Posts Tagged ‘rotary’

Todi: torna a suonare l’organo ottocentesco della SS. Annunziata

14 ottobre 2015

Grazie alla particolare sensibilità del FAI e del Rotary Todi, l’antico organo di particolare pregio, che si trova  all’interno della chiesa del Monastero della SS Annunziata a Todi, tornerà finalmente a suonare. Opera del celebrato organaro Angelo Morettini di Perugia, lo strumento risulta integro in ogni sua parte tanto che, dalla sua costruzione (datata 1835) ad oggi non risulta che sia mai stato toccato o manomesso da alcuno per manutenzione, restauro o riparazione. (more…)

“A cena con l’Arte” alla Galleria Nazionale dell’Umbria: quasi il tutto esaurito

19 febbraio 2015

Cena artistica (2)Pochi giorni ancora per prenotare gli ultimi posti rimasti. Nel programma una mostra spiegata da un grande artista, un concerto alla Sala dei Notari e una cena fra opere preziose nelle stanze del Palazzo dei Priori, il tutto contribuendo insieme al Rotaract Club Perugia Est a tutelare e valorizzare il nostro patrimonio culturale

Dopo il successo dell’ultima edizione, torna a Perugia sabato 21 febbraio a “A cena con l’arte”, la giornata aperta a tutti, dedicata alla tutela ed alla riscoperta del nostro patrimonio artistico, organizzata dal Rotaract Club Perugia Est in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria. L’evento ha registrato quasi il tutto esaurito e restano ormai pochi posti da prenotare.  (more…)

Il Rotary Club Todi affronta il tema della giustizia “Oltre ogni ragionevole dubbio”

30 giugno 2014

5 LUGLIO 2014 ore 17:00 – Sala del Consiglio Comunale di Todi

IL CASO MEREDITH

Le nuove scoperte scientifiche a disposizione degli inquirenti, nei casi di processi accusatori, sono davvero in grado di identificare il responsabile di un delitto “Oltre ogni ragionevole dubbio”?
Gli ultimi fatti di cronaca ed i casi giudiziari, divenuti eventi mediatici, evidenziano come la certezza scientifica delle pratiche investigative cozzi con l’alta probabilità di inquinamento degli ambienti e dei reperti. (more…)

“Abbiamo due vite: la seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne solo una” (Confucio)

3 marzo 2014

Il Rotary Club di Todi e Umbria e Cultura, con il patrocinio del Comune di Todi, hanno il piacere di comunicare che, nell’ambito degli eventi di “TODI NEL CUORE”, ed in collaborazione con il Liceo Statale Jacopone da Todi e l’Associazione Ex-Allievi del Liceo

Venerdì 14 Marzo, ore 17,30, presso la Sala del Consiglio, in occasione de “I Venerdì del Liceo”, verrà presentato il volume “Le Seconde Vite” di Maurizio Righetti, giornalista RAI, alla presenza dell’autore. Il libro racchiude 15 storie di persone colpite da (more…)

COMUNICARE LA STORIA ATTRAVERSO IL GUSTO: IL PIPERATUM DA APICIO A IACOPONE DA TODI

1 novembre 2013

piperatumSabato 9 novembre, dalle ore 17,30 presso il convento delle clarisse di San Marco nel rione Borgo Nuovo visita all’affresco del Purgatorio di S. Patrizio e la Città Celeste, a seguire conviviale a tema francescano presso il Monastero della Santissima Annunziata delle Suore Serve di Maria Riparatrici a cura dell’Associazione Culturale Matavitatau e Rotary Club Todi. Un percorso che, valorizzando le capacità conoscitive dei sensi, permetterà di scoprire aspetti meno noti del passato, (more…)

Todi: IL SECONDO INCONTRO DEL VI CICLO DE “I VENERDÌ DEL LICEO”

25 settembre 2013

27 SETTEMBRE 2013

Il Liceo “Jacopone da Todi”, in collaborazione con l’Associazione “Ex-Allievi” del Liceo e con il  Rotary Club di Todi, è lieto di annunciare che il VI ciclo de “I Venerdì del Liceo”, inaugurato lo scorso 30 agosto 2013, prosegue con il secondo incontro, (more…)

Cena sociale al Rotary di Todi per presentare l’associazione Matavitatau

21 luglio 2013

di Benedetta Tintillinirotary

Nell’ambito del programma presentato dal Presidente del Rotary Club International di Todi, dott. Fabio Catterini, venerdì 26 luglio, presso il ristorante Eremo Santa Barbara di Todi, avrà luogo una cena sociale Rotary durante la quale l’Associazione culturale Matavitatau, nella persona della Presidente, dott.ssa Nicoletta Bernardini, avrà l’opportunità di presentarsi e presentare le proprie attività. (more…)

Dalle radici della crisi alle previsioni sull’economia del 2012. Al Rotary si parla di investimenti, tecnocrazia e fiducia dei risparmiatori.

26 novembre 2011

“L’Italia è un paese di risparmiatori dove tuttavia c’è una scarsa cultura finanziaria”.

Lo ha detto Maurizio G. Esentato, amministratore delegato di Classis Capital, società di intermediazione mobiliare con sede a Milano. L’esperto di finanze, ospite del Rotary Club Perugia Est presieduto dall’ing. Pio Castori, ha tenuto la conferenza dal titolo “È possibile creare ricchezza in Italia gestendo il risparmio?” che si è svolta presso una delle sale riunioni dell’Hotel Perusia. Esentato ha spiegato che in Italia l’industria del risparmio ha un alto potenziale ma deve fare i conti con l’incertezza dei risparmiatori, aumentata negli anni della crisi. Gli italiani provano infatti un’elevata avversione verso il rischio e allo stesso tempo dimostrano una scarsa fiducia negli attori e negli intermediari del risparmio. Una sfiducia – ha aggiunto – che si manifesta anche nei confronti dei dati riguardanti gli investimenti, diffusi dai mezzi di comunicazione. Esentato ha parlato ampiamente della crisi economica in atto e delle sue radici profonde: eccessi di finanza pubblica, fallimenti al livello della gestione del rischio, infrastrutture inadatte, sistemi di incentivazione non etici. Una serie così vasta e complessa di concause che per il loro studio in questi anni sono stati applicati anche modelli propri della fisica quantistica. Secondo Esentato le dinamiche di uscita dalla fase di gestione della crisi hanno bisogno di una forte leadership da parte di chi amministra il potere. Un governo tecnico – ha detto parlando della situazione italiana – può soffrire proprio di una mancanza di leadership poiché le misure di austerità, pur valide economicamente, non passando per la politica e per un processo democratico potrebbero risultare socialmente inaccettabili. D’altro canto – ha aggiunto Esentato – il limite della politica nell’ultimo decennio è stato quello di non aver preparato la società ai mutamenti storici, sociali ed economici avvenuti su scala globale. Oltre alla leadership – ha spiegato ancora – serve la fiducia: è importante che privati ed aziende tornino ad investire. L’esperto di investimenti ha quindi fatto alcune previsioni per il 2012, senza nascondere che sarà un anno dagli equilibri incerti. Per quanto riguarda i tassi di interesse la politica monetaria resterà espansiva sia negli Stati Uniti che in Europa ma con un probabile consolidamento degli spread su livelli attuali; ci sarà un rafforzamento del dollaro come conseguenza della crisi negli stati europei e della crescita superiore degli USA; in questo contesto futuro le classi di investimento da privilegiare dovranno essere high yeld, azioni e titoli obbligazionari bancari. Alla conferenza è seguito il dibattito durante il quale si è manifestata una cordiale divergenza di vedute fra Esentato e il direttore della sede perugina della Banca d’Italia, Paolo Pasca, sull’attualità del modello della banca universale.

 

 

Brunello Cucinelli riceve l’onorificenza “Paul Harris” dal Rotary Perugia Est

8 aprile 2011

Il riconoscimento gli è stato consegnato giovedì 7 aprile 2011 dal presidente del Rotary Club Perugia Est Paolo Latini, al termine di una conferenza tenuta dal noto imprenditore umbro del cashmere.

Cucinelli ha ripercorso la sua vita: dalle origini contadine della famiglia, di cui va orgoglioso, agli anni della formazione con la scoperta della filosofia, sua grande passione e guida, fino all’intuizione, all’età di 25 anni, del cashmere colorato che gli ha dato il successo.

Ispirata agli insegnamenti di personalità come Kant, San Benedetto e San Francesco, la formula di Cucinelli è tanto semplice quanto coraggiosa: la realizzazione di un capitalismo etico. Pur credendo nel profitto, Brunello Cucinelli è convinto che esso non deve diventare un’ossessione e, soprattutto, il suo raggiungimento non deve arrecare danni al prossimo. Egli è convinto che l’imprenditore deve sentirsi non tanto il proprietario dell’azienda quanto un custode, così da sganciarsi dalle aride logiche del possesso e poter ripartire i guadagni in maniera onesta e dignitosa, indirizzandoli anche al bene comune.

L’idea che Cucinelli ha del lavoro ha fatto ormai il giro del mondo, tanto da vedersi ribattezzato come l’imprenditore illuminato. Eppure sentirlo parlare è sempre una nuova scoperta. Probabilmente è quell’assegnare al lavoratore e alla sua condizione un tale rispetto che non può non stupire chi è abituato alla vita di tutti i giorni. L’impresa di Cucinelli, che conta circa 600 persone, non è un’utopia ma la dimostrazione che l’etica applicata all’economia funziona.

Come ogni grande azienda è gestita con regole precise e rigorose. Tuttavia il principio ispiratore è il rispetto del lavoratore, la sua dignità che non deve mai venire meno. Secondo Cucinelli ogni essere umano possiede una certa dose di genialità ed essa riesce ad emergere in particolari condizioni di vita e di lavoro.

Il pensiero di Brunello Cucinelli è guidato anche dall’ottimismo. Secondo l’imprenditore il mondo è agli albori di una nuova età dell’oro grazie anche alle economie di paesi emergenti come l’India e la Cina. In questa nuova situazione l’Umbria può avere un grande futuro puntando sulla bellezza dei suoi prodotti. Il lavoro e l’economia devono però poggiare le proprie basi sulla cura e il mantenimento dei rapporti interpersonali, un concetto che ha spinto Cucinelli nell’impegno verso il bene comune. La realizzazione del “foro delle arti” a Solomeo è uno degli esempi in cui si concretizza questa concezione, basata sull’incontro. A questo proposito Brunello Cucinelli non ha mancato di dare un giudizio sulla vita sociale di Perugia. “Nella nostra città – ha detto – manca un luogo di incontro, un polo dove le persone possano interagire ed arricchirsi anche con la concomitanza di eventi artistici”. L’imprenditore ha le idee chiare e ne lancia una: trasformare Palazzo Baldeschi in Corso Vannucci in una sorta di Beaubourg, il celebre Centre Pompidou parigino.