


Nel Luglio del 1943 un gruppo intellettuali cattolici si riunirono a Camaldoli per redigere un documento che sarà chiamato Codice di Camaldoli in cui sono straordinariamente riunite le idee principali che sarebbero state poi alla base della Costituzione e del “miracolo italiano”. Se confrontiamo questa proposta con le condizioni materiali nella quali essi si trovavano, sentiamo che c’è qualcosa di profetico. Ecco perché oggi dobbiamo guardare con attenzione le nuove forme di mobilitazione, i nuovi movimenti, le nuove agorà, reali e virtuali, in cui maturano inedite espressioni di partecipazione e di rappresentanza. (more…)
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Sono stati ufficializzati nel corso di un incontro avvenuto sabato scorso, al quale hanno partecipato tutti i vertici di Italia Federale, i coordinatori territoriali del partito per l’Umbria. Le nomine riguardano tutte le aree territoriali del “cuore verde” dell’Italia, punto di partenza del progetto federalista del partito che prevede la creazione di undici macroregioni, suddivise al loro interno in aree territoriali, eliminando le province. Per l’area di Perugia il coordinatore sarà Alfeo Rinalducci, mentre per quella del Trasimeno è stato scelto il nome dell’ex Lega Nord, Elda Rizzolo. Nella Media Valle del Tevere ad occuparsi del territorio dei Comuni di Deruta, Bettona, Assisi e Bastia sarà Nevio Giunchigli; spostandosi nel folignate, il coordinatore scelto da Italia Federale per Montefalco, Trevi e Foligno è Francesco Ricciolini, ex assessore del Comune di Montefalco. Infine nell’area territoriale di Spoleto/Valnerina il nome scelto dai vertici di Italia Federale è quello di Sante Coccia, mentre nell’orvietano il coordinatore sarà Daniele Breccia. “L’assemblea di sabato scorso – spiega il presidente nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani – è servita anche a fare il punto sulle prossime amministrative in Umbria. Proprio da questa Regione, infatti, Italia Federale intende lanciare la sua sfida elettorale che interesserà tutto il territorio nazionale. Siamo pronti a dare battaglia in tutte le realtà umbre in cui si andrà al voto – aggiunge Tracchegiani – con un occhio di riguardo per Assisi, dove la nostra lista è già a buon punto. In quest’ultima città, se l’esito delle consultazioni con gli attuali candidati non sarà soddisfacente, non escludiamo la candidatura di una personalità forte all’interno del partito
di Alfeo Rinalducci
Davanti ad un numeroso pubblico di appassionati ha aperto i lavori Aldo Tracchegiani, presidente nazionale di Italia Federale che con una breve introduzione ha voluto ricordare alcuni dei successi e delle battaglie sostenute a favore del mondo venatorio , le manifestazioni del primo settembre 2006 a Roma e in veste di coordinatore del “comitato 409” contribuì alla riuscita della marcia degli 80 mila cacciatori contro Pecoraro Scanio e De Castro che volevano trasformare le ZPS in aree protette. Poi la battaglia sull’aumento della tassa regionale sulle
deroghe sulla istituzione della sentinella ambientale sui ripopolamenti nei parchi regionali. “Occorre ritrovare equilibrio – dice Tracchegiani – togliere la politica dalla caccia eliminare gli ATC (Ambiti territoriali di Caccia) e ritornare alla gestione diretta tra cacciatori ed agricoltori, una gestione seria che porti a: controllo dei nocivi (volpi, faine, istrici, tassi ecc. ): applicazione seria della normativa europea eliminazione della burocrazia e libertà di esercitare la nostra passione Più cultura e informazione oltre che formazione di chi è addetto ai controlli.”
Fra gli ospiti presenti, Silvano Moffa Presidente della Commissione Lavoro della camera che ha parlato della sua gestione ineccepibile ai tempi della sua presidenza della Provincia di Roma e dell’operato come presidente della Commissione Lavoro dell’indotto collegato alla caccia. Ha inoltre sottolineato la sintonia di vedute con Italia Federale e del ritrovarsi condividendo uno stesso progetto politico nato dopo qualche anno di esperienze diverse, lui con PDL e con FLI , …Tracchegiani con la destra e appunto adesso Italia Federale nell’ottica di rinforzare l’accordo politico con il governo Berlusconi
L’intervento di Giancarlo Pagliarini si sofferma invece sul nuovo modo di concepire l’Italia come paese federale, sul vero federalismo più volte espresso dal partito di Traccheggiani e per il quale ha accettato la candidatura a sindaco di Milano alle elezioni di primavera.
Bonanni Ezio, presidente nazionale vittime amianto, ha parlato dell’amianto ed evidenziato la grave situazione di disagio dei lavoratori abbandonati a se stessi.
Stango Angelo di Caccia Ambiente conferma l’accordo del suo gruppo con Italia Federale riconoscendole e la stessa visione della caccia come forma, cultura, tradizione, passione e nello stesso tempo la tutela dell’ambiente.
Gaggioli Stefano ex deputato AN con un appassionato intervento ha voluto enfatizzare l’incompetenza delle associazioni ambientaliste e della necessità di attivare gli osservatori per il transito della selvaggina migratoria per un controllo su base scientifica delle quantità di uccelli e consentire di conseguenza un calendario di caccia adeguato fuori dalle date stabilite.
Di notevole interesse gli interventi di Luigi Iaboni neofondatore del club dello storno , Bizzi Nicola di Firenze della nuova destra sociale e presenti fra tanti militanti e dirigenti e cacciatori anche Stefano Tacconi presidente regionale libera caccia Vladimiro Boschi dell’associazione “Anuu Migratoristi” ed il sindaco di Porano
Continua senza soste il “momento organizzativo” di Italia Federale, il partito fondato nel maggio scorso dal Dr Aldo Tracchegiani e Alfeo Rinalducci, rispettivamente presidente e segretario nazionale.
Dopo gli importanti accordi con movimenti politici della Sicilia, Lazio, Sardegna, Lombardia, dove fra l’altro in una conferenza stampa è stata annunciata la candidatura a sindaco di Milano di Giancarlo Pagliarini, ministro nel primo governo Berlusconi, Italia Federale guarda all’Umbria per completare l’organigramma politico sul territorio anche in vista della prossima tornata elettorale amministrativa in alcuni comuni della nostra regione.
Nell’incontro di ieri a Santa Maria degli Angeli, alla presenza di numerosi militanti e dopo aver riconfermato le linee guida che hanno ispirato la nascita del partito, il presidente Tracchegiani propone la nomina della d.ssa Stefania Melchiorri, segretario del comune di Assisi, dell’avv. Anna Alberti, segretario del comune di Terni, e dell’avv. Marta Dominici, segretario della Provincia di Terni.
Nel suo intervento conclusivo Tracchegiani cosi dice: “Oggi, grazie all’apporto di realtà della società civile ricca di linfa vitale e di
entusiasmo in un gruppo già collaudato possiamo sperare
di raggiungere importanti risultati in tutte le competizioni elettorali, addirittura superiore al 3,6 % ottenuto delle scorse elezioni politiche 2008
di Alfeo Rinalducci
Il giornalista Filippo Rossi di “Fare Futuro” e Arianna Ciccone hanno presentato un nuovo mensile di “cultura e res pubblica” di grandi ambizioni titolato “CAFFEINA”, cm 22 x 22 grafica accattivante, ma con soli due colori e ben confezionato, e manco a dirlo targato politicamente.
Anche se (… si dice nell’articolo di Prima Romana del numero 1 che) “Caffeina Magazine è (o vuole essere? n.d.r.) un vagito di libertà che prende forza dalla rete (internet) per invadere, con nuove idee e nuovi stimoli, i vecchi territori del piombo e delle rotative. Un’avventura impossibile, ovviamente. Una sfida persa in partenza. Come d’altronde sono tutte le sfide più affascinanti: da affrontare con la coscienza di esplorare territori del pensiero umano per i quali non sono disponibili mappe definite, parametri codificati, alto e basso, nord e sud. Un viaggio senza bussola e senza confini stabiliti, insomma.”
Cavolo con una presentazione cosi ci aspettavamo un pomeriggio sinceramente affascinante e pieno di novità, e invece? La presentazione di grandi contenuti è consistita nella proiezione di 2 filmati di 1, 5 minuti ciascuno, totale 3 minuti. Si tutto qui. Risolto il problema del di, ovvero della presentazione del magazine entra in scena, guarda caso, Berlusconi. Nulla di nuovo sotto il sole, cose sentite per decenni, uno stucchevole caravanserraglio di contumelie degno dei peggiori talk-show “indipendenti” di Mamma Rai,
“Non è un grande comunicatore- dice Filippo Rossi – tanto che ripete sempre le stesse cose e pensate che in passato scrivevo io gli interventi a lui e Scajola. Berlusconi è figlio di una sub-cultura INDUSTRIAL-LOMBARDA e insieme alla Lega Nord fa politica per interesse e per salvarsi dagli avvisi di garanzia. Controlla tutta la stampa e le TV Italiane, fa politica di facciata, tanto è vero che i terremotati d’Abruzzo sono stati ospitati in case molto belle , è vero, arredate e con fiori freschi,vero anche questo, peccato però che per noi sembrano di plastica e non stanno nel centro storico”; … forse è un peccato, diciamo noi, che ancora qualche terremotato dell’Umbria di 13 anni fa sta ancora nei container e i centri storici non sono stati tutti restaurati. Sinceramente ci aspettavamo interventi di alto contenuto politico dei quali però si registrava grande latitanza ed il pubblico, non numeroso per la verità, apparentemente interessato, ha applaudito di tanto in tanto. In fondo gli hanno raccontato quello che si voleva sentirsi dire, dirò di più, si è sentito addirittura indispettito per l’unica voce di dissenso motivato, una voce che esprimeva delusione ed amarezza per le parole sentite e che arrivava dal fondo della sala.
Basta dire, a nostro favore, che quando un giornalista sceglie di stare da una parte e per questo scrive e riceve un compenso, ha fallito nel suo mandato e non è migliore di quelli che chiamano “criccaroli” e che si siedono nei vari scranni pubblici.
Nel monologo dei presentatori di tutto si parla ma non dell’Umbria; delle gravi notizie riportate solo dai giornali locali nessun cenno e a questo punto ci chiediamo: QUALI SONO I CONTENUTI POLITICO-CULTURALI RAPPRESENTATI DA CAFFEINA??? Al peggio non c’è mai fine!!!.in compenso costa poco, solo 10 euro a copia.
Auguri.
di Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale
In una nota diffusa alla stampa poco tempo fa, le titolari delle parafarmacie mandavano un messaggio forte e chiaro “vogliamo lavorare meglio, offrire più servizi, alcuni anche gratuiti ai cittadini, siamo professionisti e professionali anche noi”. Le Parafarmacie, note con il Decreto Bersani sulle liberalizzazioni, in Umbria organizzate in Associazione Parafarmacie Umbre Riunite (PUR), sono 24 circa con un numero doppio di addetti e quasi tutti giovani laureati che affrontano con mezzi propri le difficoltà attuali del commercio. In Umbria, le stesse, forse perché non a conoscenza del fenomeno, vengono avversate dal centrodestra perché si ritiene che sia stato un regalo di Bersani alle COOP e quindi anche a livello nazionale il Governo pensa di abolire, magari facendo una sanatoria per le esistenti. Il centrosinistra, contrariamente ad altre Regioni, sta ostacolando la crescita di queste attività.
Che cosa chiedono alla regione Umbria le PARAFARMACIE?
La possibilità di fornire presidii sanitari (pannoloni, strisce per diabetici ecc…) Prenotazioni al CUP per prestazioni sanitarie prestate dal Servizio Sanitario Nazionale, distribuzione dei farmaci ad uso veterinario. Questo, che in altre Regioni è stato già concesso, in Umbria è stato più volte negato. Cosa unica in Italia, queste attività condotta da farmacisti abilitati e iscritti d’obbligo all’Ordine dei Farmacisti, pagando i dovuti emolumenti, sono avversati dai colleghi farmacisti, titolari di farmacie, per evidenti motivi di concorrenza e che stanno cercando di ostacolare con ogni mezzo la loro sopravvivenza. Noi invitiamo la Presidente Marini a farsi carico di questo problema che riguarda tanti giovani laureati che cercano uno sbocco professionale con tanti sacrifici personali. Le “male lingue” che non sono sempre tali, dicono: “allora era vero che questa liberalizzazione era destinata solo alle COOP” oppure “in Regione, nel comparto Sanità, c’è qualche dirigente che ha a che fare con le farmacie impersonando un conflitto di interessi”. Noi siamo fortemente convinti che questo problema debba essere in ogni caso risolto.
Coerente col suo programma, Italia Federale, nel presentare Giorgio Tizi quale Segretario di Spoleto, si è fatta ancora una volta portavoce dei disagi vissuti dalla cittadinanza, denunciando l’incapacità dell’amministrazione nel trovare le giuste risoluzioni.
Molteplici gli spunti di riflessione in grado di offrire un nuovo contributo alla responsabilizzazione del cittadino. A fornire il quadro della situazione intervengono il Presidente Nazionale Aldo Tracchegiani, il Segretario Nazionale Alfeo Rinalducci, e l’appena nominato Segretario di Spoleto, Giorgio Tizi. Per tutti è necessario rivitalizzare il centro storico, favorendo la ripresa degli esercizi commerciali e delle attività culturali, attraverso una più oculata politica di trasporto pubblico e una più efficace salvaguardia della sicurezza del cittadino. Nelle tante frazioni si parla sempre più di assenteismo, con negozi che chiudono, giovani che migrano, rendendo sempre meno vitale il territorio già carente di opere infrastrutturali di base. Si richiede anche una maggiore attenzione nel promuovere le attività sportive del territorio, mettendo fine ai disagi procurati da strutture non idonee, come piscina comunale e Palatenda. La superficialità e l’incapacità dell’attuale amministrazione è dimostrata anche nella recente apertura di scale mobili inaccessibili a portatori di disabilità.
Nella corrente fase politica, la maggioranza appare sfaldata. Sinistra Ecologia e Libertà e Italia dei Valori assumono una posizione estremamente critica verso la Giunta. Le prospettive non sono rosee neanche per quanto riguarda le cartelle Ici. La scellerata pressione economica già evidenziata dal ex-consigliere regionale Aldo Tracchegiani, deve essere arginata permettendo al cittadino di verificare in maniera completa e trasparente l’attuale fase di revisione e riequilibrio, volta perlopiù a tamponare grossi buchi di bilancio. Italia Federale vuole scuotere l’immobilismo in cui Spoleto, faro della cultura nazionale, sembra essere caduta.
Commento all’articolo di Mary Mancinelli
Finalmente qualcuno descrive la situazione politica Umbra con i numeri piuttosto che con le chiacchiere che tendono sempre a nascondere le verità indigeste. Italia federale apprezza il coraggio e la lucidità nel trattare l’argomento. Un plauso di incoraggiamento.
Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale
di Alfeo Rinalducci, segretario nazione Italia Federale
Dopo la schermaglia sull’assegnazione delle case popolari tra il Sindaco di Roma Alemanno, che intende assegnarle così come previsto dalle normative attuali e il Ministro Maroni, che prima stanzia 13 ml di euro per costruire case per i rom nel Comune di Milano e poi si rimangia tutto per le critiche ricevute, il Consigliere Regionale Leghista Cirignoni con una dichiarazione rilasciata alla stampa, vedi Corriere dell’Umbria del 2 Ottobre u.s., chiarisce la sua posizione. Lo stesso testualmente afferma: “come sta avvenendo in altre parti del paese, grazie alla Lega Nord, anche in Umbria occorre modificare le normative di assegnazioni degli alloggi di edilizia popolare, prevedendo un maggior punteggio per i residente da più di 10 anni nel territorio”. ITALIA FEDERALE in proposito, riafferma la propria originale posizione già presentata al Consiglio Regionale Umbro dall’allora Consigliere Dott. Aldo Tracchegiani, oggi Presidente del nostro partito e chiaramente indicato nel nostro programma politico alla voce IMMIGRAZIONE, ossia: “l’assegnazione delle case alla popolazione straniera deve essere pari alla percentuale di presenza degli stessi sul territorio rispetto alla popolazione italiana, es. 10% della popolazione straniera sul totale, avrà diritto al 10% delle case popolari disponibili. Quindi una graduatoria per gli italiani e una graduatoria per gli stranieri.” Lo stesso criterio vale per l’assegnazione dei posti negli asili nido. Al Consigliere Cirignoni, vista le genericità dell’affermazione e considerate alcune ambiguità del suo partito Lega Nord, così come va di moda adesso rivolgiamo alcune domande:
Sulle case popolari e gli Asili è d’accordo con Maroni, con Alemanno o con chi?
Considerate le varie scivolate di Bossi, Zaia, il Sindaco di Adro e tanti altri leghisti sulla bandiera, sull’unità di’Italia, sull’inno di Mameli, sulla liberazione e secessione della Padania a cui inneggiava lo stesso Cirignoni con manifesti affissi in tutte le sedi di riunioni della Lega a Perugia e altre amenità del genere, il Cirignoni è ancora convinto che i cittadini dell’Umbria possano trarre vantaggio dal votare per detto partito?.
Che cosa pensa del nepotismo imperante nelle istituzioni governate dai leghisti e degli sprechi assurdi di cui ormai sono piene le cronache?
Quand’è che la Lega Nord farà conoscere il suo programma di sviluppo per l’Umbria, visto che prima delle elezioni amministrative ha ritenuto che ciò fosse superfluo in quanto il partito avrebbe tirato lo stesso?
Quale proposta ha fatto per risolvere il problema dell’immigrazione clandestina e del malaffare che ormai in Umbria ha assunto una dimensione insopportabile?
Nel caso in cui il consigliere Cirignoni non dovesse rispondere a queste domande, come si usa fare di questi tempi, noi speriamo che gli Umbri siano in grado di valutare da soli e sappiano aiutare chi è nato per sbugiardare i faccendieri e i poltronari operanti a desta e a sinistra.
di Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale
Il 29 settembre, Pansa in una intervista trasmessa dalla RAI durante lo svolgimento del dibattito parlamentare, faceva delle considerazioni che ritengo di poter condividere appieno. Ricordo, per la cronaca, che Pansa è uno storico e scrittore di area di sinistra, recentemente autore di testi riguardanti le vicende dell’ultima guerra e d’intorni, in particolare sulla nostra “Resistenza” e sugli eccidi dei nostri connazionali nelle Foibe del Carso. Circa poi un giudizio generale sulla resistenza, nell’intervista di cui sopra, sosteneva che questa è stata una vera guerra civile, dove una parte voleva mantenere il regime NAZIFASCISTA al potere e l’altra voleva trasformare l’Italia in una regione nell’orbita della vecchia RUSSIA STALINISTA. Da allora sona passati 65 anni e quindi è ora di abbassare vessilli e bandiere inneggianti all’eroismo e al primato della democrazia degli uni sugli altri. In questo momento, un po’ per burla e un po’ sul serio, è messa in discussione l’Unità d’Italia, la nostra Bandiera Tricolore e l’Inno Nazionale, abbattiamo gli steccati e lavoriamo tutti per un’Italia unita, più solidale, più sviluppata, più civile e più democratica.
LA LEGA NORD CRESCE …? Finalmente la Lega Nord ha fatto il salto di qualità che gli elettori, che gli hanno dato fiducia, si aspettavano!!!. Dalla stampa del 1° Ottobre scorso apprendiamo che DAVID CODOGNOTTO, Assessore Comunale di San Michele al Tagliamento (TREVISO) della Lega Nord, è stato arrestato in flagrante per avere intascato una mazzetta da 15.mila euro ed atri 20 mila in arrivo. Dopo il Commissariamento dell’Umbria, della Emilia Romagna e della Toscana, ci aspettiamo quello del Veneto e poi chissà….”da cosa nasce cosa”!. Avvertite Bossi e Maroni che i ladroni non stanno solo a Roma, ma anche vicino a loro. L’Italia è più unita di quanto si possa immaginare……!!!
Alfeo Rinalducci – Segretario Nazionale Italia Federale
Dalla stampa del 18 settembre u.s. apprendiamo che il Comune di Perugia ha comunicato che la stazione in questione è adatta alla fermata dei treni ed è fruibile sia per il traffico veicolare che pedonale. Non avremmo mai immaginato che la nostra segnalazione su goodmorningumbria.it , corredata da foto, interrogazioni e considerazioni, avrebbe avuto un effetto così immediato e risolutivo. Apprendiamo che Trenitalia ha comunicato alla Direzione Regionale il nulla-osta per la messa in servizio, professori e genitori degli studenti dell’Istituto Capitini hanno costituito un Comitato, presieduto dalle Professoresse Giovagnoni e Ercolani , per spingere le Istituzioni a concretizzare l’apertura della stazione. L’Assessore Liberati, chiamato in causa, ha subito assicurato il suo interessamento per una rapida soluzione del problema. Permetteteci di essere un po’ scettici, conoscendo i “manovratori”, temiamo che cessato il clamore tutto tornerà nel dimenticatoio, con buona pace dei cittadini-contribuenti. E intanto le forze d’opposizione continuano a non avere occhi e orecchie, e carta e inchiostro, per denunciare gli sperperi e le disfunzioni. Da parte nostra, anche se la stampa nostrana, eccetto questo giornale sul web che ci ospira, continua ad ignorarci, noi faremo ogni sforzo per combattere questo sistema non più tollerabile.
di Alfeo Rinalducci, segretario nazionale Italia Federale
Strada di accesso, parcheggio, sottopasso, pensiline, palazzina servizi e binario morto. Tutto perfetto se non fosse stata abbandonata da quando è stata costruita, circa 3 anni ed è in pieno degrado. Non ci troviamo nel deserto del Texas o dell’Arizona ma davanti all’Istituto Tecnico “Capitini”, appena dietro al distributore dalla parte opposta della strada. Fortunatamente adesso qualcuno si è accorto del degrado dovuto al tempo ed atti
vandalici ed ha fatto installare dei cancelli che ne impediscono l’ingresso, ma i male intenzionati riescono ugualmente ad entrare e i segni sono evidenti. Per la verità non ne conosciamo le finalità e neppure chi l’ha finanziata, il Comune? la Provincia? le Ferrovie delle Stato di cui porta il
simbololo? o chi altro? Ci piacerebbe saperlo e già che ci siamo anche quanto è costata, ma in fondo poco cambia tanto a pagare sono sempre i contribuenti! Perché davanti alla Facoltà di Ingegneria solo delle precarie pensiline e lì tanta grandiosità? Se per caso i nostri amministratori avessero dimenticato il motivo per cui è stata costruita, noi una idea ce l’avremmo. Che fine ha fatto il secondo tratto del Minimetrò, dal Centro Storico a Monteluce? Non se ne sente più parlare ma non vorremmo che fosse il preludio al lancio definitivo, visto che Berlusconi aveva promesso un consistente contributo e l’opposizione non si esprime; solo qualche accenno, al percorso alternativo dalla Stazione FFSS di Fontivegge all’Ospedale Silvestrini.
Noi, come altri che si sono già espressi siamo nettamente contrari a questi due progetti. La nostra proposta da inesperti e ignoranti delle pubbliche faccende è la seguente: visto che è stato costruito un secondo binario fino al Capitini, viste le Stazioni già esistenti, Università, Capitini e Ospedale, perché non prolungare la costruzione del secondo binario fino alla Stazione dell’Ospedale e da qui con un tappeto mobile collegare detta Stazione con l’ingresso dell’Ospedale medesimo, qualcuno la potrebbe chiamare “metropolitana di superficie”.
Forse questa opera costerebbe troppo poco e sarebbe troppo utile rispetto alle opere faraoniche e costose che danno lustro ai nostri amministratori, già i nostri antenati dicevano: “il guadagno sta nello smercio”! A proposito di Minimetrò, qualcuno che vede i lavori di manutenzione da vicino, dalla finestra di casa, ci ha informati che oltre ai soliti consistenti interventi ordinari agostani, si è provveduto inaspettatamente, dopo solo 2 anni e mezzo, alla sostituzione della fune di traino. Non era forse quella chiacchierata e causa principale del rumore? Forse no, perché ci dicono che ne è stata montata un’altra dello stesso tipo! E noi ricordiamo ancora il ritornello caro a Totò ”… e io pago…”!