“Fate questo in memoria di me” – Lc, 22,19
L’Italia è il paese del sole, del mare, è il paese della bellezza, di poeti, santi e navigatori e degli ottomila comuni, ma è anche il paese delle “sagre”. E’ il posto, unico al mondo, dove tutto rappresenta un pretesto per festeggiare, glorificare, insomma fare baldoria seppur in nome di un sentimento di ringraziamento, di solidarietà. In origine, come si immagina, si tendeva a ringraziare gli dei (e poi l’unico Dio) per una grazia concessa, un felice raccolto, una stagione clemente e florida. In epoca contemporanea, sparito del tutto il concetto di riconoscenza a Dio o forse sparito il concetto stesso di Dio (sagra deriva da sacrum = sacro), è sopravvissuto, manco a dirlo, il senso della festa intesa in senso godereccio e (more…)