Fornire alla Questura di Perugia ulteriori risorse umane, logistiche e strumentali, per implementare le attività sul territorio e fare fronte alle varie emergenze che stanno interessando il territorio, con particolare riferimento al capoluogo, a fronte degli ottimi risultati conseguiti nell’attività ordinaria e straordinaria della Polizia di Stato della provincia di Perugia nell’ultimo anno. È questa la sollecitazione rivolta da Rocco Girlanda, deputato umbro del Pdl, al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, in un’interrogazione presentata alla Camera dei Deputati. “Secondo quanto riferito dalla Questura di Perugia, nel periodo compreso tra il 1 maggio 2010 ed il 30 aprile 2011
la Polizia di Stato della operante nel territorio provinciale ha ottenuto risultati di eccezionale rilevanza: ricordo i circa 55 kg di sostanze stupefacenti confiscate, i 638 arresti – di cui 297 per possesso e detenzione di sostanze stupefacenti – le 335 persone arrestate dalla squadra mobile, la notifica di 23 “daspo”, i 416 narcotest eseguiti dalla polizia scientifica, le 65.160 richieste di intervento al 113, le 4.320 le pattuglie impiegate nei servizi ordinari dalla squadra volante. Ricordo inoltre, a degno merito di tutte le divisioni del Corpo, i 14.494 passaporti rilasciati dalla divisione amministrativa, i 20.580 permessi di soggiorno rilasciati dall’ufficio preposto alle pratiche per l’immigrazione, i 460 clandestini espulsi, le 175mila persone controllate dalla polizia di frontiera dell’aeroporto di San Francesco insieme ai 180mila bagagli a mano e 2.200 aerei, sequestrando 1.100 armi bianche o improprie. La Polfer, è stata impegnata in 585 servizi di vigilanza dello scalo, identificando 812 persone, scortando inoltre 76 treni; la polizia stradale di Perugia ha contestato 37.045 infrazioni al Codice della Strada con 37.472 punti decurtati e 878 patenti ritirate con ben 6.368 pattuglie impegnate nella vigilanza stradale. Senza dimenticare il lavoro svolto dalla polizia postale, che ha monitorato 200 siti pedopornografici, arrestato quattro persone e denunciato 1.204 soggetti per reati tipici del settore, quali il phishing o la compravendita tramite internet. Questa importante attività – ha concluso Girlanda – necessita di un ulteriore supporto, viste le proporzioni sempre più ampie assunte anche dal fenomeno delle infiltrazioni mafiose nella provincia e dalla carenza di uomini e mezzi per garantire un’ottimale copertura del territorio. Vi è inoltre necessità di implementare i presidi in determinate realtà urbane, come quella di Perugia, particolarmente sensibili a fenomeni quali risse e spaccio di sostanze stupefacenti a cielo aperto, come previsto anche nel “Patto per Perugia sicura”, siglato dal Ministro dell’Interno e dai vertici istituzionali locali lo scorso 14 gennaio”.