Posts Tagged ‘rinalducci’

L’Associazione culturale politica Italia dei Diritti e dei Doveri vede la luce in una splendida serata a Foligno

9 dicembre 2015
iddRingraziamo  di cuore tutti gli intervenuti nella prestigiosa sala di Nemetria a Foligno, alla presentazione dell’Associazione “Italia dei Diritti e dei Doveri” e dei preziosi contributi che successivamente nel dibattito sono emersi e posti all’attenzione dei relatori. Sicuramente è la palese dimostrazione di un segno di speranza e di attenzione a chi invoca insieme a noi una ventata di cultura politica nuova, che metta  in luce valori morali e civili condivisi.
Sta a noi, alla società civile globale, fare in modo che tutto questo avvenga, anticipando il cambiamento, investendo sui giovani che, per definizione, sono portatori di novità, sulle donne con i loro sogni le loro aspirazioni. Invece, quello che le generazioni più adulte, possono e debbono fare è saper indicare anche ai giovani ciò che del passato deve essere custodito e ciò che invece può essere lasciato. Questo discernimento logo iddè indispensabile per un cambiamento positivo. E tale discernimento va accompagnato anche con l’esempio delle stesse generazioni più adulte, perché il mantenimento di alcune conquiste di civiltà dei decenni passati dipenderà anche dalla capacità di sacrificare qualcosa, soprattutto i privilegi, da parte di chi ora è più garantito e tutelato, con una responsabilità proporzionata alle concrete possibilità in un’ottica di nuova alleanza fra le persone di buona volontà e la tutela dell’ambiente. Ma quello che noi vogliamo e dobbiamo mettere in evidenza è che la politica è in crisi perché idd buonaè in crisi il sistema della rappresentanza. I cittadini, i lavoratori autonomi e dipendenti, gli artigiani non si sentono più rappresentati socialmente e culturalmente da questi partiti, che sempre di più si propongono come cartelli elettorali svuotati di valori ed ideali, lontani dai reali interessi e bisogni della gente comune ed incapaci di coniugare governabilità e rappresentanza, capacità amministrativa e capacità di analisi. Questi sono stati i temi prevalenti nella mia relazione introduttiva, che poi successivamente sono stati ripresi approfonditi e ampliati dai numerosi interventi dei presenti all’iniziativa. Crediamo inoltre che sia venuto il momento nella nostra vita di restituire qualcosa al Paese. Non abbiamo ricchezze da restituire ma forse abbiamo intelligenze, competenze ed esperienze che possono essere messe al suo servizio. Dobbiamo assolutamente stimolare il dibattito civile e politico sulle scelte necessarie per lo sviluppo dell’Umbria e del nostro Paese e per questo la nostra Associazione si pone come obiettivo primario di stimolare ed arricchire il dibattito politico, rinnovando la politica dei partiti e non sostituendola con scorciatoie populistiche. Crediamo inoltre che i partiti debbano ascoltare le opinioni qualificate della società civile e debbano usare meglio le competenze presenti nella società. Siamo inoltre fortemente convinti, che tra la classe politica e la società civile si sia creato un divario enorme di qualità, di competenze e di esperienze. Riteniamo che sia venuto il momento in cui anche la società civile oltre ad avanzare pretese verso la politica provi a colmare questo divario, facendo un passo verso la società politica. Agli inizi del 2016, l’Associazione “Italia dei Diritti e dei Doveri” intende promuovere sulla scorta dei preziosi suggerimenti che sono emersi nel successivo confronto, dei progetti e dei programmi che si tradurranno in ulteriori iniziative, volte ad aprire un proficuo e concreto dibattito con tutti i cittadini dell’Umbria. Formulo infine un doveroso e sentito ringraziamento a Francesco La Rosa, responsabile di www.goodmorningumbria.it , moderatore della serata, all’artista Aldo Medorini per aver disegnato il logo della nostra Associazione ed al Prof. Avv. Fabio Francario Professore ordinario di Diritto Amministrativo presso l’Università degli studi di Siena, per l’autorevole e prestigioso contributo, che ha dato a questa nostra prima iniziativa.
Augusto Rinalducci   Co-Fondatore “Italia dei Diritti e dei Doveri”
 

 

LE AMMINISTRATIVE DEL 2016 AD ASSISI ED IN ITALIA NEL SEGNO DI UNA NUOVA CAMALDOLI

19 settembre 2015

camadi Augusto Rinalducci

Nel Luglio del 1943 un gruppo intellettuali cattolici si riunirono a Camaldoli per redigere un documento che sarà chiamato Codice di Camaldoli in cui sono straordinariamente riunite le idee principali che sarebbero state poi alla base della Costituzione e del “miracolo italiano”. Se confrontiamo questa proposta con le condizioni materiali nella quali essi si trovavano, sentiamo che c’è qualcosa di profetico. Ecco perché oggi dobbiamo guardare con attenzione le nuove forme di mobilitazione, i nuovi movimenti, le nuove agorà, reali e virtuali, in cui maturano inedite espressioni di partecipazione e di rappresentanza. (more…)

Novità a Ponte San Giovanni, cartucce e toner, si risparmia davvero

4 settembre 2013

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28 Maggio 2011

20 Maggio 2011


A Spoleto, novità esclusive e tanta salute…

5 Maggio 2011
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Italia Federale: nominati i coordinatori delle aree territoriali dell’Umbria

7 marzo 2011

Aldo Tracchegiani

Sono stati ufficializzati nel corso di un incontro avvenuto sabato scorso, al quale hanno partecipato tutti i vertici di Italia Federale, i coordinatori territoriali del partito per l’Umbria. Le nomine riguardano tutte le aree territoriali del “cuore verde” dell’Italia, punto di partenza del progetto federalista del partito che prevede la creazione di undici macroregioni, suddivise al loro interno in aree territoriali, eliminando le province. Per l’area di Perugia il coordinatore sarà Alfeo Rinalducci, mentre per quella del Trasimeno è stato scelto il nome dell’ex Lega Nord, Elda Rizzolo. Nella Media Valle del Tevere ad occuparsi del territorio dei Comuni di Deruta, Bettona, Assisi e Bastia sarà Nevio Giunchigli; spostandosi nel folignate, il coordinatore scelto da Italia Federale per Montefalco, Trevi e Foligno è Francesco Ricciolini, ex assessore del Comune di Montefalco. Infine nell’area territoriale di Spoleto/Valnerina il nome scelto dai vertici di Italia Federale è quello di Sante Coccia, mentre nell’orvietano il coordinatore sarà Daniele Breccia. “L’assemblea di sabato scorso – spiega il presidente nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani – è servita anche a fare il punto sulle prossime amministrative in Umbria. Proprio da questa Regione, infatti, Italia Federale intende lanciare la sua sfida elettorale che interesserà tutto il territorio nazionale. Siamo pronti a dare battaglia in tutte le realtà umbre in cui si andrà al voto – aggiunge Tracchegiani – con un occhio di riguardo per Assisi, dove la nostra lista è già a buon punto. In quest’ultima città, se l’esito delle consultazioni con gli attuali candidati non sarà soddisfacente, non escludiamo la candidatura di una personalità forte all’interno del partito

28 febbraio 2011

24 febbraio 2011

FINALMENTE E DOPO TANTI ANNI DI SUBALTERNITA’ LA CISL RIALZA LA TESTA

23 febbraio 2011

Commento di ALFEO RINALDUCCI – Segretario nazionale Italia Federale

Dopo il Segretario Generale Bonanni, anche il Segretario Regionale Sbarra, in un articolo pubblicato su “Il Messaggero Umbria”, espone una lucida analisi politica ed economica sulla situazione dell’Umbria che ci sentiamo di condividere in toto. Mentre il segretario della CGIL Bravi, con una visione oramai arcaica continua a rincorrere l’unità sindacale come panacea di tutti i mali dei lavoratori, non vi nascondo la grande soddisfazione che provo nel sentire la CISL parlare di proposte concrete per lo sviluppo, l’occupazione, la produttività, la partecipazione dei lavoratori agli utili delle aziende, meglio se private. Alcune categorie della CISL, queste cose le dicevano circa 25 anni fà pretendendo per se, ma anche inutilmente per gli altri, l’incompatibilità fra cariche sindacali e quelle politiche, come fondamento per un approccio convincente all’unità sindacale. Purtroppo, oggi come allora, la CGIL è funzionale e subordinata alla sinistra, alla quale in questi ultimi anni, causa lo sbandamento della stessa sinistra, sembra indicargli la rotta e l’agenda politica; pare perfino superfluo ricordare quegli uomini che dalla “triplice sindacale” sono passati ai vertici dei partiti e delle Istituzioni, dopo aver doverosamente servito i partiti stessi di riferimento. Sotto la bandiera pseudo unitaria sono passati i provvedimenti legislativi più penalizzanti per i lavoratori subordinati, vedi ad esempio l’abolizione contingenza e scala mobile. L’unità sindacale tanto anelata oggi come ieri significherebbe per la CGIL, in particolar modo in Umbria, la supremazia sul movimento sindacale tutto avendo allora e oggi la maggioranza dei lavoratori tesserati. Tornando a Sbarra, per non rattristarci  troppo per quello che sarebbe potuto essere e non  è stato, vi riporto le sue affermazioni più significative: “La CGIL indica come traditore abbietto e fiancheggiatore tutti quelli che nell’immaginario FIOM  sono gli altri sindacati democratici. La Regione Umbria è imbalsamata da 50 anni in quello che è diventato un sistema di potere che da 20 anni si replica per cooptazione e si alimenta di spesa pubblica. Questo sistema non ha avuto stimoli, non c’è stato ricambio, si è garantito con le rendite e non  ha saputo cogliere le opportunità del terremoto dei fondi europei e della propensione al risparmio delle famiglie. La mobilità sociale? Impossibile se si è messo alla  dirigenza  degli Enti scegliendo, non i più bravi ma gli amici e se non si garantisce ai giovani un futuro che non sia basato sulla conoscenza giusta. Le Imprese? Ci vuole più coraggio, sono piccole, puntano all’aiuto pubblico e non cercano l’export ne l’innovazione del prodotto. Le Imprese hanno limiti strutturali come li ha la Pubblica Amministrazione, troppo grande e improduttiva. Non abbiamo sviluppato un sistema di sevizi privati, abbiamo unì’occupazione atipica  e precaria che penalizza donne e fasce scolarizzate di giovani, i salari sono più bassi d’Italia e non  aiuta più chi non ha lavoro neanche quel micro-cosmo economico che è la famiglia. Vi bastano quasi 25.000 posti di lavoro persi in 2 anni? Da soli abbiamo denunciato che era finito il modello Umbro dell’alta occupazione e della bassa produttività. Il sistema Regionale si deve riformare alla svelta se vuole agganciare, quando ci sarà, la ripresa economica.” Quelle di Sbarra, sono valutazioni di un uomo libero ed onesto, che speriamo sia ascoltato dai lavoratori che non vogliono essere più imbrogliati e strumenti del “potere”. Coraggio, abbiamo di fronte delle praterie sempre più verdi e sempre meno rosse!.

Rifondare la caccia!!!! Si siamo tutti d’accordo.E’ il messaggio uscito dal convegno di Orvieto su caccia , ambiente e ruralità organizzato da Italia Federale

21 febbraio 2011

di Alfeo Rinalducci

Davanti ad un numeroso pubblico di appassionati  ha aperto i lavori Aldo Tracchegiani,  presidente nazionale di Italia Federale che con una breve introduzione  ha voluto ricordare alcuni dei successi e delle battaglie sostenute a favore del mondo venatorio , le manifestazioni del primo settembre 2006 a Roma e  in veste  di coordinatore del “comitato 409” contribuì alla riuscita della marcia  degli 80 mila cacciatori contro Pecoraro Scanio e De Castro che volevano trasformare le ZPS in aree protette. Poi la battaglia sull’aumento della tassa regionale sulle deroghe sulla istituzione della sentinella ambientale sui ripopolamenti nei parchi regionali. “Occorre ritrovare equilibrio – dice Tracchegiani – togliere la politica dalla caccia eliminare gli ATC  (Ambiti territoriali di Caccia) e ritornare alla gestione diretta tra cacciatori ed agricoltori, una gestione seria che porti a: controllo dei nocivi (volpi, faine, istrici, tassi ecc. ): applicazione seria della normativa europea eliminazione della burocrazia e libertà di esercitare la nostra passione Più cultura e informazione oltre che formazione di chi è addetto ai controlli.”

Fra gli ospiti  presenti, Silvano Moffa Presidente della Commissione Lavoro della camera che ha parlato della sua gestione ineccepibile ai tempi della sua presidenza della Provincia di Roma e dell’operato  come presidente della Commissione Lavoro dell’indotto collegato alla caccia. Ha inoltre sottolineato la sintonia di vedute con Italia Federale e del ritrovarsi condividendo uno stesso progetto politico nato dopo qualche anno di esperienze diverse,  lui con PDL  e con FLI , …Tracchegiani con la destra e appunto adesso  Italia Federale nell’ottica di rinforzare l’accordo politico con il governo Berlusconi

L’intervento di Giancarlo Pagliarini si sofferma invece sul nuovo modo di concepire l’Italia come paese federale,  sul vero federalismo più volte espresso dal partito di Traccheggiani e per il quale ha accettato la candidatura a sindaco di Milano alle elezioni di primavera.

Elda Rizzolo, Silvano Moffa, Aldo Tracchegiani

Bonanni Ezio,   presidente nazionale  vittime amianto, ha parlato dell’amianto ed evidenziato la grave situazione di disagio  dei lavoratori abbandonati a se stessi.

Stango Angelo di Caccia Ambiente conferma l’accordo del suo gruppo con Italia Federale riconoscendole e la stessa  visione della caccia come forma,  cultura,  tradizione,   passione e nello stesso tempo la tutela dell’ambiente.

Gaggioli Stefano ex deputato AN con un appassionato intervento ha voluto enfatizzare l’incompetenza delle associazioni ambientaliste e della necessità di attivare gli osservatori per il transito della selvaggina migratoria per un controllo su base scientifica delle quantità di uccelli e consentire di conseguenza  un calendario di caccia adeguato fuori dalle date stabilite.

Di  notevole interesse gli interventi di Luigi Iaboni neofondatore del  club dello storno , Bizzi Nicola di Firenze della nuova destra sociale  e presenti fra tanti militanti e dirigenti e cacciatori anche Stefano Tacconi presidente regionale  libera caccia Vladimiro Boschi dell’associazione “Anuu Migratoristi” ed il sindaco di Porano

15 febbraio 2011

10 febbraio 2011

ITALIA FEDERALE SI TINGE DI ROSA

23 dicembre 2010

Continua senza soste il “momento organizzativo” di Italia Federale, il partito fondato nel maggio scorso dal Dr Aldo Tracchegiani e Alfeo Rinalducci, rispettivamente presidente e segretario nazionale.

Anna Alberti

Dopo  gli importanti accordi con movimenti politici della Sicilia, Lazio, Sardegna, Lombardia, dove fra l’altro in una conferenza stampa è stata annunciata la candidatura a sindaco di Milano di Giancarlo Pagliarini, ministro nel primo governo Berlusconi, Italia Federale guarda all’Umbria per completare l’organigramma politico sul territorio anche in vista della prossima tornata elettorale amministrativa in alcuni comuni della nostra regione.

Marta Dominici

Nell’incontro di ieri a Santa Maria degli Angeli, alla presenza di numerosi militanti e dopo aver riconfermato  le linee guida che hanno ispirato la nascita  del partito,  il presidente Tracchegiani propone la nomina della d.ssa Stefania Melchiorri, segretario del comune di Assisi, dell’avv. Anna Alberti, segretario del comune di Terni, e dell’avv. Marta Dominici, segretario della Provincia di Terni.

Nel suo intervento conclusivo Tracchegiani cosi dice: “Oggi, grazie  all’apporto di realtà della società civile  ricca di linfa vitale e di

Stefania Melchiorri

entusiasmo in un gruppo già collaudato possiamo sperare

di raggiungere importanti risultati in tutte le competizioni elettorali,  addirittura superiore al 3,6 % ottenuto delle scorse elezioni politiche 2008

23 novembre 2010

18 novembre 2010

13 novembre 2010

6 novembre 2010


“CAFFEINA” IL NUOVO MAGAZINE DI CULTURA E POLITICA E LA …STRANA COPPIA

21 ottobre 2010

A sinistra Filippo Rossi e a destra Arianna Ciccone

di Alfeo Rinalducci

Il giornalista Filippo Rossi di “Fare Futuro” e Arianna Ciccone hanno presentato un nuovo mensile di “cultura e res pubblica”  di grandi ambizioni titolato “CAFFEINA”, cm 22 x 22 grafica accattivante, ma con soli due colori  e ben confezionato,  e manco a dirlo targato politicamente.

Anche se (… si dice nell’articolo di Prima Romana del numero 1 che) “Caffeina Magazine è (o vuole essere? n.d.r.) un vagito di libertà che prende forza dalla rete (internet) per invadere, con nuove idee e nuovi stimoli, i vecchi territori del piombo e delle rotative. Un’avventura impossibile, ovviamente. Una sfida persa in partenza. Come d’altronde sono tutte le sfide più affascinanti: da affrontare con la coscienza di esplorare territori del pensiero umano per i quali non sono disponibili mappe definite, parametri codificati, alto e basso, nord e sud. Un viaggio senza bussola e senza confini stabiliti, insomma.”

Cavolo con una presentazione cosi ci aspettavamo un pomeriggio sinceramente affascinante e pieno di novità, e invece? La presentazione di grandi contenuti è consistita nella proiezione di 2 filmati di 1, 5 minuti ciascuno, totale 3 minuti. Si tutto qui.  Risolto il problema del di,  ovvero della presentazione del magazine entra in scena, guarda caso, Berlusconi. Nulla di nuovo sotto il sole, cose sentite per decenni, uno stucchevole caravanserraglio di contumelie degno dei peggiori talk-show “indipendenti” di Mamma Rai,

“Non è un grande comunicatore- dice Filippo Rossi –  tanto che ripete sempre le stesse cose e pensate  che in passato scrivevo io gli interventi a lui e Scajola. Berlusconi è figlio di una sub-cultura INDUSTRIAL-LOMBARDA e insieme alla Lega Nord fa politica per interesse e per salvarsi dagli avvisi di garanzia. Controlla tutta la stampa e le TV Italiane, fa politica di facciata, tanto è vero che i terremotati d’Abruzzo sono stati ospitati in case molto belle , è vero,  arredate e con fiori freschi,vero anche questo,  peccato però che per noi sembrano di plastica e non stanno nel centro storico”; … forse è un peccato, diciamo noi,  che ancora qualche terremotato dell’Umbria di 13 anni fa sta ancora nei container e i centri storici non sono stati tutti restaurati. Sinceramente ci aspettavamo interventi di alto contenuto politico dei quali però si registrava grande latitanza ed il pubblico, non numeroso per la verità, apparentemente interessato, ha applaudito di tanto in tanto. In fondo gli hanno raccontato quello che si voleva sentirsi dire, dirò di più, si è sentito addirittura indispettito per l’unica voce di dissenso motivato, una voce che esprimeva delusione ed amarezza per le parole sentite e che arrivava dal fondo della sala.

Basta dire, a nostro favore, che quando un giornalista sceglie di stare da una parte e per questo scrive e riceve un compenso, ha fallito nel suo mandato e non è migliore di quelli che chiamano “criccaroli” e che si siedono nei vari scranni pubblici.

Nel monologo dei presentatori di tutto si parla ma non dell’Umbria; delle gravi notizie riportate solo dai giornali locali nessun cenno e a questo punto ci chiediamo: QUALI SONO I CONTENUTI POLITICO-CULTURALI RAPPRESENTATI DA CAFFEINA??? Al peggio non c’è mai fine!!!.in compenso costa poco, solo 10 euro a copia.

Auguri.

 

 

LA “POLITICA” UMBRA NON AMA LE PARAFARMACIE?

15 ottobre 2010

di Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale

Alfeo Rinalducci

In una nota diffusa alla stampa poco tempo fa, le titolari delle parafarmacie mandavano un messaggio forte e chiaro  “vogliamo lavorare meglio, offrire più servizi, alcuni anche gratuiti ai cittadini, siamo professionisti e professionali anche noi”. Le Parafarmacie, note con il Decreto Bersani sulle liberalizzazioni, in Umbria organizzate in Associazione Parafarmacie Umbre Riunite (PUR), sono 24 circa con un numero doppio di addetti e quasi tutti giovani laureati che affrontano con mezzi propri le difficoltà attuali del commercio. In Umbria, le stesse, forse perché non a conoscenza del fenomeno, vengono avversate dal centrodestra perché si ritiene che sia stato un regalo di Bersani alle COOP e quindi anche a livello nazionale il Governo pensa di abolire, magari facendo una sanatoria per le esistenti.  Il centrosinistra, contrariamente ad altre Regioni, sta ostacolando la crescita di queste attività.

Che cosa chiedono alla regione Umbria le PARAFARMACIE?

La possibilità di fornire presidii sanitari (pannoloni, strisce per diabetici ecc…) Prenotazioni al CUP per prestazioni sanitarie prestate dal Servizio Sanitario Nazionale, distribuzione dei farmaci ad uso veterinario. Questo, che in altre Regioni è stato già concesso, in Umbria è stato più volte negato. Cosa unica in Italia, queste attività condotta da farmacisti abilitati e iscritti d’obbligo all’Ordine dei Farmacisti, pagando i dovuti emolumenti, sono avversati dai colleghi farmacisti, titolari di farmacie, per evidenti motivi di concorrenza e che stanno cercando di ostacolare con ogni mezzo la loro sopravvivenza. Noi invitiamo la Presidente Marini a farsi carico di questo problema che riguarda tanti giovani laureati che cercano uno sbocco professionale con tanti sacrifici personali. Le “male lingue” che non sono sempre tali, dicono: “allora era vero che questa liberalizzazione era destinata solo alle COOP” oppure “in Regione, nel comparto Sanità, c’è qualche dirigente che ha a che fare con le farmacie impersonando un conflitto di interessi”. Noi siamo fortemente convinti che questo problema debba essere in ogni caso risolto.

Italia Federale : Giorgio Tizi è il nuovo Segretario di Spoleto

14 ottobre 2010

Coerente col suo programma, Italia Federale, nel presentare Giorgio Tizi quale Segretario di Spoleto, si è fatta ancora una volta portavoce dei disagi vissuti dalla cittadinanza, denunciando l’incapacità dell’amministrazione nel trovare le giuste risoluzioni.

Molteplici gli spunti di riflessione in grado di  offrire un nuovo contributo alla responsabilizzazione del cittadino. A fornire il quadro della situazione intervengono il Presidente Nazionale Aldo Tracchegiani, il Segretario Nazionale Alfeo Rinalducci, e l’appena nominato Segretario di Spoleto, Giorgio Tizi. Per tutti è necessario rivitalizzare il centro storico, favorendo la ripresa degli esercizi commerciali e delle attività culturali, attraverso una più oculata politica di trasporto pubblico e una più efficace salvaguardia della sicurezza del cittadino. Nelle tante frazioni si parla sempre più di assenteismo, con negozi che chiudono, giovani che migrano, rendendo sempre meno vitale il territorio già carente di opere infrastrutturali di base. Si richiede anche una maggiore attenzione nel promuovere le attività sportive del territorio, mettendo fine ai disagi procurati da strutture non idonee, come piscina comunale e Palatenda. La superficialità e l’incapacità dell’attuale amministrazione è dimostrata anche nella recente apertura di scale mobili inaccessibili a portatori di disabilità.

Nella corrente fase politica, la maggioranza appare sfaldata. Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori assumono una posizione estremamente critica verso la Giunta. Le prospettive non sono rosee neanche per quanto riguarda le cartelle Ici. La scellerata pressione economica già evidenziata dal ex-consigliere regionale Aldo Tracchegiani, deve essere arginata permettendo al cittadino di verificare in maniera completa e trasparente l’attuale fase di revisione e riequilibrio, volta perlopiù a tamponare grossi buchi di bilancio. Italia Federale vuole scuotere l’immobilismo in cui Spoleto, faro della cultura nazionale,  sembra essere caduta.

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

8 ottobre 2010

Commento all’articolo di Mary Mancinelli

Finalmente qualcuno descrive la situazione politica Umbra con i numeri piuttosto che con le chiacchiere che tendono sempre a nascondere le verità indigeste. Italia federale apprezza il coraggio e la lucidità nel trattare l’argomento. Un plauso di incoraggiamento.

Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale

ASSEGNAZIONE CASE POPOLARI- PIANETA LEGA NORD

3 ottobre 2010

di Alfeo Rinalducci, segretario nazione Italia Federale

Alfeo Rinalducci

Dopo la schermaglia sull’assegnazione delle case popolari tra il Sindaco di Roma Alemanno, che intende assegnarle così come previsto dalle normative attuali e il Ministro Maroni, che prima stanzia 13 ml di euro per costruire case per i rom nel Comune di Milano e poi si rimangia tutto per le critiche ricevute, il Consigliere Regionale Leghista Cirignoni  con una dichiarazione rilasciata alla stampa, vedi Corriere dell’Umbria del 2 Ottobre u.s., chiarisce la sua posizione. Lo stesso testualmente afferma: “come sta avvenendo in altre parti del paese, grazie alla Lega Nord, anche in Umbria occorre modificare le normative di assegnazioni degli alloggi di edilizia popolare, prevedendo un maggior punteggio per i residente da più di 10 anni nel territorio”. ITALIA FEDERALE in proposito, riafferma la propria originale posizione già presentata al Consiglio Regionale Umbro dall’allora Consigliere Dott. Aldo Tracchegiani, oggi Presidente del nostro partito e chiaramente indicato nel nostro programma politico alla voce IMMIGRAZIONE, ossia: “l’assegnazione delle case alla popolazione straniera deve essere pari alla percentuale di presenza degli stessi sul territorio rispetto alla popolazione italiana, es. 10% della popolazione straniera sul totale, avrà diritto al 10% delle case popolari disponibili. Quindi una graduatoria per gli italiani e una graduatoria per gli stranieri.” Lo stesso criterio vale  per l’assegnazione dei posti negli asili nido. Al Consigliere Cirignoni, vista le genericità dell’affermazione e considerate alcune ambiguità del suo partito Lega Nord, così come va di moda adesso rivolgiamo alcune domande:

Sulle case popolari e gli Asili è d’accordo con Maroni, con Alemanno o con chi?

Considerate le varie scivolate di Bossi, Zaia, il Sindaco di Adro e tanti altri leghisti sulla bandiera, sull’unità di’Italia, sull’inno di Mameli, sulla liberazione e secessione della Padania a cui inneggiava lo stesso Cirignoni con manifesti affissi in tutte le sedi di riunioni della Lega a Perugia e altre amenità del genere, il Cirignoni è ancora convinto che i cittadini dell’Umbria possano trarre vantaggio dal votare per detto partito?.

Che cosa pensa del nepotismo imperante nelle istituzioni governate dai leghisti e degli sprechi assurdi di cui ormai sono piene le cronache?

Quand’è che la Lega Nord farà conoscere il suo programma di sviluppo per l’Umbria, visto che prima delle elezioni amministrative ha ritenuto che ciò fosse superfluo in quanto il partito avrebbe tirato lo stesso?

Quale proposta ha fatto per risolvere il problema dell’immigrazione clandestina e del malaffare che ormai in Umbria ha assunto una dimensione insopportabile?

Nel caso in cui il consigliere Cirignoni non dovesse rispondere a queste domande, come si usa fare di questi tempi, noi speriamo che gli Umbri siano in grado di valutare da soli e sappiano aiutare chi è nato per sbugiardare i faccendieri e i poltronari operanti a desta e a sinistra.

LE OPINIONI DI GIAMPAOLO PANSA

2 ottobre 2010

di Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale

Alfeo Rinalducci

Il  29 settembre, Pansa in una intervista trasmessa dalla RAI durante lo svolgimento del dibattito parlamentare, faceva delle considerazioni che ritengo di poter condividere appieno. Ricordo, per la cronaca, che Pansa è uno storico e scrittore di area di sinistra, recentemente autore di testi riguardanti le vicende dell’ultima guerra e d’intorni, in particolare sulla  nostra “Resistenza” e sugli eccidi dei nostri connazionali nelle Foibe del Carso. Circa poi un giudizio generale sulla resistenza, nell’intervista di cui sopra, sosteneva che questa è stata una vera guerra civile, dove una parte voleva mantenere il regime NAZIFASCISTA al potere e l’altra voleva trasformare l’Italia in una regione nell’orbita della vecchia RUSSIA STALINISTA. Da allora sona passati 65 anni e quindi è ora di abbassare vessilli e bandiere inneggianti all’eroismo e al primato della democrazia degli uni sugli altri. In questo momento, un po’ per burla e un po’ sul serio, è messa in discussione l’Unità d’Italia, la nostra Bandiera Tricolore e l’Inno Nazionale, abbattiamo gli steccati e lavoriamo tutti per un’Italia unita, più solidale, più sviluppata, più civile e più democratica.

LA LEGA NORD CRESCE …? Finalmente la Lega Nord ha fatto il salto di qualità che gli elettori, che gli hanno dato fiducia, si aspettavano!!!. Dalla stampa del 1° Ottobre scorso  apprendiamo che DAVID CODOGNOTTO, Assessore Comunale di San Michele al Tagliamento (TREVISO) della Lega Nord, è stato arrestato in flagrante per avere intascato una mazzetta da 15.mila euro ed atri 20 mila in arrivo. Dopo il Commissariamento dell’Umbria, della Emilia Romagna e della Toscana, ci aspettiamo quello del Veneto e poi chissà….”da cosa nasce cosa”!. Avvertite Bossi e Maroni che i ladroni non stanno solo a Roma, ma anche vicino a loro. L’Italia è più unita di quanto si possa immaginare……!!!


2 ottobre 2010

21 settembre 2010

LA STAZIONE FERROVIARIA “CAPITINI” NON SARA’ PIU’ FANTASMA?

20 settembre 2010

Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale

Alfeo Rinalducci

Dalla stampa del 18 settembre u.s. apprendiamo che il Comune di Perugia ha comunicato che la stazione in questione è adatta alla fermata dei treni ed è fruibile sia per il traffico veicolare che pedonale. Non avremmo mai immaginato che la nostra segnalazione su goodmorningumbria.it , corredata da foto, interrogazioni e considerazioni, avrebbe avuto un effetto così immediato e risolutivo. Apprendiamo che Trenitalia ha comunicato alla Direzione Regionale il nulla-osta per la messa in  servizio, professori e genitori degli studenti dell’Istituto Capitini hanno costituito un Comitato, presieduto dalle Professoresse Giovagnoni e Ercolani , per spingere le Istituzioni a concretizzare l’apertura della stazione. L’Assessore Liberati, chiamato in causa, ha subito assicurato il suo interessamento per una rapida soluzione del problema. Permetteteci di essere un po’ scettici, conoscendo i “manovratori”, temiamo che cessato il clamore tutto tornerà nel dimenticatoio, con buona pace dei cittadini-contribuenti. E intanto le forze d’opposizione continuano a non avere occhi e orecchie, e carta e inchiostro,  per denunciare gli sperperi e le disfunzioni. Da parte nostra, anche se la stampa nostrana, eccetto questo giornale sul web che ci ospira,  continua ad ignorarci, noi faremo ogni sforzo per combattere questo sistema non più tollerabile.

NON SIAMO NEL VECCHIO WEST AMERICANO, MA ANCHE A PERUGIA C’E’ UNA STAZIONE FERROVIARIA FANTASMA

21 agosto 2010

di Alfeo Rinalducci, segretario nazionale Italia Federale

Alfeo Rinalducci

Strada di accesso, parcheggio, sottopasso, pensiline, palazzina servizi e binario morto. Tutto perfetto se non fosse stata abbandonata da quando è stata costruita, circa 3 anni ed è in pieno degrado. Non ci troviamo nel deserto del Texas o dell’Arizona ma  davanti all’Istituto Tecnico “Capitini”, appena dietro al distributore dalla parte opposta della strada. Fortunatamente adesso qualcuno si  è accorto del degrado dovuto al tempo ed atti

vandalici ed ha fatto installare dei cancelli che ne impediscono l’ingresso, ma i male intenzionati riescono ugualmente ad entrare e i segni  sono evidenti. Per la verità non ne conosciamo le finalità e neppure chi l’ha finanziata, il Comune? la Provincia? le Ferrovie delle Stato di cui porta il

Interno stazione

simbololo?  o chi altro? Ci piacerebbe saperlo e già che ci siamo anche quanto è costata, ma in fondo poco cambia tanto a pagare sono sempre i contribuenti! Perché davanti alla Facoltà di Ingegneria solo delle precarie pensiline e lì tanta grandiosità? Se per caso i nostri amministratori avessero dimenticato il motivo per cui è stata costruita, noi una idea ce l’avremmo. Che fine ha fatto il secondo tratto del Minimetrò, dal Centro Storico a Monteluce? Non se ne sente più parlare ma non vorremmo che fosse il preludio al lancio definitivo, visto che Berlusconi aveva promesso un consistente contributo e l’opposizione non si esprime; solo qualche accenno,  al percorso alternativo dalla Stazione FFSS di Fontivegge all’Ospedale Silvestrini.

Ingresso stazione

Noi, come altri che si sono già espressi siamo nettamente contrari a questi due progetti. La nostra proposta da inesperti e ignoranti delle pubbliche faccende è la seguente: visto che è stato costruito un secondo binario fino al Capitini, viste le Stazioni già esistenti, Università, Capitini e Ospedale, perché non prolungare la costruzione del secondo binario fino alla Stazione dell’Ospedale e da qui con un tappeto mobile collegare detta Stazione con l’ingresso dell’Ospedale medesimo, qualcuno la potrebbe chiamare “metropolitana di superficie”.

Stazione

Forse questa opera costerebbe troppo poco e sarebbe troppo utile rispetto alle opere faraoniche e costose che danno lustro ai nostri amministratori, già i nostri antenati dicevano: “il guadagno sta nello smercio”! A proposito di Minimetrò, qualcuno che vede i lavori di manutenzione da vicino, dalla finestra di casa, ci ha informati che oltre ai soliti consistenti interventi ordinari agostani, si è provveduto inaspettatamente, dopo solo 2 anni e mezzo, alla sostituzione della fune di traino. Non era forse quella chiacchierata e causa principale del rumore? Forse no, perché ci dicono che ne è stata montata un’altra dello stesso tipo! E noi  ricordiamo ancora il ritornello caro a Totò ”… e io pago…”!