Posts Tagged ‘silvestrini’

Ospedale ex Silvestrini Gastroenterologia in tilt per il caldo

21 giugno 2013

Riceviamo e pubblichiamo

Da circa una settimana, finalmente è arrivata l’estate, e l’ospedale ex Silvestrini si è trasformato in un vero Inferno. Si proprio così, perché in questi giorni dove la temperatura esterna assume valori alti 35– 40 gradi, (more…)

SANITA’: STORIA DI FOLLE E ORDINARIA BUROCRAZIA

5 Maggio 2012

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

Cara redazione di Goodmorningumbria, vi leggo spesso con molta simpatia e attenzione, e leggendo l’articolo della signora anziana e del Silvestrini… rido x non piangere… ho pensato anche io di raccontarvi la mia esperienza. Qualche giorno fa,  mia mamma che vive nel Lazio, era mia ospite a Perugia ma le si è gonfiato un occhio, io penso ad una congiuntivite batterica ma nel dubbio meglio farla vedere no? ndiamo all’ ospedale Silvestrini, (era domenica) le dicono che non c’è un oculista, che deve bendare l’occhio e mettere un antibiotico in gocce, e tornare il giorno dopo, vabbè, torna il giorno dopo, la visitano, confermano l’antibiotico, è una congiuntivite, ma l’occhio non andava assolutamente bendato. Al ritorno a casa io che ho il brutto vizio di leggere sempre tutto vedo il foglio che le hanno rilasciato aveva il nome ed il cognome esatti, ma data di nascita, luogo di nascita, codice fiscale , indirizzo…. errati.

Quindi ora risulta che un’ignara signora di Spoleto si è recata in ospedale per un problema ad un occhio,  quando invece suppongo la signora stia benissimo Peccato che mia mamma abita n un’altra regione ma nessuno ha controllato, le hanno chiesto solo nome e cognome e non la tessera sanitaria. Beh… non so come funziona qui… ma io nella regione dove risiedevo avevo una tessera col microchip ed inserendola nel mio pc controllavo tutto! Le mie cartelle cliniche, analisi, farmaci acquistati e in caso di malaugurato incidente per esempio erano autorizzati ad accedere a tutto con quella tessera. Immaginiamo ora, se la signora X avesse un incidente e la sua tessera sanitaria fosse abilitata ad una cosa del genere, magari ha bisogno di un farmaco ma non glielo danno perché incompatibile con l’antibiotico che “in teoria” sta prendendo, ma che in realtà sta prendendo mia mamma…lo so può sembrare fantascientifico ma può succedere no? Intanto mia mamma è tornata a casa e lo farà presente al suo medico, sicuramente non è tornata a perder tempo lì in ospedale. Se penso che in un ospedale della Lombardia , io, incinta, andavo la mattina a fare le analisi, quelle stabilite dal ministero, non inventate dal mio ginecologo… e nessun problema. Qui è tutto random., ci vuole la prenotazione non si sa quanto tempo prima., poi se vai in un centro convenzionato ti dicono che devi farle entro i primissimi giorni del mese altrimenti finiscono i soldi e le devi pagare per intero. A sì? Analisi passate per legge che invece vanno pagate? Cara redazione ma in che regione viviamo?

F.N. – Perugia

nota di redazione: Gentile signora, intanto grazie per la segnalazione del suo caso, a leggerlo si rimane davvero senza parole, certo la sanità è piena di tante perle come questa, ma che capiti qui, in una Regione che fa della sanità un fiore all’occhiello della sua gestione imbarazza non poco. Ma desideriamo confermarle che (nel bene spesso e nel male raramente  per fortuna) viviamo in Umbria.

NON SIAMO NEL VECCHIO WEST AMERICANO, MA ANCHE A PERUGIA C’E’ UNA STAZIONE FERROVIARIA FANTASMA

21 agosto 2010

di Alfeo Rinalducci, segretario nazionale Italia Federale

Alfeo Rinalducci

Strada di accesso, parcheggio, sottopasso, pensiline, palazzina servizi e binario morto. Tutto perfetto se non fosse stata abbandonata da quando è stata costruita, circa 3 anni ed è in pieno degrado. Non ci troviamo nel deserto del Texas o dell’Arizona ma  davanti all’Istituto Tecnico “Capitini”, appena dietro al distributore dalla parte opposta della strada. Fortunatamente adesso qualcuno si  è accorto del degrado dovuto al tempo ed atti

vandalici ed ha fatto installare dei cancelli che ne impediscono l’ingresso, ma i male intenzionati riescono ugualmente ad entrare e i segni  sono evidenti. Per la verità non ne conosciamo le finalità e neppure chi l’ha finanziata, il Comune? la Provincia? le Ferrovie delle Stato di cui porta il

Interno stazione

simbololo?  o chi altro? Ci piacerebbe saperlo e già che ci siamo anche quanto è costata, ma in fondo poco cambia tanto a pagare sono sempre i contribuenti! Perché davanti alla Facoltà di Ingegneria solo delle precarie pensiline e lì tanta grandiosità? Se per caso i nostri amministratori avessero dimenticato il motivo per cui è stata costruita, noi una idea ce l’avremmo. Che fine ha fatto il secondo tratto del Minimetrò, dal Centro Storico a Monteluce? Non se ne sente più parlare ma non vorremmo che fosse il preludio al lancio definitivo, visto che Berlusconi aveva promesso un consistente contributo e l’opposizione non si esprime; solo qualche accenno,  al percorso alternativo dalla Stazione FFSS di Fontivegge all’Ospedale Silvestrini.

Ingresso stazione

Noi, come altri che si sono già espressi siamo nettamente contrari a questi due progetti. La nostra proposta da inesperti e ignoranti delle pubbliche faccende è la seguente: visto che è stato costruito un secondo binario fino al Capitini, viste le Stazioni già esistenti, Università, Capitini e Ospedale, perché non prolungare la costruzione del secondo binario fino alla Stazione dell’Ospedale e da qui con un tappeto mobile collegare detta Stazione con l’ingresso dell’Ospedale medesimo, qualcuno la potrebbe chiamare “metropolitana di superficie”.

Stazione

Forse questa opera costerebbe troppo poco e sarebbe troppo utile rispetto alle opere faraoniche e costose che danno lustro ai nostri amministratori, già i nostri antenati dicevano: “il guadagno sta nello smercio”! A proposito di Minimetrò, qualcuno che vede i lavori di manutenzione da vicino, dalla finestra di casa, ci ha informati che oltre ai soliti consistenti interventi ordinari agostani, si è provveduto inaspettatamente, dopo solo 2 anni e mezzo, alla sostituzione della fune di traino. Non era forse quella chiacchierata e causa principale del rumore? Forse no, perché ci dicono che ne è stata montata un’altra dello stesso tipo! E noi  ricordiamo ancora il ritornello caro a Totò ”… e io pago…”!