di Vanni Capoccia
Quando si pensa al non violento Aldo Capitini il primo pensiero che viene è la “Marcia della
Pace Perugia Assisi” da lui inventata. Ma è una visione riduttiva. Capitini è stato una personalità grande e complessa del ‘900 italiano. Figlio del campanaro del Comune di Perugia riuscì a laurearsi a Pisa ed a diventare il segretario della Normale. Non un impiegato: Il Segretario. Posto che perse per non aderire al fascismo. Tornato a Perugia, Capitini visse di lezioni private e continuò la sua attività d’antifascista che gli costò privazioni, persecuzioni e galera. La sua stanzetta nel Palazzo dei Priori divenne un punto di incontro. Una vera e propria oasi di libertà, come la chiamò Mario Spinella, per tutti i più importanti antifascisti italiani. Calamandrei, Calogero, Ugo La Malfa, Bobbio, Franco Fortini, Giaime Pintor, i Rosselli…
Una stanza così piccola da sembrare una cella francescana. Adatta alla vita di Aldo che ha sempre sentito una profonda “esigenza religiosa”. Perché Capitini è stato sì un non violento organizzatore della politica dal basso, educatore, scrittore di saggi, professore universitario, ma lo è potuto essere perché era un religioso. E quando si pensa a lui, prima di tutto, bisogna pensare al religioso. Al religioso filosofo della Compresenza. Capitini è stato anche poeta. Autore del “Colloquio corale”. Poema in versi dove si sente la sua tensione verso una società aperta, libera, di tutti. E si prende coscienza del significato della “compresenza / dei vivi e dei morti nella vita” come ha scritto il poeta Walter Cremonte.
E sarà proprio Cremonte che parlerà di Capitini poeta a Perugia, la sua città, l’ 11 gennaio a S. Matteo degli Armeni (sotto Monteripido) alle ore 17,30.
Tag: aldo, bobbio, calamandrei, capitini, capoccia, della, fortini, franco, giaime, la, malfa, marcia, pace, pintor, rosselli, ugo, vanni
7 gennaio 2013 alle 15:03 |
Mi dispiace solo che se ne sono fatte bandiere della sinistra, quando – come religioso – avrebbe avuto il diritto di essere il paladino di altri tipi di schieramenti……e come al solito, la vecchia Democrazia Cristiana ed i successivi schieramenti di centro non hanno saputo cogliere l’occasione per farsene un simbolo…..
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