Archive for the ‘SOCIETA'’ Category

AGOSTO, MESE MALDISPOSTO

26 agosto 2017
massimo capacciola

Massimo Capacciola

L’instancabile computo del tempo, l’inseguirsi sicuro dei mesi, la consueta simmetria delle stagioni, la rassicurante cadenza del calendario e la certezza della sua irreversibilità sono i saldi pilastri su cui si è costruita la civiltà umana. Il tempo che scorre segna da sempre l’avvicinarsi di una fine, necessaria perché  naturale, non occasionale perciò necessaria. Eppure il mese di Agosto, il mese consegnato dal divino Augusto al riposo e alla cura di sé  stessi, rappresenta un elemento di
instabilità strutturale nell’ordinato scorrere dei giorni. (more…)

CHARLIE COME AYLAN ? “Je suis Charlie”

19 giugno 2017

charlie-gard-1a-aPochi mesi fa ci siamo commossi per il piccolo Aylan, il bambino siriano fotografato morto su una spiaggia turca (con i familiari aveva cercato di raggiungere la Grecia).Tutti i media del pianeta rilanciarono quell’immagine in prima pagina e tutti si dissero indignati per un mondo dove si lasciano morire i bambini così.

Ebbene, oggi, per salvare la vita del bambino Charlie Gard, che sta in Gran Bretagna, si può ancora fare qualcosa, ma nessuno sembra voler fare una battaglia in difesa della sua vita. Fra i pochi c’è mia figlia Caterina e devo dire che imparo sempre molte cose da lei. (more…)

A GUBBIO , per il secondo anno, TERRACOMUNICA torna ad impegnarsi  per far conoscere le tradizioni e la festa dei Ceri agli ospiti  rifugiati del centro CIDIS il Coppiolo di Gubbio  

13 Maggio 2017

guA Gubbio l’iniziativa di Venerdì 12 Maggio ha coinvolto alcuni ragazzi rifugiati,  accolti nella struttura gestita da CIDIS Onlus,  con l’obiettivo di far conoscere la città di Gubbio e la sua Festa dei Ceri, che come è noto si celebrerà  il prossimo 15 maggio.  (more…)

DOMENICA, MALEDETTA DOMENICA, A QUANDO LE CHIESE NEI CENTRI COMMERCIALI?

9 Maggio 2017
Chiesa-Centro-Commerciale“… non solo Dio è morto, ma provate a trovare un idraulico la domenica.”
È questa una celebre e fulminante battuta umoristica di Woody Allen che però rischia di essere ormai superata dalla consuetudine odierna di non osservare più il riposo festivo, per ragioni essenzialmente commerciali. In virtù di una crisi economica globale, le grandi aziende di distribuzione delle merci si vedono costrette ad aumentare l’offerta, ampliandone il tempo di esposizione e di vendita. Non tutti i dipendenti sono d’accordo con gli indirizzi sindacali, ma ciò che conta è la legge del mercato!

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“Il Comune dia un riconoscimento pubblico a Salvatore Sciarrino e Isabella Dalla Ragione”

15 marzo 2017

Isabella Dalla Ragione

“Ci sembra sia giunto il momento di onorare due illustri concittadini come il Maestro Salvatore Sciarrino e la dottoressa Isabella Dalla Ragione”- esordiscono i consiglieri Bucci e Arcaleni di Castello Cambia, annunciando la presentazione di una mozione che invita il Comune di Città di Castello ad organizzare una cerimonia pubblica di riconoscimento di due personalità di fama internazionale. “Siamo in netto ritardo, ma ancora in tempo per rimediare”- affermano i due consiglieri- ricordando come i due illustri tifernati abbiano ricevuto importanti premi a livello nazionale e internazionale, ma nessun particolare riconoscimento nel territorio dove sono nati o hanno scelto di vivere. “Il maestro Sciarrino è considerato a ragione una delle voci più autorevoli e originali del panorama musicale nazionale e internazionale e, per l’impulso dato al rinnovamento della musica contemporanea, ha ricevuto riconoscimenti prestigiosi, compreso il Leone d’Oro alla carriera conferito al Maestro dalla Biennale di Venezia; (more…)

FELICITÀ? NO, GRAZIE!

27 febbraio 2017
max

Massimo Capacciola

Non so da cosa sia stato ispirato quest’oggi, ma vorrei sottoporvi una semplice domanda: voi siete felici?

Forse il periodo storico attuale, con gli episodi crudeli di terrorismo islamico, esplosi nel mezzo di una crisi economica e finanziaria mondiale, con la pressante urgenza di un’ondata di incontenibile immigrazione, quasi certamente ineliminabile e difficilmente gestibile, e l’esplodere di un populismo xenofobo ed isolazionista, con il risvegliarsi di antiche paure del nemico alle porte, questo periodo, dicevo, si presta a riflessioni ed esternazioni “alla buona” sulla qualità della vita che stiamo attualmente sperimentando. (more…)

…E SE ARRIVASSERO DAVVERO?

30 gennaio 2017

arrival-poster-lgInutile girarci attorno: la domanda che, soprattutto,  avvince e perseguita la mente della grande maggioranza dell’umanità da quando ha iniziato a filosofare, sembra essere: siamo soli nell’universo? Non ci sono quesiti esistenziali, religiosi, sociali, economici più pressanti di questa. Le incertezze, i dubbi, le disillusioni di un’esistenza sempre più in balia di personaggi, situazioni od eventi planetari ormai incontrollabili, rendono gli uomini sempre più consapevoli della intrinseca precarietà della vita in comunità, delle difficoltà nelle relazioni umane; pertanto la speranza o, forse, la disperazione invoca la domanda principe del grande mistero della vita. L’uomo sa di essere un evento unico nella storia, tuttavia la certezza di una verifica “sperimentale” lo attrae e lo turba al contempo: si vorrebbe conoscere, ma senza che ciò rechi conseguenze dannose. Questo non si può, ovviamente. Ogni conquista della conoscenza presenta un lato distruttivo, uno squilibrio cognitivo che altera per sempre la condizione precedente di qualsiasi sistema culturale. (more…)

NUOVA SOCIETA’: ANDATE…LA MESSA E’ FINITA

26 dicembre 2016

messaLa Chiesa, spalancando le sue porte, ha voluto facilitare l’ingresso di chi era fuori senza pensare che, così facendo, facilitava l’uscita di chi era dentro. Dobbiamo fare i conti con un drastico ridimensionamento del numero dei credenti, un vistoso calo delle vocazioni  e, quel che è peggio, un indebolimento del senso religioso sostituito da un comune pensiero negativo, una viscida umidità che nella comunità sociale, credente o meno, oscilla tra il ridicolo ed il diabolico. In materia di fede i numeri hanno un’importanza relativa (è l’individuo, la persona che conta nel rapporto metafisico. (more…)

CERTI SOGNI NON MUOIONO ALL’ALBA.

13 dicembre 2016
uomo-neroCari amici, credete ai sogni? Io certo che no, o per meglio dire, credo ai sogni neri, incubi perversi disavventure notturne che mettono in guardia e in genere non mentono mai. Non credo invece ai  sogni rosa o bianchi perchè non ce n’è bisogno: se si vive una vita normale, fatta di sforzi e ricompense, amore e sacrifici, gioie e delusioni, il sogno rosa è illusorio ed ingannevole ed invita a non accontentarsi. Faccio spesso un sogno nero in cui sbircio attraverso i vetri di una casa, in un paese tanto lontano, lontano, la vita di un gruppo di persone che condividono lo stesso spazio. Una famiglia? Forse; però non vedo mai l’uomo essere presente (il padre?, il marito? Non saprei)

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LA TONACA MANCANTE

30 novembre 2016
massimo-capacciola

Massimo Capacciola

“Sparita l’ultima tonaca, l’universo svanirà nel nulla.”

(G. Bernanos)
Quando penso alla figura del sacerdote cattolico, il pensiero corre ad una figura austera, pensosa ma aperta ad un sorriso accogliente, una specie di parente virtuale cui, una forma di discrezione e timore reverenziale, impedisce di abbracciare in tono confidenziale, ma che tuttavia intuiamo essere ispirato da un gratuito spirito fraterno. La Chiesa infatti, nel corso dei secoli, ha consentito che il delicato servizio pastorale fosse riconoscibile e quindi accolto dai cristiani con sincera  apertura e gratitudine proprio anche in virtù di una indiscussa visibilità: la forma era sostanza.
Lo è ancora?

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NATALE: PRESEPE, ALBERO O MEGLIO NIENTE?

28 novembre 2016

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Chi preferisce un panorama ad una chiesa non sa cosa sia un panorama né una chiesa.

Più che dai ragionamenti, l’intelligenza dell’uomo si lascia guidare da impressioni, suggestioni, attrazioni epidermiche: come altro definire la predilezione dilagante, nella ricorrenza della festa del Natale di Gesù (e non di babbo Natale!), dell’abitudine di addobbare un abete, vero o posticcio, al posto del presepe? (more…)

IL SOGNO E’ VITA O SPERANZA?

17 novembre 2016
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Massimo Capacciola

La cupezza, la durezza di questi tempi incerti mi porta a riflettere sull’aspetto più misterioso tra le necessità del corpo umano, al pari del mangiare o del respirare. Shakespeare fa dire ad Amleto la celebre frase: “…Essere o non essere… Morire. Dormire, nient’altro… Dormire, forse sognare ” e quel che ne segue, con l’intenzione di attrarre l’attenzione, nel condurci verso il drammatico finale, sugli aspetti misteriosi e dolorosi dell’esistenza. Il dormire infatti viene spesso accostato al suo contrario, che non è la veglia, ma la morte. Dormire non già come sonno ristoratore, ma come sospensione dalle angosce esistenziali, compreso il dolore fisico. Mi domando se sia proprio così. (more…)

Nuova Società: A CHE SERVONO I NONNI ?

4 novembre 2016
nonniUna quarantina di anni fa fu introdotta (idea americana), nel calendario virtuale delle ricorrenze laiche, la festa del nonno, ed una sorta di sensazione mi induce a ritenere essere questa, pur nella bontà dell’iniziativa, un’invenzione della deriva consumistica di una società che ha perduto i capisaldi di un’etica della responsabilità e soprattutto preda di un’amnesia delle origini, dimenticanza della cultura umanistica cioè, e smarrimento del senso religioso. In un’epoca d’imposizione della teoria “gender”, in un contesto storico che ha introdotto e consolidato la manipolazione artificiale delle leggi di natura (aborto, fecondazione assistita, manipolazione genetica, uteri in affitto, eutanasia infantile, etc.) parlare di festa del nonno sembrerebbe fuorviante; apparirebbe più coerente allora parlare di “fare la festa al nonno” (mi si passi la battuta!).

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RIFLESSIONE SUI CANI CHE SBRANANO I BAMBINI

28 ottobre 2016

cane1Non conosco il sinistro ammontare, in un anno qualunque, del numero di volte in cui un cane sbrana un bambino, so solo che non se ne può più. In estate ma anche in inverno, all’aperto in un lussuoso giardino, ma anche al chiuso di un garage o peggio, dentro un confortevole salotto, si verificano questi tremendi episodi, evocatori di truculente faide medievali o di gravi mancanze nei confronti di un’infanzia abbandonata o di strada. A poco servono tutti gli argomenti accampati dai cinofili più esagitati circa eventuali episodi attenuanti, odiosi distinguo, criteri di eccezionalità, la verità è che per impedire che questi barbari episodi abbiano a ripetersi occorre evitare che siano consentite vicinanze (more…)

LA SACRALITA’ del “GRANDALBERO”

21 ottobre 2016
“La natura, contrariamente all’uomo,
non accumula problemi ma soluzioni”.
ulivo
In una posizione sghemba, rispetto all’ampia superficie della finestra del mio studio, proprio in corrispondenza della parte inferiore del mio campo visivo, fa bella mostra di sè un olivo smisurato.
Non si offre spontaneamente alla mia vista in quanto uno sciagurato esito edilizio ha ridotto le dimensioni della finestra che, per non rubare spazio utile alla parete della stanza, ha finito per penalizzare la comoda ed agevole visione diretta. E’ importante per me osservare quest’ulivo, perché è piantato proprio lì; non un metro più distante, nè scostato dietro un angolo, ma al limite inferiore della finestra, tant’è che devo sporgermi sulla sedia in avanti per vederne la robusta chioma. Ho detto “piantato” ma credo che nessuno l’abbia mai piantato in quanto, al tempo in cui il germoglio spuntava dal terreno l’umanità fosse ancora in fasce, dentro grotte umide, intenta a solo a difendersi.

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LA MIA STILOGRAFICA E’ QUASI UNA SIGNORA

3 ottobre 2016
montNon riesco a scrivere in digitale, figurarsi che a malapena riuscivo ad utilizzare la Lettera 33, o meglio, non ho mai voluto sostituire la mia confidente preferita con questi prodotti per scrivere.
Battere tasti e sfidare “display a led” per ore, comprese tutte le comodità di un OpenOffice,
cancellare idee nate storte e scrivere da capo senza patemi né consumare risme di carta finissima, somiglia ad uno stanco pittore scolorito che si regala un’oscena Polaroid.

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NUOVA SOCIETA’: IL QUINTO ELEMENTO

25 settembre 2016
Circa vent’anni fa il regista francese Luc Besson diresse un film allora molto seguito, intitolato “Il quinto elemento” in cui, in pieno clima surreale e fantascientifico, si tentò di parlare, in modo accattivante ed originale, del tema più ampiamente sviluppato di tutta la filmografia mondiale:l’amore. Un tentativo nuovo di parlare, agli adolescenti, di cose antiche, dell’amore come “anima mundi”, dell’esistenza umana come dotata di libertà assoluta e, se riconosciuta, libera di fare il bene, di crearlo e con esso salvare il mondo.

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Torgiano: Cena di Solidarietà per le famiglie disagiate

2 giugno 2015
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“Un numero sempre maggiore di nuclei familiari in Umbria, si trova in condizione di bisogno che molto spesso, per pudore, non viene neanche esternata dagli interessati.”….

Per la realizzazione di questo progetto, in collaborazione con la Caritas Regionale,   l’Associazione ”  La Gomena”, onlus, che da anni si adopera per realizzare i più svariati impegni a sostegno dei più deboli,  ha organizzato anche quest’anno la cena di beneficenza presso le Scuderie di Torgiano.  Nello statuto associativo si sottolinea, con le parole di Don Orione, che la solidarietà è un impegno morale ed oggi, in un momento di instabilità socio economica come quella che il paese tutto attraversa ed in particolar modo l’Umbria, dobbiamo viverlo anche come impegno civile.

Vi invitiamo quindi a partecipare numerosi alla cena che sarà di beneficenza ma anche di gioia e piacere per il CUORE e … la GOLA .

Per vedere quali e quanti siano i progetti già attuati dall’Associazione, potete visitare il sito:  www.lagomena.it

Lorena Pesaresi: Con un piccolo gesto possiamo dare molto ai “disperati della Terra”..

16 Maggio 2015

lo“Con l’‪#‎istruzione‬ si sconfigge l’ignoranza che è alle radici della ‪#‎povertà‬ e della fame” Rita Levi — Montalcini

Siete d’accordo? io si. Ho avuto modo di collaborare con Rita Levi-Montalcini e la sua Fondazione realizzando, progetti importanti e complessi di coperazione internazionale allo sviluppo dando la possibilità concreta a tante donne e ragazze africane del Niger di poter accedere all’istruzione di primo e secondo grado, altrimenti a loro negata.
Per questi fini confido nella sensibilità di tutti ad aderire a questo appello. Solo così potremo dare di più a chi a meno e meno a chi ha di più. Solo così potremo costruire una società globalizzata pacifista, moderna e con pari dignità. Solo così gli Stati, i migranti potranno risolvere i loro problemi che sempre piu sono anche i nostri.

Lorena Pesaresi

Commento: D’accordo al 100%

SIRIA: UCCISA LA MAMMA LE TOCCA PROSEGUIRE

24 aprile 2015

siria

di Floriana La Rocca

La straziante immagine di una manciata di bambini rimasti senza mamma, affidati a un improvvisato cielo infame, precipita nello strapiombo delle coscienze, siano esse cosmiche, personali, inesistenti o pulsanti. Facile, convincersi che non v’è scandalo più perverso, se riesci ad entrare nello sguardo di questa bambina, sorella maggiore del gruppo, andato molto più in là della disperazione. C’è assai di più in quegl’ occhi: il non sapere come fare, quanto fare, o rifare. C’è il vuoto che cambia in indicibile inferno (non che il precedente fosse meno disastroso!), trasformandosi in una terribile bolgia impossibile da affrontare. C’è l’annientamento di sé, delle (more…)

ATTUALITA’: ZORRO, PALADINO DI GIUSTIZIA

19 settembre 2014
Floriana La Rocca

Floriana La Rocca

RIFLESSIONI DI FLORIANA LA ROCCA

Uccisi o nati sotto un cavolo, come nelle favole, gli esseri umani che si ribellano sono in esponenziale crescita. Hanno mille ragioni per esserlo. La prima è un dato assoluto orripilante, ma che , in fondo, dà una mano: la tolleranza, sempre così discussa, mal vista, raramente messa in atto con convinzione. E non si parla soltanto di extracomunitari da ospitare (more…)

L’ONU APPROVA UNA RISOLUZIONE PER PROTEGGERE «LA FAMIGLIA NATURALE». L’ITALIA VOTA CONTRO

12 luglio 2014

ONU_SimboloLa famiglia è «l’elemento naturale e fondamentale della società», «l’ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei bambini», perciò «deve ricevere la protezione e l’assistenza necessaria per poter assumere pienamente la propria responsabilità all’interno della comunità».

Con questi termini il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato il 25 giugno una risoluzione a favore della famiglia. (more…)

Società: L’Italia non sogna più

1 giugno 2013

“ della patria l’amor santo e perfetto, che amor di figlio e di fratello avanza, empie a mille la bocca, a dieci il petto “.

Questi delicati versi di Vincenzo Monti , tratti dalla “ Mascheroniana “, scritti mentre il poeta era in Francia e colmi di passione per la propria terra natia, ci aiutano a ricordare meglio la nostra storia e a continuare a sognare nonostante tutto.

C’era una volta una Nazione che sognava di risollevarsi bene ed in fretta dalle macerie materiali e umane della guerra e di dimenticare il drammatico passato che aveva oscurato la vita di tante famiglie italiane colpite da lutti e da (more…)

Angelina o Amina? Il seno come bandiera

21 Maggio 2013

bimbodi Costanza Bondi

Si è sentito parlar molto di tette, ultimamente, ai telegiornali. Sì, avete capito bene, non mi sono sbagliata a scrivere. Tette, pocce, seno, mammelle, nude o coperte, comunque argomento di discussione e di attualità. Distanti anni luce le due protagoniste. Ancor più lontani i propositi per cui si sia affrontato il tema. Angelina shocking, una volta in più rispetto al solito, comunica alle ANSA mondiali il proprio proposito di volersi fare asportare le tette a scopo preventivo, onde evitare – dato il riscontro di (more…)

LA MALAVITA E’ LA CONSEGUENZA DEGLI ERRORI DELLA BRAVA GENTE

8 febbraio 2012

di Ivana Mucciola

Domenica, a Presa Diretta, si è parlato delle numerose bande della malavita romana che si contendono il traffico della droga e ogni tanto qualcuno muore per gli scontri che avvengono tra di esse. Ha parlato la mamma di un giovane che è morto, era un malvivente, è stato spesso in prigione; ella, pur riconoscendo che suo figlio fosse un malvivente, è orgogliosa di lui perché reagiva all’offesa, non era una pecora. Le affermazioni di questa donna devono condurci a due tipi di riflessioni. La prima: perché esiste la malavita? La seconda: perché oggi i giovani si drogano? Cristo disse: “Chi non ha colpe, scagli la prima pietra”. Proverò a dimostrarVi che tutti abbiamo una parte di colpa e soprattutto le persone che contano di più nella società. LA MALAVITA E’ LA CONSEGUENZA DEGLI ERRORI DELLA BRAVA GENTE . Nessuno è perfetto e facciamo errori con facilità; quelli più gravi vengono fatti dalle persone che contano, influenti, che parlano spesso in TV o sui giornali e anche dai politici che fanno le leggi e comandano perché sono ascoltati  e imitati da moltissime persone. Ma chi elegge i politici? E chi guarda la TV e legge i giornali? Il popolo siamoi noi; se prima di votare o guardare la TV, facessimo riflessioni e stessimo attenti a non dare troppa importanza a determinate categorie di persone, se avessimo più personalità e fossimo meno imitativi, faremmo meno errori. Poi, oggi perché i giovani si drogano? I motivi sono diversi ma strettamente legati al nostro modo di vivere. I genitori dànno loro il massimo e subito, senza permettere ai loro bisogni di avere un sano sviluppo perché esiste un super bisogno che è sicuramente negativo, ma, anche quello normale e sano che non deve mancare. C’è una ragione seria che può giustificare il comportamento di questi genitori: se non consumiamo, non produciamo e il nostro reddito rischia di diminuire; in un mondo dove esiste il dio denaro, anzi è il dio che conta di più, dove un articolo 18 sostiene che non bisogna mai diminuire il reddito e mai licenziare, non rimane altro che produrre per distruggere i giovani, più vulnerabili e più attratti dai consumi. Per non parlare della distruzione della natura, ma che ce ne importa? Abbiamo creduto di essere i più capaci per realizzare il benessere e il progresso, invece, saremo ricordati come coloro che per desideri futili hanno distrutto il nostro pianeta. Fortuna che DIO c’è, ci fa toccare il fondo per farci reagire con più forza e capire meglio i nostri errori.

Andremo tutti a quel (bel) paese

9 gennaio 2012

di Costanza Bondi

Per l’Italia “il bel paese” la stima dei dati Istat parla chiaro. Dal 2012 al 2065 oltre un terzo della popolazione avrà 65 anni o più, mentre il numero degli immigrati sarà pressoché triplicato, per un totale stimato in 14 milioni di presenze e oltre nel nostro territorio. Mano d’opera straniera soprattutto giovane che, sempre secondo le stime Istat, andrà a rimpinguare la popolazione italiana in età lavorativa tra i 15 e i 64 anni. La quale, nella medesima proiezione, calerà dall’attuale 65.7% al 54.7% del 2065. Ora, partendo dal fatto che il dato dell’evoluzione demografica si ricava dalla semplice operazione di bilanciamento tra trend negativo e trend positivo, vediamo bene come in data proiezione il primo porti alla conta il doppio dei decessi rispetto alle nascite, mentre il secondo annovera il triplo degli ingressi migratori rispetto alle relative uscite. Nel frattempo, però, abbiamo il dato della vita media che continua a crescere. Ovvia la decodifica da tali dati statistici: la popolazione italiana andrà sempre più invecchiando, la forza lavoro italiana andrà diminuendo fino a crollare e l’Italia continuerà inesorabilmente ad impoverirsi. Per una nuova storia tutt’ altro che surreale, dal titolo “Il cane che si morde la coda”, sottotitolo: “sempre più anziani, sempre meno italiani”.

 

Turismo ecosostenibile – Gli imprenditori umbri sostengono l’iniziativa di gemellaggio tra i laghi Trasimeno e Titicaca

14 ottobre 2011

Lago Titicaca

Vela e alpinismo in un progetto di solidarietà per visitare avventurosamente lago e montagne

E’ rivolto ai giovani che vivono sull’altopiano boliviano e intorno al Lago di Titicaca, il protocollo d’intesa siglato dal presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi, da Aurelio Forcignanò direttore di Confindustria Perugia, da Carmela Colaiacovo Presidente nazionale Confindustria Alberghi, da Valter Carloia presidente della rete di Living Lakes e da Don Leonardo Giannelli parroco e presidente della Fondazione ‘Manos Abiertas Virgen de la Natividad’, promotore dell’iniziativa insieme con Don Antonio Zavatarelli. Lo scopo dell’iniziativa è quello di favorire un importante progetto di gemellaggio e di scambio che unisce interessi di tipo ambientale, culturale e turistico, con il sostegno, da parte degli imprenditori umbri, di una missione della Diocesi di Gubbio che sta svolgendo un’azione in sostegno dello sviluppo di quel territorio e la crescita sociale delle popolazioni residenti, tra le più povere dell’America Latina. Una sorta di gemellaggio che interessa anche la valorizzazione turistica ecosostenibile dei laghi che entrano nella rete internazionale di Living Lakes: tra questi il Trasimeno e il Lago di Titicaca che è il lago navigabile più alto del mondo, a 3900 mt di altezza.

22MILA EURO DI CONTRIBUTO PER LA CONFERENZA EPISCOPALE UMBRA DA COOP UMBRIA CASA

14 ottobre 2011

Destinati al Fondo di solidarietà delle chiese umbre per aiutare le famiglie disagiate

Un contributo di 22mila euro a favore del Fondo di solidarietà delle chiese umbre. È quello che Coop Umbria casa consegnerà al presidente della Conferenza episcopale umbra, monsignor Vincenzo Paglia, martedì 18 ottobre alle 11 nella sala delle Autonomie locali in via Alessi (sede Anci Umbria). “Il Fondo in questione – spiega Paolo Bocci, presidente di Coop Umbria casa – è stato istituito dalla Ceu per sostenere le famiglie in difficoltà economica a causa della crisi. In un momento così arduo per l’Italia e la nostra regione ci è sembrato naturale aderire a questa iniziativa che prova ad alleviare le difficoltà di numerosi nuclei familiari”. Un’iniziativa non nuova per Coop Umbria casa che dal 1994 destina parte degli utili per operazioni di solidarietà e mutualità a favore della collettività regionale. L’ammontare complessivo degli interventi finanziati dalla sua costituzione a oggi ammonta a oltre 640mila euro. All’appuntamento saranno presenti il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il presidente dell’Anci Umbria, Wladimiro Boccali.

‘IL FAVOLOSO MONDO DI BIBI’, ‘PARCO GIOCHI TOUR’

17 luglio 2011

Bibi e l'On Francesca Martini sottosegretario alla salute

Rosy e Bibì “anim’attrici” per bambini da 3 a 12 anni ospiti a feste di compleanno, anniversari, intrattenimento per le famiglie, eventi e manifestazioni. Un’ora di indimenticabile gioia, allegria, fantasia e intenso divertimento con le originali esibizioni di Bibì, cagnolina prodigio in blue jeans vincitrice del concorso nazionale di abilità:  “Cane più educato”

E i giochi interattivi con tutti i bambini.

Programma di massima: Come stringere amicizia con un cane – Intro alla sensibilizzazione – Dimostrazione comandi classici di obbedienza e acquisiti quali; “Il salto a jojo”- La salita e la discesa dallo scivolo – La partita al pallone – Le ‘gare di velocità e riporto’ – La caccia al tesoro – La magia dei tre bicchieri – Danzando in punta di zampette – La zampina e il biscottino – Il gioco del

Bibi e Rosita Giulian

nastrino: componi il tuo fiocchetto rosso! – L’angolo della favola – La merendina di Bibì – Disegna tu Bibì – La tua passeggiata con Bibì – Il videoclip di Bibì – Distribuzione ai bambini omaggio cartolina (a scelta) con dedica – Fotostory dell’evento – E tanto altro!

Tel. 347 – 795 01 46 (Servizio di intrattenimento a richiesta)

Elezioni la campagna elettorale ai tempi di Facebook

13 aprile 2011

di Lucia Rosati

http://luciarosati.wordpress.com/

In periodo di campagna elettorale assistiamo ad un fenomeno sempre più diffuso: lo sbarco dei candidati ( di ogni schieramento ed ideologia)  sui sociale network ed, in particolare, su Facebook Il fenomeno, ovviamente, non è solo di casa nostra. La campagna elettorale su Facebook portata avanti da  Obama ha fatto storia, ma per restare in Italia basi pensare a Nichi Vendola, che grazie ad un progetto di comunicazione integrato e  lungimirante e ad una presenza onesta e strategica sui social network è riuscito, non solo a vincere le elezioni, ma anche a posizionarsi come il primo politico in Europa per presenza sui social network. Cerchiamo di capire, brevemente, le ragioni di tanto successo e i motivi che spingono ( o dovrebbero spingere) i politici ad essere presenti sul web: Innanzitutto Facebook si configura non come semplice moda (come qualcuno ama definirla) ma come fenomeno trasversale che cambia la modalità di comunicare, di informarsi e creare/ condividere conoscenza. Facebook è ormai ovunque. Dati ufficiali parlano di 18 milioni di utenti in Italia (Facebook è il terzo paese più popolato al mondo). Facebook  ( ma anche Twitter, o Youtube) parla il linguaggio dei giovani. I social network sono, anche, i  canali di informazione  privilegiati da una larghissima fascia di utenti ( non solo giovanissimi) . Facebook, per sua stessa natura, favorisce la condivisione e la produzione di contenuti e valori, in perfetto stile web 2.0. ed in linea con una moderna concezione di comunicazione bidirezionale e collaborativa. Detto questo appare evidente come sia importante, direi indispensabile, per ogni attore politico valutare e programmare una strategia di presenza su tali canali. Alcuni consigli utili: Non improvvisarsi, qualsiasi campagna di comunicazione richiede pianificazione ed individuazione/ analisi di target e obiettivi. Definire quali canali usare ( Facebook?, Twitter?, Youtube? Il blog?) Integrare i vari canali tra loro. Prestare attenzione costante ai contenuti da pubblicare e condividere. Dimostrare coerenza, nello stile comunicativo e nel messaggio. Aggiornamento costante di tutti i vari canali, i social ne work non vanno abbandonati. Favorire il confronto, la discussione, anche quella “difficile”. Rispondere sempre e a tutti. Evitare le censure. Evitare le finzioni e le forzature, la rete premia la verità.

 

Onmic Umbria: “Economia e diritti vadano di pari passo”

3 gennaio 2011

Il presidente della sezione umbra dell’Opera Nazionale Mutilati e Invalidi Civili scrive i “propositi” per il nuovo anno da parte del Comune di Perugia in relazione al sostegno alla disabilità

di Stefano Babucci

Stefano Babucci

“Chissà se il Comune di Perugia, tra le tante consulenze attivate nel 2010, e quelle di prossima attivazione nel 2011, ha inserito tra i propositi del nuovo anno anche quello di prestare maggiore attenzione alle problematiche legate al mondo della disabilità, magari ottimizzando i ruoli e le competenze dello stuolo di dirigenti attualmente in organico?” È quanto chiede Stefano Babucci, presidente dell’Opera Nazionale Mutilati e Invalidi Civili dell’Umbria. “Il mio è un auspicio, proprio anche di tutti gli iscritti che rappresento, che si trovano ogni giorno a leggere di tasse in aumento, nuove consulenze, servizi ridotti e meno prospettive per chi vive ogni giorno il problema della disabilità. È giusto pensare al rilancio dell’economia, del turismo, del centro storico, ma il mondo economico deve andare di pari passo con quello che prevede la tutela dei diritti di ogni cittadino, tanto più di quelli svantaggiati. Proprio oggi leggiamo di una nuova figura di consulente per il centro storico nell’ambito del Puc2, finanziato dalla Regione, eppure non sentiamo mai parlare, malgrado le nostre denunce quasi quotidiane, di figure preposte alle necessità del mondo dei servizi sociali e della disabilità. Tra i propositi per il nuovo anno, da cittadino di Perugia, mi piacerebbe che il Comune inserisse alcune voci che mi stanno molto a cuore: rispondere alle lettere delle associazioni che vorrebbero essere ascoltate e che hanno proposte e suggerimenti, attivare organismi di concertazione per favorire la gestione della cosa pubblica e migliorarla, trovare personale competente, presente e preparato nell’erogazione dei servizi ai disabili, tra cui l’assistenza protesica. Prestare attenzione alle tante, piccole necessità del mondo che rappresento che, anche in questo 2011, ci vede nei fatti quasi più discriminati dei tanti immigrati per cui ogni giorno ci si mobilita con raccolte fondi, spot pubblicitari ed appelli sui media. Il Comune di Perugia, nel suo piccolo, può dare l’esempio, anche iniziando a sfruttare a pieno le potenzialità e le competenze del suo imponente organico dirigenziale, che è maggiore – in paragone – di quello della stessa Milano. Spesso, per cambiare le cose – conclude Babucci – basta cambiare il nostro approccio verso di esse per ottenere tanto”.

Il 27 novembre ritorna in Umbria la Colletta Alimentare

18 novembre 2010

di Daniela Billi

Il mondo della solidarietà è in fermento. Si avvicina la data della Colletta Alimentare, in programma quest’anno per sabato 27 novembre. Giunta alla XIV edizione, la Giornata nazionale della Colletta è organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e dalla Compagnia delle Opere Sociali e gode dell’alto patronato della Presidenza della Repubblica e del patrocinio del Segretariato sociale della Rai. In quell’occasione sarà possibile aiutare concretamente i poveri del nostro Paese con un gesto concreto di carità. In oltre 8.100 supermercati, distribuiti in tutto il territorio nazionale, più di 110.000 volontari inviteranno le persone a donare alimenti non deperibili che saranno distribuiti a circa 1,5 milioni di indigenti attraverso gli 8.000 enti convenzionati con la Rete Banco Alimentare (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.). Durante la Colletta Alimentare del 2009 circa 5 milioni di italiani hanno donato oltre 78.000 tonnellate di cibo. Anche in Umbria la Giornata della Colletta Alimentare coinvolge ogni anno 1500 volontari, coloro che per l’intera giornata di sabato, alternandosi nell’orario di apertura degli esercizi commerciali, invitano i consumatori ad acquistare prodotti a lunga scadenza da donare all’Associazione Banco Alimentare dell’Umbria (olio, prodotti in scatola, prodotti per l’infanzia, omogeneizzati…). I generi alimentari così raccolti vengono portati presso il magazzino di Lidarno, sede dell’Associazione, e suddivisi per tipologie. Nei mesi successivi i generi alimentari vengono distribuiti agli enti convenzionati con il Banco umbro, circa 3000, che provvedono a consegnarli alle 25.700 persone assistite del territorio regionale, coloro che vivono al di sotto della soglia di povertà.

Ma la Colletta è solo una delle attività portate avanti dal Banco Alimentare dell’Umbria. L’associazione fin dal 1995, data della sua costituzione, riesce a raccogliere ogni anno considerevoli quantità di cibo dalle eccedenze di produzione agricole e dell’industria, dalla Grande Distribuzione Organizzata, attraverso l’attività svolta settimanalmente dai volontari. Tante le iniziative che nel corso di tutto il 2009 hanno permesso all’Associazione di raccogliere  tonnellate di alimenti altrimenti destinati allo spreco. Per maggiori informazione sulle iniziative del Banco, sulla Giornata Nazionale della Colletta e sulla lista dei supermercati coinvolti, consultare il sito internet: www.bancoalimentare.it.

 

PERCHE’ LA DOMENICA MI TRASCINI SEMPRE NEL CAOS?

14 novembre 2010

di Angelo Barreca

Quando i valori prendono la strada sbagliata, quella dei Centri Commerciali nella giornata di Domenica. E’ giusto, nel senso social-psicofamiliare, nei festivi e domeniche rinchiudere la famiglia  nei centri commerciali piuttosto che creare alternative di gran lunga più interessanti e costruttive? La famiglia va curata, cresciuta con giudizio, alimentata bene, amata, dobbiamo riuscire a valorizzare al massimo questa cosa  unica che è alla base di qualsiasi realtà democratica. Se vogliamo un futuro migliore, bisogna partire da essa, è la famiglia che deve educare i propri figli, proteggerli dalle insidie umane ed insegnare loro il rispetto verso gli altri ma, in particolare verso se stessi. Droga, alcool, spinelli, fumo, bullismo, teppismo, velocità sulle strade  e tant’altro, sono minacce pericolosissime da non sottovalutare se non vogliamo precludere ai nostri figli un futuro normale, sicuro e pulito.

Fatta eccezione per il periodo natalizio (spiritualità o business?), c’e’ proprio bisogno di far aprire i negozi la domenica e\o i festivi?

Dopo sei giorni di tempo per fare shopping, dobbiamo proprio usare la domenica per rinchiuderci in capannoni industriali, facendo km di code, piuttosto che creare alternative più salutari per il benessere della famiglia? Io sono del parere che sarebbe più utile liberalizzare gli orari, dal lunedì al sabato, prolungando le chiusure serali ma la domenica tutti chiusi, deve ricominciare ad essere la giornata del riposo per tutti, dedicandola alla famiglia ed allo spirito, il giorno della creatività e del divertimento. Non sarebbe bello portare i figli in qualche parco giochi, in gita, sul lago, in montagna, allo zoo, a fare un pic-nic, a passeggiare, in bici, a fare qualche escursione in grotte, ad osservare gli uccelli, a scoprire posti nuovi e particolari, a visitare castelli, città, paesi?

La nostra zona è talmente ricca di paesaggi, sagre, castelli, natura, montagne, feste e tanto altro ancora da avere l’imbarazzo della scelta nel decidere cosa fare la domenica. E, se dovesse piovere o far freddo, vi assicuro che lo  stare a casa con i propri figli a creare giochi, disegnare, costruire usando la carta o altro, realizzare qualcosa dal niente avrà un sapore unico, e la vostra gioia  nel vedere quegli occhi stupiti e meravigliati sarà per voi una piacevole sorpresa.

Non c’è limite alla fantasia, con pochi soldi ed una buona pistola per la colla a caldo, si possono trascorrere ore piacevolissime in compagnia dei propri figli aiutandoli così nel crescere e nell’usare la creatività, piuttosto che stare davanti la televisione o peggio chiudersi in un cubo industriale a fare numero. Siamo talmente deboli e succubi di noi stessi che stiamo perdendo di vista la nostra unicità e la nostra integrità morale, siamo esseri umani, non numeri in coda.

Non è l’Aquila… ancora commenti

16 febbraio 2010

 Riceviamo dalla Lega Nord di Nocera e volentieri pubblichiamo

Non è nostra intenzione, con il presente comunicato, infiammare ulteriormente la dialettica elettorale che normalmente si esplica in queste giornate né esercitare della facile retorica sulle scandalose responsabilità politiche o imprenditoriali che, inevitabilmente, il grave caso di Giove riporta alla memoria e alla luce.

La comunità nocerina è ben in grado di capire la sensazione di sconforto, qualora anche di disperazione, che attanaglia i cittadini di Giove. Ne abbiamo avuto esperienza diretta a causa della questione U.M.I. 1, suddivisione logistica dell’agglomerato urbano facente parte dell’acropoli, che a distanza di 12 anni è ancora ferma ad un surreale anno zero della ricostruzione. Come Giove, essa rappresenta per noi una situazione di stallo che vanifica ogni sforzo di recupero dell’intero centro storico.

La fascia appenninica che, comprendendo Valtopina e Nocera si estende fino a Scheggia, è soggetta ad una grave crisi economica, ed infrastrutturale. Ne siamo tutti tristemente consapevoli.

Quello che più rammarica ed esaspera gli animi degli abitanti è però la percezione di essere considerati un territorio di serie B, immeritevole di investimenti, abbandonato a sé stesso.

Forse perché lontani dai centri più popolosi, arroccati sulle colline, o, più probabilmente, perché dallo scarso peso elettorale, da tempo ormai sentiamo il bisogno di richiamare continuamente l’attenzione su di noi, come figliastri gelosi delle cure riservate ai successori legittimi.

L’augurio è che, con l’imminente tornata elettorale, questi territori con i loro problemi, a quanto pare negletti, se non addirittura obliati, possano tornare ad essere affrontati dalla nuova maggioranza, così come dall’opposizione.

Almeno in ciò consisterà il nostro impegno.

Il coordinamento provvisorio:

Virginio Caparvi, Marco Caparvi, Michela Giovagnoli.

 

 

Non è L’Aquila ma Giove di Valtopina

14 febbraio 2010

prefabbricati ancora abitati a Giove

Incredibile storia di Sergio Menichelli (72 anni) che dopo tredici anni abita ancora insieme alla sorella Maria Antonia, il figlio di Maria e la nuora Oriana Galli,  un prefabbricato nella frazione Giove avuto in dotazione dopo il terremoto del 1997.

“Ci siamo stancati di vivere in un barattolo di latta, gelido di inverno e infuocato d’estate, la nostra salute è sempre più cagionevole”.

Ma la vostra casa  è stata restaurata, perchè non siete andati ad abitarci?

La nostra casa non è ancora pronta, i restauri non sono stati fatti a regola d’arte come ci ha confermato una perizia eseguita dal CTU, quindi può immaginare il nostro timore nel ritornare in casa nostra, e poi devo dire che nessuno in questi 13 anni ci ha chiamato per dirci che la nostra casa è pronta da abitare, cosa peraltro impossibile perchè sappiamo che non sono stati completati gli impianti tecnologici.

Oriana Galli, Sergio e Maria Antonia Menichelli

Aggiungo anche che alcuni lavori sono stati eseguiti due volte, perchè la prima volta non erano stati fatti beme, e addiritura ci hanno chiesto del denaro, 18.000 euro, per la correzione dei lavori male eseguiti, denaro che ovviamente non abbiamo e questo aggiunge difficoltà a difficoltà al momento che dovessimo prendere possesso della casa restaurata.

particolare della frazione Giove, di lavori nemmeno l'ombra

Sergio dica la verità, questa baracca è piccola ma mi pare tenuta bene e sembra accogliente no? come si vive qui?

Beh, avevo 59 anni quando c’è stato il terremoto, e stavo benissimo, oggi non posso dire lo stesso,  cerchiamo di tenere in ordine questo alloggio, ma gli anni sono passati e gli acciacchi aumentano, specialmente per mia sorella, che è più grande di me, come vede fuori c’è la neve, qui l’inverno è freddissimo, d’estate invece si soffoca, stiamo vivendo un disagio pazzesco, aggravando notevolmente il nostro stato di salute.

Quante persone vivete in queste condizioni?

Adesso ci  sono 9 nuclei familiari, circa  12 persone, ma in questi 13 anni abbiamo perso circa 25 persone. ma vuole sapere quale è la cosa più dura da accettare?

mi dica…

Abbiamo perso la speranza,  questo non è vivere.

Si questo non è vivere , e la cosa che lascia più amarezza è che tutto questo accade in Umbria, regione riconosciuta eccellente  per solidarietà e civiltà, forse qualcuno dovrebbe dare delle risposte a questa gente, spero  di avere presto la buona notizia che Sergio e la sua famiglia sono finalmente tornati a casa. In fondo basterebbe veramente poco per far vivere in serenità Maria Antonietta ormai con i capelli bianchi e senza speranza.

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 Riceviamo un commento da Maria Rosi, candidata PDL alle prossime elezioni regionali e volentieri pubblichiamo

maria rosi

Ammetto che questa notizia mi ha lasciata esterrefatta, non pensavo che ci fossero ancora queste situazioni figlie del terremoto del 1997, certo bisogna intervenire al più presto, sarò al fianco di questa gente per tutto quello che sarà possibile, questa vergogna deve finire, chi deve intervenire intervenga, questo è uno scandalo intollerabile, si lasciano abbandonate cosi le persone più deboli?

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altri commenti

E’ sconcertante non solo che ci siano ancora persone costrette a vivere in queste condizioni, ma ancora di più forse che questa situazione non sia conosciuta, che non sia oggetto di informazione di massa. Questo pone sulle spalle della società civile un pesante e gravoso onere di informazione che però, insieme con l’unico strumento che ci è dato – il voto – è l’unico modo affinchè si possa provocare un cambiamento.
Bisogna avere il coraggio, in alcuni casi, di non guardare la propria bandiera politica e di sostituire un’amministrazione – o più amministrazioni – che non ha fatto il proprio lavoro; purtroppo è troppo spesso una questione solo di politica becera, di immagine e su questo piano allora bisogna lavorare.
In bocca al lupo per questo. Chi non può fare altro cercherà almeno di diffondere il più possibile la conoscenza di questa situazione. Siamo a Giove (Italia), non su Marte!

Francesca – Good_girl@hotmail.it

 

E’ sì, è proprio così, vergogna alle istituzioni! Bravo Stefano.
Io sono il presidente del Comitato Pro Giove; abbiamo invitato la Presidente Lorenzetti decine e decine di volte, per venire a vedere o soltanto per porgere una parola di conforto a questi poveri anziani… Niente, non ha MAI risposto. Però tutti gli anni ha presenziato e ha “magnato (ndr)” alla festa del tartufo a Valtopina, con il sindaco….
Hanno volutamente (e sempre) nascosto questa vicenda.
E’ verissimo di quei due ragazzi, si chiamano Armillei Graziano e Romina e per una casa di 110 metri quadrati dovranno pagare al Comune di Valtopina 126mila euro di tasca loro perchè il contributo che gli ha dato lo Stato, che gli pagava TUTTO, non c’è più. Diffondete la notizia, divulghiamo cosa è accaduto veramente in Umbria dopo il sisma del 1997.

Valentina, – giovedivaltopina@libero.it

 

la politica Umbra si vergogni..invece di dire stronzate in campagnia elettorale, tiri fuori il coraggio e si dica l’incubo che stà vivendo Giove….personalmente assumendomene le responsabilità,dico che il teatrino politico umbro ha toccato il fondo….da parte mia piena solidarietàper gli abitanti di Giove che vivono questo dramma.

fabriziopalazzari@live.it

 

Non è un fotomontaggio. Purtroppo l’ho visto con miei occhi a Giove l’efficienza del “Sistema di ricostruzione Umbria”….
Accertare le responsabilità dei ritardi e dare a tutti una casa dignitosa queste sono le priorità a L’Acquila come a Giove. Non esisteno terremotati di serie A e serie B…

emanueleprisco@libero.it

 

CHE DIRE, LASCIARE UN COMMENTO SU QUESTA SITUAZIONE SAREBBE D ‘OBBLIGO…….VERAMENTE MI MERAVIGLIO COME POSSA ESSERE ACCADUTA UNA COSA DEL GENERE.
MA CHI E’ RESPONSABILE DI TUTTO CIO’ NON PROVA NEMMENO UN PO’ DI VERGOGNA? IO NON RIUSCIREI A DORMIRE, VERAMENTE, SAREBBE DA INVERTIRE LE PARTI, METTERE IN QUESTA SITUAZIONE DI DISAGIO CHI NON STA FACENDO NULLA PER QUESTE PERSONE…….
SOLIDARIETA’ A QUESTA GENTE…..
ANZI CHI DEVE AGIRE LO FACCIA , BASTA PAROLE AL VENTO…

tafferuglio@alice.it

 

E poi l’umbria è stato un “MODELLO DI RICOSTRUZIONE??????” Vergogna alle istituzioni che, in prima persona, hanno causato questo delitto. Fermiamoci a riflettere su questa vergognosa vicenda… Leggevo pochi giorni fa anche dei due ragazzi di Giove che dovranno pagare di tasca loro 130mila euro per le sole opere strutturali, quando lo Stato già gli aveva dato i soldi… Facciamoli pagare a chi se li è intascati! Soprattutto non diamo MAI più la possibilità di apparire nel panorama politico ai politici fautori di questa “monnezza”…

stefano@bordicchia.it

 

Sono totalmente d’accordo con l’articolo, ho visto con i miei occhi quel che succede a Giove di Valtopina! e visto che problemi simili,ma non di questa entità, mi hanno toccato in prima persona, mi sento di dire che è uno scandalo!pensiamo all’Abruzzo o ad Haiti,mentre i problemi qui in Umbria sono lontani dall’essere risolti, e questo ne è un esempio tangibile!Non lasciamo che vengano occultati simili scempi e che rimangano impuniti!murielbibas@libero.it

Che vergogna tutto questo!!!… e’ proprio uno scandalo lasciare queste persone per diversi anni abbandonati a se stessi.. è come accorciare la loro vita!… che desolazione…

Erica.mancini@libero.it

Che dire, alla faccia dell’Umbria come modello di ricostruzione…
Da parte mia va tutta la solidarietà possibile a queste persone e l’indignazione per una situazione che da troppo tempo si trascina in modo assolutamente indecoroso…
Speriamo che per tutti si possa scorgere al più presto un barlume di luce in fondo al tunnel e che queste situazioni, che nella zona sono anche troppe (basti pensare anche all’umi1), si possano risolvere il prima possibile… orfei89@libero.it

E’ una situazione vergognosa, ma purtroppo non unica nel “modello Umbria”, anche se sicuramente la più grave, vi sono altre situazioni simili post sisma ‘97, ma credo che questa di Giove sia la più grave. Il “modello Umbria” si è preoccupato di risolvere le situazioni “vetrina” come quelle dei paesi lungo gli assi stradali principali, per esempio Colfiorito, abbandonando il resto agli sciacalli…
Purtroppo però a distanza di 12 anni con L’Aquila continuano a preannunciarsi situazioni similmente gravi, anche se per cause diverse…
Edi

Purtroppo in Umbria si è pensato prima di tutto a ricostruire Assisi, Foligno ed altri paesi piu importanti, che però non sono stati danneggiati come la nostra zona, fiumi di soldi passati per Assisi e li rimasti è una vergogna!!!!!
Ancora nel 2010 ci sono persone che vivono dentro i prefabbricati come il caso di Giove non è possibile assolutamente è uno schifo… che tutto il comune di Valtopina si faccia un esame di coscienza e risolva al piu presto questo gravissimo problema….. Tutta la mia solidarieta a queste persone e spero di cuore che riescano al piu presto ad avere un abitazione vivibile.
Enrico

Solita italietta. Un metro due misure è la regola. A cominciare dalla politica (e che politica). Il buon esempio la fa da padrone, tra predica e razzola. Opere faraoniche, tangenti faraoniche, “amori” faraonici, e, poveri disgraziati a spartirsi la il lavoro il pane il sapere la giustizia, il “giornaliero”. Dal pulpito televisivo sempre calunnie a questo e a quello, quando, con una sola tangente non pagata molti container e casette di legno non avrebbero motivo di esistere (ANCORA IN ALCUNI CONTESTI). Quando, con solo qualche “parata evento” in meno, non saremmo sempre costretti a sentirci ripetere “arrestati due extra comunitari…… , sgombero del campi nomadi……. , maltrattavano un cane…… , anziana derubata da …….. l’italietta. Pietro