Posts Tagged ‘viterbo’

Barbarano Romano (Viterbo), I sentieri etruschi del Parco Marturanum

13 Maggio 2017

Sentieri-Etruschi-e1494402856885

Ogni anno al Parco Regionale Marturanum si svolge la festa dell’Attozzata organizzata dalla Pro loco di Barbarano Romano.

Per l’occasione Antico Presente  organizza visite guidate gratuite alla scoperta dei sentieri etruschi del Parco. La festa dell’Attozzata nasce come una festa tipicamente agreste e pastorale, dove la protagonista è la ricotta, che viene servita calda su tozzi di pane casareccio in piccole ciotole di terracotta. (more…)

Elisabetta Taddei alla 54° Biennale di Venezia Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi

1 dicembre 2011

Per il 150° dell’Unità d’Italia – L’arte non è Cosa Nostra – A cura di Vittorio Sgarbi

Elisabetta Taddei – Palazzo degli Alessandri Viterbo

20 novembre – 18 dicembre 2011

 

 

Da domenica 20 novembre fino a domenica 18 dicembre 2011, Palazzo degli Alessandri Quartiere San Pellegrino, Viterbo, ospita Padiglione Italia, alla 54°esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia per il 150° dell’Unità d’Italia a cura di Vittorio Sgarbi.

La Commissione Critica e la Direzione Artistica Pina Inferrera e Alfio Borghese, hanno selezionato una serie di artisti contemporanei e tra questi Elisabetta Taddei, artista eclettica e poliedrica, che presenta due quadri materici su polistirene riciclato dal titolo “l’isola che circonda il mare”.

…E’ una pittura ondulata con colori erti e spessi, come forgiati e scolpiti dal fuoco e su di essi si ode roboante il riecheggiare antico della madre benefica, “dell’alma terra”. In questo studio di materia così denso, fluido e mosso, da render palpitante e vivo il quadro, vi è il ritorno alle origini, il ghiaccio e il freddo che si ravviva, il caos primordiale ed argilloso che si fa vacuo deserto, la solitudine e l’isolamento, la decadenza e la triste disumanizzazione dell’uomo. La forte diversità pittorica è un elemento che arricchisce la sua arte, senza sminuirla e che richiama lo sguardo ad una maggiore attenzione, ad una più profonda interiorità ed esplorando nell’intimo, a superare le barriere dell’inconscio. In questa aratura di creato, le cavità e i cunicoli sembrano aprirsi sull’infinito, con la loro immagine di fertile fecondità e così scavando, a penetrare il vero seme della vita. Sono colori bruni, terrosi, vapori di fumi e di nebbia che ricordano i primi albori…Maurizio Pesciaioli Bonomi