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Inaugurato a Perugia lo sportello per tutti i cittadini “Soccorso Azzurro”

29 gennaio 2015
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da destra: Walter Biscotti, Macello Fiori, Maria Rosi, Raffaele Nevi, Cesare Sassolini

Presso la sede della Casa delle Culture di via della Sposa è stata presentata lo sportello umbro di Soccorso Azzurro, presenti Marcello Fiori, coordinatore dei Club Forza Silvio, Maria Rosi, consigliere regionale e responsabile di Soccorso azzurro Umbria, Avv. Walter Biscotti, Cesare Sassolini, Raffaele Nevi, capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale.

Obiettivo del  neonato Sportello in Umbria è quello di dare ai cittadini, specialmente quelli con difficoltà economiche e con problemi con la pubblica amministrazione,  suggerimenti sulle procedure fiscali, legali e amministrative in caso di contenzioso e in particolar modo alle famiglie con disagio economico, sociale e familiare. (more…)

Primarie: Castiglione del Lago per Bersani

22 novembre 2012

Il comitato Castiglione del Lago x Bersani invita a partecipare all’iniziativa “Cambiamo rotta. Quale strada per l’Italia” con il prof. Miguel Gotor. Parleremo di politica e di società. Aprirà l’incontro l’On. Walter Verini. L’iniziativa si terrà alla Sala Filarmonica di Panicarola Venerdì 23 alle ore 21.

SIAMO ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO, INTERVISTA ESCLUSIVA A “TUTTO CUORE” A GABRY TITOLI

5 ottobre 2011

di Francesco La Rosa

“Credo che solo noi possiamo cambiare la nostra vita e renderla bella e felice. Siamo noi gli artefici del nostro destino”.

Comincia cosi la conversazione con Gabriella Titoli, perugina con la passione per lo spettacolo ed il sogno di lavorare nel mondo del cinema e della pubblicità.

Si presenta con gonna nera e top maculato, molto versato che ne esalta il profilo e la femminilità, rigorosamente marca FRUSCIO

Chi è Gabry Titoli come persona?

Innanzitutto una donna molto dinamica che si mette sempre in gioco in tutte le situazioni, sia nel lavoro che nella vita privata, tutto questo mi ha dato consapevolezza di me facendomi capire i miei errori  ma mi ha fatto crescere come donna e come artista. Sono molto diretta, nella vita non uso maschere anche quando in qualche occasione tutto questo mi ha provocato dispiacere e sofferenza, ma  sono cosi e penso che resterò sempre cosi.

Come ti è venuta la  passione per lo spettacolo?

Come tutte le cose è nata per caso, mi trovavo a Todi per una fiction e mai avrei pensato che mi avrebbero scelto per fare la comparsa in Rai. Premesso che volevo fare la ballerina, quindi lo spettacolo era nei miei sogni, mi piaceva essere al centro dell’attenzione e quindi mi sembrò naturale partecipare.

Hai studiato anche danza?

Si, però danza moderna e ginnastica artistica, e questo, devo ammettere, che mi è servito molto per rendere armonici e coordinare i miei movimenti, anche per aumentare la capacità di relazionarmi con il mio corpo.

Quindi sognavi un futuro di ballerina…

All’inizio sicuramente si, il mio modello sia come donna che come artista è Heater Parisi, però mi piace ricordare che mi misi in discussione partecipando ad un concorso di bellezza Miss Teen Ager. Avevo già una grande passione per lo spettacolo e per la televisione, quindi mi sembrò un segno del destino quella partecipazione, però mai avrei pensato che quel giorno stava cominciando la mia carriera.

Ma quando hai capito che era quella la tua strada?

Quando ho deciso di inviare alla produzione di Carabinieri le mie foto, e che con mia grande sorpresa e solo dopo pochi giorni mi sono vista catapultata in un ambiente che è poco dire che era il mio sogno, a fianco di Walter Nudo, Lorenzo Crespi, Roberto Farnesi, Manuela Arcuri, rimasi affascinata da quella situazione e mi fece capire che quello poteva essere davvero il mio lavoro.

Hai cominciato come comparsa, ma quando sei stata protagonista della prima parte recitata?

In una serie successiva ho recitato finalmente in un piccolo ruolo, l’ho fatto con molta naturalezza ma voglio ringraziare chi mi ha guidata e diretta, per quello che mi hanno insegnato e per la sensibilità nei miei confronti, non dobbiamo dimenticare che per me era davvero la prima volta.

Questa attività frenetica ti ha fatto pagare un prezzo nei rapporti con gli altri?

Per me stessa si, in effetti è molto faticoso, ma va tutto bene e mi da soddisfazione,  nei rapporti con gli altri non  mi ha condizionata

Gli uomini scappano da te?

Questo mai, sono stata sempre io a dare la fine ad un rapporto, anche se qualcuno forse non lo meritava.

Cosa ti aspetti dal tuo futuro?

Mi piacciono molto i film di azione, di mafia, di sparatorie con la polizia, anche nella veste di poliziotto, sinceramente per me sarebbe il massimo ricevere una chiamata per un casting di questo tipo.

Vivere  in Umbria ti ha favorito o penalizzato nella professione?

Questo lavoro è molto competitivo, e a volte anche un pizzico di invidia può scatenare gelosie ingiustificate, si, in Umbria sono un pò penalizzata perché i casting più importanti sono a Roma e Milano, e pur muovendomi con disinvoltura a volte è complicato, mi piacerebbe certo lavorare a Perugia e Roma, comunque ho cominciato qui ed a questa regione sono molto grata.

Racconta qualche episodio insolito che ti è capitato…

Beh mi piacerebbe far parte del Grande Fratello, ho fatto diversi provini senza riuscire ad entrare, complimenti tanti ma risultato zero. Ma la cosa che ricordo con grande piacere è stata la partecipazione alla trasmissione di Lamberto Sposini, ero ospite con mia figlia Muriel, e l’argomento era il rapporto fra mamma e figlia, in quella occasione ci siamo raccontate, assistiti dalla simpatia e dalla professionalità di Lamberto al quale auguro di cuore di ritornare presto attivo in Tv.

Per finire…?

Come avrai capito, sono una persona entusiasta per le cose che faccio, a volte mi sento dentro una ventenne, ancora mi diverte scoprire le piccole cose e trarne compiacimento, mi emozionano ancora le cose semplici.

Dibattito in Giunta ma la nomina di Walter Orlandi era già decisa, imbarazzo in Consiglio Regionale

14 luglio 2011

Sandra Monacelli

di Sandra Monacelli, capogruppo Udc – Casini

La questione dei criteri per le nomine dei direttori generali e dei primari, dopo aver patito un iter travagliato, subisce oggi un’improvvisa forzatura da parte della Presidente-Assessore, che sbiadisce i contorni dell’acceso e lungo dibattito in Consiglio, ridotto così a teatrino politico. La nomina di Walter Orlandi era già in tasca, una settimana prima che l’atto venisse licenziato dal Consiglio regionale, indipendentemente dal suo esito.

Probabilmente il fatto che il disegno di legge, rispetto al testo presentato dalla Giunta, abbia subito modifiche inaspettate per la stessa proponente, deve aver indotto la Presidente a tenere pronto un piano B. Ma allora che senso aveva portarlo all’attenzione del Consiglio, il quale dopo un ampio dibattito aveva indicato degli input ben precisi persino da parte delle forze di maggioranza, per poi disattenderli il giorno dopo? Perché si è voluta consumare questa farsa, con molti attori interni alla coalizione stessa che governa? L’atto di nomina di Orlandi, a questo punto, si configura come un vero e proprio tentativo di calpestare l’azione del Consiglio, ponendo enormi difficoltà in futuro nei rapporti con la Giunta.

Sin dall’inizio del dibattito avevo già avuto modo di affermare come la politica deve esercitare appieno il suo ruolo nel gestire le sorti della sanità umbra, riconoscendo e premiando i principi di qualità e merito, assumendo in pieno tale responsabilità all’interno però del margine di arbitrio che la classe politica deve avere nella selezione dei manager. La possibilità di mantenere un dirigente, se meritevole, o di sostituirlo in caso di valutazione negativa va dunque preservata. Non è in discussione la sostanza di questo principio, quanto la forma usata nella circostanza specifica. Ed in politica, si sa, la forma è sostanza!

Sono perfettamente cosciente dell’opportunità di affidare l’incarico di Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia “Santa Maria della Misericordia” al dott. Walter Orlandi, attuale Direttore generale dell’Azienda stessa, per “garantire nel modo più adeguato le esigenze di continuità gestionale al fine di definire nel merito l’assetto normativo e istituzionale del sistema sanitario regionale” come recita la delibera di Giunta n.744 del 05/07/2011, con “durata fino al 31/12/2012 per consentire allo stesso di realizzare gli specifici obiettivi in relazione ai programmi della Giunta regionale”. Il 16 luglio prossimo, infatti, scade il suo incarico, mentre sono in atto le procedure per la stipula di un nuovo Protocollo d’intesa fra la Regione Umbria e l’Università degli Studi di Perugia, processo che avrà necessarie ripercussioni sugli organi dell’Azienda, in virtù di una rivisitazione dei rapporti tra Servizio Sanitario Regionale e Università per rafforzarne la collaborazione, obiettivo che la Giunta intende raggiungere entro la fine del 2012. Le ragioni della nomina, dunque, ci starebbero tutte.

Quel che non convince è, ancora una volta, questa vecchia e logora dinamica delle nomine, che non evidenzia discontinuità rispetto alle gestioni passate e sforna stessi metodi.

La domanda da un milione di dollari è oggi: quale cambiamento è possibile realizzare, se gli apicali hanno sempre le stesse facce? Questo modo di operare sta travolgendo tutta la galassia che ruota attorno alla Regione, dalla sanità alle varie aziende (Arusia in testa…) e non fa purtroppo ben sperare circa la volontà di cambiamento di questa Giunta, guidata da una Presidente giovane e fresca di primo anno di mandato, dalla quale ci si aspetterebbe tutto tranne che la realtà umbra rimanga pressoché immutata.

Le inchieste giudiziarie, al netto di giudizi assolutori o di condanna, avrebbero dovuto indurre ad un energico cambiamento di passo e ad una vera discontinuità gestionale, di cui fino ad oggi non esistono che impercettibili tracce.

Auspico allora, guardando avanti, in riferimento alla situazione degli incarichi dei direttori generali, caratterizzata per la disomogeneità delle scadenze, come evidenziato dalla Giunta stessa, la quale ha espresso anche l’intento di riallinearle, progressivamente e compatibilmente con gli incarichi in atto, un profondo e sostanziale cambiamento: doveroso non solo per il rispetto verso il Consiglio, ma nei confronti degli umbri che lo aspettano con ansia!

Sandra Monacelli

Presidente gruppo consiliare

“Casini – Unione di Centro”