Posts Tagged ‘zaffini’

Biagioli “stupito” risponde a Zaffini su Università

7 giugno 2013

Riceviamo e pubblichiamo

“Mi stupisco delle dichiarazioni di Franco Zaffini che, nel comunicato pubblicato ieri dal Giornale dell’Umbria, ha definito i ragazzi di Alleanza (more…)

CARCERI: “GLI AGENTI LAVORANO IN CONDIZIONI PRECARIE MA LA SINISTRA PREFERISCE NOMINARE IL GARANTE DEI DETENUTI CON LE SOLITE LOGICHE PARTIGIANE”

6 giugno 2013

Il consigliere regionale Franco Zaffini, capogruppo di Fratelli d’Italia, esprime “profonda vicinanza e solidarietà agli agenti di polizia penitenziaria, costretti a lavorare, con alto spirito di servizio e senso delle Stato, in condizioni di pericolo fisico e pesante pressione psicologica”. Zaffini, che ha partecipato stamani alla (more…)

Cascia – Valnerina Life e Goodmorningumbria interrogano i candidati politici sul futuro del territorio

13 febbraio 2013
Aviano Rossi

Aviano Rossi

Lalli: “La sinergia per il ricircolo democratico di idee”

Insieme per garantire alla Valnerina l’apertura, il ricambio ideologico e la vera democrazia: è l’appello lanciato ieri pomeriggio in collaborazione con Goodmorningumbria, dalla presidente della Confesercenti Valnerina Maria Cristina Lalli durante il tavolo di confronto sul futuro del territorio che presso la sede della “Civitas Cassie” di Cascia, ha visto riuniti alcuni (more…)

FAMIGLIE VULNERABILI: ‘SECONDO L’ ASSESSORE, SOLO PER SPOLETO NON VA BENE IL REGOLAMENTO’ REPLICA DI ZAFFINI ALL’ASSESSORE VARGIU

9 ottobre 2012

“Apprendiamo dall’assessore comunale che il regolamento per l’accesso ai contributi per le famiglie vulnerabili, va bene per tutte le amministrazioni dell’Umbria, eccetto che per Spoleto”. (more…)

GUBBIO, “LO PSICODRAMMA DI FATTO”: GUERRINI MANDA IN CONFUSIONE PD E MAGGIORANZA SU QUESTIONI IDELOGICHE

27 gennaio 2012

“Senza accomodarci in appellativi che ci teniamo buoni per miglior causa, ci congratuliamo con il Sindaco Guerrini sia nel merito che nella forma riguardo la decisione di votare a favore dell’abolizione del registro delle Coppie di fatto nel proprio Comune”. E’ quanto afferma il Consigliere Franco Zaffini a margine di quanto avvenuto nel Consiglio Comunale di Gubbio. “Per quanto attiene il merito, infatti – spiega Zaffini – il registro delle coppie di fatto è uno strumento inutile, retaggio di una ideologia sterile che non serve a tutelare le convivenze secondo natura, a garanzia delle quali servirebbero ben altri strumenti, e non aggiunge niente ai già riconosciuti diritti civili costituzionali; per quanto attiene la forma, invece, chapeau per il tempismo perché ci viene il legittimo sospetto che, anticipando il voto sul registro delle coppie di fatto, la legge a tutela della Festa dei Ceri, passata anche grazie al centrodestra in Consiglio Regionale, probabilmente non sarebbe stata appoggiata da quella sinistra stizzita che oggi mette alla gogna il primo cittadino rinnegandolo politicamente”.

“Nello psicodramma collettivo che si sta consumando all’interno della maggioranza e dello stesso Pd, come ennesima dimostrazione delle idee confuse di chi ci governa – dice ancora Zaffini – a Guerrini va riconosciuto l’ulteriore merito, che ovviamente secondo il suo predecessore Goracci tale non è, di fare qualcosa di destra, in una regione dove da un lato, la destra fa ancora troppo poco per offrire una prospettiva politica alternativa, dall’altro una sinistra rabberciata si impantana in provvedimenti ideologici, prigioniera di uno schema culturale che è sempre lo stesso da sessant’anni: la convivenza è di sinistra, il matrimonio è di destra. Ridicoli!”

 

ZAFFINI: CENTRI IDENTIFICATIVI ED ESPULSIONI, IN UMBRIA: CHE IL CONSIGLIO DISCUTA LA MOZIONE GIACENTE DA APRILE

30 settembre 2011

“Bene la proposta dell’On. Bocci di istituire un Centro identificativo di espulsione in Umbria; una proposta, peraltro, che può essere  immediatamente argomento di dibattito in Consiglio Regionale, visto che esiste già una mozione protocollata dal sottoscritto lo scorso aprile”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Franco Zaffini nell’apprendere le dichiarazioni del parlamentare del Pd. “Purtroppo – prosegue – devo ricordare all’on. Bocci che, in più occasioni, sono stati i colleghi della sua maggioranza ad impedire che nella nostra regione si aprisse qualsiasi tipo di discussione in relazione all’istituzione di un centro di identificazione ed espulsione. Liquidato dai pregiudizi meramente ideologici che hanno sempre caratterizzato l’agire dell’amministrazione regionale – dice ancora Zaffini – il Cie, al contrario, rappresenta una soluzione concreta ai problemi correlati all’immigrazione, che consentirebbe di gestire in maniera organica i flussi regionali e di snellire le procedure di identificazione e di riconoscimento dello status di rifugiato o di clandestino,  a garanzia di un intervento più rapido sia per gli eventuali rimpatri che per le collocazioni in strutture protette”.

“Resta da chiedersi – continua il consigliere regionale – come abbia fatto la maggioranza politica di questa regione e di Perugia, in particolare, ad accorgersi solo ora della condizione di degrado in cui versa la città e lo stato emergenziale in cui è arrivata. I cittadini se ne sono accorti da un pezzo e si sono sentiti ripetere che i livelli di  criminalità, spaccio e degrado di Perugia erano perfettamente nella norma. C’è voluto uno spacciatore tunisino ammazzato per svegliare il Sindaco, mentre il video di un’anziana signora, aggredita nell’androne del palazzo, che tutti hanno potuto vedere sul web, non aveva sortito tanta contrizione dal parte del primo cittadino. Vogliamo sperare che non si debba arrivare ad una guerra tra bande, per prendere provvedimenti e restituire a Perugia decoro e vivibilità”

ZAFFINI: SOLIDARIETA’ ALLA POLIZIA PENITENZIARIA CHE MANIFESTA CON UN SIT IN DAVANTI AL CARCERE DI PERUGIA

14 settembre 2011

“Perchè il sovraffollamento carcerario rappresenta un disagio considerevole per chi di professione svolge un servizio essenziale per la comunità, perché c’è troppa poca solidarietà nei confronti della polizia penitenziaria che subisce le carenze di un sistema in cui non sono più rinviabili investimenti e riforme”. Franco Zaffini (Fare Italia) spiega le ragioni della sua adesione al sit-in organizzato dalle rappresentanze sindacali degli agenti penitenziari, nei pressi della struttura detentiva di Capanne. “Il più delle volte – spiega il consigliere regionale – la mobilitazione politica e mediatica si realizza per denunciare le problematicità delle condizioni di detenzione, mentre le condizioni dei lavoratori all’interno dei luoghi di reclusione passano in secondo piano, in nome di battaglie ideologiche, piuttosto che riguardanti reali necessità di sistema, dimenticando che il disagio degli agenti si ripercuote ovviamente anche sui detenuti”.

L’esponente d’opposizione ha avuto modo in  passato di incontrare numerose volte i rappresentanti sindacali e i dirigenti del ‘dipartimento dell’amministrazione penitenziaria’ per affrontare i problemi di sottorganico presenti nel’apparato umbro. “E’ evidente – afferma – che l’attuale assetto organizzativo e di gestione delle strutture detentive vada rimodulato in congruenza alle esigenze del nostro Paese, che, come nazione di frontiera, deve adeguarsi ad una popolazione carceraria di gran lunga superiore alle previsioni, sulla base delle quali le strutture detentive sono state progettate e realizzate. In questo contesto – prosegue – dove le risorse per gli investimenti scarseggiano – e ne siamo tutti consapevoli – è auspicabile una maggiore collaborazione tra amministrazione centrale e istituzioni locali, solitamente assenti a tal proposito. Il protocollo d’intesa del 2001, ad esempio- dice ancora Zaffini – stipulato tra Regione e ‘Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria’, oltre che attuato, andrebbe rivisto, aggiornato e possibilmente implementato nelle funzioni demandabili al Governo regionale”.

“Il corretto funzionamento del sistema penitenziario – chiosa Zaffini – non è argomento di secondo piano per le istituzioni locali che hanno il doveroso compito, non solo di tutelare i lavoratori, ma di garantire che situazione precarie come, quelle di sottorganico nelle carceri umbre, non abbiano ricadute gravi o addirittura irreparabili sul nostro territorio”.

CENTRO STORICO. PRIMA DELL’ESTREMA UNZIONE, RIAPRIRE AL TRANSITO E DIMEZZARE I COSTI DELLA SOSTA

21 marzo 2011

“Mia grandissima dis-colpa. E’ il mantra di moda tra gli amministratori perugini che sulle sacrosante montanti polemiche sul centro storico si guardano bene dall’assumersi responsabilità precise”. E’ quanto rileva il consigliere regionale Franco Zaffini, dopo le dichiarazioni del primo cittadino di Perugia e di due assessori sulla drammatica agonia dell’acropoli. “Da giorni – dice il capogruppo di Fli – sentiamo il sindaco affermare che le responsabilità del degrado urbano non sono esclusivamente di questa giunta, mentre il suo assessore alla cultura afferma che i problemi del centro storico sono iniziati quando frequentava le elementari, non conta se poi i due enfant prodige della sinistra cittadina hanno alle spalle due legislature da amministratori, con ruoli di tutto rispetto. Ultima, in ordine di tempo, la perla dell’assessore alla mobilità – prosegue Zaffini – secondo cui le responsabilità sarebbero degli esercenti che non sanno fare bene il proprio mestiere con proposte commerciali scadenti. Chissà se questo assurdo teorema vale anche per la chiusura del colosso Coin, presente in tutta Italia, mentre qui a Perugia è rimasto strozzato dalla blindatura del centro lasciando, peraltro, i locali vuoti da anni”. Zaffini ribadisce la necessità di avviare una terapia d’urto sull’acropoli che paragona ad un malato in fase terminale: “E’ ovvio che si è resa necessaria una pianificazione a lungo termine della riqualificazione e del recupero del centro storico, è vero anche però che, come per tutti i pazienti in gravi condizioni, occorre attaccare subito il ‘male’ e arginare ulteriori aggravamenti, riaprendo al transito veicolare e dimezzando le tariffe delle strisce blu e dei parcheggi sipa per agevolare ed intensificare la vita dell’acropoli. Oltre al biglietto dell’autobus più caro d’Italia, infatti, il centro storico di Perugia si candida per il primato dei costi della sosta, davvero improponibili!”. Secondo Zaffini l’isola pedonale del centro deve essere limitata al solo Corso Vannucci mentre le altre aree del centro devono rimanere accessibili sia per la cittadinanza che per il carico-scarico delle merci.

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Nota di redazione: Martedi scorso,un folto gruppo  di commercianti del centro storico (fra i quali Limoni, Max Mara, Niba, Calzedonia, Furla, Onelio, 8 via Bonazzi, Gioiello Idea, Biagini, Blu Bar, Fashion Cafè,  Wine Bartolo, Lucertini, Banco dell’Oro, Elena Mirò, Bottini, Falsi Gioielli, Forghieri, Supermercato Pam, Spagnoli, Alessandrelli)  hanno incontrato il vice sindaco Nilo Arcudi per sottoporgli alcuni punti che ritenevano indispensabili per migliorare la situazione commerciale del centro storico. Un incontro che dire agitato è dire poco, che ha visto Carla Spagnoli abbandonare l’incontro insieme al rappresentante di Giulemanidalcentro, lasciare la sala letteralmente inviperiti. Ovviamente Arcudi ha difeso le scelte dell’Amministrazione ma si è ripromesso di riorganizzare al più presto un nuovo incontro con i commercianti per fare il punto della situazione e se è possibile trovare una soluzione.

Aspettiamo notizie.

150 ANNI UNITA’ D’ITALIA. ZAFFINI: “PRETESTUOSO ECLISSARE LE CELEBRAZIONI. AUSPICO LA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI”

28 febbraio 2011

“Una ‘borgheziata’ dietro l’altra è ciò a cui ci sta abituando il giovane leghista catapultato in Consiglio Regionale all’ultima tornata elettorale: speriamo che non arrivi a dare del ‘porci o maiali’,  emulando il trombonesco mentore piemontese, a chi ritiene di avere una sola bandiera in cui riconoscersi, a chi contribuisce allo sviluppo dell’intera nazione oppure a chi – in senso molto più nazionalpopolare – tifa gli azzurri”. E’ quanto replica il consigliere di Futuro e libertà per l’Italia, Franco Zaffini, a margine del comunicato con cui la lega rende noto che non sarà presente in aula in occasione della seduta celebrativa del 150° anniversario dell’Unità d’Italia calendarizzata per il 16 marzo p.v. “data scelta – precisa Zaffini – perché un decreto legge del Governo Italiano ha stabilito che il 17 marzo 2011 in Italia sarà un giorno festivo e non per fare ‘ponte’ come sostenuto dalla Lega nostrana”. “Volevo tranquillizzare, inoltre il collega, – dice ancora Zaffini – che della sua assenza ce ne faremo una ragione e, seppur a malincuore, non indosseremo il cilicio per espiare la colpa di voler ricordare e celebrare l’unificazione di una terra che per cultura, lingua, storia e tradizione è sempre stata un’unica nazione, seppur divisa in tanti Stati. Ironie a parte – prosegue – è mia intenzione sottolineare che anche la Lega, seppur per breve periodo, ha ricevuto benefici dal sistema partitico della prima repubblica, proprio da quelle forze politiche che adesso il ‘carroccino’ dell’Umbria addita come responsabili del debito pubblico in Italia, senza considerare che lo stesso partito di Bossi è da oltre vent’anni, a fasi alterne, forza di Governo dell’Italia, mica della Padania!”. Secondo il consigliere Zaffini è assolutamente pretestuoso invocare la crisi economica per non festeggiare i 150 anni dell’unità, a maggior ragione in un anno in cui le aziende si fermeranno meno del solito, vista la concomitanza di giorni festivi e domeniche. “E’ stato un tentativo maldestro e pregno della più becera ideologia – afferma sempre il consigliere – quello di voler eclissare le celebrazioni che, mai come in questo momento, ritengo siano doverose e utili a ricordare come e perché l’Italia, pur nelle sue contraddizioni e differenze, sia diventata e continui ad essere una Nazione. Per tale motivo – chiosa Zaffini – auspico che alla seduta consiliare celebrativa del 16 marzo vi sia la più ampia partecipazione possibile da parte dei cittadini umbri, con particolare riferimento alle giovani generazioni e agli istituti scolastici che si occupano della formazione dei futuri Italiani”.

FLI: ZAFFINI, CONFERMATO COORDINATORE REGIONALE, RIBADISCE L’ANCORAGGIO AL CENTRO – DESTRA SOSTENENDO LE POSIZIONI DI URSO

16 febbraio 2011

Franco Zaffini

Franco Zaffini è stato confermato coordinatore di Futuro e libertà Umbria dalla costituente nazionale di Milano dello scorso fine settimana. A renderlo noto è lo stesso consigliere regionale che conferma l’intenzione di procedere quanto prima e comunque entro la fine dell’anno con i congressi a livello regionale, provinciale e comunale per eleggere coordinatori e coordinamenti,  in base a quanto previsto dallo statuto del partito.

“La stella polare di Fli – afferma Zaffini- deve essere la linea politica di dettata da Ginafranco Fini nel suo discorso di chiusura alla costituente nazionale, ossia quella di un partito ancorato nel centro-destra che nasce come alternativa alla sinistra, un partito che vuole arrivare lì dove il Pdl non è riuscito, attuando la vera ‘rivoluzione liberale’, ritrovando quei valori della destra calpestati dall’arrivismo e dai personalismi del Pdl. Futuro e libertà nasce per quei milioni di italiani delusi che come noi avevano creduto nel tentativo fallito del Pdl di creare una grande aera dei moderati sul modello del Partito popolare europeo (Ppe), è a quegli italiani che dobbiamo una risposta. Concetti chiaramente espressi dal coordinatore nazionale del comitato promotore di Futuro e Libertà, Adolofo Urso, che ha parlato di un ‘partito nuovo, un movimento politico che si prepara a dare rappresentanza al centro destra che verrà, un partito aperto, moderno, laico, riformista, innovatore, che non è contro Berlusconi ma che è già oltre Berlusconi’. Futuro e libertà – prosegue Zaffini parafrasando le parole di Urso – non è nato per fare il partitino ago della bilancia ma per creare un nuovo polo che sostituisca quello attuale di centro destra all’insegna di un vero bipolarismo maturo e concreto, un polo che sappia ricostruire l’asse dei moderati dalle ceneri di ciò che ne rimane”.

Il coordinatore regionale esprime, inoltre, l’analoga preoccupazione ravvisata dagli europarlamentari di Fli e dal gruppo dei Senatori: “Le nomine, decise a costituente chiusa – conclude Zaffini – sembrano contraddire il necessario spirito di unitarietà ma, soprattutto, la linea politica tracciata ed emersa dai lavori della costituente e condivisa dalla stragrande maggioranza della dirigenza e dei militanti di Fli. Per quanto riguarda l’Umbria, auspichiamo che Gianfranco Fini sappia prontamente ricostruire il necessario percorso di condivisione restituendo ad Adolfo Urso il ruolo che merita per l’ottimo lavoro svolto e, dal punto di vista della politica locale, staremo decisamente nel solco già tracciato a cominciare dalle prossime amministrative: alternativi alla sinistra, dialoganti, ma del tutto autonomi dal Pdl, dentro un quadro di alleanze e stretto coordinamento con quelle formazioni politiche che in ambito nazionale hanno dato vita al “Polo degli italiani”.

Le retate di Gasparri, I “pizzini” di Mignini e l’asino di Brozzi

23 dicembre 2010

Le pagelle di Ciuenlai

Maurizio Gasparri – Partecipa alla cena di sostegno a Ricci Sindaco di Assisi. Dei vip umbri del Pdl non mancava nessuno, ma proprio nessuno. Tornando a Roma sembra si sia congratulato con gli organizzatori : “Visto che la retata preventiva (il Dasp…) funziona anche per il partito”.

Vannio Brozzi – Dal suo esilio di Bastia l’ex Amministratore del “trenino di Sant’Anna”, tuona contro Umbria Tpl : “E’ solo una grande Apm, un cavallo zoppo”. Siamo daccordo, era meglio una grande Fcu, che non sarebbe stata un cavallo zoppo, ma un asino con le stampelle. Equestre 5

Franco Parlavecchio – Il suo vice sarà Bruno Palazzetti nominato “in completa autonomia” da …. una riunione di Area Dem. Fan della rubrica “scelti per voi”. Altro 4
P.s. – I maligni aggiungono che Manini annunciando Palazzetti (ottima scelta dal suo punto di vista) gli abbia già consegnato il foglietto con ”i suoi”; ora per il resto della segreteria si starebbero aspettando solo i “pizzini” con i “loro” di Mignini. Feuilleton 5

Campagna Pd – Dopo le critiche della base per la paventata (e temuta) alleanza con Fini i dirigenti democratici umbri cercano di recuperare e di tranquillizzare la base incredula, facendo sapere nelle assemblee pubbliche che “Il Pd è al timone del post – berlusconismo”. Dice che uno dal fondo della sala li ha corretti : “leva ‘l post”

Catia Polidori – “Ha abbandonato chi le aveva creduto (Fini)” dice con rimpianto Zaffini, di

Catia Polidori

una delle onorevoli che ha salvato il Governo dalla sfiducia. Mi permetto di dissentire. La dicitura esatta è “ha abbandonato uno dei due che le avevano creduto”. Berlusconi non si è lamentato mica.

Elezioni Assisi – Dice che vogliono eliminare le primarie, ma intanto ad Assisi in un anno i democratici si sono pappati due consultazioni per eleggere il segretario nazionale, una votazione per stabilire il candidato a Presidente della regione, e una consultazione per il recente congresso di base (quello dei 30 votanti e dei 42 eletti). Adesso, in vista delle prossime elezioni comunali pensano ad una nuova, ad un’ennesima conta interna. Dite che si stanno facendo del male? Conta che ti passa

Trasporti – I drammatici tagli del 30% verranno ridotti, per effetto dell’accordo stato regioni, al 2,5%. Gli aumenti (preventivi) dei biglietti hanno raggiunto, in alcuni comuni, anche il 50%. Non è che le tariffe dei trasporti sono diventate come la benzina che aumenta (sempre) quando il prezzo del petrolio sale, ma non diminuisce (mai) quando scende?

Caccia – Un sondaggio rivela che il 45% degli umbri è a favore e che il 100% della selvaggina è contro

DISCARICA DI SANT’ORSOLA CHUDE: DOVE FINIRANNO I RIFIUTI DELL’ATO3?

18 novembre 2010

Franco Zaffini

“Se, come auspichiamo da tempo, la discarica di Sant’Orsola chiude, dove finiranno i rifiuti dell’Ati3?”. E’ questa la richiesta che il consigliere di Futuro e Libertà, Franco Zaffini, rivolge all’assessore all’ambiente con una interrogazione urgente. “Abbiamo assistito –dice Zaffini – al tardivo interessamento del Sindaco di Spoleto per la chiusura di una discarica in cui per anni il conferimento dei rifiuti è stato eseguito in deroga salvo successivamente procedere con un ampliamento che andasse a sanare la situazione. Lo scorso ottobre- prosegue – chiedevo all’allora assessore quali fossero le prospettive per lo smaltimento nell’Ati3 in vista dell’imminente saturazione e conseguente chiusura del sito proprio perché i tempi divenivano stretti e non c’erano ipotesi di soluzione”. Il consigliere futurista ricorda che la risposta dell’assessore fu chiara  e affermava che la discarica sarebbe stata chiusa, che ogni Ato avrebbe dovuto fornire alla regione i piani preliminari per l’autosufficienza impiantistica e che i rifiuti, a fronte della progressiva saturazione delle discariche e in attesa della realizzazione di impiantistica vocata nell’Ati2 e, per la provincia di Perugia, esclusivamente nell’Ato2, sarebbero stati trattati in impianti esistenti. “Nel frattempo – continua l’esponente di Fli – a novembre 2009 la Giunta ha provveduto a nominare il Comitato per la gestione del Piano regionale dei Rifiuti del cui lavoro non sappiamo, ad oggi, dopo un anno, praticamente nulla, non conosciamo i piani degli Ati per l’autosufficienza e l’unica cosa certa è che ad aprile il conferimento presso il sito di Sant’Orsola verrà definitivamente cessato. Posto – conclude Zaffiini- che la discarica spoletina ha rappresentato l’ennesimo esempio di ‘disinvoltura’ ambientale perchè ha dovuto far fronte costantemente a situazioni emergenziali subendo il raddoppio della capienza iniziale, è evidente che da subito si deve trovare una soluzione alternativa per lo smaltimento e auspichiamo che sia condivisa con la cittadinanza, gli enti locali e gli addetti ai lavori, ma per far sì che ciò avvenga l’assessore dovrebbe immediatamente fare chiarezza sul futuro dei rifiuti nell’Ati3, a meno che non si stia consapevolmente andando con continui rinvii verso un nuovo ‘caso rifiuti’ alla stregua di altre regioni che in passato hanno percorso esattamente le stesse vie”.

 

“LE LINEE GUIDA PER L’UTILIZZO DELLA PILLOLA ABORTIVA NECESSITANO DI UN APPROFONDIMENTO DA PARTE DEL CEAS”

11 novembre 2010

Zaffini replica a Stufara

“Male, molto male le linee guida recepite dalla Giunta in merito all’utilizzo della pillola abortiva

Franco Zaffini

che prevedono l’espulsione del feto in regime domiciliare. Male perché questo tipo di interruzione di gravidanza non rispetta né il principio di libertà della donna, né tantomeno ne tutela salute”. Franco Zaffini, firmatario di una mozione sulla Ru 486, replica alle dichiarazioni di Stufara che plaude all’adozione delle linee guida recepite dall’esecutivo. “La libertà delle donne – dice Zaffini- non si può ridurre alla possibilità di interrompere la gravidanza a casa, senza supporto medico e psicologico, a scapito e a rischio della loro stessa salute. Ne abbiamo fatti di passi avanti- prosegue- da quando gli aborti avvenivano in casa per nascondere una colpa, oggi pur di strumentalizzare ideologicamente la presunta emancipazione femminile si torna al passato e si torna lasciare sola la donna nel suo percorso, già di per se  doloroso, di interruzione di gravidanza. Tutto questo ha poco a che vedere con la tutela della privacy o dell’intimità, rappresenta soltanto l’ennesima azione pilatesca delle istituzioni nei confronti delle maternità controverse, in violazione dei principi della 194 con cui si dovrebbe comunque tentare di tutelare le gravidanze e la salute delle donne”. Il consigliere di Futuro e libertà ricorda che il documento da lui presentato e discusso in aula nell’ultima seduta di Consiglio prendeva le distanze da qualsiasi posizione ideologica o moralistica, chiedendo all’assemblea legislativa che le linee guida, prima di essere recepite dalla Giunta, fossero sottoposte al Ceas (comitato etico delle aziende sanitarie dell’Umbria). “L’adozione della Ru 486 in Italia – spiega Zaffini- è conseguente al principio di mutuo riconoscimento della Comunità Europea secondo cui la reciproca fiducia tra stati membri implica l’accettazione di prodotti fabbricati in altri stati membri. In osservanza di tale affinità – dice ancora Zaffini- anche l’Italia ha avviato un percorso di introduzione della pillola abortiva sottoponendo il farmaco al parere dei più importanti soggetti competenti in materia”.

A tal proposito, l’esponente futurista, cita i pareri del Consiglio superiore della sanità e dell’Aifa (agenzia italiana del farmaco). “In entrambi i casi – afferma- i vincoli di percorso di utilizzo indicano nel ricovero ospedaliero, dal momento dell’assunzione del farmaco al momento dell’espulsione del feto, l’unica via praticabile per l’aborto farmacologico. Per queste ragioni – chiosa Zaffini – non c’è da plaudire all’adozione delle linee guida regionali che, al contrario, lasciando che l’espulsione del feto avvenga tra le mura domestiche, espongono a gravi rischi la salute e il benessere psicologico delle donne”.

AUTONOMIE LOCALI LA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DOPO LA MANOVRA FINANZIARIA

21 ottobre 2010

CONVEGNO  NAZIONALE

PROVINCIA DI PERUGIA, Sala Consiliare p. Italia 11

22 ottobre 2010 ore 15,30

Interventi programmati:  Regioni, Province, Comuni, Polizia Locale e Camere di commercio: Come incidono il nuovo Federalismo fiscale e la Manovra Finanziaria correttiva 2011 – 2012 sulle prospettive giuridiche e contrattuali dei dipendenti del comparto.

ROSSI Aviano Vicepresidente Provincia di Perugia

Aviano Rossi

CASTAGNOLA Stefano Segretario Nazionale FSI

DANZA Maurizio Segretario Nazionale Coord. FSI – Uff. Giuridico e Vertenze

SPINA Antonia Segretario Nazionale FSI

PARIS Maria Teresa Dir. Resp. Servizio Informazione comunicazione e decentramento provincia di Perugia

AMICI Ivo Coord. Regionale FSI – AA. LL. / Umbria

SANTI Paride Coord. Nazionale FSI – Moderatore dell’incontro

ROSI Maria Consigliere Regionale UMBRIA (PDL)

Maria Rosi

ZAFFINI Francesco Consigliere Regionale UMBRIA (FLI)

MONACELLI Sandra Consigliere Regionale UMBRIA (UDC)

On. GIOVANELLI Oriano Presidente Forum Riforma Pubblica Amministrazione (PD)

On. RONCONI Maurizio Responsabile Nazionale AA. LL. (UDC)

SINDACI delle principali Città dell’Umbria

I decimali della Marini, il Quartiere di “tangentopoli”, il “Pan bagnato” del Lago, il partito del giorno dopo e i pecoroni in aumento

4 ottobre 2010

Le pagelle di Ciuenlai

Katiuscia Marini – Rimane sola, soletta ad opporsi ad Andrea Rossi, preferendo (sembra) la riconferma di Stramaccioni a segretario provinciale del Pd. Sondaggio : da uno a dieci, quanto conta la Presidente della Regione nel suo partito? Non sono ammesse risposte che contengano numeri decimali.

Andrea Rossi – Salvo la Marini sembra l’uomo di tutti. E’ amico di Bottini e di Bersani, ha votato per Bocci, ha avuto (in extremis) l’ok della “Zarina” al grido “vade retro Stramaccioni”, è piaciuto a Boccali, Mignini, Manini e Marinelli, fa posto a Cintioli in giunta, conosce Brunini e sa come evitarlo, va a genio alla telefonista di piazza della Repubblica e ha un nome (Rossi) che sposta a sinistra l’asse del partito. Domanda : “Non è che l’uomo di tutti, è anche l’uomo di nessuno?”. Allora 7, perché un po’ di incoraggiamento ci vuole, con tanti, tanti, tantissimi auguri.

Franco Zaffini 2 – Finalmente, con una botta di coerenza, lascia i berlusconiani. In Regione e nelle Province nascono gruppi autonomi dei Finiani (i nomi sarebbero dirompenti). Povero Pdl, detto, In Umbria, anche “la destra che non c’è”. Non c’è e perde pure pezzi importanti. In una situazione del tipo “siamo al digestivo ci porti il conto”, la preoccupazione cresce. Si vocifera che qualcuno abbia chiesto di fare il punto della situazione. Ma da dove cominciare? semplice dal Comune richiedendo un certificato di “esistenza in vita”.

Alvaro Verbena – Il Sindaco di Deruta intitola una piazza a Bettino Craxi. E’ un primo passo e c’è già chi suggerisce un allargamento del discorso con la realizzazione di un progetto più ampio, che coinvolga le vie adiacenti. Accanto a piazza Caxi ci potrebbe essere Largo Forlani, via Chiesa, corso Cusani ecc. Poi una nuova inaugurazione, con un grande striscione all’ingresso che dice “Welcome nel redivivo quartiere di tangentopoli” e la deposizione di tanti zerbini in ogni uscio e in ogni luogo pubblico con la scritta in calce “qui Di Pietro non può entrare”. Nostalgico dei brutti tempi che furono 4

Massimo Alunni Proietti – Il Sindaco di Magione propone la sostituzione della Comunità Montana dei “Colli del Trasimeno”, con una Associazione dei Comuni, che dovrebbe assumerne le competenze. Per la serie “il Club dei gattopardi”, “se non è zuppa è pan bagnato”, “cambiamo un somaro con un asino” . Riformatore incallito 4

Ru486 – La pillola abortiva spacca il Pd tra quelli che preferiscono il partito del giorno dopo e gli altri che vogliono tenerlo disperatamente in vita. Discussione inutile. A che serve prendere la pillola ad aborto avvenuto?

Pd – Apre il dipartimento sanità “perché il partito è malato”. Ma dopo il primo giorno di apertura, lette le notizie sui giornali, qualcuno preso dallo sconforto avrebbe confidato ad un amico “sarà meglio chiuderlo”.

Agricoltura
– Protestano i pastori. Protestano per la concorrenza sleale. Protestano per le manipolazioni genetiche sugli ovini. Insomma protestano per l’enorme aumento dei pecoroni.

TOSAP: ESISTONO GLI ATTI DI RIFERIMENTO PER STABILIRE DI CHI SIA LA TITOLARITA’ A RISCUOTERE LA TASSA

3 ottobre 2010

FRANCO ZAFFINI: LA MALAFEDE DI COMUNI E REGIONE TRADISCE L’ONESTA’ DEI CITTADINI.

“Sulla vicenda della Tosap, la malafede di Regione e Comuni c’è e si vede, esistono, infatti, dei riferimenti normativi che esplicitano chiaramente a quale ente appartiene la titolarità per la riscossione dei tributi per ogni singola strada alla quale farebbe riferimento il famigerato ‘passo carrabile’, ma pare che gli enti facciano finta di non sapere in combutta come sempre, come “il gatto e la volpe”, secondo la vecchia regola ‘intanto pagate poi vedremo’….”. E’ quanto sostiene Franco Zaffini che annuncia un’interrogazione in Consiglio Regionale alla luce di quanto sta avvenendo ai danni di molti cittadini che ricevono una doppia cartella esattoriale dai Comuni di residenza e dagli uffici della Regione Umbria. “La storia è questa- spiega Zaffini- nel 2001, alcune strade sono passate dal demanio statale a quello regionale con tutte le conseguenze del caso, sia in materia di gestione che di titolarità sui tributi. Successivamente- continua- è stato fatto un ulteriore passaggio, trasferendo i tratti urbani di queste strade alla sfera di competenza dei comuni interessati, facendo però una distinzione sulla titolarità dei tributi che poi è alla base del trabocchetto in questione”. “In pratica – chiarisce Zaffini- dalla delibera regionale del 2007, peraltro documento ai limiti della decifrabilità, si evince che per  i centri sopra i 10mila abitanti saranno i Comuni ad avere la titolarità tributaria, per quelli al di sotto dei 10mila, invece, la competenza dei tratti urbani è trasferita ai Comuni, ma per la pertinenza dei tributi fanno fede i singoli provvedimenti di trasferimento, ossia se nell’atto viene specificato che a riscuotere i tributi debba essere il Comune saranno le autorità municipali a chiederne il pagamento, se, invece, ciò non viene specificatamente stabilito, è sottointeso che la riscossione resti una prerogativa della Regione”. Secondo Zaffini con la solita malafede i comuni fanno finta di non sapere su quali tratti hanno la titolarità a riscuotere le tasse e chiedono i soldi a tutti, a prescindere. Dopo che i comuni hanno incassato, la Regione, con la stessa malafede, chiede ai cittadini il pagamento della medesima tassa premurandosi, addirittura di chiarire al cittadino, che ha già pagato, che il Comune non aveva la titolarità a riscuotere”.

“Non è difficile comprendere chi tra Comune e Regione- conclude Zaffini- debba riscuotere la Tosap, sarebbe sufficiente tirare fuori gli elenchi delle strade ed i provvedimenti di trasferimento di competenza. Di certo non spetta al cittadino onesto che per la prima volta si ritrova a pagare una tassa assurda per uscire di casa, né risolvere il contenzioso tra Comune e Regione, né corrispondere denaro per due volte sul medesimo iniquo balzello alla pubblica amministrazione! Ma al peggio non c’è mai fine quando si ha a che fare con amministratori ‘a vita’!”

Ospedale di Norcia, Franco Zaffini (PdL) presenta in Consiglio una proposta di risoluzione per valorizzare la struttura

21 settembre 2010

Nicola Alemanno (PdL): “Finalmente una proposta di azione integrata che renderebbe l’Ospedale di Norcia un nodo funzionale perfettamente inserito nella rete sanitaria”

“Il Consiglio Regionale continua ad essere una dependance dell’esecutivo. Ultimo degli esempi è la decisione della terza commissione di rimettere alla Giunta la questione del potenziamento dell’ospedale di Norcia, anziché elaborare un atto per impegnare l’amministrazione ad attuare gli obiettivi previsti dal Pal (piano attuativo locale) 2004-2006. E’ toccato al sottoscritto presentare una proposta di risoluzione in tal senso”. E’ quanto afferma il consigliere Franco Zaffini a margine della seduta settimanale in commissione ‘Sanità e sevizi sociali’.

Secondo l’esponente di centro destra si tratta di un eclatante caso in cui il controllato diventa controllore. “E’ evidente – sostiene Zaffini- che nel mancato potenziamento del nosocomio nursino esistono anche delle responsabilità della Regione, quindi il maggior organo di controllo, ossia il Consiglio, per tramite della commissione competente, avrebbe dovuto seguire un iter che impegnasse la Giunta ad ottemperare ai suoi impegni peraltro formalmente assunti con il Piano sanitario regionale e con il Pal”.

“La valorizzazione dell’ospedale di Norcia- spiega – rientra nell’ambito della diversificazione ed articolazione della rete sanitaria regionale così come disposto dal Piano Sanitario per rendere i presidi complementari tra loro, evitando inutili sovrapposizioni. E’ dispendioso e impensabile – prosegue Zaffini – che gli Ospedali della rete dell’Emergenza/Urgenza, a più alta tecnologia ed assistenza, vengano appesantiti dall’erogazione di prestazioni ad ampia richiesta e a minore complessità che sono meglio e più efficacemente erogabili dagli Ospedali di Territorio facendoli diventare presidi di comunità”

La proposta depositata dal consigliere Zaffni prevede, secondo quanto stabilito dal PAL 2004-2006, il potenziamento dell’area di emergenza e accettazione, lo sviluppo della Chirurgia ambulatoriale e del Day Surgery, l’istituzione di nuovi servizi di Medicina Interna, la presenza continua di Specialisti ambulatoriali e la messa a loro disposizione di innovative attrezzature di prevenzione e diagnostica, nuove strutture di assistenza, anche psicologica, per malati neoplastici in fase terminale e nuove strutture tecnologiche.

“Le richieste portate all’attenzione della commissione – conclude- sono volutamente concrete e dettagliate, richiamandosi a quanto prescritto dal pal, e rappresentano punti di sviluppo ormai irrinunciabili per l’ospedale di Norcia e la garanzia per i residenti della Valnerina di avere una rete di servizi sanitari completa ed efficiente ”

Sull’iniziativa di Zaffini è intervenuto Nicola Alemanno, Capogruppo Pdl Norcia, affermando: “Plaudo con entusiasmo alla proposta del Consigliere Zaffini. Qui in Valnerina abbiamo da tempo sollevato il problema del moltiplicarsi delle medesime prestazioni in ospedali limitrofi a scapito di una vera, concreta integrazione dei servizi offerti dal Sistema sanitario regionale. E’ per questo che non abbiamo mai utilizzato come slogan elettorale, a differenza di quanto fatto da altri, la volontà di implementare identiche prestazioni sanitarie negli Ospedali di Norcia e Cascia, cosa che sarebbe andata, è evidente, a scapito di ulteriori prestazioni per cui la popolazione della Valnerina avrebbe dovuto recarsi necessariamente presso le altre strutture ospedaliere, più lontane, della Regione”.

“Auspichiamo – concludono i due esponenti del centrodestra – che il documento venga proficuamente discusso e che la proposta possa davvero portare a nuovo sviluppo l’Ospedale di Norcia, con strumenti e tecniche di modernizzazione e nuove Specializzazioni di diagnostica e trattamento sanitario che potranno rendere la struttura nursina un nodo avanzato e funzionale perfettamente inserito nella rete sanitaria umbra”