di Francesco La Rosa

Roberta Raspa
Ci siamo, le elezioni del 15 marzo sono prossime e tutti i candidati stando spendendo le ultime energie per raccogliere voti nel loro territorio. Non fa eccezione Roberta Raspa, candidata per la prima volta per il consiglio comunale di Assisi nella lista Futuro per Assisi a sostegno del candidato sindaco Giorgio Bartolini.
Roberta, nell’ultimo incontro intervista ti ho definita tosta e concreta, era un modo per presentarti agli elettori con le tue specificità caratteriali, due mesi di campagna elettorale ti hanno cambiata?
Penso di essere rimasta me stessa, anche se ho imparato molto dal contatto che ho avuto con la gente del mio paese, ho avuto netta la percezione del desiderio di cambiamento e di futuro buono che c’è nelle persone, il confronto mi ha aiutata a capire tante cose, in particolar modo i bisogni per delle persone che vivono nelle bellissime realtà rurali del nostro territorio.
Spesso la campagna elettorale fra i candidati sindaci è stata aspra, quasi al limite dell’insulto in alcuni casi, tu sei riuscita a mantenere comunque il tuo stile, come hai fatto?
Ho fatto la scelta di non fare campagna elettorale violentemente “contro”, perchè ritengo più
importante presentarsi per quello che si è e si vuole, sempre in positivo, nel massimo rispetto verso i competitor e senza dimenticare mai che spesso, come accade nelle piccole comunità come la nostra, sono amici, e per me restano tali anche se hanno fatto scelte politiche diverse.
A proposito delle realtà rurali, tu sei una imprenditrice e quindi addetta ai lavori, hai presentato delle proposte concrete ai cittadini?
Certamente si, l’interesse verso questi argomenti è stato vivo e molto concreto, tanto è vero che è mia intenzione lavorare per creare le condizioni che favoriscano la permanenza dei nuclei familiari nel territorio.
Spesso però l’agricoltura e gli allevamenti sono visti come agenti inquinanti della terra, responsabili di devastazioni ambientali, quale è la tua opinione?
Credo che sia un falso problema, la devastazione ambientale e i dissesti idrogeologici e le frane sono conseguenza dell’abbandono del territorio da parte degli agricoltori e dello spopolamento della montagna.
Pensi allora che sia possibile un ritorno alla campagna?
Se riusciremo a creare le condizioni per fare tornare i nuclei familiari sul territorio si
Come si possono creare le condizioni?
Innanzitutto garantire maggiore capacità competitiva per le merci prodotte, giusti livelli di reddito, aiutare l’imprenditore agricolo e permettere anche ai giovani di avere un’abitazione adeguata alle necessità di vita, agevolare il recupero funzionale ed estetico del patrimonio edilizio esistente superando alcuni vincoli ormai anacronistici. Mi piacerebbe che l’imprenditore agricolo emergesse come un soggetto inserito in un contesto socio economico capace di rivalutare e tutelare le risorse disponibili sul territorio. Ed in questo mi sento molto allineata con la Comunità Europea quando sostiene che queste attività producono sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, rispetto e conservazione del paesaggio e dell’ambiente.
Come pensi di riuscire a realizzare questo progetto?
Credo che sia importantissimo rivedere la normativa regionale sull’edilizia nelle zone rurali, aiutare le imprese anche con risorse finanziarie per creare le condizioni per lo sviluppo che facilitino l’accesso ai giovani nel mondo del lavoro, anche perché le limitate dimensioni medie aziendali non consente ai figli degli agricoltori di realizzarsi e assistiamo ad un progressivo spopolamento delle campagne con conseguenze disastrose sulla salvaguardia dell’ambiente che un progressivo invecchiamento della popolazione rurale non riesce più a mantenere sano.
Per finire, mi hai detto dei tuoi propositi in caso di elezione, e se non ce la fai ? sei autorizzata a toccare ferro…( non tocca ferro ma lo sguardo è fulminante n.d.r.)
Non dimenticare che ho un lavoro che mi impegna abbastanza, in fondo fare bene il proprio lavoro è come fare politica, produce il bene per la gente, quindi continuerò ad impegnarmi in questo senso, anzi ti invito a fare una visita alla mia azienda agricola, qualunque sia l’esito elettorale, perché sono sicura che rimarrai sorpreso.
Invito accettato.