L’amministrazione comunale di Assisi avrà avuto certamente tutte le ragioni per contestare l’illegittimo comportamento della dipendente comunale, le nuove disposizioni permettono interventi immediati e drastici nei confronti di dipendenti sleali e dei così detti “furbetti del cartellino”, probabilmente il licenziamento rappresenta una conseguenza dovuta a comportamenti illegittimi da parte della dipendente, ma pubblicizzare come vanto la vicenda, penosa, che comunque determina gravi conseguenze non solo alla dipendente licenziata ma pure a tutta la sua famiglia, esporre al pubblico ludibrio la stessa dipendente e di conseguenza la sua famiglia, non è un comportamento che si richiami alla “pietas cristiana” alla quale ad Assisi chi governa non perde occasione a richiamarsi.
Una vicenda triste, probabilmente dalle conseguenze scontate ma che sarebbe stato preferibile che non avesse occupato le prime pagine e neppure utilizzata per “promozione” di una amministrazione che pure si riferisce alla sinistra.
Sino a quando la politica, quella vera, non viene riportata nei suoi limiti naturali, sino a quando non si opererà per evidenziare ai cittadini l’attività amministrativa e non invece penosi provvedimenti disciplinari, non si recupererà il vero significato dell’impegno politico amministrativo.
Maurizio Ronconi
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