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Ecco l’immagine della grande tela rubata al Santuario delle Fontanelle

4 ottobre 2011

dipinto eseguito nel 1593 da autore ignoto, raffigurante  Santa Maria Assunta con Santi Francesco e Bonaventura

Il ritrovamento di opere d’arte trafugato dalle chiese, molto spesso eseguito su commissione e spesso con un acquirente già pronto, è sempre molto difficile ma un grande deterrente è certamente la conoscenza dell’opera rubata. Per questo l’Amministrazione comunale di Magione intende dare ampia diffusione della foto del quadro rubato lo scorso 26 settembre dal Santuario Madonna delle Fontanelle di Montecolognola a Magione, così che chiunque ne venga in possesso, qualora l’opera venga immessa sul mercato antiquario, non possa dire di ignorarne la provenienza. Inoltre il quadro, eseguito nel 1593 da autore ignoto, raffigurante una Santa Maria Assunta con Santi Francesco e Bonaventura, per le sue grandi dimensioni, circa un metro e mezzo per due e mezzo di altezza, non può passare di certo inosservato. Purtroppo, al momento della ricognizione effettuata a seguito del furto, che lo ricordiamo è stato scoperto casualmente durante un sopralluogo richiesto dall’assessore alla cultura del Comune Giacomo Chiodini, per una verifica dello stato di conservazione di alcuni monumenti del territorio, è stata rilevata anche la mancanza di un’acquasantiera del Settecento ed il tentativo di rubare anche la tela a destra dell’altare. Forse i ladri sono stati disturbati, visto che la zona è molto frequentata da cacciatori, per cui hanno lasciato incompiuto il furto. Per evitare che il quadro venisse trafugato in un secondo momento la Curia diocesana, proprietaria dell’immobile e delle opere che sono conservate all’interno, sono state messe in sicurezza dall’ufficio diocesano per i beni culturali ed ecclesiastici di Perugia . Una modalità di tutela resa indispensabile dal particolare isolamento dell’edificio che ne rende impossibile un controllo continuo. «Ci auguriamo che la tela venga ritrovata – è il commento dell’assessore Chiodini – per quello che ci riguarda cercheremo di dare massima diffusione alla conoscenza dell’opera con l’augurio che possa servire alla sua identificazione. Rimane la difficoltà a proteggere questo ricchissimo patrimonio artistico che è, non solo espressione della devozione religiosa di un luogo, ma testimonianza storica della bellezza e ricchezza di questi monumenti».