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Don Ottavio Posta , parroco dell’Isola Maggiore ,testimone d’amore e di coraggio

28 gennaio 2015
Don Ottavio Posta

Don Ottavio Posta

Una bella storia , commovente e fonte di riflessione e tutto un paese che si mobilita per raccontarlo : è accaduto ieri a Passignano Sul Trasimeno.

Un evento che nasce lontano ,quando il prof. Gianfranco Cialini appassionato bibliofilo e ricercatore dell’Università di Perugia sente parlare dal dr. Gustavo Reichenbach di un salvataggio di ebrei durante l’ultima guerra al lago Trasimeno.

Rintraccia discendenti dei protagonisti di questa vicenda e trova un testimone e attore della vicenda Agostino Piazzesi e conosce quindi la storia di prima mano che ruota attorno ad una nobile figura , quella del parroco dell’Isola Maggiore negli anni della guerra .

Don Ottavio Posta, nativo di Passignano sarà parroco all’Isola dal 1915 fino alla sua morte nel 1963.

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Persona altruista, umile e generosa spese la sua vita tra gli umili pescatori del luogo spogliandosi dei suoi beni per contribuire alla costruzione dell’Asilo Infantile di Passignano e per soccorrere le necessità dei suoi parrocchiani più poveri.

Ma l’episodio che della sua vita viene rievocato è quello successo nel giugno del 1944.

In piena guerra il lago pullulava di tedeschi in ritirata sotto la spinta degli Alleati che risalivano la penisola. Un gruppo di ebrei era stato confinato sull’Isola al castello Guglielmi e  era fondato il rischio che nella ritirata li portassero con sé per internarli nei campi di concentramento dai quali solo una piccola parte sarebbero sopravvissuti.

Ma gli Alleati erano arrivati a Sant’Arcangelo  sull’altra sponda del lago . (more…)

Per i dirigenti della Regione il prossimo Natale sarà ottimo

29 novembre 2013
Remo Granocchia

Remo Granocchia

Sono usciti i nomi delle decine di dirigenti regionali a cui graziosamente la Giunta  regionale ha elargito 3 milioni di euro  da dividere come premi di produzione. Se consideriamo che lo stipendio medio dei dirigenti è di circa 100 mila euro annui vuol dire che nella busta paga di dicembre  questi dirigenti troveranno tra stipendio, tredicesima e premio di produzione  dai 30 ai 40 mila euro. Questi fortunati mortali  avranno solo l’imbarazzo di come spenderli rispetto  alle migliaia   a (more…)

Dream’s Factory ha presentato GOLIARDO, la due ruote dedicata a Filippetti in mostra a Narni

31 gennaio 2012

Paolo Lucci e Goliardo Filppetti con la moto Goliardo

La passione per i motori e per le motociclette uniche sono state al centro della serata evento tenuta il 28 Gennaio, presso la Sala Consiliare del Comune di Narni gremita di gente, alla presenza del Sindaco Stefano Bigaroni, della Giunta e del Consiglio Comunale.

A dare il via alla serata è stato il Prof. Alberto Freddi che ha raccontato la storia di Goliardo Filippetti, narnese doc e noto collezionista di moto d’epoca. Il vero evento è stato la presentazione a sorpresa della moto “Goliardo” di Dream’s Factory, nata dalla passione per le due ruote di Paolo e Marco Lucci. Realizzata con oltre 700 ore di ricerca, lavoro e sperimentazione, la due ruote dedicata a Filippetti ha reso l’evento unico. Goliardo Filippetti per l’occasione ha ricevuto un riconoscimento particolare da parte del Sindaco di Narni come ringraziamento per l’impegno dimostrato nel campo motociclistico e nei confronti della Città nativa. All’evento hanno partecipato ospiti d’onore come il campione Remo Venturi, il meccanico Pirro Loreti e il figlio del campione Libero Liberati.

A suggellare l’evento l’inaugurazione dell’esposizione permanente di moto d’epoca collezionate da Filippetti, all’interno del Palazzo Comunale di Narni.

Al Convegno Anmig il Presidente Cav. Serafino Gasperini festeggiato dai suoi iscritti e dai soci Unci

9 ottobre 2011

Il Coom. Elio Carletti insieme ad Ilio Liberati consegna il diploma a Serafino Gasperini, nella foto anche Mariarita Carletti e Remo Gasperini

Con una cerimonia ricca di significato il giorno 8 ottobre 2011 si è tenuto presso l’Hotel Ristorante Faina di Corciano PG l’annuale incontro dei soci dell’Associazione Nazionale e Fondazione mutilati e invalidi di guerra . Presenti le associazioni combattentistiche, partigiane, d’arma, di categoria e del sociale e i tanti figli e nipoti di coloro che hanno patito le conseguenze del loro servizio alla Patria. Il presidente regionale ANMIG dell’ Umbria e della sezione di Perugia Cav. Serafino
Gasperini, ha rivolto il suo saluto alle autorità e ai soci e presentato una bella iniziativa per mantenere vivo il ricordo dei nostri combattenti ricercando e catalogando le lapidi e le tombe dei caduti reperibili nel nostro territorio. Erano presenti per il comune di Perugia l’assessore Ilio Liberati e il consigliere Tiziana Capaldini, il console regionale dei Maestri del Lavoro Giampaolo Censini, il redattore del Messaggero Remo Gasperini e le professoresse Norma Pacifico e
Mariarita Carletti e il Rag. Fabrizio Fucchi, soci Unci della sezione di Perugia. Parole di saluto sono state rivolte dalle autorità convenute, richiamandosi soprattutto ai valori dell’amore per la patria e del sociale che rappresentano le fondamenta dei valori da tramandare ai nostri figli e di cui quest’associazione è custode. Il Comm. Elio Carletti, presidente della sezione provinciale di Perugia dell’ Unci- Cavalieri d’Italia, socio ANMIG perché figlio di un mutilato e invalido di guerra, medaglia d’oro dell’Ordine di Vittorio Veneto, nel porgere il saluto ha ricordato con profondo sentimento i riconoscimenti militari e civili del Cav Gasperini: medaglia d’onore quale prigioniero in Germania e croce al merito di guerra per la lealtà di cittadino e di soldato. Concludendo l’intervento, ha conferito, in quest’occasione, al Cav. Serafino il diploma d’iscrizione alla sezione Unci di Perugia con i complimenti del presidente nazionale Grd. Uff. Ennio Radici.

Inquinamento di Bettona, la giustizia a volte è lenta, ma alla fine arriva sempre

15 gennaio 2011

La richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal Procuratore Giacomo Fumu e dal Pubblico Ministero Manuela Comodi nei confronti di 26 persone implicate nei fatti di continuo e massiccio inquinamento perpetrato per ben 30 anni a Bettona,  dimostra come  i nostri numerosi esposti e denunce presentati nel corso degli anni fossero del tutto fondati.

Che la situazione ambientale nel territorio di Bettona fosse pesantemente compromessa appariva del resto di tutta evidenza e riconoscibile a tutti.  La puzza asfissiante durante il giorno e la notte, l’inquinamento riconoscibile a vista dei fossi, dei torrenti e del fiume Chiascio in modo particolare nei fine settimana e in occasione delle pioggie, la fertirrigazione fasulla su terreni disponibili solo nella misura del 10% rispetto a quella necessaria, la certificazione di agibilità acquisita solo da 3.000mq di stalle rispetto ai 60.000mq presenti nel comune, l’inquinamento dell’acqua di numerosi pozzi: queste solo alcune delle gravi conseguenze della sconsiderata ed illecita gestione del depuratore zootecnico consortile e degli allevamenti suinicoli. Solo un sistema fondato sulla complicità e connivenza a tutti i livelli ha consentito il verificarsi ed il perdurare di questo “disastro  ecologico”. Almeno 12 milioni di tonnellate di reflui sono finiti sui terreni e nel fiume. Chi doveva effettuare i controlli, oltretutto pagato da noi cittadini-contribuenti, reggeva il sacco ai lestofanti. L’Amministrazione comunale attualmente in carica, se non fosse stata bloccata dall’intervento della Magistratura,  avrebbe creato le condizioni (con la realizzazione di una seconda laguna per i liquami da 90.000 tonnellate) per condannare la popolazione a vivere ancor peggio che nel passato. Per tutta la Giunta, Sindaco e Vicesindaco in testa, è stato richiesto il rinvio a giudizio. Gli atti adottati, nonché le intercettazioni telefoniche, hanno evidenziato lo stretto legame con gli autori materiali di questo disastro. Per noi cittadini quanto è emerso è più che sufficiente per chiedere le dimissioni immediate di questi amministratori. Non è né possibile né accettabile che questi personaggi, visti i precedenti, continuino a gestire le questioni ambientali del nostro comune e il destino dei suoi abitanti. Siamo molto preoccupati per le varie ipotesi di riutilizzo dell’impianto di depurazione destinato a diventare una centrale a biomasse o, peggio ancora, un inceneritore. A queste ipotesi ci opporremo con tutti gli strumenti messi a disposizione dalla legge. Sin da ora annunciamo che il Comitato, ricorrendo presso  le competenti sedi giudiziarie, si costituirà parte civile nei confronti di tutti i responsabili, richiedendo loro il risarcimento dei gravi danni arrecati alla salute dei residenti, al deprezzamento patrimoniale dei loro immobili, al notevole danno arrecato all’immagine del comune e del suo territorio.

per Il Comitato Popolare per l’Ambiente di Bettona

Remo GranocchiaGiorgio ForestiLuigi Pasinato

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Nota di redazione: Gli scriventi non specificano quali amministrazioni sono coinvolte in 30 anni e quali sindaci, però chiedono le dimissioni di quella attuale, c’è qualcosa che non torna. Non ci rimane che aspettare con serenità  l’esito dell’inchiesta in corso per capire la verità.