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Ipogeo dei Volumni, emergono grandi novità dai nuovi studi sul popolo degli Etruschi

7 giugno 2010

“Per i 170 anni della scoperta dell’Ipogeo dei Volumni ci sono grandi novità in fatto di studi sul sito archeologico di Ponte San Giovanni”: con queste parole il soprintendente dei Beni Culturali, Gabriele Baldelli, ha di fatto dato un’anima al convegno celebrativo che ci sarà il 10 e 11 giugno alla presenza dei maggiori studiosi europei degli etruschi e di archeologia. Le scoperte – solo accennate durante la conferenza stampa di presentazione alla quale hanno partecipato anche il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, il sindaco Wladimiro Boccali ed esponenti della Regione dell’Università – riguardano l’archittettura degli etruschi e la stessa lingua di questo popolo per certi versi dalle origini ancora incerte. “La necropoli rappresenta di fatto, in proporzione, la casa degli etruschi – ha continuato Baldelli – e grazie a nuovi studi siamo riusciti a capire alcune tecniche e particolarità degli etruschi che prima ci erano sconosciute. Lo stesso vale per la stessa lingua scritta”. Ulteriori particolari emergeranno dal convegno che avrà luogo alla Sala dei Notari il 10 e 11 giugno. La celebrazione dei 170 della scoperta del sito archeologico tra Perugia e Ponte San Giovanni riguarderanno anche una migliora fruibilità dell’Ipogeo con nuove spiegazioni e percorsi multimediali; tutto questo per garantire già a partire da questa estate un maggiore flusso di turisti e appassionati. “Quando parliamo dell’Ipogeo – ha spiegato Guasticchi, presidente della Provincia – dobbiamo subito fare presente che ci troviamo di fronte ad un sito unico nel suo genere: completo, perfettamente conservato e ricco di elementi per conoscere il popolo etrusco. Insomma una scoperta unica al mondo che non ha nulla da invidiare ad altri reperti e ritrovamenti dell’Italia Centrale. Con i 170 anni, vogliamo dare nuovo slancio e comunicazione all’Ipogeo perché possa essere inserito nei maggiori percorsi turistici della nostra provincia”. Sarà attivato un laboratorio di simulazione dello scavo che dovrà diventare un punto di riferimento per l’attività didattica delle scuole in ambito storico archeologico. L’idea è di allestire una struttura permanente esterna e protetta da una piccola tensostruttura. Le celebrazioni sono state possibili grazie al contributo di Unicredit Banca di Roma, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, con la collaborazione dell’Università degli Studi, della Regione, del Comune di Perugia, della Provincia, di Sistema Museo e Archivio di Stato.