Posts Tagged ‘umanità’

“Briciole di umanità”, dedicata ad un giorno felice la poesia di Mariella Cutrona

1 dicembre 2017
cutrNell’immensa tela tessuta dai fili rossi dell’umanità siamo briciole artefici del nostro destino.
Dedicata a tutti noi.  Francesco La Rosa

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Cannara, il Sito di Piandarca Patrimonio dell’Umanità?

13 luglio 2011

E’ il luogo dove S. Francesco predicò agli Uccelli

Riceviamo da Giovanna Petrini, sindaco di Cannara e volentieri pubblichiamo

Sono ormai passati diversi mesi da quando il sito francescano di Piandarca dove secondo la tradizione S. Francesco predicò agli Uccelli; sito che si trova nel territorio del nostro Comune balzò agli onori della cronaca nazionale per un progetto relativo all’installazione di un parco fotovoltaico nei pressi dell’area oggetto di interesse. L’Amministrazione Comunale di Cannara si adoperò per individuare una soluzione alternativa per l’impianto fotovoltaico anche alla luce del grandissimo e positivo interesse suscitato dalla valenza spirituale e culturale del luogo. Adesso che  il parco fotovoltaico è ormai realizzato e funzionante in altra zona del territorio comunale ed è stato quindi risolto il problema dei privati, credo opportuno riprendere il discorso relativo alla valorizzazione del sito di Piandarca.

Nello scorso mese di settembre l’Amministrazione Comunale si fece promotrice di un primo incontro istituzionale invitando il Ministero per i Beni Culturali, la Regione Umbria, la Provincia di Perugia, il Vescovo di Assisi, il Custode del Sacro Convento di Assisi, il Parroco di Cannara,rappresentanti dell’Ordine Francescano Secolare d’Italia: obiettivo dell’incontro l’ipotesi di valorizzazione del sito e l’elaborazione in seguito di un protocollo d’intesa per formalizzare e fissare gli impegni di ciascun soggetto.

L’Amministrazione Comunale anche in quella sede fece presente l’esistenza di un progetto di valorizzazione di Piandarca, presentato in occasione del Grande Giubileo del 2000 da poter considerare come punto di partenza per l’elaborazione di un progetto condiviso e sostenibile, inoltre nei giorni scorsi abbiamo ricevuto una proposta progettuale dal locale comitato cittadino per la salvaguardia di Piandarca.

Nel frattempo abbiamo portato a termine il progetto per l’installazione di un’adeguata segnaletica stradale verticale per permettere di raggiungere il luogo della Predica agli Uccelli, certo però che risulta fondamentale che la segnaletica che indichi Cannara e Piandarca venga posizionata anche nel territorio del Comune di Assisi, e il Sindaco Ricci si è già impegnato in questo senso , cosi come alle uscite della superstrada per Cannara. Inoltre abbiamo avanzato formale richiesta al Presidente Nazionale dei siti Unesco di un incontro per avviare il percorso,  per l’inserimento del sito di Piandarca nell’elenco dei beni immateriali patrimonio dell’umanità.

Altro passaggio da fare la richiesta alla Regione Umbria dell’inserimento di Piandarca e del Sacro Tugurio, luogo di fondazione del Terz’Ordine nei percorsi francescani ufficialmente riconosciuti. Giovedì 28 luglio 2011 alle ore 18.00 presso la sala Consiliare Comunale in Via Valerio Ranieri  si terrà un incontro per discutere l’argomento e pianificare insieme un piano dei lavori.

 

La Coppa della Rosa, simbolo del Sacro Graal

21 novembre 2009

di Rossella Cau – studiosa di scienze esoteriche

Non si può ricevere in dono una rosa, senza leggere nel suo colore l’intenzione di chi la offre. Non si può vederla   senza pensare alla perfezione ed alla magnificenza della Natura, e magari alla vita e alla morte. Anche inconsciamente, nelle nostre menti si accumulano simbolismi e significati: per esempio, rosa bianca amore puro spirituale, rosa rossa amore passionale.

Nell’esoterismo occidentale questo splendido fiore rappresenta, in primo luogo, l’archetipo della Madre Cosmica, significato che in Oriente è indicato dal loto. Infatti, studiando la sua struttura e la conseguente raffigurazione grafica, vediamo che la corolla della rosa da un centro si allarga, espandendosi verso l’esterno in una gloria di numerosi petali. Ci vuole poca fantasia, per ravvisarvi l’emblema della Creazione stessa: della Madre (Mater-ia) fecondata dal Padre (profumo = essenza) che fiorisce e si espande in innumerevoli forme, frutto ed espressione della perfezione di quest’Unione, il Figlio, Figlio, Figlio, amoroso Giglio piange la Vergine Addolorata in Iacopone da Todi.  Sempre ritorna il simbolo del fiore, questa volta il Giglio, in relazione con il Figlio. Ma nel Figlio i significati di Morte e Resurrezione, di Creazione e Rigenerazione sono indissolubili, poiché sono i cicli stessi dell’Evoluzione, in cui inevitabilmente uno segue l’altro all’infinito.  E allora il “Calice” della Rosa diventa, in relazione al piano umano, la “Coppa”, il Sacro Graal , che raccoglie il Sangue del Signore, versato per salvare l’uomo e per riportarlo al suo ruolo di figlio di Dio. Ma, sul livello cosmico, la Coppa richiama alla mente sempre la Madre che accoglie lo Spirito Divino e che genera. Sotto quest’accezione, l’iconografia ecclesiastica ha fatto della rosa, regina dei fiori, il simbolo della Regina Celeste, Maria, della sua verginità e del suo essere tramite privilegiato di salvazione. Nella raffigurazione grafica della rosa esiste però anche un altro elemento estremamente importante: è il cerchio che racchiude la moltitudine dei petali e che ne conferma l’appartenenza all’Uno. Il fiore arriva così a rappresentare la Trinità stessa, l’Uno e il Trino. La rosa come simbolo di iniziazione e rigenerazione spirituale è stata usata da moltissime correnti spirituali. In alchimia una rosa bianca ed una rossa indicano il sistema della dualità, mentre la rosa a cinque petali messa al centro di una croce, che rappresenta i quattro elementi, è il simbolo della Quintessenza ( quinta essenza), ovvero lo Spirito. Un  simbolo rosacrociano raffigura cinque rose (il cinque è il numero dell’uomo) una al centro della croce, il Sacro Cuore di Gesù Cristo, ed una su ogni braccio. Le rose della manifestazione salgono sulla croce, le prove della vita, nella loro ricerca spirituale. Anche la Massoneria utilizza simbolicamente la rosa durante lo svolgimento di diversi riti, come, ad esempio, in occasione dei funerali di un “fratello” vengono gettate nella sua tomba tre rose, dette le “rose di S. Giovanni”, che significano Luce Amore Vita. La rosa viene raffigurata con un numero variabile di petali, secondo cui cambia il significato del simbolo. Nel Rosone, elemento architettonico in pietra traforata o in vetro colorato delle Chiese cristiane medioevali, sono presenti tutti i significati di cui abbiamo già parlato. Innegabile la somiglianza con i Mandala della tradizione simbolica tibetana, che può far pensare che queste grafiche archetipiche facciano parte dell’inconscio collettivo dell’Umanità. A questo proposito Jung aveva osservato nei suoi studi su patologie psichiche come i pazienti in via di guarigione tendono a disegnare istintivamente figure  assimilabili ai mandala, come a simboleggiare l’integrazione armonica nell’unità della personalità di parti prima dissociate. Nella sua rappresentazione di ricerca interiore, di viaggio iniziatico, il rosone è posizionato nelle Cattedrali medioevali sulla facciata sopra l’ingresso, come punto di raccordo fra il sacro e il profano, ad indicare il punto di partenza della coscienza umana che, entrando nella casa di Dio, volge le spalle al mondo materiale guardando al punto di arrivo, l’altare, dove avverrà il ricongiungimento col Divino, del Figlio col Padre.

Amici di Goodmorningumbria

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