Archive for the ‘Donne in primo piano’ Category

Cannara, Convegno sul tema ‘Doping, droga e adolescenza. Cosa fare?’

27 gennaio 2016
gareggia

Il sindaco di Cannara Fabrizio Gareggia

Venerdì 29 gennaio alle ore 21:00 presso il Teatro Comunale Ettore Thesorieri di Cannara, si terrà il Convegno sul tema ‘Doping, droga e adolescenza. Cosa fare?’ organizzato dalla Polisportiva Giovanile Salesiana Don Bosco di Cannara in occasione dei festeggiamenti di San Giovanni Bosco.

Interverranno il Sindaco di Cannara Avv. Fabrizio Gareggia, il Sostituto Procuratore presso la Procura minorile di Perugia Dott. Paolo Abbritti, i ragazzi ex tossicodipendenti ed educatori della ‘Comunità Incontro di Amelia’. Coordina il Dott. Giovanni Boni, medico Chirurgo. (more…)

Perugia: Spezie che si pietrificano e diventano gioielli.

22 settembre 2014
Marine Arena con il proprietario di Bibliothè

Marine Arena con il proprietario di Bibliothè

L’idea, già brevettata, è venuta a Marine Arena, 36 anni, perugina che, dopo tredici anni, ha lasciato la sua attività da grafica pubblicitaria e si è data al disegno, la sua passione.

Papà perugino, mamma francese, Marine è sposata con un ingegnere, ha due bambini e un diploma all’Accademia di Belle Arti del capoluogo umbro, che non ha mai sfruttato.

“Per troppo tempo – dice – ho inibito la mia creatività. Da piccola amavo disegnare. Lo facevo anche sui banchi di scuola. E per fortuna non mi hanno mai (more…)

Un anno pieno di successi e novità letterarie per la scrittrice assisana Viviana Picchiarelli

21 giugno 2014
Viviana Picchiarelli

Viviana Picchiarelli

A cominciare dal secondo posto al Premio Letterario “Il Tombolo” (seconda edizione), recentemente assegnato al suo romanzo “La locanda delle emozioni di carta”, edito da Jean Luc Bertoni Editore. Il premio, indetto dalla Pro Cantù e presieduto da Angelo Maria Perrino (direttore di Affaritaliani.it), viene assegnato a romanzi scritti dalle donne, così da promuovere la letteratura al femminile. Il romanzo, che racconta vicende di amore e amicizia a cui fa da sfondo una locanda per amanti dei libri, è stato premiato con la seguente motivazione: “ La trama abbastanza articolata con personaggi ben definiti, per una storia (more…)

Dacia Maraini: I personaggi dei miei libri sono come i figli: non si fanno preferenze. Si amano tutti.

18 giugno 2014

Dacia MarainiDopo i recenti e e gravi fatti di cronaca, è la donna in primo piano nell’intervista ampia ed esclusiva di Irene Di Liberto alla scrittrice Dacia Maraini, da sempre impegnata nella difesa delle prerogative della donna.

Lei è una scrittrice particolarmente attenta all’universo femminile. Ha scritto spesso di donne comuni, invece in “Chiarad’Assisi – Elogio alla disobbedienza” parla di una donna un po’ speciale, una Santa. Da dove nasce questa idea?

L’interesse per gli scritti delle mistiche risale agli anni 70. Ho scritto un testo teatrale su Suor Juana Inez de la Cruz, una monaca scrittrice messicana del 700; e poi ho scritto u n testo su Caterina da Siena. Quindi non è una novità per me. Due temi che mi stanno a cuore sono: la reclusione e la scrittura, due pratiche molto conosciute dalle donne di tutti i tempi. (more…)

Signori… la crisi è per tutti, fa tendenza adesso il “funerale low cost”

2 luglio 2013

mazzidifiori.it_mSiamo in tempo di crisi, ormai questo è il ritornello che ogni giorno ci sentiamo ripetere da tutti i mezzi di comunicazione. Una crisi che negli anni si è progressivamente impossessata di ogni settore della nostra economia. In questo scenario, dove anche le onoranze funebri non fanno eccezione, sempre di più le famiglie tentano di contenere le spese per le esequie dei loro cari. Ed allora anche in Umbria prende vita una attività che fa tendenza e che nel Nord Italia è già una realtà affermata: il funerale low cost. (more…)

LE VENE VORTICOSE – il concorso letterario delle Women@Work

16 gennaio 2013

veneDopo il successo letterario di pubblico e di vendite del progetto TRACCE, la piccola antologia di brevi racconti scelti, in cui le WOMEN@WORK, poetesse d’amore ormai acclarate, si sono riunite per la prima volta all’insegna della prosa, dal serio passiamo al faceto… indiciamo il concorso dal titolo LE VENE VORTICOSE!

 

 

“LE VENE VORTICOSE – quando l’ironia è femmina”

Dato che il patetico non può essere espulso dalla vita umana, per renderlo sopportabile mi pare che sia sempre utile accompagnarlo con un po’ d’ironia. Ignazio Silone, Pane e vino, 1936

Il vocabolario online della Treccani sentenzia che l’ironia, nell’uso comune, è la dissimulazione (more…)

Donne in primo piano in un convegno in Provincia

17 dicembre 2012

di Michela Mariotti

Grande soddisfazione è stata espressa dall’Associazione politico culturale “Enrico Berlinguer ” dopo  il Convegno su “Questione femminile: pari opportunità, differenze di genere al tempo della (more…)

Erika Barbetti di Gubbio è Miss Umbria 2012

1 agosto 2012

Grande successo di pubblico e di consensi per la Finale Regionale di Miss Deborah Umbria del concorso di miss Italia 2012 organizzato dalla gestione del Bar Shangaj in via Madonna di (more…)

Disturbo Bipolare, la “bestia che annienta” raccontato nel libro di Luisa Lanari

30 luglio 2012

Luisa Lanari

di Francesco La Rosa

Conversazione con Luisa Lanari, scrittrice perugina e autrice del libro “Una storia di stra-ordinaria follia, un romanzo-testimonianza di alcune esperienze e disavventure psico-fisiche realmente accadute a Viviana, protagonista del libro.

Chi è Luisa Lanari?

Sono una donna di 40 anni che ha scoperto da non molto che le piace scrivere, ma vive la scrittura come uno strumento per trasferire le emozioni del cuore al foglio che diventa un altro Se…e perché sento che è come una catarsi, ed è bello dare un messaggio di speranza a chi mi legge, “Madre natura in me ha infuso più di un pizzico di follia, una bella manciata oserei dire. Sta a me trasformarla in qualcosa di positivo, canalizzandola verso i lidi giusti, con l’aiuto adeguato, in modo di tirarne fuori, nel concreto, una forma di realizzazione personale che sa anche essere dono per gli altri. Arduo compito, quello che spetta ad una donna non normale, un po’ strana, ma unica, che vive continuamente in una straordinaria follia” (more…)

Contest TIM :‘You, The Mobile Journalist’ Premiata la giornalista perugina Rosita Giulian

6 Maggio 2012

Rosita Giulian

E’ rientrata tra la rosa dei premiati per il concorso innovativo dell’anno: ‘You, The Mobile Journalist’ promosso dalla TIM (in collaborazione con l’Associazione Giornalisti Scuola di Perugia) e presentato, in esclusiva, durante l’evento finale della VI° edizione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Il suo nome è Rosita Giulian ed è una giovane freelance perugina, la sua opera in concorso ha avuto l’approvazione della giuria aggiudicandosi, in questo modo, l’ambito Terzo posto per il nuovo giornalismo partecipativo con il video: ‘In viaggio con la pattuglia notturna MNTF-W in Kosovo’. Alla premiazione erano presenti i membri della prestigiosa giuria quali: Luigi Contu (direttore ANSA), Thomas Richter(Head Port Management Samsung), Marco Patuano (Amministratore Delegato Telecom Italia), Paolo Ruffini ( direttore LA7), Jacopo Tondelli (direttore Linkiesta.it), Claudia Vago (social media curator). I risultati dell’iniziativa non hanno deluso le aspettative: in sole sei settimane sono stati raccolti oltre 900 scatti fotografici e 60 video. Internet mobile, smartphone e tablet moltiplicano e rivoluzionano le possibilità di fare informazione, trasformando la realtà in un territorio d’indagine molto più vasto e accessibile.

Donne protagoniste del corso di ricamo a Santa Maria degli Angeli

27 aprile 2012

Si conclude venerdì 18 maggio il quarto corso di ricamo organizzato dal Comune di Assisi..ed in particolare dal’ assessore Moreno Massucci e da Lucia Smurra di Tullio! Il corso iniziato il12 gennaio si svolge con incontri settimanali nella sede della sala delle Associazionia Santa Maria degli Angeli. La tecnica insegnata quest’anno é il Punto Pieno! Le 35 allieve provenienti da Foligno, Narni , Montecarlo, Trevi , Spello e Assisi hanno realizzato una coppia di asciugamani con cifra. Lo scopo dei nostri corsi di formazione per ricamstrici é la rivalutazione di questa antica e nobile arte nonché quello della socializzazione fra persone di età ed estrazione varia e differente che hanno però in comune la passione per il ricamo e le cose belle oltre alla voglia e alla curiosità di imparare tecniche nuove e farle proprie. Come sempre il corso, tenuto gratuitamente dalla signora Lucia di Tullio, si conclude con la consegna degli attestati di partecipazione alle allieve da parte del Sindaco Ricci e del’assessore Massucci e con la certezza di ritrovarsi nel 2013!

Cena dell’8 marzo alla Pro Ponte. Stella della serata una atleta perugina di KARATE

6 marzo 2012

Agnese Belardi

Sarà Agnese Belardi l’ospite d’onore della tradizionale “Cena dell’ 8 marzo” organizzata ogni anno nella sede della Pro Ponte a Ponte San Giovanni. Ed è sempre una rappresentante del gentil sesso a ricevere un simbolico ma prezioso riconoscimento dalle mani di Fausto Cardinali e Antonello Palmerini, presidenti rispettivamente di Pro Ponte e Pro Ponte Etrusca. La “ponteggiana” Agnese Belardi è un nome noto in campo sportivo, è un’atleta di karate ed ha al suo attivo un lungo curriculum con un ricco medagliere e numerosi riconoscimenti. Le sue “perle” sono le 5 maglie tricolori consecutive di campionessa italiana di Kata CSEN, 5 ori consecutivi nella coppa Italia CSEN e poi medaglie d’oro, d’argento e di bronzo in gare regionali, nazionali e internazionali nella specialità singolo e a squadre. Nel 2006 è stata nominata atleta dell’anno Fijlkam. Una luminosa carriera sportiva che ha portato Agnese, nata a Perugia e residente a Ponte San Giovanni, in giro per l’Italia e per il mondo ricordando sempre la sua “peruginità” di cui è molto orgogliosa. All’attività sportiva alterna, dopo aver conseguito la laurea in scienze motorie e sportive discutendo la tesi “Bullismo e arti marziali”, anche quella di insegnante di attività motorie, istruttrice di karate e difesa personale, insegnante di pilates, ginnastica posturale, fitness e ginnastica per la terza età. Un personaggio importante, attivo e simpatico quindi che si aggiungerà nell’albo d’oro della Pro Ponte ad evidenziare la serata dell’ 8 Marzo: una festa della donna che avrà ovviamente risvolti culturali con attori e lettori, con proiezioni di una sintesi degli appuntamenti di “Velimna”, un argomento relativo agli etruschi che non poteva mancare nella sede di Via Tramontani. E poi le foto e i filmati più significativi della carriera sportiva di Agnese Belardi. Il momento conviviale sarà, come al solito, affidato allo chef Alessio e al suo ormai collaudato staff di cucina della Pro Ponte coadiuvato dall’esperto Oreste per quanto riguarda la “cantina”.

Saranno graditi ospiti personaggi della cultura, dell’arte, dell’economia, dello sport. Appuntamento per giovedì 8 marzo alle ore 20.30 in Via Tramontani, 5 – zona industriale dei Loggi – a Ponte San Giovanni.

La musica nell’anima, il canto come una carezza, è Muriel Mamusi

13 febbraio 2012

Muriel Mamusi

Conversazione con Muriel Mamusi

di Francesco La Rosa

Dolce, timida e intrigante quanto basta, ma insieme aggressiva e decisa a raggiungere i suoi obiettivi, fa del lavoro il suo must, il perfezionamento professionale quasi maniacale, insegue il successo ma senza farsene travolgere più di tanto, è Muriel Mamusi, proviamo a conoscerla meglio? E’ nata a Perugia 25 anni, cantante e animatrice fa parte di un duo “Sogno Fantastico” specializzato in musiche dal vivo, feste private, di piazza, e cerimonie. Genere musica pop internazionale e leggera anni 70 e 80.“Ho avuto esperienze anche in televisioni come All Music, Umbria Tv, e Tef channel, ma sempre trasmissioni di intrattenimento musicale. Ma mi sono divertita molto a partecipare a Veline in Tour e Miss Calendario del Perugia Calcio in serie A”. Ovviamente non poteva mancare la partecipazione a Miss Italia per la regione Toscana seguita da una esperienza come Miss Hair model, “prestando” i capelli ad una azienda di San Giustino, la Kemon,

Cominciamo con una domandina facile facile, ti sei lasciata coinvolgere dai tatuaggi?

In effetti ne ho uno, che rappresenta le cose più importanti per me, l’amore e la musica.

Allora parlami dell’amore …

Premetto che a causa della mia attività professionale non mi è facile avere una relazione fissa, giro spesso l’Italia, ma in questo periodo riesco a coltivarne una importante.

Cosa apprezzi di un uomo?

Sicuramente la lealtà, la sincerità, e che sia capace di ascoltare

E tu ti senti capace di ascoltare?

Ci provo con tutta me stessa, penso sia fondamentale saper ascoltare anche per capire meglio chi ti sta accanto.

Hai un modello di uomo come riferimento?

Per Raoul Bova sarei disposta a fare “pazzie” lo considero il massimo come uomo, anche se mi rendo conto alle volte di averlo troppo idealizzato, ma la vita con me non è stata matrigna, ho trovato davvero una persona speciale.

Ammettilo, ti muovi in un ambiente delicato….

Vero, le resistenze a difesa della mia persona forse mi hanno impedito di avere più successo ed essere inserita nei giri che contano in ambito musicale, purtroppo nel mondo dello spettacolo è quasi la norma, e spesso mi sono trovata davanti al dilemma…”mettermi in discussione o rinunciare”, e quindi diciamo che ho rinunciato.

Tu sei un po’ sarda e un po’ umbra, riesci a darti un profilo caratteriale ?

Mi sento umbra perché qui ci sono nata e cresciuta, sento Perugia come la mia città, ne ho acquisito i ritmi di vita e conoscenze legate alla mia gioventù, è qui che ho conseguito la mia maturazione artistica.

E di sardo cosa pensi di avere?

Sicuramente i caratteri, sono cocciuta, possessiva, gelosa, amici o nemici senza via di mezzo, la mia origine è di Nuoro, terra forte, dura e molto legata alle tradizioni, certo nei miei tratti somatici mi vedo e mi sento molto sarda.

Cosa ti aspetti dalla vita? Riesci a vederti “a 45 anni” ?

Ecco in questo si che mi vedo molto sarda, immagino nel mio futuro una famiglia e tanti figli, e magari trovare modo di viaggiare con loro e condividere la mia curiosità verso il mondo. Però non starei mai lontana dalla musica, perché per me è una ragione di vita.

Forse più il canto che la musica no?

Ho studiato canto moderno da Erretimusica e attualmente mi sto perfezionando presso la scuola “La Maggiore” di Perugia, mi sento affascinata dalla black music e dal gospel e sogno di partecipare ad un grande spettacolo.

Hai mai pensato di registrare un Cd?

Si, una volta mi è capitato, ho inciso un cd con etichetta Juke Box, genere Pop italiano con testi inediti.

E’ in vendita?

Non è è stato mai messo in vendita, però chi lo desidera può ascoltarlo dal sito http://www.sognofantastico.it , alla sezione Muriel cantante, ma abbiamo pensato di cambiare gli arrangiamenti utilizzando strumenti moderni e classici contemporaneamente e riproporlo dopo l’estate.

Ultima domanda… come ti vedi al mattino allo specchio?

Ammetto di piacermi, il viso, la bocca, i capelli lisci, mi regalano un profilo netto ed espressivo, certo la sera i capelli diventano più ribelli, ma forse dipende da questo il mio….fascino?

(sorride ammiccando ed esprime tutta la sua solarità e penso che sia il modo più bello per chiudere questa conversazione)

“Questione di peeling …”

16 novembre 2011

Costanza Bondi

di Costanza Bondi*

Munito dei miei ormai inseparabili lardominali, ho passato quasi tutta l’estate alle Balneari, parlando coi vicini d’ombrellone sempre del più e del meno, neanche fossi un matematico. Sebbene, è proprio prendendola con filosofia che, secondo il mio maldestro parere, non si risolvono i problemi: per questi, appunto, ci vuole la matematica. Nel frattempo mi intrattenevo pure alla sana lettura di uno dei classici più famosi del nostro Novecento: il Fu Mattia Bazar. Dato che non è bello ciò che è brutto, ma è bello ciò che piace, mi intrattenevo il più possibile con Vika, la quale purtroppo, però, non aveva seguito le istruzioni prima di montarsi la testa, anche se, non godendo ancora di un lavoro fisso era impegnata come stragista per un tirocinio in una un’agenzia di pubblicità. Ma, d’altronde, de gustibus non sputandi. E infatti io, su quella lì, non ci sputo affatto, essendo una splendida signorina di sana e robusta prostituzione. Anche se, detto interno 2 (bussare due volte come il postino del film: repetita juventus, anche se io tifo Milan), la bella Vika ha già degli accumuli di vene vorticose sulle gambe, ma l’amore… si sa… è ceco e lei viene dall’est. Una tosta, la Vika: aveva pure partecipato alla rivoluzione contro Ciauscolo, il suo dittatore, ed era contenta, oggi, di poter festeggiare finalmente Natale, Pasqua e Ascensore. Questa, sì, che è libertà!

Io, dal canto mio, sono invece diventato presbiteriano e non ci vedo più bene da vicino, anche se il mio problema maggiore è che sono allergico al gluteo. Brutta rogna la celiachia, eh… soprattutto se la scopri tardi come è successo a me, quando ormai mi aveva avariato completamente l’intestino grasso. Comunque, mai dolore fu peggiore di quando, gratis et amori dei… professori di mio figlio, mi inserii alla gita organizzata all’Ipogeo dei Volumi e mi ruppi l’urna del braccio cadendo al secondo scalino. Mi agitai così tanto quella volta, che neppure il PerAnaPer, quel farmaco strano che si scrive con le due “ics”, in fiale da cavallo mi dette giovamento nei giorni seguenti.

Distrutto e frustato, fu allora che mia madre mi disse: “Figliolo, mi sembri Psyco… l’hai visto?” “Ah, ma’… e come ho fatto a vederlo che son due settimane che non esco: non ho visto più nessuno…” Senza ombra di Gubbio, mi cambiarono medicinali e violento o nolente entrai in un circolo viziato: prima dovetti togliere il dente del pregiudizio, poi mi venne l’orbaiolo, così per un po’ non ci vidi più dall’occhio mancino perché, appunto, diventai orbo. Dopo ancora mi venne l’Irpef: ahiahaihai… che male alla mia bocca, ma tanto in quei giorni avevo ben poco da discorrere, essendo per il momento impegnato nell’assistenza a mia nonna che cedeva i colpi sotto il morbo di Pakistan. Davanti alla sua prepotenza diventavo assolutamente illibato, stessa identica sensazione di quando andai a visitare il Museo degli Infissi a Firenze.

Ma torniamo a noi. La Vika, dicevamo, è una di quelle tipe che ti si concede una tantum rosa, ma… così… solo perché vuol fare la preziosa, ed io… non sono certo uno sterco di santo! Perciò, mutatis mutande, decisi di farla distrarre un po’ e le proposi di andare o a Saragozza a vedere il Museo Goya di Gaia Ulenti o a fare un bel viaggetto al caldo negli Evirati Arabi. Invece lei  optò per un sano igromassaggio in una Srl e allora – ho pensato tra me e sé – sine qua non, andremo dove vuole lei. Detto in camera Caritas, lì per lì, non mi pareva il vero, già il solo pensare di stare noi due nudi, da soli, in una vasca! Ma, ancora una volta, avevo fatto i conti senza l’hostess. Neanche il mangime era soddisfacente alla Srl: tutti brodini per tenerci in forma, riciclati alla grande con tutti quei contornini di verdurine tagliate alla Giuliana… che poi, mi domando, ‘sta Giuliana che cazzo di lavoro fa che va a tagliare le verdure in tutti i ristoranti, boh!!!

Cogito ergo summit, da solo votai la decisione all’umanità e, come una supposta di tutto rispetto, seguii il retto cammino per andarmene da lì: “Terga omnes” dissi alla Vika per farle alzare le chiappe “vademecum, che ce ne andiamo in una bella friggitoria a mangiarci i wurstel con la salsa mansarda!” Ubi maior, minor cesso, la Vika al pensiero di potersi saziare di nuovo e con gusto mi si sciolse davanti come una di quelle bustine diodegradabili da supermercato: quelle che oggi van tanto di moda, ma appena scarichi la spesa dalla macchina ti si rompon subito, così devi portare su in casa tutto a mano!

Senza rimandare la partenza alle calendule greche, poiché Vika aveva una faccia così scura da sembrare un quadro di Giambattista Tiepido, optammo quindi per un altro viaggio. Ed ecco che ci ritroviamo qui alle Balneari ma… la storia è sempre quella: si vis amari, ama – come diceva il mio prof di latino – si vis dolci, mangia – come dico io! Dato che mi ci vorrà un sac de cul per uscire da ‘sto cul de sac, non ci resta che mangiare, cara la mia Vika  – magari adesso ordino subito una bella trota salmonellata – e festeggiare bevendo. Anche se… se ogni bevuta fosse “alla salute”, come si suol dire, a quest’ora sarei immortale! Sic transit gloria mundi e con la ZTL transitano solo i residenti.

*COSTANZA BONDI, umbra, 43 anni, dopo aver assunto se stessa come datore di lavoro è penna da decenni nota nell’ambiente pubblicitario; ospite di vari blog politici e letterari; correttrice di bozze di stampa; coautrice e curatrice di numerosi libri di poesie, romanzi d’amore e racconti di vita; ideatrice del marchio WOMEN@WORK; amante del cucinare-mangiare-bere in tutte le succulente possibilità che il dizionario culinario possa offrire: dalla A di arrosto… alla Z di zenzero!

il gruppo delle donne umbre al primo Forum Nazionale delle Amministratrici – Orvieto

24 ottobre 2011

con Cristina Croce, Liliana Grasso, Mara Gilioni, Donatella Massarelli, Anna Ascani, Sonia Berrettini, Roberta Isidori, Fernanda Cecchini, Stefania Fiorucci, Silvia Fringuello, MCristina Di Francesco, Alessandra Colonna

SIAMO ARTEFICI DEL NOSTRO DESTINO, INTERVISTA ESCLUSIVA A “TUTTO CUORE” A GABRY TITOLI

5 ottobre 2011

di Francesco La Rosa

“Credo che solo noi possiamo cambiare la nostra vita e renderla bella e felice. Siamo noi gli artefici del nostro destino”.

Comincia cosi la conversazione con Gabriella Titoli, perugina con la passione per lo spettacolo ed il sogno di lavorare nel mondo del cinema e della pubblicità.

Si presenta con gonna nera e top maculato, molto versato che ne esalta il profilo e la femminilità, rigorosamente marca FRUSCIO

Chi è Gabry Titoli come persona?

Innanzitutto una donna molto dinamica che si mette sempre in gioco in tutte le situazioni, sia nel lavoro che nella vita privata, tutto questo mi ha dato consapevolezza di me facendomi capire i miei errori  ma mi ha fatto crescere come donna e come artista. Sono molto diretta, nella vita non uso maschere anche quando in qualche occasione tutto questo mi ha provocato dispiacere e sofferenza, ma  sono cosi e penso che resterò sempre cosi.

Come ti è venuta la  passione per lo spettacolo?

Come tutte le cose è nata per caso, mi trovavo a Todi per una fiction e mai avrei pensato che mi avrebbero scelto per fare la comparsa in Rai. Premesso che volevo fare la ballerina, quindi lo spettacolo era nei miei sogni, mi piaceva essere al centro dell’attenzione e quindi mi sembrò naturale partecipare.

Hai studiato anche danza?

Si, però danza moderna e ginnastica artistica, e questo, devo ammettere, che mi è servito molto per rendere armonici e coordinare i miei movimenti, anche per aumentare la capacità di relazionarmi con il mio corpo.

Quindi sognavi un futuro di ballerina…

All’inizio sicuramente si, il mio modello sia come donna che come artista è Heater Parisi, però mi piace ricordare che mi misi in discussione partecipando ad un concorso di bellezza Miss Teen Ager. Avevo già una grande passione per lo spettacolo e per la televisione, quindi mi sembrò un segno del destino quella partecipazione, però mai avrei pensato che quel giorno stava cominciando la mia carriera.

Ma quando hai capito che era quella la tua strada?

Quando ho deciso di inviare alla produzione di Carabinieri le mie foto, e che con mia grande sorpresa e solo dopo pochi giorni mi sono vista catapultata in un ambiente che è poco dire che era il mio sogno, a fianco di Walter Nudo, Lorenzo Crespi, Roberto Farnesi, Manuela Arcuri, rimasi affascinata da quella situazione e mi fece capire che quello poteva essere davvero il mio lavoro.

Hai cominciato come comparsa, ma quando sei stata protagonista della prima parte recitata?

In una serie successiva ho recitato finalmente in un piccolo ruolo, l’ho fatto con molta naturalezza ma voglio ringraziare chi mi ha guidata e diretta, per quello che mi hanno insegnato e per la sensibilità nei miei confronti, non dobbiamo dimenticare che per me era davvero la prima volta.

Questa attività frenetica ti ha fatto pagare un prezzo nei rapporti con gli altri?

Per me stessa si, in effetti è molto faticoso, ma va tutto bene e mi da soddisfazione,  nei rapporti con gli altri non  mi ha condizionata

Gli uomini scappano da te?

Questo mai, sono stata sempre io a dare la fine ad un rapporto, anche se qualcuno forse non lo meritava.

Cosa ti aspetti dal tuo futuro?

Mi piacciono molto i film di azione, di mafia, di sparatorie con la polizia, anche nella veste di poliziotto, sinceramente per me sarebbe il massimo ricevere una chiamata per un casting di questo tipo.

Vivere  in Umbria ti ha favorito o penalizzato nella professione?

Questo lavoro è molto competitivo, e a volte anche un pizzico di invidia può scatenare gelosie ingiustificate, si, in Umbria sono un pò penalizzata perché i casting più importanti sono a Roma e Milano, e pur muovendomi con disinvoltura a volte è complicato, mi piacerebbe certo lavorare a Perugia e Roma, comunque ho cominciato qui ed a questa regione sono molto grata.

Racconta qualche episodio insolito che ti è capitato…

Beh mi piacerebbe far parte del Grande Fratello, ho fatto diversi provini senza riuscire ad entrare, complimenti tanti ma risultato zero. Ma la cosa che ricordo con grande piacere è stata la partecipazione alla trasmissione di Lamberto Sposini, ero ospite con mia figlia Muriel, e l’argomento era il rapporto fra mamma e figlia, in quella occasione ci siamo raccontate, assistiti dalla simpatia e dalla professionalità di Lamberto al quale auguro di cuore di ritornare presto attivo in Tv.

Per finire…?

Come avrai capito, sono una persona entusiasta per le cose che faccio, a volte mi sento dentro una ventenne, ancora mi diverte scoprire le piccole cose e trarne compiacimento, mi emozionano ancora le cose semplici.

Foligno, Rebecca Alessi eletta Miss Umbria 2011

20 agosto 2011

Rebecca Alessi

 

Foligno tiene alto il vessillo delle bellezze folignate con l’elezione a Miss Umbria 2011 di Rebecca Alessi. La serata, organizzata a  p. della Repubblica dal comune di Foligno, in collaborazione con la Confcommercio locale è stata presentata da Raffaello Zanieri con la collaborazione di Emanuela Aureli. Nata il 23 febbraio 1989, capelli castani, occhi verdi e 1,75 di altezza, la bella Rebecca Alessi grande appassionata di tennis, è fidanzata, ha studiato presso l’Università per gli Stranieri di Perugia e lavora al Tennis Training School di Villa Candida di Foligno..

Anneliese Hurter: Mi piacerebbe tanto invitare persone dalla Svizzera per far loro conoscere un’Italia diversa dall’immagine che si ha lì di questo Paese.

17 agosto 2011

Anneliese Hurter

Per “bere il sole, scaldarsi al chiaro di luna..” ho incontrato: Anneliese Hurter

di Angela Contessa – per Robe da Favola Foligno

Anneliese vive in Foligno da diversi anni, ed è di origine svizzera. Lavora presso un negozio, ma la sua passione è la danza meditativa in cerchio: è una raccolta di danze popolari di vari Paesi del mondo e nuove coreografie di danze in cerchio con musica contemporanea e classica.  L’ho intervistata incontrandoci a casa mia, condividendo un tè e parlando “tra donne”, entrambe appassionate di musica e danza. Le sue parole sono immediate e semplici, a volte tradotte da un pensiero in tedesco, la sua lingua nativa. Vorrei non toglierle  spazio con altri miei commenti..

 Chi/cosa ti ispira maggiormente?

 La natura e i suoi i suoni:  i suoi odori colori, forme, gli animali. Mi ispira tantissimo lo stare in cerchio, il fare delle cose stando in cerchio: credo sia per questo che ho fatto una formazione per condurre danze meditative in cerchio, lo sento profondamente. E’ come se la danza in cerchio facesse parte di me da sempre. Mi sento a casa, sento le mie radici e il mio essere radicato con la natura e con gli umani, sono in contatto con la mia essenza quando danzo in cerchio. 

Tieni un diario su cui annoti le tue ispirazioni?

Non propriamente un diario, ma a volte scrivo un’ispirazione o un’intuizione forte, come quella che circa due anni fa mi ha fatto “vedere” di voler realizzare un progetto culturale in collaborazione con altri…  (cosa che poi si è effettivamente realizzata)

Immagino che avrai tanti progetti futuri…

Mi piacerebbe tanto invitare persone dalla svizzera per far loro conoscere un’Italia diversa dall’immagine che si ha lì di questo Paese. Mi piacciono gli incontri ai quali partecipano persone di vari paesi: la danza, la musica sono comunicazione non-verbale,  non importa che lingua si parla. Con Maria Luisa e Giacomina abbiamo appena creato l’associazione “Mandorli in fiore” a Cammoro, Sellano  (PG), per offrire corsi di danza in cerchio nella natura, meditazione, possibilità di creare con elementi naturali e di conoscere le tradizioni del posto. La nostra associazione nasce come luogo di incontro per aiutarci ad alleggerire lo stress della vita quotidiana attraverso le sensazioni e le emozioni che gli elementi della natura ci offrono. Amiamo la natura, con lei ci piace creare, sperimentare, sentire, ricercare, scoprire… Mi piacerebbe anche avere tempo di danzare di più in Svizzera, dove già conduco circa tre incontri all’anno. Vorrei approfondire attraverso la danza e la natura il vivere “oggi”, qui e ora, con tutti i sensi, per una vita più consapevole e creativa insieme agli altri.

Raccogli/collezioni qualcosa?

Prima degli incontri di danza raccolgo cose della natura (pietre, piante, pigne) per poter creare il centro intorno il quale danziamo. Ne raccolgo anche prima delle feste, come pasqua e natale, per decorare la casa.

Puoi dirmi quali sono le tre costanti che caratterizzano spesso la tua giornata?

Ho la passione per la lettura, quindi leggo moltissimo, ma è bellissimo riuscire a  fare meditazione la mattina, andare in bici, andare fuori a guardare e curare le piante che crescono nel giardino intorno casa.

Quali suggestioni ti dona l’estate? 

L’estate stimola la voglia di libertà, di vita, ti regala calore e colori forti, si può uscire a piedi nudi,  per godere della natura che si offre generosa con tutti i sensi.

Qual è il tuo cibo preferito in questa stagione? 

Mi sento molto italiana in questo, adoro la panzanella ed il cocomero, ma cerco anche di non farmi mancare deliziosi lamponi e panna montata, tante verdure con l’insostituibile olio d’oliva umbro di cui sono una grande estimatrice!

 E il capo d’abbigliamento cui non puoi stare senza?

Amo vestire in libertà, senza seguire le mode, quindi vestiti pratici e scarpe comode, con cui mi piace eventualmente anche correre o potermi arrampicare sui monti o lunghe passeggiate in campagna.

Fra le tue letture preferite ci sono anche le favole? Se si quale è la tua favola preferita?

Da bambina mi piaceva moltissimo la Piccola Strega, che racconta le vicende e avventure di una giovane strega (ha appena 130 anni mentre le sue colleghe ne hanno più di 300!) che deve sostenere delle prove per poter far parte della “comunità” delle streghe, rischia di esserne espulsa perché non vuole fare magie “cattive”, ma solo per aiutare gli altri: alla fine sarà lei a “vincere” le streghe stesse, ma mi piace molto anche Mago Merlino, della saga di Re Artù. Mi piace tantissimo guardare le immagini o leggere le favole, perchè sento che entrano dentro di me profondamente

Se potessi scrivere un lieto fine per la tua attività attuale, quale potrebbe essere?

Come ho detto prima, poter svolgere la conduzione di danze sia in Italia che in Svizzera, lavorando più a lungo lì.

Alla fine di una danza cosa ti rimane nella mente e nel cuore?

Sicuramente il silenzio, infatti finendo una danza in cerchio ci teniamo ancora per un momento per mano, chiudendo gli occhi e stando in silenzio. Questo silenzio mi fa sentire collegata con il tutto. E’ una sensazione bellissima che mi riempie di vita, di gioia, di serenità e di forza: mi  rigenera, mi aiuta a concentrarmi su di me e a sentirmi me stessa, a vivere qui e ora, a percepire la vita con tutti i sensi. Stare nella natura mi aiuta a percepire il silenzio, ma mi sto ‘allenando’ a viverlo anche in tanti altri momenti, e questo da più serenità alla mia vita, anche se non è semplice.

In che modo la tua creatività ti ha migliorato/migliora la tua vita?

Mi sento più viva e sento di vivere veramente la mia vita. Scoprire la mia creatività è come un risveglio, è un’avventura, che migliora lo stare insieme agli  altri. Percepisco gli altri, me stessa e il mondo sempre più vivo, più gioioso, più interessante. Mi crea anche la voglia di scoprire me stessa e mi da gioia quando altri scoprono sempre più se stessi e sono in contatto con la propria forza.

Anneliese si è incuriosita per l’iniziativa di “bere il sole, scaldarsi al chiaro di luna”: ci troviamo in sintonia quando parliamo di occasioni e spazi da poter condividere con chi vuole attingere a forze di creatività e autenticità, come alle forze della natura, per migliorare i rapporti con se stessi e con gli altri. Il prossimo appuntamento del ciclo di 7 incontri sarà SABATO 20 Agosto, dalle 17 alle 23.30, in Foligno, via A.Volta 23. Il titolo dell’incontro è: Da cosa nasce casa, ovvero: strategie (musicali) per migliorarsi la vita. Per altre informazioni e prenotazioni potete contattarmi: Al cellulare: 389.127.31.56 – o mail: angelacontessa2@gmail.com

Bere il sole, scaldarsi al chiaro di luna presenta: Francesca Greco

7 luglio 2011

Francesca Greco

Chi è Francesca Greco? Quando ha risposto a questa mia domanda, è scoppiata in un sorriso di sollievo: “Questa è facile : Eccomi!! ” Eccola, con i suoi splendenti occhi vivi e il suo corpo esile e forte insieme, da ballerina. Francesca Greco è pittrice e illustratrice e non solo. Per lei, “quando un’idea germoglia nella testa c’è sempre una possibilità diversa di esprimerla”: le penne, i colori, ma anche il legno, le stoffe, le bambole. Ci siamo incontrate per un’intervista: volevo approfondire la nostra amicizia e chiederle, per conto di chi parteciperà agli appuntamenti di Bere il sole, scaldarsi al chiaro di luna: cosa ti regala il silenzio, quanto benessere ti dà la tua creatività? Francesca è come l’aria: mobile, cangiante, mai ferma. Ha una mente aperta ad incursioni continue, e l’immaginazione nutrita da suggestioni e ispirazioni che arrivano dal mondo dell’arte, della musica, dalla natura come da qualsiasi espressione artistica, dalla contemporaneità come dal passato. Tutto può “risvegliare nuove idee” o attivare “nuove sinapsi”: come non crederle, quando le sue tre costanti della giornata, oltre al lavoro, sono connettersi al mondo del lavoro e degli amici tramite Internet, giocare e coccolare il cane Pongo, ballare e ballicchiare. La sera, soprattutto, Francesca sfoglia i suoi amati libri di illustratori, o scrive e disegna sul suo diario schizzi e appunti, con una nuova fantastica penna/pennello. In questa vita in movimento  il silenzio può essere non sempre positivo: una sorta di risonanza per pensieri più scuri o insistenti. Oppure un rifugio sicuro per concentrarsi e creare,  o ancora il regalo per nuove scoperte,  come quel fruscio d’ali di uno stormo di uccelli che somigliava al gorgoglio di una cascata d’acqua, che l’ha incuriosita l’altro giorno. Insomma, l’impressione è proprio questa: che ad una bellissima donna come lei il silenzio e la creatività regalino un ulteriore “espansione” della quotianità, qualcosa che riempie il tempo e lo rende più interessante e divertente, aperto ogni volta su finestre nuove. Un’espansione anche di rapporti umani: Francesca si meraviglia di come e quanto le persone si fermino nel suo studio/negozio o a casa affascinate dal suo pennello, che, dicono, regala positività. Ora Francesca sta per pubblicare il suo ultimo progetto editoriale, una rivisitazione della fiaba di Pierrault, Barbablù. Una storia che l’ha particolarmente coinvolta e toccata, permettendole di “tirar fuori” anche lati nascosti del suo vissuto. Una fiaba che lei ama, come ama “Alice nel Paese delle meraviglie”. Non mi stupisce, questo amore. Alice e Francesca sono ugualmente curiose di scoprire mondi sempre nuovi. “Se potessi scrivere un lieto fine, per questi mondi che vorresti?” le chiedo. ” Forse  cambiare la disposizione d’animo: non tutto deve essere un profitto personale, un becero guadagno neanche condivisibile” Lasciamo che ci siano spazi e silenzi anche per inventarsi dell’altro.

Bere il sole, scaldarsi al chiaro di luna vuole offrire proprio questo: con l’aiuto dei suoni della natura e della musica, regalarsi di scendere attraverso un breve tunnel, come quello attraversato da Alice fino al centro di se stessi. E da lì risalire, per attingere ad acque nuove, e ripulirsi lo sguardo sul mondo. L’invito ai sette incontri a cadenza quindicinale – dal 9 Luglio al 1 Ottobre- è aperto a tutti gli adulti che hanno voglia e desiderio di questo. Intanto grazie, Francesca. Per la freschezza, il senso di libertà e il gioco di colori che il tuo sguardo regala, mi ha regalato. Il testo integrale dell’incontro con Francesca sarà parte integrante di un progetto editoriale, al quale tutti coloro che prenderanno parte ai percorsi di “Bere il sole” potranno collaborare : con il loro diario, o schizzi e disegni, o foto, o creazione di testi elaborati durante i tempi condivisi del ciclo di appuntamenti.

Ci vediamo per il primo, di questi appuntamenti: Sabato 9 Luglio, presso Paradiso 41, a San Vetturino di Assisi, dalle 17 alle 23

Vi aspetto!
Angela Contessa – didattica e terapia musicale, cell.3891273156

Roberta Calce: “Mi rende felice rendere felice”

4 luglio 2011

Emanuela Marotta

Intervista di Emanuela  Marotta –  Fonte: Culturalnews.it

E’ bastata una stretta di mano ad una manifestazione sportiva per disagiati a Bastia Umbra in provincia di Perugia, dove Roberta presentava, per far nascere, dopo una reciproca e breve presentazione, un incontro divenuto poi intervista.  Momento piacevole e divertente come Roberta Calce, voce radiofonica, orami non più, ma tanto amata, di Radio Subasio.

Chi è Roberta Calce? Mi puoi parlare un po’ di te?

Parlare di me? Non è facile per una ipercritica quale sono, posso dirti che provengo da una famiglia che mi ha insegnato i valori della vita ed io ho cercato di fare lo stesso con i miei splendidi 3 figli. Sono diventata nonna 2 anni fa ed ora da pochissimo è arrivata la prima femmina in una casa di soli uomini: non poteva che chiamarsi Eva.

Roberta Calce

A cosa ti dedichi ora? Hai una passione?

A parte fare la mamma e la nonna, ora sono impegnata nella poesia, ho aperto quasi due anni fa un sito “Poesie in Calce” dove attualmente ha ricevuto più di 27.000 visite, dicono sia un bel risultato, alla faccia di chi dice che la poesia sia morta. Ho scritto tre raccolte di poesie, l’ultima in dialetto romanesco, la recensione è stata fatta da Ricky Memphis e altri due autorevoli firme. Inoltre una compagnia acquistò la prima raccolta e ne fece un recital, ho visto la mia anima sul palco, è stata una grande emozione. Si, ho la passione per la poesia ed è nata nello stesso periodo della radio, è stato tutt’uno. Sono diventata anche ambasciatrice dei diritti umani e dell’istituto Serafico di Assisi, questo perché  stare a contatto con i bambini,  in modo particolare con quelli più disagiati, mi da tanta felicità. Riuscire a vedere il loro sorriso sincero è qualcosa che non ha prezzo. Tutti i ricavati delle raccolte che faccio sono devoluti in beneficenza.

Hai parlato di radio, com’ è iniziato il tuo lavoro da speaker radiofonica e perché è finito?

Da che sono nata credo di aver subito parlato, avevo questo “dono”, quello della comunicazione. Ho iniziato a fare radio nel 1976 e da lì è nato il grande amore, un amore eterno, un amore che ancora fa venire i brividi quando ne parlo. E’ stata un’esperienza che ho portato avanti con la passione sempre in primo piano, mai per opportunismo. Ho presentato serate di ogni genere, dalla cultura allo spettacolo, ho lavorato a fianco di Paolo Mosca, di Paolo Fox, di Severino Gazzelloni e moltissimi altri. Mi chiedi come è finito il mio rapporto con la radio? Ancora me lo sto chiedendo, non c’è stata una spiegazione, la decisione è stata unilaterale, cioè hanno deciso loro e senza preavviso.

Si può amare il proprio lavoro e soffrire per la sua perdita, soprattutto quando è fatto con tanta devozione, studio, passione e bene come lo facevi tu. Tanti giovani oggi soffrono per le molteplici difficoltà che ci sono per realizzare i propri sogni, cosa gli suggerisci?

Si, si può amare il proprio lavoro ma anche soffrirne per la perdita. Per tutti coloro che vogliono intraprendere questo lavoro non devono fare altro che avere, per prima cosa, la passione poi metterci la buona volontà, iniziando da piccole emittenti per fare esperienza, poi credo che bisogna averla innata la capacità di fare radio, non c’è bisogno di scuole, bisogna essere se stessi, perché chi ti ascolta percepisce attraverso le parole chi sei, e se hai un’anima o no. Devi essere trasparente e donare solo e sempre serenità.

Cosa ti ha reso felice in passato e cosa invece ti rende felice ora?

In passato mi ha reso felice ogni cosa che ho fatto, mi piace ricordare le cose belle, i dispiaceri e le delusioni le abbiamo avute tutti. Ovviamente i figli in primis e l’arrivo di Daniel e Eva, i miei nipoti. Mi rende felice, rendere felice.

Piaci a molti e ti definiscono una persona solare, vivace, divertente e intraprendente. Non avrai mica appeso il tuo lavoro al chiodo?

Appendere il mio lavoro al chiodo? Mai e poi mai è la mia vita, sarebbe come chiedermi di smettere di respirare. Non credo che crescerò mai, nonostante i miei 51 anni mi sento di averne 23 e ho esagerato. Crescere fa bene solo per continuare a vivere, ma se si riuscisse a vivere con una personalità infantile sarebbe il massimo…i bambini insegnano molto!

Concludendo, vuoi aggiungere qualche riflessione sul mondo di oggi?

Il mondo di oggi ha bisogno di supporti, di esempi che siano di uguaglianza e di giustizia. Il mondo di oggi è come quello di ieri e l’altro ieri, nulla cambia se non lo vogliamo, se oggi stiamo in queste condizioni è perché ormai l’egoismo invade ogni essere umano, ognuno pensa al suo orticello e per quei pochi che cercano di creare qualcosa di diverso sarà sicuramente sempre più difficile, ma io credo molto nei giovani, non denigriamoli troppo e non diciamo che “ai miei tempi non le facevamo queste cose!”,  si che le facevamo, solo che eravamo in meno. Inoltre aggiungo che non accendere la televisione per almeno 1 settimana può far molto bene, io ormai sono 5 anni che non ce l’ho. La tv distrae dal mondo e dalla realtà, ci fa vedere quello che vogliono e intanto ci perdiamo le cose belle della vita. Iniziamo ad insegnare ai figli cosa vuol dire assaporare le piccole cose della vita e che non è facile arrivare al successo come ci vogliono far credere, l’istruzione è fondamentale e bisogna usare le proprie capacità donandole al prossimo, può recare piacere agli altri e a se stessi.

SILVIA BARTOLINI, L’ORGOGLIO DI ESSERE MADRE E DONNA IN CARRIERA SENZA RINUNCIARE ALLA FEMMINILITA’

23 febbraio 2011

Intervista di Francesco La Rosa

Chi è Silvia Bartolini?

Sono una giovane donna che da sempre ha delle aspirazioni, partendo dalla curiosità di

Silvia Bartolini

conoscere più aspetti possibili della vita, e delle cose mi circondano.

In effetti di cos ti occupi?

Sono una beauty advisor….

Cioè?

Sono consulente cosmetica e truccatrice.

E dove le proponi queste consulenze?

Lavoro nei negozi  di profumeria e consiglio i clienti sui prodotti da usare e spesso li trucco anche.

Quindi ti rivolgi a uomini e donne?

Si spesso capita perché esistono prodotti di make up anche per gli uomini.

Possiamo dire che è più una consulenza di immagine?

In effetti le persone si affidano volentieri a me perché riesco a trasmettere informazioni per il benessere psicologico oltre che per l’estetica.

Ci sono particolari prodotti che abitualmente proponi?

Ovviamente io conosco quasi tutti i prodotti esistenti in commercio, però faccio riferimento a delle aziende specifiche che sono nel portafoglio dell’agenzia per cui lavoro, e grazie a queste aziende ho avuto la possibilità di maturare esperienze nel settore specifico dell’alta cosmetica per quanto riguarda il trattamento estetico ed il benessere personale.

Silvia Bartolini

In futuro pensi di continuare su questo percorso o ti aspetti altre esperienze?

Mi aspetto molto sinceramente, anche perché non sono mai soddisfatta, tanto è vero che presto sarò coinvolta in un importante progetto a livello nazionale attraverso Helena Rubinstein.

Che progetto è? Puoi dire qualcosa di più?

Helena Rubinstein è una linea di lusso di L’Oreal che intende riproporre e riaffermare sul mercato il brand e riprendersi il posto che le compete per tradizione e qualità di prodotti.

Quale sarà il tuo compito?

Sono stata selezionata insieme ad altre 10 persone per rinforzare l’organico già esistente per competere in maniera adeguata con una concorrenza agguerrita.

Beh immagino che ti sarà richiesto un grande impegno, ma come farai a conciliare il lavoro con la famiglia?

Ho due figlie, Arianna e Margherita, e sono consapevole di dover richiedere a loro un grande sacrificio, anche perché sono ancora piccole ed hanno bisogno di avere accanto la madre il più possibile, per fortuna ho un partner che approva quello che faccio e spesso quando è possibile ed io sono fuori sede, le accompagna da me per rendere il distacco meno duro.però ammetto di avere a volte dei sensi di colpa nei loro confronti, mi conforta però la consapevolezza che una donna non può rinunciare ai suoi sogni perché smettere di sognare è un po’  come morire.

Pensi che l’aspetto economico giustifichi tutto questo?

No, infatti non è solo un problema economico, ma questo lavoro mi permette di crescere come persona, come  donna psicologicamente libera e desidero che le mie figlie crescano con questa apertura mentale perché il mondo che troveranno sarà pieno di incertezze e ferocemente competitivo.

A che punto ti senti della tua vita?

Posso dire di essere una donna con molti progetti non realizzati e molte aspettative per il futuro, una donna che in passato ha fatto molti errori, dai quali però ho imparato molte cose, ma posso affermare di avere rimorsi ma non rimpianti, anche perché non ho paura di vivere e farò di tutto perché il futuro sia mio e piace pensare che sia cosi anche per tutte le donne.

Vuoi dire che quello che stai facendo possono realizzarlo a loro modo tutte le donne?

Io credo molto nella donna nella società moderna, sono convinta che le donne abbiano le carte in regola per affermarsi e rimanere comunque fedeli al proprio ruolo e viverlo con orgoglio, senza aver la necessità di essere “aiutate” per far carriera.

Provincia – Violenza alle Donne – III Commissione incontra “Telefono Donna”

7 dicembre 2010

Durante una riunione delle III  commissione consiliare della Provincia di Perugia, presieduta da Luca Baldelli, si è discusso di violenza sulle donne grazie all’odg presentato da: Laura Zampa (Pd), Daniela Frullani (Pd), Paola De Bonis (Pdl). Il documento, già approvato  all’unanimità in Consiglio Provinciale, conteneva la richiesta di un’audizione del Servizio Telefono Donna per capire bene il fenomeno ed avere dati concreti sul suo andamento. Laura Zampa (Pd),

Laura Zampa PD

relatrice pari opportunità in III commissione, ha affermato “con questo documento abbiamo voluto portare all’attenzione di tutto il Consiglio un argomento come quello della violenza sulle donne che troppo spesso è alla ribalta delle cronache. Questo è un problema che nasce da pregiudizi, mancanza di civiltà e difficoltà di relazione legata all’uso ormai quotidiano di mezzi come sms, web e televisione che non permettono relazioni dirette.

Daniela Frullani PD

“Quello della violenza sulle donne – ha affermato Daniela Albanesi Presidente del centro pari opportunità – è un fatto di cui va parlato in tutta la sua crudezza. Se esiste violenza sulle donne vuol dire che esistono uomini violenti. Quando parliamo di questo fenomeno all’80% parliamo di violenza domestica. La violenza non proviene solo da uomini drogati o ubriachi è un atto che interessa trasversalmente età e livello culturale delle persone. Il numero di donne che si rivolgono a Telefono Donna è in netto aumento. Chi chiama, evidenzia una perdita del “senso di sé” e in genere sono già anni (circa 7) che subisce violenze ripetute. Il centro pari opportunità, presente a Terni e Perugia, lavora insieme alle ASL e altri servizi specializzati. Ad aprire il dibattito è stata Paola De Bonis (Pdl)

Paola de Bonis PDL

che ha raccontato un episodio a lei accaduto di tentata violenza, da parte di due ragazzi, in un vicolo di Foligno in pieno giorno.. Luigi Andreani (Pdl) ha voluto sottolinenare che serve una legge che tuteli il ruolo della donna nella famiglia, mentre Valerio Bazzoffia (Fli) ha affermato “si pensa sempre che questi siamo problemi distanti da noi, invece non è così”. Ornella Bellini Assessore alla Peri Opportunità della Provincia di Perugia ha detto: “Occorre avere fiducia nelle istituzioni. Voglio fare un appello ha tutte le donne in condizioni di difficoltà: lasciatevi aiutare da Telefono Donna troverete persone capaci di indirizzarvi verso un percorso di uscita da questa condizione di sottomissione”. A chiudere il dibattito è stato il Presidente della terza commissione Luca Baldelli (prc) che ha proposto un consiglio provinciale aperto sul tema della violenza sulle donne.

 

Imprenditoria Giovanile e Arte – I Pensieri in Vetro di Elena Bellavita

23 novembre 2010

di Viviana Picchiarelli

Determinazione, coraggio, innovazione nella tradizione, questi i punti di forza della giovane

Viviana Picchiarelli

creatrice umbra Elena Bellavita che, in controtendenza rispetto all’attuale crisi economica, ha fatto della sua passione un lavoro. Sua l’idea di riprendere l’antico mestiere dell’incisione su vetro attualizzandone tecniche, materiali e impieghi per creare oggetti di design eleganti, raffinati e personalizzabili.
Complice il background artistico, culturale e territoriale di Piegaro, famoso fin dall’antichità per la lavorazione del vetro e oggi sede del Museo dedicato, gli studi in restauro nonché l’amicizia con una pittrice veneta vissuta nel borgo piegarese, Elena Bellavita realizza veri e propri “Pensieri in Vetro”.
Le materie prime di altissima qualità, vetro e cristalli della cittadina toscana Colle Val D’Elsa, vengono decorate interamente a mano con incisioni sottilissime a punta di diamante mediante l’ausilio di una piccola fresa dando vita a frasi e massime benauguranti su Vino, Amore e Vita.
L’ispirazione dei “primi pensieri” di Elena la si deve a Dante e alle sue terzine del V Canto dell’Inferno, poi filosofi, scrittori, pensatori del passato hanno arricchito il repertorio letterario da cui attingere per incidere indelebilmente su coppe, calici e flûte da regalare e regalarsi.
Si tratta di pezzi unici e personalizzati, dal design originale il cui minimalismo si legge nella trasparenza del bicchiere e nella leggerezza dell’incisione. Ma sono anche oggetti in cui forte è la mano dell’artista che tocca e lavora la materia come nella migliore tradizione artigianale.
I Pensieri in Vetro di Elena, infatti, così come la coraggiosa idea imprenditoriale che li sostiene, coniugano la forte appartenenza al tessuto sociale del borgo e agli antichi mestieri con la sobrietà e la ricerca dell’essenziale verso cui tende sempre più la nostra epoca.
Il legame con le traduzioni artigianali e con il territorio, poi, ha trovato ulteriore espressione nell’idea regalo concepita per il Natale. Un cofanetto con uno dei Pensieri in Vetro di Elena insieme a pregiati cioccolatini al Barolo chinato, all’aceto balsamico, alla lavanda e tanti altri originali gusti senza ovviamente tralasciare i grandi classici, prodotti dalla cioccolateria artigianale”CioccoRaffinati” di Città della Pieve. Un fare sistema, questo, che forse oggi può dare anche nuova linfa ai piccoli grandi attori dell’economia locale.
Questa è la vetrina di Elena. http://www.elenabellavita.it/

LUCIA CRUCCOLINI ALLA GUIDA DELL’AIS DI PERUGIA

23 novembre 2010

Si è svolta venerdì 19 novembre  nella sede dell’Associazione Italiana Sommelier dell’Umbria (www.aisumbria.it) in via Antimo Liberati, 49 a Perugia la presentazione ai soci AIS, da parte del Presidente Regionale somm. prof. Sandro Camilli,  della nuova responsabile della Delegazione di Perugia somm. prof. Lucia Cruccolini. Nata a Perugia è Sommelier da circa 10 anni e dal 2004 ha insegnato presso alcuni Istituti Alberghieri umbri per l’AIS Umbria. Sommelier Professionista dal 2004 e degustatore ufficiale dal 2006 si è sempre occupata di enogastronomia promuovendo eventi, degustazioni e turismo di qualità. Lucia Cruccolini, visibilmente emozionata, nel suo breve discorso di saluto, ha dichiarato di assumere con grande gioia e grande senso di responsabilità il suo nuovo ruolo all’interno dell’AIS Umbria, guardando al futuro dell’Associazione per contribuire ad elevare ulteriormente l’immagine e il prestigio dei Sommelier umbri.

IL LUNGO VIAGGIO DI TAMAT

18 novembre 2010

INTERVISTA A PATRIZIA SPADA Presidente e co-fondatrice della ONG Tamat

di Francesco La Rosa

Patrizia Spada

Che cosa significa Tamat?

Tamat è un albero del Sahel, un’acacia seyal nella lingua Tamahaq (lingua dei Tuareg). La nostra esperienza nella cooperazione allo sviluppo nasce in questa regione ed in campo agricolo. L’albero Tamat rappresenta le nostre radici e continua a rappresentarci nella nostra storia.

Cosa vi ha spinto in questa avventura?

La storia di Tamat nasce nel lontano 1978 da una profonda amicizia nelle aule della Facoltà di Agraria, dall’impegno nel sociale, dalla passione per l’Africa, dalla voglia di cambiare il mondo e dalla convinzione che ciò fosse possibile.

Ma in concreto di cosa vi occupate?

Realizziamo progetti di cooperazione allo sviluppo. Dal 1995 abbiamo creato una rete di contatti con piccole e grandi realtà associative, con autorità locali e con singoli privati in alcune aree del mondo che per cause strutturali o contingenti si trovano in una situazione di povertà estrema. Con i nostri partner abbiamo dato vita ad una serie di interventi che non solo hanno contribuito a migliorare il tenore di vita della popolazione, ma hanno anche avviato dei meccanismi autonomi di “auto sviluppo”. In questo ultimo aspetto risiede la sostenibilità dei nostri progetti, di cui andiamo fieri.

Oltre alla qualità della vita ed all’economia, intevenite anche in altri settori?

Oltre ai progetti di cooperazione, Tamat è attiva anche nell’Educazione allo Sviluppo (o Educazione alla Cittadinanza Globale) nelle scuole primarie e secondarie, e nella formazione per adulti con progetti finanziati da fondi UE.

Quali sono i Paesi in cui operate e con quali progetti?

Attualmente siamo presenti con i nostri progetti in Burkina Faso, Mali, Bosnia-Erzegovina e Paraguay. Individuiamo insieme ai nostri partner i bisogni e le possibilità di sviluppo, insieme a loro, realizziamo interventi di sviluppo agricolo/rurale non solo attraverso interventi strettamente tecnici (approvvigionamento idrico, miglioramento della crescita delle colture, ecc.), ma anche grazie al microcredito, alla formazione e alla promozione dei diritti fondamentali.

Continuate ancora a pensare che cambiare il mondo sia possibile?

Sinceramente l’ottimismo e l’entusiasmo originario sono messi costantemente alla prova: la distanza dagli obiettivi del millennio ci si pone regolarmente dinanzi con schiacciante evidenza, non solo sotto forma di dati e statistiche, ma di situazioni reali, di vite di persone, di ragazzi e di donne soprattutto, con cui abbiamo a che fare. D’altro canto proprio le nostre missioni in loco e il contatto con la realtà aiutano a tener sempre ben presenti i nostri obiettivi di sempre e ad alimentare la nostra motivazione. Inoltre, sempre più Tamat è rappresentata da giovani in gamba, con un forte senso di responsabilità e, soprattutto, con una riserva inesauribile di entusiasmo, fattore trainante di qualsiasi progetto, idea, sogno. Infine, per dirla con una frase di Henrí Desroche, a cui sono molto legata “Nessuna strada ha mai condotto nessuna carovana fino a raggiungere il suo miraggio ma solo i miraggi hanno messo in moto le carovane”.

 

L’AGENZIA THOT DI PERUGIA SI PREPARA AL PROSSIMO “MATCHING”

18 novembre 2010

Eleonora Fabbroni

L’impresa di Eleonora Fabbroni sarà al prestigioso evento “b-to-b” di Milano dal 22 al 24 Novembre. Thot con CDO Umbria in un incontro per “fare rete” con le altre imprese umbre presenti alla fiera di affari milanese. L’agenzia di comunicazione Thot Perugia, dopo aver acquisito la certificazione di qualità ISO 9001:2008 nei processi di organizzazione eventi, progettazione del design e progettazione dell’idea creativa (unica realtà della comunicazione in Umbria a contare queste tre eccellenze) presenzierà al prossimo evento “business-to-business” Matching, organizzato a Milano dal 22 al 24 Novembre dalla Compagnia delle Opere. Si tratta di un evento studiato per sviluppare le relazioni di business tra le imprese, dove tutta l’attività è incentrata su una serie di appuntamenti interlocutori tra le imprese partecipanti. Un’opportunità imperdibile per il Thot Creative Staff (che conta già oltre sessanta appuntamenti in agenda), capitanato dalla vulcanica imprenditrice Eleonora Fabbroni, la quale è tra l’altro Vicepresidente di Apid Perugia – Imprenditorialità Donna di Confapi.

A proposito dell’evento “b-to-b” Matching e della Compagnia delle Opere, l’agenzia Thot sarà inoltre partner della rappresentanza umbra di CDO in un evento nell’evento che si svolgerà a Milano la sera del 22, trascorso il primo giorno di “Matching”. Si tratta di una “strategic dinner” alla quale prenderanno parte tutte le imprese umbre presenti alla fiera, una cena di lavoro per conoscersi e pianificare strategie di networking per future azioni di business sul territorio locale e non solo.

A questo proposito, ecco le parole di Cristiano Castrichini, Presidente CDO Umbria: “E’ la prima volta, in diversi anni che le aziende umbre consociate a CDO si recano al Matching, che la nostra presenza viene organizzata in questa maniera: l’obiettivo è proprio quello di mettere in comunicazione tra di loro le imprese umbre e ipotizzare tutte le possibili forme di collaborazione, anche per studiare progetti per l’estero. Prossimamente promuoveremo altre iniziative sul territorio per far incontrare le aziende locali associate alla Compagnia delle Opere”.

 

“Francesca, ottimo testimonial dell’immagine del territorio umbro”

23 ottobre 2010

Miss Italia, Francesca Testasecca di Foligno

E’ fissato per lunedì 25 ottobre 2010, alle ore 16.30, l’incontro promosso dalla Provincia di Perugia con Francesca Testasecca, la giovane folignate che ha conquistato il titolo di Miss Italia 2010. Nel corso dell’incontro, che si svolgerà nella sala consiliare del Palazzo della Provincia in Piazza Italia, avrà luogo la cerimonia di conferimento del premio da parte dell’Ente. Si tratta di un riconoscimento ufficiale a Miss Italia per la sua vittoria che ‘ha sancito un elemento di ulteriore valorizzazione del nostro territorio e della nostra regione’. E’ questo il pensiero del Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi il quale, insieme con il Presidente del Consiglio Provinciale Luciano Bacchetta, sarà ad accogliere lunedì prossimo Francesca. “La corona di Miss Italia torna in Umbria dopo 48 anni – ha commentato il Presidente – e Francesca Testasecca sarà per noi un ottimo testimonial nel resto d’Italia e non solo”. Dagli Amministratori dell’Ente giungerà con l’occasione, quindi, non solo il riconoscimento ufficiale, ma anche un particolare attestato per il suo futuro ruolo di testimonial.

 

Il borgo di Casalalta come luogo dello Spirito

27 ottobre 2009

marinella temperoni

di Francesco La Rosa

Incontro con  Marinella Temperoni in una casa che ricorda le tradizioni popolari contadine

Solo la passione di una donna speciale poteva ipotizzare di trasformare una piccola casa nel Borgo di Casalalta in un museo della tradizione popolare e contadina. Raccogliendo e classificando con grande amore e precisione oggetti appartenuti a Mario e Giuseppe Temperoni, e che venivano utilizzati per lavorare la campagna. Arredi che sono appartenuti alla sua famiglia e che ci vengono restituiti nella loro orginale bellezza e che contribuiscono ad arricchire di fascino questa singolare abitazione.

Non grande ma sufficiente ad ospitare cinque  persone comodamente, anche grazie al conforto del piccolo camino alla parete che si fa  ammirare intatto come ai tempi più belli.

Si espone civettuolo con i due alari in ferro battuto che venivano anche utilizzati come scaldavivande e con la pignatta ferrata  al centro che serviva a cuocere i legumi, le teglie di coccio di grande spessore usate un tempo per la preparazione della tradizionale torta di Pasqua.

Accanto al camino un prezioso arcolaio/filatrice in legno di fine ‘800 ancora perfettamente funzionante e che veniva usato per filare la lana, ed una macchina da cucire inizi ‘900 che ospita sul suo piano di lavoro cinque ferri da stiro di cui uno in ghisa, il più antico, riscaldabile a contatto diretto con la fonte di calore. La camera da letto costruita in “baldone” fine ‘800 con decori in madreperla sulla testata e impreziosita da lenzuola in cotone ricamati a mano.

Ma chi è Marinella Temperoni?

Un passato trascorso prima a scuola come maestra, medico mancato, ha voluto  affrontare il mondo della salute applicandosi per lunghi anni come infermiera all’ospedale di Perugia ed oggi si mette a disposizione delle persone affette da malattie della pelle utilizzando in particolare le tecniche fitotematiche apprese all’Università di Perugia. Due matrimoni, già mamma e nonna, riesce a mantenere lo spirito degli anni più belli rimanendo un forte punto di riferimento per familiari e amici, e pur non sentendosi mamma-chioccia, è riuscita a trasmettere ai propri figli la determinazione e la capacità di decidere della propria vita.

A guardare la sua figura apparentemente esile, traspare nettamente la sua grande capacità di amare e donarsi, amore che emerge prepotente anche attraverso i racconti,  pubblicati da Tirus Editore, dove viene esaltata la sua umanità ed il rapporto fra le persone, compreso l’ultimo “Il pane di Marinella” un insieme di ricette e suggerimenti per il recupero del pane raffermo  con metodi usati nei secoli scorsi.

Pur proveniente da una famiglia profondamente religiosa ha voluto percorrere fino in fondo la strada dell’ateismo nel tentativo di dare un valore alla propria vita materiale come la ricerca del benessere personale ed il possesso di beni.

Ma raggiunta la soddisfazione dei bisogni primari si accorge che forse non è quello che desiderava veramente, sentendo i risultati raggiunti totalmente estranei alla sua realizzazione come essere umano e anche come donna. Comincia cosi un percorso di introspezione accompagnato da un forte richiamo verso le proprie origini spirituali e che lentamente ma in maniera inesorabile la porta a riflettere sui momenti vissuti facendo venire a galla tutti gli insegnamenti compresa la testimonianza della propria vita dedicata all’Essere Superiore.

La consapevolezza di aver ritrovato la capacità di parlare con Lui la rende entusiasta per le piccole cose belle che la circondano e che riescono a dare un senso al suo futuro.