Posts Tagged ‘recupero’

INCONTRI: MADDALENA MENGARETTI E L’ANTICA ARTE DELLA RILEGATURA A MANO

18 novembre 2013

di Benedetta Tintillini

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Maddalena Mengaretti

Un’arte che si perde nella notte dei tempi, addirittura il mestiere di rilegatore potrebbe risalire al I secolo a.C., quando per la prima volta furono cucite insieme semplici tavole di legno. Tale “volume” così composto veniva chiamato dai Romani “codice”.

Di quella antica arte Maddalena è abile depositaria. Nata ad Umbertide, risiede a Todi, dove lavora e dove tramanda una competenza ormai quasi del tutto scomparsa, soppiantata dalle nuove tecniche e dai nuovi macchinari, ma dal valore ineguagliato. Per questo ancora più ricercata e preziosa, sia per realizzare nuovi oggetti che per la conservazione ed il recupero di volumi usurati dal tempo e dall’uso. (more…)

Un’idea di progetto per il recupero Castel di Zocco a Monte del Lago

15 ottobre 2010

Verrà presentato sabato 16 ottobre, ore 16.30

Alla Torre dei Lambardi di Magione, una proposta di progetto di recupero di Castel di Zocco ubicato nella frazione di Monte del Lago del comune di Magione, di proprietà dei fratelli Andrea e Luca Palombaro. Ad esporre l’idea progettuale sarà lo stesso architetto Andrea Palombaro. Alla presentazione sarà presente, oltre al sindaco di Magione Massimo Alunni Proietti anche rappresentanti della Giunta e il Consiglio comunale. Il progetto, per il quale non è stato avviato nessun iter burocratico ma che è solo un’idea progettuale, rappresenta un importante punto di partenza per avviare una discussione su un bene storico il cui recupero è fortemente sentito da tutta la comunità. Abitato fino agli anni Sessanta, il castello è oggi in forte stato di abbandono. «Seguiremo con attenzione il progetto che ci verrà presentato – spiega il sindaco Alunni – sul quale, ovviamente, l’Amministrazione ha, in questa fase, solo un ruolo di uditrice».

Gli storici fanno risalire la costruzione del primo nucleo del castello al XIII secolo mentre nel primi decenni del XIV secolo sarebbero state costruite le mura difensive probabilmente per difendere il borgo dalle continue scorrerie delle compagnie di ventura. Tra le sue mura, come ricorda lo storico Giovanni Riganelli, si rifugiarono i perugini per scampare alla peste del 1456.