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Rifondare la caccia!!!! Si siamo tutti d’accordo.E’ il messaggio uscito dal convegno di Orvieto su caccia , ambiente e ruralità organizzato da Italia Federale

21 febbraio 2011

di Alfeo Rinalducci

Davanti ad un numeroso pubblico di appassionati  ha aperto i lavori Aldo Tracchegiani,  presidente nazionale di Italia Federale che con una breve introduzione  ha voluto ricordare alcuni dei successi e delle battaglie sostenute a favore del mondo venatorio , le manifestazioni del primo settembre 2006 a Roma e  in veste  di coordinatore del “comitato 409” contribuì alla riuscita della marcia  degli 80 mila cacciatori contro Pecoraro Scanio e De Castro che volevano trasformare le ZPS in aree protette. Poi la battaglia sull’aumento della tassa regionale sulle deroghe sulla istituzione della sentinella ambientale sui ripopolamenti nei parchi regionali. “Occorre ritrovare equilibrio – dice Tracchegiani – togliere la politica dalla caccia eliminare gli ATC  (Ambiti territoriali di Caccia) e ritornare alla gestione diretta tra cacciatori ed agricoltori, una gestione seria che porti a: controllo dei nocivi (volpi, faine, istrici, tassi ecc. ): applicazione seria della normativa europea eliminazione della burocrazia e libertà di esercitare la nostra passione Più cultura e informazione oltre che formazione di chi è addetto ai controlli.”

Fra gli ospiti  presenti, Silvano Moffa Presidente della Commissione Lavoro della camera che ha parlato della sua gestione ineccepibile ai tempi della sua presidenza della Provincia di Roma e dell’operato  come presidente della Commissione Lavoro dell’indotto collegato alla caccia. Ha inoltre sottolineato la sintonia di vedute con Italia Federale e del ritrovarsi condividendo uno stesso progetto politico nato dopo qualche anno di esperienze diverse,  lui con PDL  e con FLI , …Tracchegiani con la destra e appunto adesso  Italia Federale nell’ottica di rinforzare l’accordo politico con il governo Berlusconi

L’intervento di Giancarlo Pagliarini si sofferma invece sul nuovo modo di concepire l’Italia come paese federale,  sul vero federalismo più volte espresso dal partito di Traccheggiani e per il quale ha accettato la candidatura a sindaco di Milano alle elezioni di primavera.

Elda Rizzolo, Silvano Moffa, Aldo Tracchegiani

Bonanni Ezio,   presidente nazionale  vittime amianto, ha parlato dell’amianto ed evidenziato la grave situazione di disagio  dei lavoratori abbandonati a se stessi.

Stango Angelo di Caccia Ambiente conferma l’accordo del suo gruppo con Italia Federale riconoscendole e la stessa  visione della caccia come forma,  cultura,  tradizione,   passione e nello stesso tempo la tutela dell’ambiente.

Gaggioli Stefano ex deputato AN con un appassionato intervento ha voluto enfatizzare l’incompetenza delle associazioni ambientaliste e della necessità di attivare gli osservatori per il transito della selvaggina migratoria per un controllo su base scientifica delle quantità di uccelli e consentire di conseguenza  un calendario di caccia adeguato fuori dalle date stabilite.

Di  notevole interesse gli interventi di Luigi Iaboni neofondatore del  club dello storno , Bizzi Nicola di Firenze della nuova destra sociale  e presenti fra tanti militanti e dirigenti e cacciatori anche Stefano Tacconi presidente regionale  libera caccia Vladimiro Boschi dell’associazione “Anuu Migratoristi” ed il sindaco di Porano

ITALIA FEDERALE e CACCIA E AMBIENTE: UNITA’ DI INTENTI

25 novembre 2010

Alessandra Di Cesare

di Alessandra Di Cesare

I movimenti politici Italia Federale e Caccia e Ambiente si ritrovano presso il palazzo della Provincia di Perugia per presentare il loro accordo elettorale e programmatico. Ad intervenire Il Presidente Nazionale di Italia Federale, Aldo Tracchegiani, insieme ai due principali esponenti di Caccia e Ambiente: il Presidente Nazionale, Angelo Stango e il Segretario Nazionale, Angelo Dente.

La tutela del mondo venatorio è la principale esigenza per chi è vicino alla cultura, alle tradizioni, allo spirito che la caccia, insieme al contatto con la natura, trasmette da sempre. Una cultura semplice che, grazie all’attuale sinergia di una decina di professionisti, vuole essere mantenuta e valorizzata tramite un chiaro accordo e una sincera unità di intenti. Il percorso da intraprendere è volto alla difesa di una categoria di cittadini, i cacciatori appunto, ma il discorso si allarga alla pesca e ai piccoli Comuni, anch’essi abbandonati da strategie politiche volte a “rosicchiare” voti dagli animalisti. Consci che l’immobilismo è il peggiore dei mali, e che deve essere lo spirito dei cittadini legati da comuni interessi a condizionare la politica, e non l’inverso, Italia Federale, Caccia e Ambiente, insieme a tutte le persone che contribuiscono ad alimentare il dibattito sia in chiave federalista che europea, vogliono marciare in modo costruttivo per disegnare il futuro di un programma politico e il futuro di una passione che niente ha a che fare con un semplice sport.

“Questo incontro – ha spiegato il presidente di Italia Federale, Aldo Tracchegiani – è il primo passo che ci consentirà di portare avanti un progetto di tutela di un mondo, quello venatorio, che è stato abbandonato dai partiti tradizionali e dal governo, che non ha mantenute le promesse di riforma della legge sulla caccia. Si tratta – ha proseguito Tracchegiani – del primo di una lunga serie di iniziative che si svolgeranno nelle prossime settimane in tutta Italia e che culmineranno negli Stati Generali del mondo venatorio che si terranno il prossimo 19 febbraio ad Orvieto. Ciò che vogliamo dall’unione con Caccia e Ambiente è una modifica serie della legge 157 che garantisca il diritto di esercitare un’attività tutelata dalla Costituzione italiana e dalla normativa europea. Oggi infatti si avverte sempre più l’esigenza di azioni

importanti e concrete a sostegno del mondo venatorio e di quella ruralità che, noi vogliamo promuovere e che è vista come qualcosa di opprimente dai salotti radical-chic”. “Questa sinergia con Italia Federale – ha aggiunto il presidente nazionale di Caccia e Ambiente, Angelo Stango – ci consente di affrontare nel migliore dei modi le sfide che attendono il mondo della caccia, oggi tradito da quella politica, di destra e di sinistra, di cui si è sempre fidato. Il nostro obiettivo è quello di far emergere quei valori che sono alla base dell’attività venatoria, come la socialità e l’attenzione per l’ambiente, che abbracciano una fetta importante della società e che sono stati soppiantati dal consumismo e dalla cultura urbana. Valori che non appartengono solo ai cacciatori, ma anche alla pesca, all’agricoltura, ai piccoli centri rurali e dai quali vogliamo partire per una discussione più ampia”. “Caccia e Ambiente – ha concluso il segretario nazionale, Angelo Dente – è un partito che vuole ridare valore a quei concetti e a quelle tradizioni di un mondo che sta scomparendo e che è sotto tiro da parte di ambientalisti e politica: stiamo assistendo ad una vera e propria caccia ai cacciatori dimenticando che questi ultimi esercitano un’attività garantita dalla Costituzione”. All’incontro hanno partecipato anche Stefano Tacconi, dirigente dell’associazione venatoria Libera Caccia, e Antonio Pinotti, presidente nazionale Club della Palomba.

L’obiettivo comune è sostenere un progetto per assicurare una tutela anche dal punto di vista normativo, contrastando la strumentalizzazione che si ha da parte dei politici e le loro false promesse. Una serie di conferenze di regione in regione, mireranno ad affermare un contesto più dignitoso per i cittadini, volto alla salvaguardia di valori, tradizioni e passioni che contribuiscono a far apprezzare ancora di più i legami percepiti in particolari contesti di socializzazione.

Accordo programmatico fra Italia Federale e Caccia Ambiente

22 novembre 2010

di Aldo Tracchegiani  

È ora che dalle parole si passi ai fatti. Abbiamo atteso per tanto, troppo tempo risposte da parte di un governo che credevamo “amico” e che invece si è dimostrato truffaldino, finendo per arrivare a definire la caccia come un male e lanciare la proposta di un referendum per la sua abolizione. Nel Pdl, nel frattempo, assistiamo al teatrino delle sconfessioni interne delle parole del Ministro Brambilla che, tuttavia, per dire quello che ha detto deve aver avuto l’avallo del Presidente del Consiglio.
L’attività venatoria viene continuamente bistrattata dalla popolazione, che subisce gli effetti della disinformazione dei media e di una classe politica che si appella ai cacciatori solo con l’approssimarsi delle urne, per poi scaricarli e dimenticarsi di loro il giorno dopo. Noi non ci rassegniamo a questo stato di cose: siamo stufi di farci prendere in giro, di attendere le necessarie riforme in ambito nazionale e regionale, di auspicare quella serie di iniziative politiche che pongano all’interno di un disegno organico il circuito della caccia con quello dell’ambiente, dell’agricoltura e della valorizzazione del territorio.
Fortunatamente non siamo i soli a pensare queste cose e, soprattutto, non siamo in pochi. I colloqui di Italia Federale con il movimento Caccia e Ambiente, dopo poche settimane, hanno già fruttato un’intesa profonda e coesa sugli aspetti inerenti questo mondo. Per questo motivo riteniamo giunta l’ora di parlare e presentare il fulcro di questa convergenza di idee e prospettive, sulle quali stiamo lavorando per consolidare quella sinergia che ci auguriamo porterà, nel prossimo mese di febbraio, alla convocazione degli Stati Generali della Caccia ad Orvieto, da cui lanceremo un “manifesto” della rifondazione della caccia, aperto a tutte le proposte e le idee che vengono da questo mondo. Nel frattempo invitiamo i cittadini, le associazioni, le emittenti radiotelevisive e le testate giornalistiche alla conferenza stampa di presentazione dell’accordo politico-programmatico tra Italia Federale e Caccia e Ambiente, che si terrà giovedì 25 novembre alle ore 11 presso il palazzo della Provincia di Perugia.
Oltre ad Aldo Tracchegiani, Presidente nazionale di Italia Federale, interverranno Angelo Stango (Presidente nazionale di Caccia e Ambiente) ed Angelo Dente (Segretario nazionale di Caccia e Ambiente).