La giunta regionale dell’Umbria prende atto della sentenza del Tar dell’Umbria con la quale si annulla la misura di compartecipazione alla spesa per l’attività libero professionale di (more…)
Posts Tagged ‘ticket’
TICKET INTRAMOENIA. TAR BOCCIA TUTTO
18 gennaio 2013riceviamo e pubblichiamo
In seguito alla notizia appresa dalle agenzia di stampa, in merito alla sentenza del Tar che ha dichiarato illegittimo l’incremento del ticket sanitario per le prestazioni intramoenia dei medici ospedalieri, i gruppi di opposizione del Comune di Perugia, PdL, FdI, Perugia di Tutti e UDC, che (more…)
SANITÀ: “CLAMOROSO FALLIMENTO DEL SUPER-TICKET SULLE VISITE INTRAMOENIA
20 settembre 2012“I nostri cari governanti regionali si erano illusi di poter incassare in Umbria ben quattro milioni di euro dalle visite sanitarie intramoenia a pagamento, ma non avevano calcolato che siamo in un momento di crisi e la gente non si può permettere di fronteggiare tali balzelli nemmeno se si tratta della propria salute”. Maria Rosi, consigliere regionale del Pdl, commenta così la notizia di stampa del calo delle visite private in ambito ospedaliero, e parla di “clamoroso fallimento del super-ticket, introdotto con l’aumentato del 29 per cento proprio sulle visite intramoenia che invece ha prodotto un calo clamoroso”, quindi sollecita l’immediato ritiro del provvedimento ed osserva che il calo delle visite fino al 30 per cento si è avuto in particolare nella Asl 2, la più grande della Regione. “Noi dell’opposizione, prosegue l’esponente del Pdl, all’epoca di questa scellerata decisione ci eravamo schierati contro, perché avevamo (more…)
Monti fa schizzare alle stelle i ticket della sanità umbra
18 settembre 2012Gli effetti della spending review e degli altri provvedimenti finanziari in materia di sanità del governo Monti non hanno certo tardato a manifestarsi anche nella nostra Regione e, come (more…)
L’AUMENTO DELLE TARIFFE PER I LIBERI PROFESSIONISTI E I 10 EURO PER LE VISITE SPECIALISTICHE SPINGERANNO GLI UMBRI FUORI REGIONE
27 febbraio 2012di Maria Rosi – Consigliere regionale Pdl
“Dopo tante promesse di non aumentare le tasse per i cittadini umbri, con l’annuncio della Regione Umbria dei soli mini-ticket da 10 euro esclusivamente per le visite specialistiche, i nostri governanti regionali, ai quali piace stupire i cittadini con gli effetti speciali, hanno deciso di aggiungere l’ennesimo, originale balzello, che entra in vigore da oggi: l’aumento delle tariffe del 29 per cento per chi svolge la libera professione”.
“In questo modo gli strateghi della Giunta regionale hanno inteso spingere gli umbri verso il privato – spiega Rosi – togliendo all’azienda sanitaria pubblica il contributo dei grandi professionisti. L’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni prevede il recupero di 10,9 milioni di euro ma – sostiene Rosi – è impensabile che si possano recuperare somme ragguardevoli da questa scellerata operazione che, invece, otterrà l’effetto contrario, facendo diminuire la domanda interna all’azienda sanitaria”. Secondo Rosi si tratta perciò della “ennesima dimostrazione di mala gestione della sinistra che, invece di tutelare i cittadini cercando di migliorare i servizi a loro disposizione, finirà per creare disservizi. Le soluzioni alternative, secondo la Rosi, avrebbero potuto essere quella di “far pagare 1 euro di ticket sulle ricette, forse l’unica in grado di garantire il recupero di quei 10,9 milioni”, oppure “invece di mantenere
le logiche di intramoenia allargata, meglio sarebbe stato dare al medico, anche se primario o responsabile di struttura, la possibilità di svolgere direttamente l’extramoenia senza penalizzare le carriere, come avviene in altre regioni. Una scelta che avrebbe portato nelle casse della Regione dagli 800 ai 1400 euro al mese per ciascun professionista”.
Nota di redazione: nemmeno tanto tempo fa, dicevano che le famiglie non arrivavano alla fine del mese, (ricordate?) poi alla terza settimana, poi alla seconda settimana, oggi con le nuove fantasiose tassazioni del governo e degli enti locali stanno completando l’assalto alla diligenza, e per le famiglie il mese non comincia proprio.
Brutti (IDV)Ticket sanità in Umbria: “Undici milioni di euro l’anno, per lo più a carico del ceto medio.
14 settembre 2011Magari, detta così, suona diversa e qualcuno si sveglia”.
Così Paolo Brutti, consigliere regionale dell’Italia dei Valori, dopo l’audizione dell’assessore alla sanità Franco Tomassoni in terza Commissione, critica la scelta fatta dalla Giunta parlando di approccio diretto con le cifre nella battaglia contro i ticket sanitari. A suo giudizio,”si è scelta la via più facile e più ingiusta. Continuiamo a ripetere che è profondamente sbagliato trasferire sui cittadini le inique manovre del Governo e che andava fatto il possibile per scaricare parte dei tagli sulla pesante macchina burocratica che amministra la nostra sanità. Undici milioni di prelievo sono tantissimi – prosegue Brutti -, anche perché vanno a gravare per lo più su un ceto medio fortemente vessato. Con i ricchi che scelgono le cliniche private, con gli evasori che in virtù del basso reddito sono esenti dal ticket, con il complice silenzio del centrodestra, ben lieto di sfilare ai cittadini umbri un mucchio di soldi a sostegno della manovra
Berlusconi: alla fine pagano solo le persone per bene. Che da oggi hanno un motivo in più per stare male”.
TICKET PER I TURISTI?: Prima fermare quello al Silvestrini.
27 ottobre 2010Prisco (PdL): “La Sinistra ogni giorno inventa un nuovo balzello”.
“Un euro a Turista? Prima fermiamo il pagamento del parcheggio dell’Ospedale. Ogni giorno la sinistra in questa città inventa una nuova tassa.” Così interviene Emanuele Prisco, consigliere comunale del PDL, sulla proposta di Rifondazione Comunista di far pagare un ticket ai turisti che arrivano a Perugia.
“E’ certamente impensabile far cadere dall’alto scelte di questo tipo senza un confronto a 360 gradi con gli operatori economici, – continua Prisco – dopo che, con l’aumento dei parcheggi, quello degli autobus, la chiusura del centro storico, l’economia legata al centro storico vive una forte crisi”. “Quando la sinistra dice che questa misura non ricadrebbe sui perugini, dimentica che gli operatori turistici ed economici della città, in questa città ci vivono e già pagano gli altri rincari voluti da questa sinistra.”
C’è da fare poi un’attenta valutazione sul tipo di turismo legato alla nostra città che, se si escludono i grandi eventi, è di solito cosiddetto “mordi e fuggi” e spesso legato ad altre mete vicine. “Esiste quindi il rischio – commenta Prisco – che diventi solo “fuggi”, con un ulteriore colpo al sistema turistico locale, il cui rilancio è tempo che diventi una priorità nell’agenda della Giunta comunale, perché l’economia cittadina non può più attendere.”