni e delle costruzioni nel nostro paese, incentivando il ricorso alle innovazioni tecnologiche nel campo del risparmio energetico, delle bioarchitettura, della casa ecologica.
Senza investimenti statali nel campo dell’edilizia e dei lavori pubblici non si esce dalla crisi, ma anche le imprese devono fare la loro parte, privilegiando il più possibile i processi di aggregazione e puntando con forza sullo sviluppo tecnologico.