Posts Tagged ‘valnerina’

SCHEGGINO, A DIAMANTE NERO OLTRE AL TARTUFO ANCHE FORMAGGI E MOZZARELLE

12 aprile 2019

schegginoProtagonista il Gruppo Grifo Agroalimentare che quest’anno festeggia 50 anni di attività

Sarà ovviamente il tartufo, anche quest’anno, il protagonista di Diamante nero, la mostra mercato dedicata al pregiato fungo, in programma a Scheggino sabato 13 e domenica 14 aprile. A fare compagnia all’attore principale dell’evento ci saranno altri prodotti tipici del territorio tra cui la vasta gamma di formaggi “Norcia” e le mozzarelle “Colfiorito” del Gruppo Grifo Agroalimentare. (more…)

“L’abbazia di San Pietro in Valle riapre ai visitatori”

6 marzo 2017
abbazia-san-pietroSabato 18 marzo alle ore 11:30 riaprirà al pubblico la Chiesa abbaziale di San Pietro in Valle. All’evento della riapertura ufficiale presenzieranno l’Arcivescovo di Spoleto Mons. Renato Boccardo, il Sindaco del Comune di Ferentillo Paolo Silveri, l’Assessore regionale al Turismo Fabio Paparelli e lo Storico d’arte Luca Tomio.

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VALLE UMBRA E VALNERINA PROTAGONISTE ALL’ARITIGIANO IN FIERA GRAZIE A CARITAS DI SPOLETO NORCIA ED ATI 3 UMBRIA, STAND PER AZIENDE TERREMOTATE

9 dicembre 2016
standGrazie alla stretta sinergia tra la Caritas diocesana Spoleto – Norcia e l’Ati 3 dell’Umbria, nell’ottica della promozione dei territori, la Valle Umbra e la Valnerina sono presenti a Milano, tra i territori protagonisti dell’Artigiano in Fiera, il più grande evento di settore a livello nazionale, in corso dal tre all’undici dicembre.

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Un referendum val più di un terremoto: la Valnerina è stata dimenticata!

8 dicembre 2016

norciaRiceviamo e pubblichiamo

 

La campagna elettorale per il referendum in questi mesi ha paralizzato l’Italia e ha “mandato in soffitta” i veri problemi e le emergenze del paese, come il terremoto in Valnerina! Matteo Renzi e le sue “truppe” piddine (a partire dai sottosegretari, onorevoli, consiglieri regionali e comunali umbri) si sono occupati esclusivamente di promuovere con ogni mezzo il si alla loro impresentabile riforma costituzionale, rottamata alle urne dal popolo italiano. (more…)

IL TURISMO DELLA VALNERINA RIPARTE DA FERENTILLO

26 novembre 2016

fereStrutture ricettive, aziende agricole, commercianti, ristoratori e produttori agroalimentari di Ferentillo hanno deciso nei giorni scorsi, di incontrarsi e coordinare azioni volte a contrastare il calo delle presenze turistiche e dei volumi di vendita in seguito al sisma che ha colpito la Valnerina. (more…)

Libri: Storie di contrabbando fra Umbria e Abruzzo nell’Ottocento

15 luglio 2016

il confinePresentazione del libro: Il “confine dell’acqua santa”

Il CEDRAV Centro per la documentazione e la ricerca antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra sarà presente a Monteleone di Spoleto in occasione della manifestazione della Fiera di San Felice, un appuntamento estivo giunto alla sua quinta edizione, che si terrà nel prossimo fine settimana di luglio. Infatti per sabato 16 luglio è prevista presso il Teatro Comunale di Monteleone di Spoleto, alle ore 17,30, la presentazione del libro: Il “confine dell’acqua santa”. Storie di contrabbando tra Umbria e Abruzzo nell’Ottocento, di Enrico Fuselli. (more…)

A Vallo di Nera torna “Fior di Cacio”

4 giugno 2016

Il piccolo borgo di Vallo di Nera  si prepara a diventare ancora una volta la capitale del formaggio grazie a Fior di Cacio, l’evento (in programma l’11 e il 12 giugno 2016) che celebra le produzioni casearie in ogni forma con momenti degustativi, educational, tavole rotonde, premi e molto altro.Vallodinera_(4)

Il programma prevede un’anteprima il 10 giugno con slow food, poi l’apertura ufficiale il sabato mattina con il taglio del nastro dei circa 60 stand di prodotti caseari di ogni tipo, gli educational “I mille matrimoni del formaggio”, le degustazioni della “Formaggissima in 3 p”, musica e intrattenimento folkloristico, per culminare poi con la preparazione e l’assaggio della maxiricotta la domenica pomeriggio. (more…)

Cultura: La Donna per essere sacra può essere nello stesso tempo anche laica?

11 Maggio 2016

Ne parliamo con Franco Valentini, noto appassionato di tutti gli aspetti culturali e antropologici della dorsale appenninica umbra.

di Francesco La Rosa

valentini

Franco Valentini

Franco so che c’è in corso un progetto culturale per esaltare la figura femminile in Umbria, e in particolare in Valnerina, visto che sappiamo che questo territorio ti sta a cuore, puoi raccontarci qualcosa?

Certo, partendo dall’aspetto che la figura della donna è laica e religiosa nello stesso tempo, in tutte e due le direzioni la donna caratterizza l’ambiente, la cultura e quindi processi storici, e la possibilità di rilanciare verso il futuro diventando figura centrale sul piano universale. Lo faremo attraverso un progetto che avrà come obiettivo il racconto del Sacro Femminile in Umbria.

Nello specifico cosa puoi dirci? (more…)

CACCIA, ATC PERUGIA 2 AVVIA IL RIPOPOLAMENTO DI LEPRI IN BASSA VALNERINA

28 gennaio 2016

Uomini dell'Atc Pg 2 e Agenzia forestale regionale. Al centro Luciano Calabresi (2)Sulle pendici del monte Peglia, dove sorge il Centro faunistico ‘San Vito’ della Regione Umbria, gli uomini dell’Ambito territoriale di caccia Perugia 2 (Atc Pg 2), insieme agli operatori dell’Agenzia forestale regionale, sono, in questi giorni, impegnati nella cattura di lepri per il ripopolamento dei territori agro-silvo-pastorali destinati alla caccia programmata. Un’operazione sperimentale che vede per la prima volta la collaborazione tra il centro di ripopolazione faunistica di San Venanzo e l’Atc Pg 2. (more…)

ESCURSIONE E DEGUSTAZIONE PER SENTIRE L’ANTICO IMMEDIATAMENTE COME IL PROFUMO DI UNA ROSA

16 ottobre 2014

zafferano1L’Associazione Culturale Matavitatau nel prossimo appuntamento in programma organizza una passeggiata sensoriale attraverso boschi sacri, antiche abbazie e aromi riscoperti che hanno fatto delle terre di san Benedetto dei luoghi unici.

Ai piedi del monte Coscerno, l’abbazia dei Santi Felice e Mauro con la bella facciata romanica che si staglia contro il verde smagliante dei boschi, fu costruita circa nel 1190, integrale rifacimento di un edificio religioso preesistente sorto a opera dei benedettini dopo la bonifica dalle circostanti paludi, cui si riferisce la leggenda di S. Felice magnificamente (more…)

SAN PIETRO IN VALLE: L’IMMENSO FASCINO DI UN’ABBAZIA BENEDETTINA NELLA NATURA INCONTAMINATA DELLA VALNERINA

16 Maggio 2014

abside 1di Benedetta Tintillini
La strada che percorre la Valnerina è già, a mio avviso, un monumento, costeggiata da verdi monti boscosi punteggiati da resti di torri di avvistamento medievali, attraverso le quali, molti anni fa le vedette avrebbero intercettato il nostro passaggio.
Su uno di questi rilievi, il Monte Solenne, si erge lo splendido complesso dell’abbazia di San Pietro in Valle, monastero benedettino del XII secolo, la cui vista, già dall’esterno, toglie il fiato per la maestosità ed il fascino. L’opera dell’uomo è incastonata in una natura rigogliosa, in parte (more…)

PARCO IN… MUSICA – X FESTIVAL DI MUSICA ANTICA DELLA VALNERINA

29 agosto 2013

accaIl Festival di musica antica della Valnerina “Parco in… Musica”, dopo i primi appuntamenti che hanno visto la presenza di un numeroso pubblico, continua ad affascinare con la scelta delle suggestive location, la ricercatezza dei programmi musicali e la bravura degli artisti. Prossimo appuntamento il 30 agosto nel giardino della Rocca di Polino con INCHORDIS TRIO di Ravenna con un programma tutto dedicato alla musica barocca per mandolino con Sergio Zigiotti (mandolino), Marina Scaioli (clavicembalo), Fabiano Merlante (arciliuto, tiorba, chitarra barocca). Il 31 agosto l’ACCADEMIA DEL RICERCARE di Torino renderà omaggio ai trecento anni dalla scomparsa di Arcangelo Corelli nella piazza Principe degli Apostoli di Collestatte paese con Vittoria Panato (violino), Manuel Staropoli (flauto dolce), Daniele Bovo (violoncello), Claudia Ferrero (clavicembalo), con la direzione artistica di Pietro Busca. Il COLLEGIUM PRO MUSICA di Genova presenterà il suo “Invito all’allegrezza” con Mariagrazia Liberatoscioli (soprano), Stefano Bagliano (flauto dolce) e Andrea Coen (clavicembalo) nel bellissimo chiostro dell’Abbazia di San Pietro in Valle domenica 1 settembre.

Gran chiusura per il concerto del 2 settembre nelle vie del Borgo di Torreorsina che vedrà protagonista l’ENSEMBLE BAROCCO DEL BRICCIALDI. Il programma denominato “QUATTRO ELEMENTI” prevede l’esecuzione di musica barocca per fiati e percussioni (oboi, trombe, tromboni e timpani) e sarà il frutto del Laboratorio di Musica Antica che si svolgerà dal 30 agosto al 2 settembre nel Borgo di Casteldilago organizzato dall’Accademia Hermans insieme al Dipartimento di Musica Antica dell’ I.S.S.M. “G. Briccialdi”con la partecipazione del Conservatorio “G. Verdi” di Milano.

Tutti i concerti iniziano alle ore 21:30 e sono ad ingresso gratuito fino alla copertura dei posti disponibili; è consigliata la prenotazione telefonando o inviando un SMS al n. 3775378543, opp. un e-mail a segreteria@accademiahermans.it.

info: www.accademiahermans.it  – Accademia Hermans – Parco in Musica

 

Sua Eccellenza Italia 2012. Urbani ovvero tartufi

11 marzo 2013

urbani1Dici tartufi e pensi Urbani. L’associazione è automatica. Questa famiglia perugina originaria di Scheggino, a 3 chilometri da Sant’Anatolia di Narco, dove ha sede l’azienda, e a una sessantina da Perugia, da oltre 150 anni ha legato il suo nome al pregiato tubero. La storia Urbani comincia nel 1850 con il bisnonno degli attuali proprietari.

Da allora è stato un crescendo a livello imprenditoriale e d’immagine. Con un salto decisivo operato, quasi un secolo fa, da Carlo Urbani e dalla moglie Olga, dei veri pionieri della tartuficoltura in Italia. Grazie a loro il settore ha conosciuto l’organizzazione: da una parte come attività commerciale legata ai cavatori di tartufi, dall’altra nella lavorazione degli odorosi tuberi. (more…)

Cascia – Valnerina Life e Goodmorningumbria interrogano i candidati politici sul futuro del territorio

13 febbraio 2013
Aviano Rossi

Aviano Rossi

Lalli: “La sinergia per il ricircolo democratico di idee”

Insieme per garantire alla Valnerina l’apertura, il ricambio ideologico e la vera democrazia: è l’appello lanciato ieri pomeriggio in collaborazione con Goodmorningumbria, dalla presidente della Confesercenti Valnerina Maria Cristina Lalli durante il tavolo di confronto sul futuro del territorio che presso la sede della “Civitas Cassie” di Cascia, ha visto riuniti alcuni (more…)

Sant’Eutizio di Preci in Valnerina: culla del monachesimo occidentale

8 gennaio 2011

Francesca Romana Plebani

di Francesca  Romana Plebani

Di origini antichissime, l’Abbazia di S.Eutizio si trova a Preci in Valnerina a circa 18 Km. da Norcia, e per diversi secoli fu il centro ispiratore di tutte le attività della valle e culla del monachesimo occidentale. Fu fondata agli inizi del V sec. dai monaci Siriani (i Padri del Deserto) giunti in Valnerina[1], la cui conduzione di vita suscitò l’ammirazione delle persone del luogo che si unirono ad essi proseguendone la loro esperienza.

Le vicissitudini e la costituzione della “congrega” videro emergere la figura di S. Spes, guida spirituale di S. Benedetto, di S. Eutizio e di S. Fiorenzo. Come tramandato da S. Gregorio Magno, fu S. Spes, nel 470 d.C., a fondare questa abbazia, o meglio, a far erigere un oratorio dedicato alla Vergine, su cui quindi sorse l’intero complesso.

A questo stesso momento storico, si fa risalire, infatti, la costituzione di una comunità definita ed organizzata. Morto S. Spes, gli successe S. Eutizio, al quale vennero riconosciute grandi virtù, e che divenne, così, la guida spirituale del cernobio. La comunità ebbe un notevole impulso in questo periodo. Venne eretto il primitivo monastero, e di seguito, la chiesa nella quale, alla sua morte, vennero deposte le stesse spoglie di S. Eutizio.
Nel periodo altomedievale molte donazioni arricchirono l’Abbazia, che in primo luogo acquisì diritti feudali su un vasto territorio esteso fino all’Adriatico, e che divenne una Congregazione propria. Il complesso di S. Eutizio, a differenza delle abbazie di Farfa e Montecassino, non fu distrutto nè dalle incursioni dei Longobardi, né cadde ad opera dei Saraceni.
Nei “tempi bui” del Medioevo molti Vescovi di Spoleto furono monaci eutiziani. La prosperità di cui godeva l’Abbazia permise ai monaci di migliorare gli edifici, di dotarsi di una biblioteca e di un operoso “scriptorium”. Questo la resero uno dei più rilevanti poli religiosi e culturali dell’Italia centrale per quel periodo. Non è un caso, infatti, se proprio dall’abbazia di S. Eutizio proviene il più antico documento in volgare dopo il Placito di Montecassino: la “Confessio Eutiziana”, risalente alla metà dell’XI sec.
Vanto della biblioteca eutiziana erano i testi tramandati, i quali conservavano gli antichi trattati della medicina greca e romana, e gli erbolari in cui erano enucleate le virtù curative delle erbe. I monaci arricchirono queste conoscenze con l’esperienza e dettero origine ad una importante scuola medico-chirurgica specializzata, la Scuola Chirurgica Preciana. Infatti, quando i Concilii proibirono agli ecclesiastici di esercitare l’arte medica, l’ordine monastico eutiziano trasmise il suo sapere agli abitanti dei paesi circonvicini, allora soggetti all’Abbazia.

Nel 1180, l’abate Teodino I diede inizio ai lavori per il restauro e l’ampliamento della chiesa. L’opera si conclusenel1236,sotto il successore Teodino II. Anche S. Francesco d’Assisi ebbe rapporti con l’Abbazia: egli ottenne dall’abate Raynaldus la chiesa di S. Cataldo al Valloncello per erigervi un lebbrosario.

Attualmente la chiesa, cuore dell’abbazia, mostra, ancora priva di manomissioni, la superba facciata ingentilita da un rosone in stile romanico-spoletino. All’interno, sottostante ad un presbiterio decisamente rialzato, è conservata un’ampia cripta, le cui volte poggiano su due massicce colonne in pietra locale di probabile pertinenza all’antico oratorio. Un pregevole tempietto, nel quale si conservano le spoglie di S. Eutizio, occupa il centro del presbiterio. Il monumento, la cui pregevole realizzazione fu attribuita a Rocco da Vicenza, venne scolpito nel 1514, su commissione dell’abate Scaramellotti. Posto a contornare il tempietto, sempre di realizzazione coeva, un coro intagliato in legno di noce, opera di Antonio Seneca, artigiano della vicina Piedivalle.

Il complesso dell’abbazia si affaccia su due cortili: il primo, il più ampio e dominato dalla chiesa è meravigliosamente ingentilito da due splendide bifore trecentesche; l’altro presenta una fontana, ad ornamento della quale, venne posta una transenna in pietra, scolpita a losanghe. Tale transenna, riferibile all’VIII sec., dovette appartenere alla antica chiesa dedicata alla Vergine.

Molto suggestive sono le grotte dove si ritirarono S. Eutizio e S. Fiorenzo, scavate nello sperone roccioso che sovrasta a picco l’Abbazia e, sulla cui sommità venne poi eretto il campanile. Nel X secolo vicino alle grotte fu costruito in pietra un piccolo eremo, con la cappella dedicata a san Fiorenzo. Si deve a Legambiente il recupero e la valorizzazione del percorso naturalistico e storico che si diparte dalle grotte di V sec. e giunge sino a Norcia, attraversando gli senari della Val Castoriana.

http://www.museiecclesiastici.it/museisingoli.asp?museoId=21#

Curiosità:  Oggi in questo luogo isolato ma ricco di storia vive un altro eremita “venuto da lontano”: un giovane polacco di nome Tadeusz , la cui vocazione lo ha condotto a vivere da anacoreta nei luoghi che furono di San Benedetto. Il monaco ha già restaurato la cappella dedicata al san Fiorenzo e lì ne ha ricavato una minuscola stanza dove vive. Due piccoli pannelli solari gli forniscono l’energia per illuminare la sua cella, mentre una semplice stufa a legna gli è funzionale per riscaldarla nei lunghi mesi d’inverno.

http://domenica.niedziela.pl/artykul.php?dz=swiat&id_art=00008

[1] Nel V secolo – in seguito alle persecuzioni dell’imperatore Anastasio Dikoro che sosteneva l’eresia ariana e del vescovo Severio di Antiochia – circa 300 monaci salirono sulla nave che li portò dalla Siria ad Ostia, in Italia. A Roma i monaci chiesero al Papa di affidare loro una zona isolata e tranquilla dove poter fare la vita eremitica. Il Papa li mandò nelle valli tra Spoleto, Cascia e Norcia. Un gruppo di monaci formò un importante insediamento eremitico a Monteluco di Spoleto, mentre circa 50 di loro, guidati da Santo Spes, arrivarono alla valle chiamata “Valcastoriana”. Lì formarono una piccola comunità dove oggi si trova l’abbazia di Sant’Eutizio e 15 eremi sparsi sulle montagne circostanti.

Il Museo della Canapa – Sant’Anatolia di Narco (PG)

18 gennaio 2010

Glenda Giampaoli

Il Museo: la sede e la raccolta
Il Museo della canapa che ha sede nell’ex-palazzo comunale di Sant’ Anatolia di Narco costituisce una delle antenne dell’Ecomuseo della Valnerina e al suo interno sono visibili strumenti legati al ciclo della canapa e della tessitura  recuperati nel territorio della Valnerina, a partire dagli anni ’70 del 1900 fino ai giorni nostri. Scopo del museo è quello di illustrare il ciclo di lavorazione della canapa,  pianta coltivata prevalentemente ad uso tessile e per cordami in tutta la Valnerina, sia nelle zone di montagna che, soprattutto, nei terreni lungo
il fiume Nera denominati tuttora “Canapine”.  Una sezione è interamente dedicata sia alla collezione tessile formata dal  fondo “Lamberto Gentili” che da manufatti donati dagli abitanti di Sant’Anatolia di Narco. Realizzati tra la fine dle XVIII e la prima metà del XX  secolo, tutti gli oggetti esposti sono realizzati in canapa , lino, lana e cotone, come sacchi per la farina, lenzuola, fasce per i neonati, coperte, teli per il pane.Parte integrante del Museo è il laboratorio di tessitura con telai manuali moderni, al contempo strumento didattico e laboratorio di studio. L’intento  del Museo è infatti è quello di sviluppare, attraverso l’esperienza laboratoriale, la conoscenza di saperi e di abilità, tramandati dal passato con un potenziale collegamento con la realtà contemporanea.

Grazie alle diverse tipologie di telai presenti nel laboratorio del Museo é possibile, inoltre, apprendere diverse tecniche tessili per poter meglio comprendere come si passa da una semplice pianta ad un groviglio di fili ed infine ad un tessuto

raccolta della canapaIl laboratorio ed i corsi
Il laboratorio di tessitura costituisce il cuore ed il centro nevralgico del museo. Con cadenze settimanali e mensili si svolgono corsi di didattica tessile con diverse tipologie di telai rivolti sia a bambini che ad adulti. In particolare sono attivi corsi di:
Tessitura con telai a pettine-liccio
Tessitura con telai a licci
Tessitura con telaio verticale
Tessitura con triangle loom
Tessitura con telai per fiori
Feltro ad ago
Ricamo, maglia e Knitting loom
Uncinetto
Orari del museo:
Lunedì: chiuso
Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì: dalle 9.00 alle 13.00 su prenotazione
Martedì e giovedì: dalle 15.00 alle 18.00
Sabato: dalle 14.30 alle 18.00
Domenica: su prenotazione 0743. 613149   –  333 60 99 614

anatolia.narco@tin.it

La direzione didattica del museo organizza, inoltre, percorsi didattici mirati indirizzati principalmente alla scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado e, su richiesta delle scuole interessate, può collaborare alla progettazione e realizzazione di
specifici percorsi educativi e di approfondimento in base alle diverse esigenze didattiche.
Tali percorsi possono prevedere lezioni presso il museo e/o in classe, visite nel territorio secondo modalità variabili da concordare.