“La realtà supera a volte così tanto la fantasia da trasformare una vicenda seria in una
tragicommedia. L’audizione dei membri del Collegio dei Revisori dei Conti dell’AUS effettuata quest’oggi nel Comitato di monitoraggio del Consiglio regionale ha rivelato, come in una rappresentazione plastica, l’assenza totale di controlli nella sanità umbra”. E’ quanto scrive, in una nota, il capogruppo e portavoce dell’Udc, Sandra Monacelli che aggiunge: “Niente bilanci certificati, niente atti formali, niente registri, niente che avesse dissipato le ombre e attestato la regolarità delle procedure e delle verifiche su gestioni e appalti di una agenzia che, secondo criteri di appropriatezza ed economicità, doveva paradossalmente occuparsi, ai sensi della legge regionale 16/2007, per conto di tutte le ASL e della direzione regionale della sanità e dei servizi sociali, della spesa sanitaria regionale”. Per Monacelli “l’inquietante scoperta di questa mattina avvenuta a seguito della audizione del collegio dei revisori della AUS, il cui presidente è dimissionario dal 12 ottobre, vale a dire il giorno successivo alla pervenuta convocazione da parte del Comitato di Monitoraggio del Consiglio Regionale dell’Umbria, fa riflettere su molte cose, tra le quali la mancata vigilanza esercitata dalla Giunta regionale sull’Agenzia, che rafforza ancor più la sensazione che quel senso di responsabilità, da noi nei giorni scorsi più volte invocato ad alta voce, sia decisamente mancato!” “A nessuno è consentito delegare ad altri – denuncia Monacelli – le proprie responsabilità: la Giunta regionale dunque non può pensare di sottrarsi alle proprie, lasciando che sia la Magistratura l’unico soggetto deputato al mancato controllo sul funzionamento delle sue strutture.
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