Questo governo, scrive Giannini, è un calice amaro per la sinistra, e fin qui si può capire dopo venti anni di insulti non è facile accordarsi con l’odiato “nemico”.
Ma stupisce per arroganza, ma forse non più di tanto, quando Giannini parla di salvacondotto per Berlusconi, salvacondotto concesso da chi? Dal Pd? Il Pd rilascia salvacondotti adesso? Con quale autorità? Forse qualcuno dovrebbe fare un bagno di umiltà, in democrazia vincono i numeri, ed il Pd i numeri non li ha, sventola la sua presunta superiorità ma deve scendere a patti se vuole governare e ricordarsi sempre che se l’Italia si trova in questa situazione è anche colpa del Pd e che nessuno è immune da colpe e con le puzzette sotto al naso non si governa.
Quindi umiltà please, aiutiamo Enrico Letta nel suo lavoro, e che possa cominciare ad eliminare il finanziamento pubblico ai partiti, quello ai giornali di cui nessuno parla, ma che sommati ammontano a centinaia di milioni di euro se non miliardi. Eliminare le province, dimezzare il numero dei deputati, privilegi alle cooperative, lasciare le auto blu solo alle alte cariche dello Stato, ridurre i costi della presidenza della repubblica che ha un bilancio superiore alla regina d’Inghilterra, alla Francia e alla Germania messi insieme. Di questo il Pd non sa nulla? E le tasse? Siamo considerati un popolo di evasori fiscali, ma l’Imu e le accise sui carburanti e altri servizi e inutili balzelli hanno falcidiato i bilanci delle famiglie portandole a milioni sotto la soglia di povertà, ma… che strano… la virtuosa Germania quasi ci supera come somma di tasse evase. E dei pensionati non sa nulla? Che la gente non arrivi a fine mese è ormai un fatto certificato, di questo il Pd non sa nulla? Che abbiamo perso 3 milioni di posti di lavoro, il Pd non sa nulla? Che le imprese chiudono falcidiate dal crollo dei consumi, di questo il Pd di Giannini non sa nulla? Però c’è una cosa che sa, con una spocchia senza limiti chiama corifei coloro che scrivono per Berlusconi, se questo lo scrive un giornalista che lavora per un giornale lautamente finanziato e pagato dagli italiani è francamente inaccettabile. Umiltà caro Giannini, c’è aria di rivolta e per tutti i signori “sipperò” può arrivare il momento di scendere dal carro, smettere di ciucciare le mammelle degli italiani e proseguire a piedi, magari un cammino lungo e di penitenza e chiedere la grazia, quella grazia che il Pd non può dare… si fidi.
con umiltà e finita pazienza
Francesco La Rosa
Tag: enrico, francesco, giannini, governo, la rosa, letta, repubblica, ricatti
25 aprile 2013 alle 18:08 |
A distanza di pochi giorni sembra che tutti abbiano già dimenticato il discorso del Presidente con i suoi rimproveri a politici e stampa.I primi perchè non fanno abbastanza e i secondi perchè spesso creano dissapori.Certo per una parte del PD fare il governo con il nemico (Berlusconi)non è facile:Ma non lo sarebbe stato nemmeno se avessero avuto la maggioranza ci sono troppe divisioni all’interno del loro partito.Sono loro che finiranno a rovinare l’Italia se non metteranno la volontà per un ‘accordo.E i giornali come mai fanno i conti in tasca a tutti i politici e non parlano mai dei loro finanziamenti??
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27 aprile 2013 alle 14:03 |
Io aggiungo che solo Giannini e gli stipendiati di partito possono credere che questo governo affronterà le riforme da te citate.
Anzi da sempre le grandi alleanze sono sinonimo di immobilismo cronico e veti incrociati. La vecchia politica da sepolcri imbiancati, con un nuovo pupo nel ruolo del fu Monti.
Il PD ormai non è che un guscio vuoto, in cui le guerre tra bande sono all’ordine del giorno, probabilmente solo una scissione riuscirà a fermare la spirale suicida in cui si sono cacciati.
Tuttavia non possiamo scordarci che il fallimento politico più luminoso degli ultimi anni non può che essere Silvio Berlusconi e la sua fantomatica “rivoluzione liberale”. Tanto annunciata ma ormai può essere accomunata allo Yeti ed altri animali mitologici.
Anzi proprio il nuovo che avanza, il non politico, dopo la scoppola del 95 ha imparato prestissimo tutti i mezzucci che hanno reso famosa e triste la prima repubblica, ed è il primo responsabile del fallimento della seconda repubblica.
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