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Il significato occulto dei simboli – Svastika

13 novembre 2009

svastika

di Rossella Cau – studiosa di scienze esoteriche

Gli archetipi divini, cosmici e le forme pensiero umane impressionano la mente che, a seconda della sua chiarezza e lucidità, riflette nel cervello immagini più o meno fedeli all’originale.

Svastika, emblema adottato dalla Germania Nazista che, nella nostra memoria, sventola ancora sulle innumerevoli bandiere nelle piazze gremite di gente affascinata ed osannante il Fuhrer, in preda a quella che Jung, in “La lotta con l’ombra” (1946), individuò come psicosi di massa:  Quando si verifica che tali simboli – mitologici collettivi che esprimono primitività e violenza- facciano la loro comparsa in un gran numero di individui, senza però venire da loro compresi, capita che incomincino ad attrarli insieme, quasi in virtù di una forza magnetica, ed ecco formarsi una massa. Un capo sarà poi trovato nell’individuo che dimostri la minor resistenza, il più ridotto senso di responsabilità, la più forte volontà di potenza. Questo scatenerà tutte le energie pronte ad esplodere e la massa seguirà con la forza inarrestabile di una valanga.- L’uso di questo simbolo esoterico come emblema della Germania Nazista è basato su teorizzazioni di vari studiosi occultisti che,  partendo dagli studi teosofici della Blavatsky ne manipolarono gli insegnamenti per raggiungere l’ideale di una unione politica di tutti i popoli di razza ariana cioè il Pangermanesimo, perpetrando una dominazione e conseguente estirpazione delle razze inferiori che ne avevano corrotto l’antica integrità. Secondo queste teorie, infatti, le forze cosmiche non possono vitalizzare corpi il cui sangue sia impuro e così attraverso la purezza razziale riconquistata, anche attraverso gli esperimenti scientifici, si sarebbe dovuta ottenere l’illuminazione collettiva espressa dal potere politico e spirituale di tutto un popolo.  Il mito di Wotan- Odino, l’antico Dio germanico guerriero e rivelatore di scienza ermetica fu la Guida ideale alla purificazione attraverso il sacrificio di sangue versato in guerra. All’interno del corpo militare delle SS, si sviluppò a questo scopo l’Ordine Nero, comandato da Himmler, setta iniziatica che usava metodi occulti per il controllo della volontà e delle coscienze. L’aspirante studiava il catechismo delle SS  e ne assimilava i precetti, tra cui il ruolo messianico di Hitler, salvatore e rigeneratore del popolo germanico, colui che avrebbe trasformato l’uomo di razza ariana pura in uomo-dio.

In contrapposizione  alle deviate teorie occulte del nazismo troviamo che il significato della parola sanscrita Svastika è conduttivo al benessere. E’ infatti uno dei simboli solari più diffusi e antichi. Appartiene a moltissime culture. Lo troviamo presso i popoli Maya,  Mongoli,  Mesopotamici,  Greci, Etruschi, Celti, Indiani d’America e in India. Alcuni studiosi ne attribuiscono la derivazione addirittura ad Atlantide. Il disegno della Svastika rappresenta il vortice della creazione che si espande da un punto centrale verso l’esterno, con rotazione destrorsa, mentre con rotazione sinistrorsa indica il ritorno all’origine, la distruzione delle forme, il Kali Yuga. Essa simboleggia  la Ruota di vita con i suoi cicli universali, le sue correnti di energia. Sintetizza in sé il segno della Croce, soprattutto quella Greca, con i bracci uguali, che rappresenta l’equilibrio tra le forze materiali e quelle spirituali, e il segno della   Spirale che nel suo significare involuzione ed evoluzione cosmica indica il cammino verso la coscienza ed il ritorno della Materia allo Spirito, del Figlio al Padre. In quest’accezione è stata a lungo considerata emblema del Cristo. Il simbolo della Svastika  in relazione alla Ruota della Legge – Dharmachakra -, che gira intorno al suo centro immobile, è anche un emblema del Buddha. Talvolta nel suo centro compare Agni, il Fuoco.

Nel simbolismo massonico, il centro della svastika raffigura la Stella Polare e i quattro gamma, cioè i bracci rotanti, che la costituiscono, le quattro posizioni cardinali dell’Orsa Maggiore, le quali sono messe in relazione con i quattro punti cardinali e le quattro stagioni. In Cina, la Svastika  è il segno del numero diecimila, che è la totalità degli esseri e della manifestazione. Una forma secondaria ma di simbologia non meno interessante è la Svastica Clavigera degli stemmi papali, che indica il potere di legare e di sciogliere in terra e in cielo conferito da Cristo a San Pietro. L’asse verticale corrisponde alla funzione sacerdotale e ai solstizi, l’asse orizzontale alla funzione regale e agli equinozi.