Posts Tagged ‘udc’

Ronconi: Comunicato alla Nazione di Perugia con particolare attenzione a Cristina Belvedere

24 Maggio 2015

udc logoIn riferimento alla intervista a Sandra Monacelli pubblicata dalla Nazione nei giorni scorsi e a firma di Cristina Belvedere, per una corretta informazione chiedo che sia pubblicata, anche per fatto personale, con eguale visibilità, la mia seguente nota.

Non interloquendo sulle scelte di Sandra Monacelli che pure alla vigila della presentazione delle liste ebbe un lungo colloquio con la Presidente Marini probabilmente per esperire un ultimo tentativo per rendere (more…)

Politica: Maurizio Ronconi risponde a Sandra Monacelli

2 Maggio 2015

Nessuna polemica con Sandra Monacelli ma  il rilievo che solo in Umbria i moderati sono alleati con la Lega di Salvini che li considera alleati impresentabili e che regioni importanti come la Puglia e le Marche, l’UDC è alleata con il Pd proprio per sottolineare la strategicità dell’alleanza di centro sinistra che sorregge il governo. La politica dei due forni è finita e è il tempo della assunzione delle responsabilità anche a livello locale.

D’altra parte esponenti umbri che oggi dichiarano di appoggiare il candidato di centro destra, hanno avuto nelle scorse settimane approcci politici con il centro sinistra non escludendo possibili alleanze che poi non si sono concretizzate per questioni non di ordine politico.

In disaccordo con le alleanze per le elezioni regionali, Ronconi si dimette da Coordinatore Regionale UDC -Umbria

5 marzo 2015
Maurizio Ronconi

Maurizio Ronconi

La presenza, non annunciata, in Umbria del Coordinatore nazionale del Nuovo Centro Destra, Senatore Gaetano Quagliariello che, pur in assenza di una comune definizione della questione tra lo stesso NCD e l’UDC, anche a nome di Area Popolare, sottoscrive un accordo con il candidato di Centro Destra, Claudio Ricci, prendendo atto che all’incontro ha partecipato, pur senza alcun mandato, anche la consigliera regionale dell’UDC, considerando non sufficientemente ponderata e scarsamente coerente con il quadro politico nazionale una alleanza dei Popolari con la Lega, mi obbliga a rassegnare, per ogni dovuta considerazione da parte del Segretario nazionale On Lorenzo Cesa, le dimissioni da Coordinatore Regionale dell’UDC.

Sanità: prima della fecondazione eterologa pensiamo alle liste di attesa

3 settembre 2014

Prima di improbabili e non urgenti impegni sulla fecondazione eterologa, la regione dell’Umbria si impegni sull’abbattimento delle liste di attesa. (more…)

Scandalo falsi ricoveri… serve una riflessione ampia e approfondita

28 giugno 2014

Riceviamo e pubblichiamo

Sarebbe inaccettabile se sulla vicenda del “falsi ricoveri” si addossassero tutte le responsabilità sugli operatori evitando di approfondire le vere cause di una vicenda dai confini troppo ampi per individuare responsabilità singole e non di sistema. (more…)

Ronconi (U.d.C) legge elettorale regionale simile a quella dei comuni

26 giugno 2014

Prendendo per buono quanto dice Renzi sulla legge elettorale, non sarebbe male se i consiglieri regionali valutassero in sede di redazione della nuova legge elettorale (more…)

Ronconi (Udc): Don Matteo mostra i borghi più belli dell’Umbria

16 gennaio 2014

Condivisibilisima l’intuizione di favorire finanziamenti pubblici per la fiction di Don Matteo. La promozione dell’Umbria passa anche attraverso strumenti (more…)

Ronconi (Udc) alla Regione: Basta tassare i soliti noti

20 novembre 2013

La Giunta regionale dell’Umbria ci pensi bene prima di rimodulare, nel senso proposto, le addizionali IRPEF. Non è più purtroppo il tempo di torchiare il ceto medio e neppure quelli che già pagano le tasse sino all’ultimo centesimo  evitando nel contempo qualsiasi iniziativa tesa a recuperare (more…)

ADDIZIONALI IRPEF: LA GIUNTA REGIONALE STA FACENDO IL GIOCO DELLE TRE CARTE”

19 novembre 2013

udc logoMONACELLI (UDC) “DIMINUZIONE IRRISORIA PER REDDITI BASSI AUMENTO CONSIDEREVOLE PER I MEDI”

“È un gioco delle tre carte quello che la Giunta regionale sta facendo sul tema dell’addizionale regionale Irpef.
Anziché tagliare drasticamente la spesa improduttiva, i carrozzoni inutili e (more…)

Ronconi Udc: auguri al nuovo rettore dell’Università di Perugia

26 ottobre 2013
Prof. Franco Moriconi

Prof. Franco Moriconi

Auguri di buon lavoro al nuovo Magnifico Rettore dell’Università di Perugia, Franco Moriconi.

Non mancheranno motivi di impegno per favorire un rilancio dell’ateneo che per storia e tradizione merita di essere riportato tra le eccellenze nazionali.

Franco Moriconi con la sua moderazione e capacità di impegno saprà interpretare bene il nuovo, prestigioso ruolo a cui è stato chiamato. (more…)

Ronconi: perseguire le responsabilità amministrative e politiche che hanno determinato la grave crisi di Umbria Mobilità

21 ottobre 2013

Riceviamo e pubblichiamo

Intorno alle sorti di Umbria Mobilità si svolgono macabri balletti politici tesi non a salvare la società di trasporto ma a proporre inutili e dannose speculazioni politiche. Se sono accertate le responsabilità (more…)

Ronconi UDC: necessario un C.I.E. in Umbria

18 ottobre 2013

In Umbria è necessario organizzare un centro di identificazione ed espulsione (CIE). Una regione di importante transito ma anche di permanenza di un alto (more…)

Per Umbria mobilità e soprattutto per i suoi dipendenti non è tempo né di ultimatum e neppure di schizofrenia politica.

15 ottobre 2013

di Maurizio Ronconi – udc

Se appare difficile far comprendere la politica assistenzialistica operata, e non solo da oggi, a favore dell’Alitalia e contestualmente scandalizzarsi di fronte ad assai (more…)

Ronconi UDC : … in Umbria ben pochi potranno scagliare la prima pietra

26 settembre 2013

riceviamo e pubblichiamo

Se dovessero corrispondere a verità, in riferimento alle indagini in corso sulla TAV a Firenze, le anticipazioni dell’Espresso che sarà domani in edicola e che riferisce di una (more…)

Ronconi (UDC): vicinanza alla famiglia Lorenzetti

16 settembre 2013

Per anni sono stato il più strenuo avversario politico di Maria Rita Lorenzetti, ho dovuto sopportare querele e scarse solidarietà oltre che connivenze politiche diffuse,  ma oggi, nel rispetto delle indagini in corso da parte della magistratura,  manifesto vicinanza umana alla Lorenzetti che vive, con la sua famiglia, un momento assai difficile.

Spero sinceramente che abbia argomenti per difendersi in modo credibile.

Maurizio Ronconi

Ronconi (Udc): Condivisibile la proposta del segretario di Perugia del Pd di istituire un CIE anche in Umbria.

28 agosto 2013

riceviamo e pubblichiamo

I conflitti in medio Oriente, la situazione politica e sociale di quella parte del mondo aggraverà sempre più il flusso migratorio e la nostra regione per motivi di antica tradizione già rappresenta meta privilegiata di questi flussi. (more…)

Ronconi: Solidarietà ai 47 precari della Provincia di Perugia rimasti senza lavoro

15 luglio 2013

riceviamo e pubblichiamo

Solidarietà incondizionata e totale ai 47 precari della Provincia, addetti agli affari istituzionali, che per un errore commesso a suo tempo dalla Giunta (more…)

Monacelli (Udc): siamo stati determinanti per il governo Monti

9 febbraio 2013

Riceviamo e pubblichiamo

Partecipando questa mattina a un incontro elettorale con simpatizzanti dell’Udc di Perugia, la candidata Sandra Monacelli ha ricordato come l’Udc sia stata la forza determinante per la formazione del governo Monti, oltre che quella che lo ha sempre sostenuto senza rinnegarlo, (more…)

Viabilità: la Perugia – Ancona triste simbolo di inerzia e di spreco

6 febbraio 2013

La Perugia-Ancona è ormai un triste simbolo di ritardi, sprechi, e disservizi. L’ennesimo blocco dei lavori del tratto Pianello-Valfabbrica mette di nuovo in luce i problemi che attanagliano questa fondamentale arteria sin dal suo inizio, oltre venti anni fa. La realizzazione di questa (more…)

Rossi (Udc): “Il coperchio è stato sollevato”se è così siamo certi che la giustizia farà il suo corso.

18 gennaio 2013

Riceviamo e pubblichiamo Non pronunciamo sentenze che non ci spettano, anzi ci auguriamo che le persone coinvolte dimostrino la non fondatezza delle accuse e la loro completa estraneità; questo per il bene dell’Ente e per la politica tutta. Non possiamo però non evidenziare quelli che sembrano alla luce di quanto sta emergendo gli aspetti più (more…)

Il Comune di Perugia fa pagare il riscaldamento ai bambini?

8 gennaio 2013

Interrogazione UDC

Un’associazione senza scopo di lucro operante all’interno di locali di proprietà comunale, ubicati in San Martino in Colle, per offrire servizi inerenti ad attività extrascolastiche, è stata costretta a (more…)

Ronconi: …e la fusione della Casse diRisparmio umbre?

22 dicembre 2012

Riceviamo e pubblichiamo

Da tempo immemorabile depositata in Consiglio Provinciale una mia mozione richiedente una approfondita discussione sulla fusione delle casse di risparmio umbre e sui problemi ad essa legati ivi compresi gli esuberi di personale oggi denunciati. (more…)

TERNI: ALLA PASSEGGIATA C’E’ ANCORA LA PIZZERIA DELLA “FESTA DELL’UNITA’”

29 novembre 2012

riceviamo e pubblichiamo

I casi di incuria e degrado in questa città si sommano di giorno in giorno, senza trovare soluzione. L’ultima segnalazione riguarda il Parco Pubblico della Passeggiata e in particolare l’area a ridosso dell’antico Anfiteatro Romano. Sembra incredibile ma qui a distanza di ben tre mesi dal loro ultimo utilizzo sono ancora presenti, montate ed abbandonate, le strutture che rendevano quello spazio una funzionale, (more…)

Savino Pezzotta: “Rovine, frammenti, germogli” partire e ripartire per la buona politica”.

8 novembre 2012

“La Rosa per l’Italia” riunisce sabato 10 novembre ad Assisi al Centro Congressi “Il Cenacolo” i suoi quadri in Assemblea nazionale straordinaria aperta.

L’incontro del movimento politico presieduto dall’on. Savino Pezzotta ha una duplice finalità. Protagonista assieme all’UDC delle iniziative volte a (more…)

La riforma sanitaria approvata compromette gli interessi dell’Umbria

29 ottobre 2012

L’approvazione a maggioranza in Prima Commissione del punto della riforma sanitaria che prevede l’istituzione di due aziende a Perugia e a Terni, entrambe sotto l’egida dell’Università, (more…)

ELEZIONI, CROCETTA (UDC): UN ALLEGRO PARAGURU

24 agosto 2012

Fino a ieri non conoscevo il sig. Rosario Crocetta. Poi, questa mattina, in un caffé del mio paesotto ( trattasi di Macerata, detta anche la “ Micene delle Marche” nel senso dannunziano di città (more…)

Cozzari (Udc): grave cancellare le feste religiose

19 luglio 2012

La cancellazione delle feste dell’ 8 dicembre “Immacolata” e del 1 novembre “Tutti i Santi” è un atto (more…)

UDC di Assisi, quote rosa non una priorità

25 giugno 2012

Sulla vicenda delle quote rosa il Segretario comunale dell’Udc di Assisi esprime la sua posizione: “ Preso atto della sentenza del Tar relativa alle questione delle quote rosa, mi ritengo sincero (more…)

UDC CONTRO LA CHIUSURA DEL PUNTO NASCITA DELL’OSPEDALE DI ASSISI

12 giugno 2012

La possibile chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Assisi, a seguito della riforma regionale sulla sanità, sta in questi giorni destando forte preoccupazione e grande perplessità in tutta l’opinione pubblica del nostro territorio. Potrebbe essere soppresso infatti, (more…)

TERNI, Soldi pubblici a Radio Galileo, opposizione: ”Mangiasoldi che non hanno senso del ridicolo”

31 Maggio 2012

fonte: http://www.ternioggi.it

Il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, non ha ancora pronunciato una parola sulla vicenda del finanziamento pubblico a Radio Galileo, ma ha promesso che darà “presto spiegazioni”. Secondo il Corriere della Sera, l’emittente locale dal 2004 al 2009 ha incassato 2 milioni e 412mila euro come organo di partito di “cittAperta”, movimento fondato proprio da (more…)

Bocciato alla camera l’emendamento con il quale si voleva rendere obbligatorio il Codice Etico Antimafia

25 Maggio 2012

Scandaloso! Ieri, alla Camera, è stato vergognosamente bocciato l’emendamento, sostenuto da Futuro e Libertà e dall’IDV, con il quale si voleva rendere obbligatorio il Codice Etico Antimafia, prevedendo il blocco dell’erogazione del finanziamento pubblico per quelle forze politiche che portano in Parlamento corrotti e mafiosi. PD, PDL e UDC hanno votato contro, la Lega si è (more…)

PDL: SI CAMBIA, BERLUSCONI VUOLE ANDARE A VOTARE!

9 Maggio 2012

E’ iniziata l’attesa rivoluzione del PdL, si sapeva che sarebbe cambiato qualcosa dopo le amministrative ed infatti tra poche ore verranno ufficializzati cambiamenti epocali.  Berlusconi sta riprendendo in mano il partito e la leadership, vuole il cambiamento e per prima cosa preferisce andare a votare che continuare nell’autodistruzione dell’appoggio a Monti. Sulle elezioni ad ottobre si spacca il partito: da una parte Verdini, la Santanché, gli ex An e persino l’ex ministro Fitto premono per le elezioni, per il recupero di un’azione politica autonoma rispetto all’UDC, per un appoggio critico al governo, bocciando ulteriori tasse. Dall’altra Alfano ed i suoi fedelissimi, come Lupi ma anche Cicchitto, ritengono il voto una jattura, spingono per l’ABC ed il recupero persino di Fini!  L’elettorato ha dato una sonora risposta ad Alfano; o cambia politica o si deve fare da parte. Alcune fonti di stampa riferiscono che Berlusconi ieri ha fatto una riunione segreta con quello che sarà il nuovo team: La Russa e Verdini, gli ex ministri Gelmini, Brunetta, Rotondi, il capogruppo al Senato Gasparri, Crosetto e Corsaro. La regola aurea e mai smentita in politica è che il vincitore delle Amministrative sarà lo sconfitto alle Politiche.

ABC – “I FURBETTI DELL’ANTIPOLITICA”

3 Maggio 2012

di Ciuenlai

“Cose da Pazzi”. E’ l’unico commento che mi viene in mente scorrendo i titoli dei giornali. Udite udite che cosa ci propongono a mani basse i capi dei partiti di maggioranza in generale e Bersani e il Pd in particolare, che improvvisamente, causa elezioni, sembrano diventati i capi dell’opposizione:

1) “La (Contro)riforma delle pensioni è iniqua e deprime il mercato del lavoro” (parentesi; per capire che se nessuno va in pensione, nessuno subentra e la disoccupazione aumenta, bastava rivolgersi ad un qualsiasi delegato della Fiom, non occorreva “assumere” un Governo di professori). Ma dov’eravate quando alzavate la manina? Questo provvedimento “da incubo” non è caduto dal cielo, l’avete approvato voi. Il pacco regalo l’avete preso per intero “esodati compresi”. Di che vi andate lamentando! Le lacrime di coccodrillo le aveva già versate tutte la Fornero. Non c’è bisogno delle vostre.

2) “L’Imu. Ma che tassa ingiusta. Punisce la prima casa, l’oggetto dei sacrifici di una vita. No bisogna rivederla ci vuole una patrimoniale”. Ma va? Cari Abc ed in particolare caro Bersani, l’Imu è stata da voi licenziata in due minuti. Adesso state muti. Silenzio, perché adesso è legge, silenzio perchè adesso (purtroppo e grazie a voi) si paga e le vostre chiacchiere stanno a zero. Come i nostri portafogli.

3) “La benzina è troppo cara e i prezzi salgono alle stelle. Le famiglie non ce la fanno più”. Già. Ma chi è che ha dato il via libera all’aumento esponenziale delle accise e dell’Iva. Babbo Natale o la maggioranza di Governo?

4) “Il fiscal compact è un sistema che impedisce qualsiasi politica economica autonoma da parte degli stati”. Ma chi ha sancito la messa in Costituzione del pareggio di bilancio la fata turchina?

Ecco perché questa è una classe dirigente da mandare a casa. Chi vuole fare “lo statista” e guidare Governi deve sapersi assumere le proprie responsabilità e difendere le sue scelte. Nascondersi dietro questi paraventi è un giochino da furbetti, da “azzeccagarbugli” da furbetti dell’antipolitica. Si avete capito bene “antipolitica”, perché, questi la politica, quella vera, non sanno più dove sta di casa.

Sandra Monacelli UDC, presenta una proposta di legge per eliminare slot e macchine video.poker

17 aprile 2012

Sandra Monacelli - UDC

“Il gioco d’azzardo, fortemente cresciuto in Italia negli ultimi anni con il diffondersi di slot machine e video-poker, sta creando seri problemi di dipendenza patologica dal gioco, del tutto simili agli abusi di alcoolici o sostanze stupefacenti, con effetti devastanti sulle fasce più deboli della popolazione e sulle loro famiglie.”

Lo afferma Sandra Monacelli, capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, nella relazione che accompagna la sua proposta di legge, trasmessa al presidente del Consiglio regionale, allo scopo di inviarla all’esame del Parlamento nazionale come iniziativa della Assemblea regionale umbra, per sancire la illiceità dell’installazione di apparecchi che propongono giochi d’azzardo con vincite in denaro, tradizionalmente relegati nelle apposite case da gioco, i cosiddetti casinò.

Il testo di legge si popone di modificare la vecchia normativa del 1931 (decreto 773 che approvava il Testo unico delle leggi di sicurezza), per stabilire la illiceità dei sistemi di gioco d’azzardo nei luoghi pubblici, o aperti al pubblico, comprese le sedi di circoli e associazioni. Nella relazione si afferma anche che è da condannare la stessa ripetitività meccanica del gioco d’azzardo proposto dalle macchine elettroniche che crea, conseguentemente, comportamenti di natura compulsiva nei confronti delle continue e sempre maggiori some di denaro che il gioco richiede. Monacelli mette in guardia dai rischi di una evidente collateralità del gioco con gli ambienti della criminalità che spesso gestiscono le attività connesse al gioco d’azzardo. La proposta a firma del capogruppo Udc prevede anche sanzioni amministrative nei confronti dei futuri contravventori, con il pagamento di multe variabili da mille a seimila euro per ciascun apparecchio illegittimamente installato, e per coloro che corrispondano premi in denaro o comunque diversi da quelli legalmente riconosciuti. La legge prevede in ultimo la confisca degli apparecchi non previsti dalla legge e la loro distruzione.

Nota di redazione: Le lobbyes e gli interessi economici che ruotano intorno a questo mondo sono forti e difficilmente battibili, ma  ci sembra una proposta da apprezzare e sostenere, specialmente se comprendesse norme contro i video-poker su internet, che stanno  diventando davvero una autentica piaga sociale, e dove i giocatori e coloro che offrono “questi servizi” non possono essere assolutamente controllati.  Ci piacerebbe che sull’argomento si aprisse un dibattito fra i lettori di Goodmorningumbria e ci rendiamo disponibili fin da ora a pubblicarne i commenti.

Commento di Anila Marchetti:  slot machine, video poker, gratta e vinci….ne vedo tutti i giorni…le cose piu’ assurde…..ma come fara’ la signora Sandra Monacelli , con tutto il mio rispetto, non lo so’… anche perche’ c è un giro di soldi pazzesco con queste cose… é nobile e doveroso e coraggioso da parte della signora Sandra Monacelli affrontare questo problema.

Commento di Ottavio Nulli: Concordo pienamente con la proposta di legge del Consiglere Sandra Monacelli in merito all abolizione dei “giochi di azzardo tutti.” Possibile che in Italia si vieti  a quattro vecchietti una partitella briscola di nessun valore e si consenta invece l’impoverimento delle “famiglie con i giochi d’azzardo”. Quelli sui siti on-line dovrebbeo essere tutti oscurati. Quelli con regolare autorizzazione presso i bar ugualmente. Infine queli collocati in apposite sale, andrebbero quanto meno sottoposti a regole ferree e chi sgarra chiude definitivamente. Altro che ammende!! Ma possibile che insistiamo nel chiedere la lista dei clienti che acquistano capi di abbigliamento al disopra di una certa soglia e manteniamo in piedi il “furto” derivante da una dipendenza, o peggio dalla delinquenza. Coraggio Sandra saremo con te in questa battaglia dura ,ma sicuramente nobile. Per chi vuole e può giocare ci sono i casinò e già bastano ed avanzano.

UDC di Foligno, solo due Asl in Umbria? No grazie

14 aprile 2012

Il Comitato comunale dell’UDC ha dato formale mandato al consigliere comunale avv. Massimo Metelli di presentare un Ordine del Giorno di ferma contrarietà sulla ipotesi avanzata dalla Giunta regionale di riordino del comparto sanitario su due ASL. L’Udc di Foligno reputa questa soluzione assolutamente inadeguata sia sul piano organizzativo e funzionale sia su quello della economicità ma tesa solo ad un ulteriore e definitivo impoverimento della risposta sanitaria e dell’offerta dei sevizi ai cittadini dell’ampio comprensorio folignate e spoletino. Da tempo è in atto un tentativo di impoverimento dei servizi di questo comprensorio rispetto al quale l’UDC si opporrà con ogni determinazione. Di fronte ad un presidio ospedaliero integrato, Foligno e Spoleto, che offre e non da oggi risposte soddisfacenti e perfino concorrenziali con quelle del capoluogo di regione, una riorganizzazione cervellotica e accentratrice delle ASL, rischia di vanificare tutto quello che con anni di lavoro e capacità professionale non solo degli amministratori ma soprattutto di tutto il personale medico e non, si è riuscito a guadagnare. L’UDC di Foligno chiede con forza l’impegno da parte della maggioranza e di tutto il Consiglio comunale ma anche dei consigli comunali di tutte le città del comprensorio, una forte e determinata presa di posizione per evitare un’altra grave e forse definitiva mortificazione. Si chiede al PD e ai partiti di sinistra di abbandonare difese d’ufficio nei confronti di una maggioranza regionale alla deriva e particolarmente confusa e di assumere con decisione la difesa delle ragioni dei cittadini di Foligno e del comprensorio.

 

Monacelli: l’Umbria si colleghi al processo di svolta dell’Italia

10 marzo 2012

Si chiude una settimana che ha lasciato “decantare” le tensioni della precedente. Mi pare di vedere che si riaffacciano buon senso e buone intenzioni, che spero non rimangano tali. A fronte di un iniziale arroccamento da parte di una maggioranza sempre più bloccata in logiche di ostinata e anacronistica sopravvivenza, registro con soddisfazione che continuano a moltiplicarsi gli appelli alla classe dirigente di questa Regione, affinché si respiri anche qui l’aria “romana”. A livello nazionale, infatti, un’inedita maggioranza targata Pd-Pdl-Udc, pur tra le naturali e sofferte difficoltà politiche, sta confermando la capacità di sostenere il Governo Monti nella sua efficiente azione fatta di rapidi interventi e pronte riforme sul versante dei conti pubblici,del rilancio economico e produttivo, del mercato del lavoro, del fisco e delle liberalizzazioni, registrando crescenti consensi e apprezzamenti. L’Umbria non può andare in direzione contraria. L’appello a trovare formule nuove per gestire un’inedita congiuntura storica, superando vecchie logiche e steccati ideologici che non hanno più senso di esistere, giunge da un numero sempre più crescente di personaggi della società regionale, accompagnato da un’autocritica che va anche oltre la classe politica. In questo senso registro con soddisfazione, ultimi in ordine di tempo, gli interventi degli On. Giampiero Bocci e Walter Verini e del segretario regionale della Cisl Ulderico Sbarra. E’ un coro crescente che si aggiunge alle voci isolate levatisi all’inizio di questo periodo critico, che mi induce ad appellarmi nuovamente alla maggioranza affinché non rigetti quale ipotesi infausta la proposta di collaborazione istituzionale e politica per accelerare il difficile e confuso cammino delle riforme regionali.

Non arroccatevi al “dogma” per cui non si cambia la coalizione che ha vinto le elezioni: i cittadini umbri si aspettano molto di più, ovvero una politica che sappia recuperare la sua credibilità con coraggio e generosità, consapevole che è necessario collegare l’Umbria al processo di svolta dell’Italia, perseguendo condivisione e intese che vadano saggiamente oltre i recinti del gioco delle parti. Le opposizioni sappiano mettere una pietra su quanto accaduto, riaprendosi alla libertà delle larghe intese. Il Pd (che a Palazzo Cesaroni c’è, On. Verini, e potrebbe agevolmente riproporre in Umbria ciò che sta sostenendo a livello nazionale) abbandoni chiuse riunioni all’insegna dei buoni propositi sul superamento delle divisioni di partito e di coalizione, aprendosi a nuove soluzioni per i problemi economici, imprenditoriali, occupazionali e sociali dell’Umbria, che davvero non possono più attendere. Auspico quindi che si apra una settimana che segni, con atteggiamenti decisivi, il definitivo superamento dell’impasse venutasi a creare in Consiglio. Da parte nostra confermiamo lo stesso atteggiamento coerentemente assunto sia a livello nazionale che locale, ovvero la totale disponibilità a ragionare con libertà su qualsiasi soluzione che guardi al bene della comunità umbra, senza pregiudizi né interessi di parte.

Sandra Monacelli – Presidente Gruppo Consiliare “Casini – Unione di Centro”

 

Vinti (Prc): Grave la decisione dei gruppi consiliari, dell’Udc, Lega, Idv e Pdl

23 febbraio 2012

La decisione dei gruppi consiliari, dell’Udc, Lega e Idv prima, di non partecipare al voto per il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale dell’Umbria, e del Pdl poi, è stata una decisione grave. L’obiettivo dichiarato è quello di portare alla paralisi l’attività della massima assise legislativa dell’Umbria, sovrapponendo in maniera irresponsabile l’aspro confronto politico con il corretto funzionamento delle istituzioni.Una decisione che assume i caratteri di una azione di rottura democratica, in un paese dove anche il Parlamento è subordinato ad un governo “tecnico” di professori della Bocconi.E’ lecito chiedersi qual è l’obiettivo non dichiarato, impossibile da esplicitare, così vitale da portare alla decisione di praticare la inagibilità del Consiglio Regionale? Rifondazione Comunista, per il ruolo che ha ricoperto e che ricopre, per la sua storia di oltre venti anni nelle istituzioni umbre, non accetta la deriva “sfascista” delle istituzione, anzi la contrasta con determinazione.Appare chiaro, ormai, che la scelta del Pdl fa svanire come neve al sole ogni ipotesi di larghe intese e che il “loden” è utile solo per coprirsi dal freddo.

Regione: Anche la Monacelli lascia il suo incarico dal Comitato per la Legislazione

23 febbraio 2012

L’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza, composto interamente da membri della maggioranza, rappresenta un vulnus grave che non ha precedenti nei 42 anni di storia del regionalismo italiano. Un atto di arroganza che ha inferto una ferita profondissima ai principi della democrazia e della rappresentanza nelle istituzioni.

Ciò che avevamo anticipato nei giorni scorsi nell’annunciare la nostra assenza al momento della votazione del nuovo Ufficio di Presidenza, cioè una maggioranza dilaniata da feroci lotte intestine, unicamente arroccata sulla salvaguardia di equilibri interni sempre più precari e nella spartizione di poltrone e strapuntini, si è manifestato nella sua interezza, andando anzi oltre ogni più nera previsione.

La situazione che oggi ci troviamo dinanzi è quella di un Ufficio di Presidenza frutto di un groviglio di contraddizioni: il Presidente del Consiglio Regionale è di fatto “commissariato” e sottoposto alla vigilanza stretta del proprio segretario di partito; il Vicepresidente Vicario, che appartiene allo stesso gruppo del “sospeso” Orfeo Goracci, ha assunto la carica dopo che la segreteria regionale e addirittura il responsabile nazionale di Rifondazione Comunista, appena 72 ore prima, avevano gridato ai quattro venti l’indisponibilità dei propri iscritti a ricoprire ruoli istituzionali qualora non fossero state presentate le dimissioni da tutti coloro interessati da avvisi di garanzia. Un monito che si è sciolto come neve al sole, una “lezione di moralità”, come l’avevano loro stessi definita, che è durata lo spazio di una richiesta di candidatura, realizzatasi con triplo salto mortale. Infine da ultimo, ma non per importanza, una spaccatura profonda in seno alla maggioranza, con l’Idv che non ha preso parte alla votazione dell’Ufficio di Presidenza, sancendo di fatto, fino ai prossimi incarichi, una aperta rottura con gli alleati.

La richiesta rivolta alla maggioranza e alla Presidente Marini di volare alto e di dare un segnale chiaro di rinnovamento è stata cestinata e, in preda ad un inarrestabile delirio di onnipotenza, hanno reagito senza lasciare un minimo spazio (nemmeno orario) alla riflessione, occupando in maniera massiccia quelle cariche istituzionali che erano state pensate dai legislatori per garantire un corretto e democratico funzionamento delle assemblee elettive.

Ne prendiamo tristemente atto, rilevando che di certo non c’è vittoria nello squallore di una pagina politica segnata non dal rispetto istituzionale ma da un assurdo gioco a rubamazzo.

Credo che con questo clima non si vada da nessuna parte e per evitare che si compia un ulteriore passo verso il definitivo precipizio, rassegno le dimissioni dall’unico incarico istituzionale di cui dispongo – quello di Vicepresidente del Comitato per la Legislazione – nella speranza di poter contribuire, con questo gesto estremo, ad aprire un confronto totale e schietto sul significato delle Istituzioni e sul loro rispetto nel difficile percorso delle riforme che l’Umbria con ansia attende.

Sandra Monacelli – Presidente Gruppo Consiliare “Casini – Unione di Centro”

 

 

Monacelli (Udc): La politica umbra preferisce restare sorda alle voci di cambiamento che vengono dalla società civile

21 febbraio 2012

Nei giorni scorsi, anche in seguito ai gravi avvenimenti giudiziari, avevamo chiesto a gran voce un cambio di passo della politica umbra. Credevamo infatti che per la politica questo poteva essere il momento buono per schierarsi apertamente a salvaguardia del ruolo insostituibile delle Istituzioni e della loro credibilità, siglando un “Patto di Larghe Intese” in cui la stagione delle riforme sarebbe stata meno annunciata e più praticata. A poche ore dalla convocazione del Consiglio Regionale che eleggerà l’Ufficio di Presidenza, in seguito alla sospensione del Vicepresidente Vicario Orfeo Goracci e alle susseguenti dimissioni del Vicepresidente Andrea Lignani Marchesani e del Segretario Alfredo De Sio, la situazione che invece ci troviamo dinanzi è l’esatto opposto rispetto a quanto da noi auspicato e sostenuto. La maggioranza, per paura di finire schiacciata tra il rischio di un’agenda dettata dalle inchieste giudiziarie e il ricatto di numeri fin troppo variabili dentro un quadro storico di coalizione, ha deciso di non farsi tentare da colpi d’ala, evitando quel coinvolgimento di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, attuato con risultati convincenti su scala nazionale. Parte della minoranza, dal canto suo, ha pensato quindi di riproporre lo stesso refrain, in cui gli strapuntini di incarichi rappresentano l’orizzonte massimo a cui guardare. La salvaguardia dei precarissimi equilibri interni alle coalizioni ha avuto ancora una volta la meglio rispetto ad una assunzione di responsabilità necessaria nel guidare il cambiamento. Una volta di più vale la riflessione riguardo alla necessità di partiti omogenei, nuovi nei metodi e nelle persone, da sostituire alla logica delle coalizioni che, pur di vincere, hanno messo in campo tutto ma hanno portato alla rovina il Paese. Quindi, come purtroppo paventavamo nei giorni scorsi, “tanto rumore per nulla”. La politica umbra preferisce il profilo basso, il conservatorismo, restando costantemente sorda alle voci di cambiamento che sempre più numerose e forti si alzano dalla società civile. Il rischio è quello di arrivare a una frattura insanabile tra cittadini e Istituzioni. Ma alla politica umbra questo terribile scenario, sia a sinistra che a destra, non sembra importare nulla. Per questi motivi, proprio per dare un contributo di chiarezza e per manifestare la nostra contrarietà a questo modo di intendere la politica dove il fiato corto è tutto ciò che resta, e nell’attesa di vedere dai voti per quanto tempo ancora potrà reggere l’attuale sistema, come Gruppo UDC annunciamo, con trasparenza e a carte scoperte, di non prendere parte, stante l’attuale situazione, alla votazione dell’Ufficio di Presidenza.

Sandra Monacelli  – Presidente Gruppo Consiliare “Casini – Unione di Centro”

 

Ben vengano le dimissioni di Andrea Lignani e di Alfredo De Sio, è un importante contributo alla necessità di chiarezza

15 febbraio 2012

di Sandra Monacelli – Udc

In seguito ai fatti giudiziari che hanno colpito il vicepresidente del consiglio regionale dell’Umbria e una larga fetta di politici del Comune di Gubbio, sorprende il fariseismo di alcune dichiarazioni con le quali alcune forze politiche tentano in queste ore di prendere le distanze da persone, fatti e situazioni che fino a poco tempo prima rappresentavano una forte convergenza di interessi e motivo di soddisfazione. Se da un lato va evitato il rischio di generalizzazioni nei giudizi politici, dall’altro ugualmente occorre fare uno sforzo per non ridurre i problemi di queste ore a “fin troppo improbabili questioni individuali”. Infatti, grazie soprattutto al consenso personale e di partito ottenuto a Gubbio da Orfeo Goracci, Rifondazione Comunista ha potuto disporre in Umbria, nel corso degli ultimi dieci anni, di un risultato elettorale che, oltre ad averne garantito una rappresentanza consistente nelle istituzioni, le ha contestualmente permesso di esercitare un ruolo determinante nella negoziazione di posti e incarichi nella pubblica amministrazione e all’interno delle aziende controllate dalla politica. In forza di queste percentuali di consenso, superiori alla media nazionale, Rifondazione comunista, unitamente ad altre forze della sinistra radicale, ha spesso svolto una funzione di veto e di interdizione che hanno impedito l’avvio della stagione delle riforme, compromettendo e rallentando la capacità umbra di fronteggiare la crisi. Le diverse inchieste della magistratura, aperte in questi ultimi mesi, stanno portando alla luce nella nostra regione, laddove fossero confermati i diversi impianti accusatori, un sistema politico-affaristico che, basato esclusivamente sul mantenimento del potere, ha bloccato con sistematicità ogni processo riformatore e di cambiamento. Ben vengano dunque, come contributo alla necessità di chiarezza, le dimissioni di Andrea Lignani e di Alfredo De Sio dall’Ufficio di presidenza del consiglio regionale dell’Umbria, che impongono quest’oggi una accelerazione al dibattito dal quale intenderebbe, ma non può, sottrarsi la politica umbra. Non è questo il tempo in cui è consentito giocare al ribasso con approcci autoassolutori. Lanciamo forte il nostro allarme affinchè la regione si renda protagonista di una profonda riflessione volta a restituirle la credibilità oggi calpestata,per comprendere pienamente le ragioni che all’ombra di vittorie più o meno facili,hanno determinato l’attuale degenerazione politica,frutto avvelenato nell’Umbria (al)verde,di un mancato ricambio di idee e di persone.

 

 

 

Monacelli sul caso Goracci: sostituire il vicepresidente non basta

15 febbraio 2012

I gravi avvenimenti delle ultime ore, che hanno visto coinvolti il Vicepresidente del Consiglio Regionale e una larga fetta di classe dirigente e politica del Comune di Gubbio, impongono inevitabilmente delle riflessioni. Ci troviamo in presenza di accuse molto gravi e di provvedimenti altrettanto pesanti di restringimento delle libertà personali. La magistratura, unico soggetto deputato a indagare, acquisire atti e quindi giudicare, deve fare il suo corso, ma la politica non può limitarsi a fare da spettatore. Tutto ciò al di là di stucchevoli e ipocrite prese di distanza, che tendono oggi ad abbandonare come un pesante fardello chi, fino a ieri, veniva portato ad esempio su scala nazionale, condividendone successi e vantaggi, costruiti magari sugli stessi sistemi di potere noti ma che ora vengono ripudiati, limitandosi a liquidare la vicenda come semplici responsabilità individuali. In qualità di Consigliere Regionale,  ritengo invece che in questo momento non vada sottovalutato il grave rischio per le istituzioni di un’ulteriore perdita di credibilità e fiducia da parte dei cittadini. La politica deve subito mettere in atto tutte quelle azioni a salvaguardia del ruolo delle istituzioni e che sappiano volare alto rispetto alle logiche di nascondere la polvere sotto il tappeto. Risposte che vanno trovate con uno sforzo supplementare di idee e progetti per aprire, con uomini e metodi nuovi, la complessa stagione delle riforme. Sarebbe ingiustificato e inutile, oltre che colpevole per il ruolo che come consiglieri regionali siamo chiamati a ricoprire, il ricercare semplicemente una soluzione tendente a nascondere o a minimizzare le difficoltà del momento con semplici prove di forza tra minoranze scontate e una maggioranza sospesa tra mille divisioni interne e clamorose inchieste giudiziarie. Voglio sperare che la risposta istituzionale non sia tanto quella delle dimissioni da chiedere al consigliere Goracci dal suo ruolo di Vicepresidente della massima assise regionale, al solo scopo di sostituirlo con un altro esponente della compagine di maggioranza, quanto quella di ricercare soluzioni che superino la contingenza del momento, capaci di dare risposte serie al bisogno di credibilità delle istituzioni e della politica, aprendo finalmente quel processo riformatore di cui l’Italia e in particolare l’Umbria hanno bisogno.

Sandra Monacelli

Presidente gruppo consiliare – “Casini – Unione di Centro”

Gubbio: La fine del registro delle coppie di fatto

26 gennaio 2012

A Gubbio finalmente una inversione di tendenza rispetto ai fantomatici, inutili ed illegittimi registri delle coppie di fatto. Bisogna dare atto alla maggioranza dei consiglieri comunali di Gubbio e particolarmente al consigliere comunale che ha avanzato la proposta, di aver esercitato un atto di coraggio e di coerenza nell’abolire il registro delle coppie di fatto che per altro a Gubbio in diversi anni di “esercizio” aveva accolto la firma di una sola coppia. La decisione del consiglio comunale di Gubbio è emblematica del fallimento di una forzatura che non è nel sentire comune dei cittadini dell’Umbria, che è finita miseramente anche per l’assoluta illegittimità e assenza di qualsiasi significato legale e giuridico. Ora da Gubbio analoghe decisioni vengano assunte dagli altri comuni dell’Umbria.

Maurizio Ronconi – Udc

nota di redazione: il consigliere comunale di Gubbio che ha avanzato la proposta è Luigi Girlanda Pdl

Monacelli, Udc, ‘Solo chi osa sa volare’”

5 gennaio 2012

“La ricetta del tirare a campare adottata dalla maggioranza della Regione Umbria, si ripropone in grande spolvero anche per il nuovo anno”. Lo afferma il capogruppo Udc a Palazzo Cesaroni, Sandra Monacelli, facendo riferimento alle “notizie trapelate sulla stampa, a seguito del summit della presidente Catiuscia Marini con i capigruppo di centrosinistra, circa l’intenzione di procedere incuranti del mutato quadro politico nazionale che sostiene il Governo Monti, e cosa ancor più grave, delle profonde lacerazioni interne, che hanno sino ad oggi minato, ritardato e compromesso la strada delle riforme regionali. Scelte che sembrano foriere di rassegnazione e di incapacità nell’esaminare la situazione politica nel suo complesso”.

Ronconi: Non è più il tempo dei furbetti.

14 dicembre 2011

LETTERA A GOODMORNINGUMBRIA

Se il PD appoggia convintamente lo sforzo di risanamento del governo Monti, non è concesso in Umbria che nelle giunte di sinistra che governano, dalla regione in quasi tutti gli enti locali, ci siano partiti dichiaratamente ostili al governo.Questa non è “l’anomalia umbra” ma l’esercizio di furbizia d’accatto magari per difendere qualche posizione di potere. La responsabilità di queste sconcezze però non è tanto di chi le fa ma soprattutto di chi le consente.

Maurizio Ronconi

Ronconi: l’UDC ha pronta una proposta per migliorare l’offerta dei servizi sanitari

16 novembre 2011

Se l’assessore regionale alla sanità ha immaginato di scegliere la visita all’ospedale di Foligno per rilanciare la riforma con due ASL e due aziende ospedaliere ha chiaramente sbagliato indirizzo. Una proposta di riforma sciatta che denota una giunta regionale di sinistra che non riesce a coltivare alcuna fantasia. Il sindaco di Foligno esca dal guscio, si consulti con quello di Spoleto e con tutti gli altri sindaci della valle Umbra , chiami a raccolta tutti quelli che hanno idee, ed elabori una soluzione diversa e migliore. L’UDC è pronta, ha una sua proposta, coraggiosa ed innovativa, che non emargina nessuno, che valorizza le vocazioni  territoriali, che migliorerà l’offerta dei servizi sanitari. Bisognerà però accelerare per evitare la fine per inerzia.

Maurizio Ronconi

Monacelli: È tempo che ai proclami di riforme seguano gli atti che le realizzano, senza se e senza ma

25 ottobre 2011

Sandra Monacelli

Dopo un week-end che ha regalato un teatrino di polemiche interne alla maggioranza in tema di riforme, voglio cogliere il voto unanimemente favorevole sullo scioglimento dell’A.R.U.S.I.A. come un segnale positivo volto a ridare slancio a questo processo. Pur essendo semplicemente un atto preliminare, propedeutico ad ulteriori passaggi, spero segni una virata decisiva verso la completa assunzione di misure di riforma organizzativa e funzionale, divenute ormai cruciali in quanto interpretano un’esigenza fortemente avvertita. Credo infatti che rendere maggiormente efficace ed efficiente il funzionamento delle istituzioni sia la priorità assoluta, in quanto la forzata ottimizzazione delle risorse disponibili obbliga a qualificare al massimo il sistema, se si vuole innalzare il livello qualitativo delle prestazioni. Per questo ritengo completamente fuori luogo le sterili contrapposizioni emerse nei giorni scorsi, soprattutto nell’alveo della maggioranza stessa, in quanto non sono certo dettate dal comune intento di risparmiare a vantaggio della collettività, ma dalla mera difesa di piccoli interessi di parte, spesso sintomo di un clientelismo a vantaggio di pochi. L’attuale contingenza ha fatto emergere la radice di un sistema che ha fagocitato consensi in cambio di prebende e posti di lavoro, senza realmente mettere le ali ad un mercato più libero ed ampio, dove il pubblico ha svolto questa sorta di ruolo di padre-madre dispensatore… Ora che la crisi rende impossibile mantenere in piedi questo meccanismo, la classe dirigente, protagonista di questo modo di agire fino ad oggi, scricchiola ed i singoli esponenti tendono a chiudersi nell’egoistica difesa del proprio fortino. Ritengo però che non vi sia più spazio per feudi o campanili, ora è il momento del coraggio, coraggio che dal primo giorno di legislatura ho invocato da parte della Presidente. È tempo che ai proclami di riforme seguano gli atti che le realizzano, senza se e senza ma. La Regione ha il dovere per prima di perseguire questa strada con decisione. Tutto il sistema regionale, dalle Province ai Comuni, dagli enti intermedi ai sindacati, ha altresì il dovere di collaborare a questo sforzo con spirito di sacrificio, rinunciando alla difesa del proprio. Al Consiglio regionale tutto spetta il compito di non sottrarsi a questo processo. Per l’opposizione in particolare si presenta l’occasione di svolgere senza sconti il ruolo che le è proprio, ovvero di stimolo alla maggioranza perché non si perda ulteriore tempo, accelerando e spesso anticipando i passaggi di rinnovamento, evitando così la mortificante e sterile contrapposizione a prescindere. Lo dobbiamo ai nostri concittadini, che questa crisi la stanno già pagando duramente.

Sandra Monacelli – Presidente gruppo consiliare – “Casini – Unione di Centro”

 

Todi, Il sindaco ringrazia le componenti politiche della maggioranza

12 ottobre 2011

“Il tratto distintivo di questi anni di amministrazione, i primi ad opera di una giunta di centrodestra nella storia della città, è stato l’assoluta comunanza di azione e di vedute all’interno di una maggioranza composita, che ha cementato giorno dopo giorno la propria unità”. È quanto dichiara Antonino Ruggiano, sindaco di Todi, dopo le note diffuse in questi giorni dagli amministratori del Pdl, della Fiamma Tuderte e dell’Udc. “Dal 2007 ad oggi c’è stato un ampio e costante dibattito interno, sempre improntato ad un atteggiamento costruttivo sia a livello politico che amministrativo, nell’interesse della volontà espressa dalla cittadinanza tuderte e del bene della città. Oggi, a pochi mesi dalla fine di questa esperienza amministrativa, che per tutti noi è stata entusiasmante e ricca di soddisfazioni, viene ribadito il consolidamento della coalizione che si è presentata compatta quattro anni fa, e si avvia a ripresentarsi alle urne, arricchita dal percorso intrapreso e dalle basi poste per l’azione amministrativa e programmatica del futuro. Non posso quindi che ringraziare – conclude Ruggiano – tutti gli amministratori del Pdl, dell’Udc e di Fiamma Tuderte, per le parole e la posizione espressa nei riguardi del sottoscritto e dell’azione politica e amministrativa che abbiamo costruito quotidianamente in questi anni”.

Comune di Todi, bilancio di 4 anni della partecipazione UDC

12 ottobre 2011

A quattro anni dalla scommessa su Antonino Ruggiano Sindaco, noi sottoscritti Nazzareno Menghini e Luigi Galletti, che rivestiamo i ruoli rispettivamente di Assessore della Giunta Comunale e Consigliere presso la Veralli Cortesi ,  esprimiamo alcune considerazioni sull’operato svolto in questo periodo. Abbiamo partecipato con grandissimo entusiasmo e dedizione ai compiti dei ruoli affidatici dal Sindaco Antonino Ruggiano, mantenendo fermi i principi ed i valori che sono stati condivisi nella fase di costruzione del programma di governo 2007 – 2012.

Abbiamo chiesto con forza che i valori cristiani, abbiano sempre trovato rispetto, considerazione e piena condivisione da parte degli alleati del Popolo della Libertà e di Fiamma Tuderte, in tutto l’operato di questi quattro anni. Abbiamo trovato gratificazione e attenzione, per i nostri principi e per le nostre istanze da parte del Sindaco Antonino Ruggiano, figura attenta e carismatica, sensibile alla Chiesa e alle istanze provenienti dal mondo Cattolico tutto. Abbiamo condiviso la radicale revisione dello Statuto Comunale, introducendo ed affermando con forza l’aspetto sociale sulla Famiglia tradizionale, che presto verrà discusso in Consiglio Comunale; abbiamo chiesto alla Giunta Comunale ed al Consiglio di farsi portavoce presso la Regione dell’Umbria di sospendere e non consentire l’utilizzo dell’aborto chimico nelle strutture sanitarie regionali, finché non saranno definite con chiarezza e certezza tutte le problematiche relative all’utilizzo della pillola abortiva. Riteniamo di aver portato avanti, con coerenza nella società civile, come all’interno delle istituzioni in cui siamo presenti, le nostre battaglie di sempre, contro il tentativo della sinistra di eliminare ogni riferimento religioso dal vivere civile. Riteniamo di poter continuare a svolgere questo compito, che gli elettori ci hanno affidato, lavorando in una coalizione che sa condividere valori, principi, e metodi.

Menghini Nazzareno – Assessore alle politiche sociali, scolastiche e sport

Galletti Luigi – Consigliere APSP Veralli Cortesi

PD –NUOVO ULIVO ADDIO, ARRIVA LA BARRA AL CENTRO

4 ottobre 2011

di Ciuenlai

La Direzione nazionale del Pd ha segnato un punto di svolta. La sinistra si è scoperta minoranza nel partito. Una svolta che non è giunta inaspettata e della quale si aveva sentore ormai da tempo. Bastava ascoltare, nelle ultime settimane, i racconti dei protagonisti delle varie riunioni che si succedono quotidianamente nella sede romana del Pd. Racconti che parlavano di forti malumori per la linea “rossa” (sic) del segretario. La maggioranza dei leader democratici non vuole il “Nuovo Ulivo”. Salvo i fedelissimi di Bersani e pochi altri, Area Dem, Modem, pezzi di maggioranza (Letta e Fassino) pensano che lo schema del segretario vada completamente ribaltato. Non si deve partire da un’intesa di ferro con Vendola e Di Pietro, da allargare possibilmente all’Udc, ma da un intesa con il terzo polo, da allargare eventualmente alla sinistra. Sta in questa distinzione la diatriba tra elezioni subito e Governo di emergenza. Il passaggio per un esecutivo largo è lo strumento necessario a cementare le future alleanze e la collaborazione con i centristi. E lo strumento metterebbe i più pericolosi concorrenti (Sel e l’Idv) nell’angolo, costringendoli o ad aderire ad un progetto moderato o a stare fuori dall’alleanza. Incanalandoli verso un cammino irto di difficoltà. Se aderiscono si snaturano, se vanno da soli saranno costretti a sopportare, per l’ennesima volta, una campagna di stampa ed elettorale tutta in salita all’insegna della responsabilità nazionale e del voto utile, contro il fantasma di Berlusconi. Le argomentazioni non mancano : il momento è difficile, anzi drammatico, occorre una maggioranza larga per governare e ricostruire il paese, ci vuole una grande alleanza tra moderati e progressisti per vincere le elezioni ecc. ecc. L’offensiva non arriva a caso. Tutti i sondaggi, quelli noti e, soprattutto, quelli riservati, dicono che se si votasse oggi il centrosinistra classico vincerebbe a mani basse. E vincerebbe su un progetto sbilanciato a sinistra. La proposta di Governo di emergenza, come scelta strategica, serve dunque a decantare questa situazione e a produrre una inversione di tendenza. La scelta si porta dietro anche un’ altra conseguenza. Non ci saranno le primarie. Il prossimo capo del Governo dovrà essere una personalità “bipartisan” in grado di azzerare tutte le pretese di leadership nell’area antiberlusconi, con buona pace di Bersani e di “Nichi”. In questa ottica appare anche meno incomprensibile l’uscita “massimalista” di Fausto Bertinotti, che invita la sinistra a rifugiarsi tra i movimenti, rinunciando a qualsiasi ipotesi di governo. Il minoritarismo come ideologia e la rinuncia alla sfida del Governo non sono certo soluzioni auspicabili per la sinistra, ma è indubbio che un simile scenario complicherebbe le cose. C’è però da dire che anche la strada del voto utile e della rincorsa al centro, comporta i suoi rischi per il Pd. Le simulazioni attuali parlano di una sinistra guidata da Vendola in grado di arrivare fino al 25% dei voti in caso di corsa solitaria. Questo avverrebbe a scapito del Pd, che si troverebbe a non essere più la forza principale ed egemone di una alleanza al centro, con il terzo polo rinforzato da truppe provenienti dal centrodestra. Per questo sono in molti tra i democratici a sperare che alla fine uno dei due “radicali” accetti di far parte della nuova coalizione. E le pressioni sono tutte per Vendola, perché Casini Di Pietro non lo digerisce proprio.

 

MA IN UMBRIA LA FAMIGLIA E’ ANCORA UN VALORE?

19 settembre 2011

Nel mese di aprile abbiamo manifestato grande sconcerto e disapprovazione in merito al Regolamento Regionale di attuazione della Legge Regionale n. 13/2010 “Disciplina dei servizi ed interventi a favore della famiglia”, che ha introdotto la famiglia uni personale a danno e svantaggio della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna. Come volevasi dimostrare con il Bando per le famiglie vulnerabili sono state messe in grande difficoltà le famiglie numerose che vi rientrano in modo marginale, e sostenute quelle uni personali. Riteniamo che in una società in cui si parla di sviluppo e nuovi percorsi per la crescita economica, non si possa prescindere dal prendere coscienza che il vero motore di sviluppo è, e rimarrà sempre, la famiglia e che primo compito delle Istituzioni sia  sostenerla con strumenti adeguati. Ciò che sta accadendo puntualmente è la penalizzazione di quelle persone che hanno creduto e voluto costruire la propria vita nel matrimonio ed hanno investito nel rendere la Regione dell’Umbria più giovane, in assoluta controtendenza dello status quo. Avere figli è un merito e non un demerito, investire nella famiglia è un valore e pertanto ancora chiediamo che vengano sostenute le famiglie  ed in particolare quelle numerose, sapendo che si può fare molto di più.

Mauro Cozzari Capogruppo Unione di Centro Comune di Perugia

Nazzareno Menghini Assessore alle Politiche Sociali Comune di Todi Unione di Centro