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Perugia: l’amore corre sui binari

13 febbraio 2021

Ho dentro un temporale, un maremoto sensoriale che dura da anni, il centro sismico sei tu, la donna bruna con gli occhi scuri, dolcissima, che ho aiutato portandole la leggera valigia su per le scalette della stazione di Perugia, in quel primo pomeriggio di un giorno d’agosto del 2014. Provenivamo entrambi, seduti su due scompartimenti vicini, dall’affollato treno locale che giungeva dalla Toscana. I nostri sguardi si erano già incrociati durante il viaggio, un brivido aveva rivelato un’alchimia timida. Non ho una spiegazione. Tu avevi l’aria dolce di una donna poco più che trentenne con uno sguardo che sbalordisce tutti, tutte le cose e ti fulmina. Si parte con uno sguardo, lo incrociamo ed entriamo in contatto senza una comunicazione verbale. Giunti alla stazione di Perugia, casualmente, ci trovammo faccia a faccia, quasi a scontrarci, fu in quel momento che mi offrii di portarti la valigia. Tu acconsentisti sorridendo… gli sguardi timidi e poetici non pronunciarono le parole. Il tempo passato non ha scalfito quel brivido, lo ha custodito, non ha mutato il mio sentire, la tua delicata immagine mi parla sottovoce. Non sono riuscito a dimenticare i tuoi occhi, il tuo ricordo è sempre vivo… quanta sofferenza nella ricerca del tuo sguardo, che non è mai sfumato! C’era l’infinito in quel brivido, l’universo in quei tuoi occhi neri, ed io mi sono perso. Forse non ti troverò, ma desidero che tu lo sappia. Per quanto questa cosa possa sembrare una pazzia ai comuni mortali, io ho deciso di provare a cercarti. Non conosciamo i nostri nomi, ma il mio sogno è quello di incrociare ancora una volta i miei occhi con i tuoi. Io sono alto e ho gli occhi chiari, lo ricordi?

Se mi leggi, contattami all’indirizzo email :820142021v@gmail.com oppure tel. 3701589224. Ti aspetto.

Francesco La Rosa – Goodmorningumbria

N. D. R. Vogliamo provare a dare una mano a questo nostro amico? La sua è una storia vera e romantica, d’altri tempi, che riconosce ancora all’amore un valore sacro ed eterno. Se vi riconoscete in questo appello, vi prego di diffonderlo a tutti i vostri conoscenti, certo che faranno altrettanto con i loro amici. Grazie a tutti.

Il Sindaco di Perugia Boccali: BASTA CON PORTOGHESI E BULLI SUI MEZZI PUBBLICI

18 gennaio 2014

Negli ultimi mesi abbiamo registrato episodi di teppismo sui bus urbani (il più recente ieri, quando due ragazzi hanno minacciato il controllore con un coltello). Sono fatti molto (more…)

Teniamoci pronti….Unicredit: “Accettabile confisca risparmi per salvare banche”

5 aprile 2013

I risparmi che non sono garantiti da alcuna tutela potrebbero essere usati in futuro per contribuire al salvataggio delle banche a rischio fallimento, a patto che diventi una soluzione unica in Europa. Lo ha detto Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit.

“Far partecipare i risparmi non assicurati al piano di salvataggio delle banche e’ (more…)

A Panicale i fiori tassati ” si infiammano”

30 aprile 2012

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

Ringrazio anzitutto Massimo (concittadino che mi ha visto nascere e che conosco e stimo da anni) per l’opportunità – che colgo al volo – di approfondire questa spinosa questione dicendo la mia. Tengo prima di tutto a precisare che il fatto che i cittadini arrivino a presentare esposti è chiaro indice del forte malcontento e dello spiccato senso di ingiustizia che si respira nel comune di Panicale, comune in cui agli occhi dell’Amministrazione sembrerebbero esserci cittadini di serie A e di serie B (a Panicale, per dirne una, si tollera lo scempio della Danese, ma non vasi di fiori che stanno li da 13 anni a beneficio del paese e dei turisti che vi sostano a fare le foto). Per me è un vero e proprio invito a nozze poter dire come stanno le cose su quello che sta succedendo. Ecco la mia esperienza personale: mia madre (titolare del ristorante Lillotatini a Panicale) è stata tra i primi destinatari (forse la prima) dell’invito alla rimozione dei fiori che circondavano lo spazio pubblico da lei pagato salatamente per 12 mesi all’anno. Il sindaco che ci concesse l’autorizzazione a suo tempo ci “impose” di circondare lo spazio con fiori, congratulandosi poi della bellezza dell’investimento e per la passione con cui mia madre teneva lo spazio a lei concesso e pertanto, la missiva della Municipale ci ha lasciato basiti.

Inizialmente abbiamo creduto che si trattasse di un errore: abbiamo dunque cercato di far valere le nostre ragioni cercando in tutti i modi di “mediare” ponendo l’amministrazione di fronte a quelle che sarebbero state le conseguenze della Tosap sui fiori, tentando di farla desistere da questo scellerato proposito, ma ogni tentativo è stato vano. Abbiamo allora rimosso (anche con notevole dispendio economico) tutti i fiori e tutte le piante cresciute in 13 anni ed amorevolmente curate in tutto questo tempo ed abbiamo cercato di pubblicizzare la cosa avvisando quante più persone siamo riusciti a raggiungere nella zona del Campanone che presto gli sarebbe toccato lo stesso trattamento. Ci siamo poi rivolti all’unica voce che a Panicale recepisce le istanze dei cittadini e che si prodiga per tutelare il patrimonio artistico e naturalistico del paese: Pan Kalon, nella persona del suo Presidente. Da settimane Pan Kalon ha infatti ricevuto una mia mail sulla situazione e mi ha concesso, per il numero della Voce del Campanone di Giugno, uno spazio per spiegare ai miei concittadini come stanno le cose. Sarebbe stato semplice evitare questa situazione incresciosa e lesiva della reputazione del nostro comune: sarebbe infatti bastato che nel momento in cui la Polizia Municipale invitava “alcuni” cittadini e non altri a rimuovere i fiori si fosse presa la responsabilità dei propri atti e soprattutto avesse avuto ben presenti le conseguenze che essi avrebbero recato con sè. Non si può infatti pensare di applicare la legge (che per sua natura è atto GENERALE ed astratto) ad personam e non nei confronti di tutti e di celarsi poi dietro la frase “è stato un atto dovuto”. Atto dovuto è applicare la legge in maniera uniforme, così come dice la Costituzione Italiana (art. 3 comma 1 e 2 sancisce il principio di uguaglianza formale e sostanziale secondo cui casi uguali devono ricevere uguale trattamento). In questo caso però la Municipale nonostante le molte avvisaglie ed i tentativi di farla desistere da questo aberrante proposito ipotizzando le conseguenze della Tosap sui fiori (tutti nero su bianco) ha deciso di andare avanti per la sua strada ed ora è giusto che non si nasconda addossando le conseguenze delle proprie azioni dietro agli esposti di poveri cittadini esasperati. Non è mai troppo tardi per riconoscere i propri errori e per tornare sui propri passi. Peccato solo per quei fiori e per quelle piante faticosamente cresciuti in 13 lunghi anni! Oggi più che mai rimpiango i tempi in cui il Sindaco Orlandi, uno al quale il paese stava davvero a cuore, si premurava affinché tutti contribuissero a renderlo gradevole con fioriere o altri abbellimenti. Oh tempora, oh mores!! Resto a disposizione di quanti vorranno visionare il materiale in mio possesso (carteggio con l’Ufficio di Polizia Municipale) dopo di che ognuno avrà gli strumenti oggettivi per farsi una propria idea sulla questione.

Bianca Boldrini – Panicale

Commento di Stelio Bonsegna: Le chiacchere non servono a nulla. In concreto, la ragione è che il comune ha bisogno di tenere sotto stress la popolazione, affinché non sfugga al suo controllo. Purtroppo è una disarmante verità, in questi tempi di antipolitica.

PANICALE: I CITTADINI PAGANO, PAGANO, PAGANO, ORA ANCHE LA TASSA SUI FIORI; MA DOVE VIVIAMO?

26 aprile 2012

quanto costerànno di tosap questi fiori?

Sta cadendo sui cittadini di Panicale una nuova raffica di multe, questa volta piuttosto singolare, è notizia di questi giorni infatti, che il Comune ha deciso di multare tutti coloro che hanno fiori e piante fuori dal portone di casa; tutti pensavano che abbellire questa meraviglia di salotto medioevale che è il centro storico del Paese fosse un modo carino per accogliere i turisti, per rendere più piacevole quella atmosfera dolce di un tempo che fu, un modo insomma per godere del bello tutti insieme turisti e panicalesi. Invece no, ora arriva la TOSAP (Tassa occupazione del suolo pubblico) quindi anche per abbellire il Paese occorre pagare; arrivano i vigili, misurano lo spazio occupato, staccano la multa e istituiscono la Tassa. Pensiamo che con i tempi che corrono, molti toglieranno i loro fiori, a quel punto però il cittadino dovrà far fronte ad ulteriori adempimenti burocratici, dovrà recarsi in Comune comunicare che non ha più piante che occupano il suolo pubblico e disdire la Tosap per gli anni successivi, altrimenti dovrà pagarla ogni anno che viene. Forse si avvicina l’ora di fare il bilancio preventivo per l’Amministarzione panicalese ? Servirà anche l’introito della Tosap dove si posano le piante e i fiori per poterlo chiudere? Chissà …….. Si attende comunque che la raffica di multe arrivi anche a Tavernelle e nelle altre frazioni del Comune. Forse qualcuno che raccoglie la notizia in piazza, si, perché di questo si fa un gran parlare tra la gente, provvederà a toglierle prima dell’arrivo della polizia municipale. E, Panicale diventa sempre più triste … per tanti altri motivi, dalla rovina di Palazzo Pieri e del panorama mozzafiato ritratto dal Perugino che vede sorgere un capannone dopo l’altro, alla incuria del centro abitato, ma d’ora in poi Panicale sarà triste anche per i fiori che non avrà più. Non serve aver conquistato la Bandiera Arancione o essere inseriti nei borghi più belli d’Italia per lo sviluppo e la crescita del turismo, la più grande promozione è il fatto che un turista quando viene venga accolto, trovi ciò che si aspetta, un ambiente incontaminato e non cementificato, la serenità e la bellezza dei luoghi, a quel punto il passaparola è il miglior veicolo promozionale di ogni posto.

Francesca Caproni – Gruppo Consiliare “Liberiamoci”

nota di redazione: A quando i cittadini presi per il guinzaglio e costretti ad andare in Comune e pagare la Tosap?

commento di Stelio Bonsegna: A quando la tassa sull’aria (schifosa) che respiriamo? Chi è causa del suo mal pianga se stesso

TODI: IL BLOCCO STUDENTESCO RIPULISCE I MURI DELLA CITTA’

23 aprile 2011

“Ripuliamo le Città” è lo slogan con il quale i ragazzi del Blocco Studentesco Todi hanno firmato la loro ultima azione, un’opera di tinteggiatura di alcune mura di Todi e Marsciano deturpate da scritte di vario genere. “Le scritte sui muri, sono l’emblema di quel degrado urbano che abbiamo intenzione di combattere – riferisce una nota del Blocco – Siamo talmente abituati alla loro presenza ormai, che quasi non ci facciamo più caso, ma le frasi scritte con la vernice sono tantissime e sparse quasi ovunque. I loro ‘autori’ che si sentono proprietari delle cose altrui ed autorizzati a poterne fare ciò che vogliono, sono ispirati dai più svariati sentimenti, ma senza dubbio sono la politica, l’amore, e gli insulti personali gli argomenti più gettonati. Non scendiamo in merito alle argomentazioni che le scritte trattano, ma vogliamo che esse abbiano
uno sfondo più consono che non un muro di un palazzo, magari appena restaurato”.
“La nostra azione – conclude il comunicato – è pertanto finalizzata a ricoprire qualsiasi genere di scritta, senza esclusioni di sorta, ma ci rendiamo conto che rappresenta  solo una goccia nell’oceano. Speriamo dunque sia di monito a chi, nell’esecuzione delle proprie funzioni, potrebbe fare sicuramente molto di più”