Il tesoro color rosso che diventa giallo. E’ il “croco a tutti noto come Zafferano, di cui le terre di Città della Pieve son talmente ricche da festeggiarlo per 3 giorni dal 21 al 23 ottobre nel tradizionale evento “Zafferiamo”, promosso dall’Amministrazione Comunale e dal Consorzio “Il Croco di Pietro Perugino”. A partire dalla gastronomia, con esperti cuochi che spiegheranno ai visitatori i segreti per un corretto utilizzo della spezia in cucina e i ristoranti della cittadina che proporranno particolari menù a tema, passando per la (more…)
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Tutto pronto per Zafferiamo: colori, aromi e sapori a Città della Pieve
18 ottobre 2016ESCURSIONE E DEGUSTAZIONE PER SENTIRE L’ANTICO IMMEDIATAMENTE COME IL PROFUMO DI UNA ROSA
16 ottobre 2014L’Associazione Culturale Matavitatau nel prossimo appuntamento in programma organizza una passeggiata sensoriale attraverso boschi sacri, antiche abbazie e aromi riscoperti che hanno fatto delle terre di san Benedetto dei luoghi unici.
Ai piedi del monte Coscerno, l’abbazia dei Santi Felice e Mauro con la bella facciata romanica che si staglia contro il verde smagliante dei boschi, fu costruita circa nel 1190, integrale rifacimento di un edificio religioso preesistente sorto a opera dei benedettini dopo la bonifica dalle circostanti paludi, cui si riferisce la leggenda di S. Felice magnificamente (more…)
TUTTO PRONTO PER LA MOSTRA MERCATO DELLO ZAFFERANO DI CASCIA
27 ottobre 2011Una spezia che, in passato, è stato il prodotto principe dell’economia e del commercio di Cascia, la cui coltivazione, lavorazione e commercializzazione sono state riscoperte da qualche anno. È lo zafferano che sarà protagonista nella città di santa Rita dal 29 ottobre all’1 novembre. Torna, infatti, per la sua 11ª edizione della mostra mercato dello zafferano di Cascia, una quattro giorni, organizzata dall’amministrazione comunale, in cui sarà possibile trovare, nei circa 80 stand allestiti per le vie del centro storico, oltre alla preziosa spezia, anche tanti prodotti del paniere locale. A fare da cornice all’evento anche convegni, tavole rotonde, degustazioni e visite guidate nei campi dello zafferano. Punta di diamante del programma è “La via dell’oro”, una degustazione di prodotti tipici allo zafferano, accompagnati da vini marchigiani, guidata da gastronomi ed enologi attraverso quattro postazioni installate all’interno del centro storico, organizzata in collaborazione con il Cedrav (Centro per la Documentazione e la Ricerca Antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra) da esperire in gruppi di venti persone (prenotazione obbligatoria). Tra gli appuntamenti della manifestazione sono previsti anche la mostra iconografica sulla storia dei paesaggi della Valnerina a Piazza Garibaldi, la mostra annuale “Luci sorgenti 3” nella chiesa di Sant’Antonio, e l’esposizione delle pubblicazioni sullo zafferano, documentate sin dal XIII secolo. Spazio, infine, anche alla musica con il concerto de “I solisti di Perugia”, lunedì 31 ottobre alle 21 nella chiesa di sant’Antonio. I ristoranti del territorio proporranno in quei giorni antiche e nuove ricette allo zafferano, mentre gli esercizi commerciali saranno coinvolti in una competizione che premierà la vetrina che meglio avrà interpretato il tema dello zafferano. Novità assoluta dell’offerta di questa undicesima edizione, lo yogurt allo zafferano, prodotto con la collaborazione di Grifo Latte, e il passaggio del Differenziatur, che si occuperà di sensibilizzare tutti i partecipanti all’evento sull’importante tema della raccolta differenziata, legandola, in questa occasione, allo smaltimento dei rifiuti da cucina.
Per informazioni: www.zafferanodicascia.com.
Zafferano, dall’arabo za’ faran
4 Maggio 2010
Caratteristiche: è una pianta erbacea perenne, che appartiene alla Fam. Delle Iridacee. Alta dai 20 ai 50 cm possiede un bulbo tubero da cui si sviluppano in autunno le foglie e i fiori violetti.
La spezia si ottiene dagli stimmi filiformi del fiore, che vengono raccolti a mano. Originario probabilmente di Creta e coltivato inizialmente in Asia Minore, oggi lo zafferano viene prodotto in Spagna, Francia, Italia, Turchia, Iran, Marocco e Kashimir.
Habitat: E’ una pianta bulbosa precocissima che cresce nei boschi radi e molto fertili, i prati concimati e i pascoli, dove può godere di un po’ di sole. Fiorisce già a febbraio e produce fiori violacei e bianchi con la gola gialla.
Storia, Leggenda, mito, magia: Apprezzato come aromatizzante e colorante da oltre 4000 anni, lo zafferano è la spezia più costosa che esiste al mondo: occorrono 150.000 fiori e 400 ore di lavoro per produrre 1 kg di droga secca.
Il suo nome deriva dall’arabo za’ faran (che è giallo), in relazione al colore che dava ai cibi e alle stoffe.
Il croco, fiore infero è collegato alla sfera funeraria fin dall’epoca micenea, esso veniva impiegato per utilizzi sacri, come ci è testimoniato da Stazio, che documenta l’uso di bruciarlo nel rogo dei personaggi pubblici più eminenti. In relazione ad Ecate, esso viene nominato come uno dei fiori raccolti dalla già citata Kirke nel giardino incantato della dea. Questa maga appartiene alle tradizioni mitiche delle primitive culture mediterranee: essa è figlia del Sole e signora delle piante, dalle quali trae gli elementi per la preparazione dei suoi filtri portentosi. Il fiore in questione, infatti, può sortire anche effetti afrodisiaci e addirittura letali, diventando un potente venenum, termine proverbialmente associato alla magia assieme a quello di philtrum e a quello di carmina, le parole magiche, come quelle (hecateia carmina) ricordate da Ovidio.
Riguardo al suo uso sacrale, c’è da ricordare infine l’associazione del croco al culto di Artemide e di Apollo (entità che, come abbiamo già sottolineato, erano in stretta relazione simbolica con Ecate), di cui adornava gli altari durante i riti celebrati in suo onore a Cirene. Qui è importante, tuttavia, mettere in evidenza il suo legame con la morte o, per meglio dire, lo stretto rapporto terra – morte- vegetale, tipico delle culture agrarie. La stessa origine mitica del crocus sativus si ricollega alla sfera semantica della morte: secondo la tradizione più accreditata, esso è nato dal sangue di Krokos, “l’eroe del Croco”, ucciso involontariamente da Hermes mentre giocava al disco. A conferma di quanto appena detto, esso si associa anche a un culto tombale che aveva luogo nel corso dei misteri eleusini. Il suo colore si lega invece al mondo femminile: Ovidio descrive come giallo zafferano la veste del dio Hymen che presiede ai riti nuziali. Sarà dello stesso colore il drappo degli officianti delle cerimonie funerarie: si riconferma nuovamente il legame tra l’unione-generazione (matrimonio) e la morte (funerale).
Proprietà: Lo zafferano possiede particolari proprietà analgesiche, digestive, sudorifere, calmanti e carminative. Svolge una benefica attività contro la depressione, stimola la circolazione, cura i disturbi urinari e digestivi, in Cina viene usato per curare le malattie del fegato.
Utilizzo: Per fare un profumo allo zafferano occorre mettere in una bottiglia di vetro con tappo 50 ml di alcool etilico e 44 gocce di olio essenziale di bergamotto, 15 gocce di olio essenziale di limone, 4 gocce di olio essenziale di curali, 1 goccia di olio ess di lavanda, 1 goccia di olio essenziale di rosmarino e 2 pizzichi di zafferano. Agitare prima dell’uso.
lo Zafferano di Città della Pieve
10 ottobre 2009Due importanti iniziative dell’Amministrazione comunale di Città della Pieve per la valorizzazione e promozione delle tipicità del territorio: la creazione di un Marchio del Sistema Città della Pieve “Eccellenze artistiche, culturali, paesaggistiche e produttive” e la firma di una convenzione tra Amministrazione comunale e Università degli Studi di Perugia per l’assistenza alla produzione dello Zafferano di Città della Pieve.
Le iniziative, nate dal comune intento di rafforzare lo stretto legame tra prodotti agroalimentari, artigianali e la storia, l’arte, la cultura del territorio pievese evidenziandone le specificità che le rendono uniche, sono state presentate in due incontri pubblici. Il marchio in un incontro che si è tenuto mercoledì pomeriggio all’interno degli spazi della Rocca alla presenza dell’assessore comunale allo sviluppo economico Vasco Fattorini e, tra gli altri, del vicepresidente di Città Slow, Stefano Mocio.
Tra gli elementi rappresentati nel Marchio un posto di primo piano, accanto ai monumenti simbolo della città, agli affreschi del Perugino ed ai colori dei Terzieri, lo occupa il marchio del Consorzio “A. Viganò” per la tutela del “Croco del Perugino”.
La convenzione, della durata di due anni, firmata ieri tra Amministrazione comunale, nella persona del sindaco di Città della Pieve, Claudio Fallarino e la Facoltà di Agraria, presente nella persona di Francesco Tei, vice preside della Facoltà, garantirà ai produttori del Consorzio, la continua ricerca e assistenza scientifica allo scopo di ottenere un prodotto eccellente in grado di competere sul mercato grazie alla sua alta qualità. “Qualità che è possibile raggiungere – ha dichiarato il presidente del Consorzio, Alessandro Mazzuoli – se si può contare su ricerche che permettano, ad esempio, una tecnica di coltivazione ottimale, indicazioni sulla raccolta e sull’essiccazione”.
Curgonio Cappelli, docente presso il Dipartimento di Agraria e tra i primi promotori della ricerca storica sul croco di Città della Pieve ha ripercorso le tappe fondamentali della creazione del Consorzio che oggi raccoglie ventuno produttori di zafferano e che, oltre al territorio pievese, comprende, per la zona del lago, anche parti del comune di Castiglione del Lago e di Paciano.