Posts Tagged ‘sibilia’

La storia dell’abbazia di Santa Croce di Sassovivo in un saggio di Melinda Cavalli

9 novembre 2010

Abbazia di Santa Croce di Sassovivo Foligno (PG) 13 novembre 2010 ore 16.00

Torna alla luce un documento inedito di assoluto valore che racconta rilevanti particolari sulla storia di uno dei più insigni monumenti nel territorio di Foligno

Pergamena di Sassovivo

Il fascino e l’emozione del ritrovamento di quest’antico foglio di pergamena rivivranno una seconda volta. Torna alla luce un documento inedito di assoluto valore che racconta rilevanti particolari sulla storia di uno dei più insigni monumenti nel territorio di Foligno, l’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo. Protagonista dell’appuntamento di sabato 13 novembre alle ore 16 presso la stessa Abbazia sarà la copia notarile duecentesca del privilegio di papa Alessandro IV, il cui originale, datato 28 agosto 1256, è andato perduto. Il privilegio apostolico è il documento “solenne” della cancelleria papale ed era destinato principalmente a monasteri, ma anche a episcopati e capitoli cattedrali urbani. L’iniziativa è promossa dalla Società Sistema Museo in collaborazione con i Piccoli Fratelli Jesus Caritas, Club Unesco-Foligno e Valle del Clitunno e Deputazione di storia patria per l’Umbria.

Aprirà l’incontro la presentazione del saggio “Per la storia dell’abbazia di Santa Croce di Sassovivo: un restituito testimone del privilegio di papa Alessandro IV (1256)”, opera di Melinda Cavalli con Attilio Bartoli Langeli, pubblicata in “Bollettino della Deputazione di storia patria per l’Umbria” (volume CVII, 2010), già suo oggetto di tesi di laurea specialistica in storia dell’arte.

Interverranno all’incontro: Attilio Bartoli Langeli Presidente della Deputazione di storia patria per l’Umbria,  Mario Squadroni Soprintendente archivistico per l’Umbria, Gian Carlo Sibilia Priore Generale dei Piccoli Fratelli Jesus Caritas, Maria Vittoria Garibaldi Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, Roberto Bertini Assessore al turismo – sport – agricoltura – controllo costruzioni e protezione civile – gestione e controllo ambientale della Provincia di Perugia

Alle ore 17.15 è prevista una visita guidata all’abbazia benedettina, diventata nel maggio 2010 patrimonio dell’Unesco. A suggello di tale riconoscimento è stata apposta una lapide che evidenzia non solo l’alta qualità storico-artistica e ambientale dell’edificio, ma anche la”vocazione di pace” alla quale l’Abbazia è rimasta fedele dalla sua fondazione. Un aperitivo offerto dal Club Unesco-Foligno e Valle del Clitunno concluderà la serata.

Breve storia dell’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo

Arroccata in un idilliaco paesaggio naturale, a breve distanza dalla città di Foligno, l’Abbazia di Santa Croce in Sassovivo si staglia con la sua mole di pietre calcaree sul cupo bosco di lecci che riveste le pendici dei monti circostanti. Il nucleo originario dell’insediamento religioso risale al 1082, quando l’eremita Mainardo di Sitria vi si insediò, grazie all’ospitalità concessagli dai conti di Uppello e ne  divenne il primo abate.

Nel corso dei secoli l’abbazia crebbe e prosperò in grande stima, accumulando nel tempo numerose donazioni e concessioni pontificie. Dal cortile superiore si entra nella Chiesa ricostruita dopo il terremoto del 1832, a destra è un altare e nella parete vi sono diversi frammenti pittorici quattrocenteschi. Dall’atrio che precede la chiesa, una porticina conduce al bellissimo chiostro romanico (1229), opera del maestro romano Pietro de Maria: nel mezzo del chiostro è la vera della sottostante cisterna, costruita nel 1340 e rimaneggiata nel 1623. Scendendo per uno scalone seicentesco si accede alla Loggia del Paradiso con frammenti di affreschi monocromi del primo Quattrocento forse opere di Giovanni di Corraduccio. Infine è possibile visitare la cripta di San Marone, un eremita siro-babilonese vissuto nel IV secolo presso la città di Tiro, le cui spoglie furono trafugate il 25 novembre del 2005. Nei terremoti che sconvolsero le città dell’Umbria nel 1832, l’abbazia di Sassovivo fu gravemente danneggiata e i monaci ne cedettero i diritti al vescovo di Foligno (1834). In seguito all’unità nazionale (1860) l’immobile fu demaniato e diviso tra  lo Stato, la mensa vescovile e la famiglia Clarici di Foligno