Città di Castello celebra la Festa dell’Inno e del Tricolore, istituita per ricordare la data del 17 marzo, in cui nel 1861 nacque lo Stato italiano. Nell’ambito della terza edizione di “L’Italia è una repubblica democratica”, l’Amministrazione comunale insieme al Comando provinciale della Guardia di Finanza ha organizzato un convegno dal titolo “Il contratto sociale in Italia. Qual è il patto che ci lega allo Stato?” al quale interverrà il sindaco Luciano Bacchetta, il colonnello Vincenzo Tuzi Comandante Provinciale Guardia di Finanza Perugia, Simone Salcerini magistrato, Fabrizio Mastrangeli, avvocato. Coordinerà i lavori l’assessore allo Sviluppo economico Enrico Carloni. L’idea è approfondire le motivazione giuridiche e politiche che sono (more…)
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FESTA DELL’INNO E DEL TRICOLORE: QUAL È IL PATTO TRA GLI ITALIANI?
14 marzo 2014Politica: Rinasce Alleanza Nazionale
29 ottobre 2013Riceviamo e pubblichiamo
La fine, più che il fallimento, del progetto berlusconiano ci consegna un’Italia in crisi, allo sbando, consegnata a partiti che vivono di situazionismo e scelte politiche prive di basi ideali, alla ricerca costante di voti e percentuali, ciechi nella bramosia di poltrone e potere, pericolosi perché per i propri interessi, capaci di svendere l’Italia e la sovranità al miglior offerente.
In mezzo a tutto questo marasma c’è però ancora la (more…)
150° UNITA’ D’ITALIA:LIGNANI MARCHESANI (PDL) RISPONDE A CIRIGNONI (LEGA NORD)
10 marzo 2011“Dispiace che il consigliere e amico Gianluca Cirignoni mi abbia eletto come bersaglio preferito
dei suoi strali contro l’Unità d’Italia. I verbali non mentono e se li avesse letti e avesse ascoltato le mie dichiarazioni in conferenza stampa avrebbe constatato che non solo non ce l’ho con lui, ma anzi ho sempre inteso tutelare il suo diritto al dissenso e alla sua possibilità di potersi esprimere sulla ricorrenza storica dei 150 anni”. Il consigliere regionale Andrea Lignani
Marchesani (Pdl) risponde alla nota del collega (Lega Nord) e precisa che “in quanto delegato in Ufficio di Presidenza anche per conto della Lega” si è sentito in dovere di difendere le sue posizioni “anche se non condivise”. Lignani Marchesani si dice inoltre dispiaciuto che Cirignoni abbia “tirato in ballo” nella nota le proprie dichiarazioni sulla resistenza umbra: “Amo le ricorrenze che uniscono – spiega -, come questa del 150esimo anniversario in cui tutti possiamo ritrovare le ragioni della nostra storia, i seguaci di Garibaldi ed i nostalgici dei Borbone, i federalisti e i cultori dello Stato centrale, i repubblicani ed i monarchici. Non mi piacciono le ricorrenze che dividono – sottolinea -, ed il 25 aprile è a mio modesto parere solo l’epilogo di una guerra civile combattuta da due minoranze”. Ma comunque credo che ci siano più ragioni di unità che di distinguo tra PdL e Lega Nord: Gianluca Cirignoni e i militanti leghisti sono invitati ai nostri banchetti di distribuzione dei Tricolori e saremmo lieti di averli
protagonisti con noi nella distribuzione spiegando magari alle nostre Comunità le ragioni del federalismo.
Rievocazioni storiche – L’Alto Tevere rivive i sogni dell’antica Repubblica di Cospaia
26 agosto 2010Un nuovo sigaro toscano, rigorosamente con la fascetta “tricolore” denominato “Cospaia”, per veicolare da un lato i valori repubblicani e dall’altro l’immagine di un territorio che ha saputo realizzare sogni di libertà ed emancipazione. Nella giornata di presentazione ufficiale della seconda Rievocazione storica dell’antica Repubblica di Cospaia (in programma per il 4 e 5 settembre 2010 nel comune di San Giustino), il presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi insieme alla presidente della Fondazione per il Museo storico scientifico del tabacco Daniela Frullani, lancia la proposta, che verrà presto formalizzata ai Monopoli di Stato, di creare un nuovo marchio, quello appunto del Sigaro di Cospaia, in occasione delle cerimonie per i 150 anni dell’Unità d’Italia.
Due giornate, quelle appunto del 4 e 5 settembre prossimo, volute dalla Fondazione per il Museo Storico Scientifico del Tabacco e dal Comune di San Giustino, in collaborazione con le associazioni del capoluogo, gli operatori economici e gli abitanti, per ridare vita a quella che fu la più piccola repubblica della storia grazie alla capacità dei suoi abitanti che seppero approfittare di un banale errore di riconfinazione tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Per circa 400 anni, dal 1441 al 1826, dunque senza un riconoscimento ufficiale vero e proprio, ma con il beneplacito dei due stati confinanti, riuscirono a mantenersi liberi con capacità diplomatiche e con i frutti del contrabbando. Per secoli infatti, questa fu una terra di contrabbandieri, fuoriusciti politici e esiliati, meta di chi voleva ricostruirsi una vita, luogo dove si esercitò una forma di democrazia diretta.