Posts Tagged ‘sanitarie’

Giunta Regionale decide rotazione direttori regionali e avvia iter per sospensione e revoca elenchi idonei per direzioni aziende sanitarie

16 aprile 2019

umbriaLa Giunta regionale ha approvato questa mattina la rotazione ai vertici di alcune direzioni regionali e ed una parziale redistribuzione di competenze. Sulla
base del nuovo assetto la direzione “salute, welfare, sviluppo economico, istruzione, università, diritto allo studio” è stata affidata a Luigi Rossetti; la direzione (more…)

L’AUMENTO DELLE TARIFFE PER I LIBERI PROFESSIONISTI E I 10 EURO PER LE VISITE SPECIALISTICHE SPINGERANNO GLI UMBRI FUORI REGIONE

27 febbraio 2012

di Maria Rosi – Consigliere regionale Pdl

“Dopo tante promesse di non aumentare le tasse per i cittadini umbri, con l’annuncio della Regione Umbria dei soli mini-ticket da 10 euro esclusivamente per le visite specialistiche, i nostri governanti regionali, ai quali piace stupire i cittadini con gli effetti speciali, hanno deciso di aggiungere l’ennesimo, originale balzello, che entra in vigore da oggi: l’aumento delle tariffe del 29 per cento per chi svolge la libera professione”.

“In questo modo gli strateghi della Giunta regionale hanno inteso spingere gli umbri verso il privato – spiega Rosi – togliendo all’azienda sanitaria pubblica il contributo dei grandi professionisti. L’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni prevede il recupero di 10,9 milioni di euro ma – sostiene Rosi – è impensabile che si possano recuperare somme  ragguardevoli da questa scellerata operazione che, invece, otterrà l’effetto contrario, facendo diminuire la domanda interna all’azienda sanitaria”. Secondo Rosi si tratta perciò della “ennesima dimostrazione di mala gestione della sinistra che, invece di tutelare i cittadini cercando di migliorare i servizi a loro disposizione, finirà per creare disservizi. Le soluzioni alternative, secondo la Rosi, avrebbero potuto essere quella di “far pagare 1 euro di ticket sulle ricette, forse l’unica in grado di garantire il recupero di quei 10,9 milioni”, oppure “invece di mantenere
le logiche di intramoenia allargata, meglio sarebbe stato dare al medico, anche se primario o responsabile di struttura, la possibilità di svolgere direttamente l’extramoenia senza penalizzare le carriere, come avviene in altre regioni. Una scelta che avrebbe portato nelle casse della Regione dagli 800 ai 1400 euro al mese per ciascun professionista”.

Nota di redazione: nemmeno tanto tempo fa, dicevano che le famiglie non arrivavano alla fine del mese, (ricordate?) poi alla terza settimana, poi alla seconda settimana, oggi con le nuove fantasiose tassazioni del governo e degli enti locali stanno completando l’assalto alla diligenza, e  per le famiglie il mese non comincia proprio.

Assegno di cura ai disabili, la Regione si muove, è la volta buona?

11 gennaio 2012

La Regione ha già chiesto alle Aziende sanitarie locali di provvedere all’erogazione degli assegni di sollievo per i malati di ‘Sla’, per la quale sono necessari criteri inoppugnabili che garantiscano equità e soddisfacimento dei bisogni effettivi in ogni ambito territoriale”. È quanto sottolinea la Direzione regionale Salute e Coesione sociale, ricordando di aver provveduto, con atti deliberativi e varie note indirizzate alle Asl a definire le tipologie di assegno e i criteri valutativi da adottare da parte delle Unità di valutazione multidisciplinare per l’individuazione dei soggetti affetti da malattie dei motoneuroni ed in particolare da “Sla” beneficiari dell’assegno di sollievo. “Con l’ultima nota inviata ai Direttori generali delle Asl – si rileva – in attesa dell’effettiva ripartizione dell’annualità 2011 del Fondo per la non Autosufficienza, già accreditata alla Regione Umbria dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, si è chiesto di provvedere immediatamente all’erogazione degli assegni di sollievo, secondo i criteri di valutazione individuati, il cui rimborso avverrà da parte della Regione alle Asl su rendicontazione trimestrale, e di fornire i dati relativi all’erogazione dei primi tre mesi perché siano orientativi per l’individuazione dei criteri di ripartizione”.

nota di redazione: Bene, aspettiamo una  sollecita risposta dalle Aziende Sanitarie Locali

Umbria: Riduzione del numero delle Aziende Sanitarie? forse si…anzi NO

26 luglio 2011

di  Raffaele Nevi – Presidente gruppo PdL Regione Umbria

Ieri sera abbiamo stanato il pd ma in particolare la Giunta Regionale che ha messo il veto rispetto ad una possibile intesa tra maggioranza e opposizione sulla riduzione delle Aziende sanitarie della nostra regione che era stata praticamente fatta in conferenza dei capigruppo. Abbiamo avuto tutti la percezione di quanto sia forte il partito della conservazione dello status quo che si annida all’interno del PD tanto da smentire lo stesso capogruppo Locchi che aveva dato il suo assenso alla riduzione entro l’anno. Anche da parte delle forze di maggioranza (IDV, PRC, Socialisti) che si erano dichiarate assolutamente favorevoli alla nostra proposta, hanno dovuto fare marcia indietro difronte al niet della Presidente della Regione rinnegando le loro stesse posizioni. Tutto ciò ha anche prodotto un dissenso muto da parte dei tre consiglieri ex Margherita e del consigliere Carpinelli che hanno abbandonato l’aula poco prima del voto.
Meglio loro che non se la sono sentita di aggiungere il loro voto alla bocciatura della mozione di chi (come IDV, Rifondazione e Socialisti) per salvare la poltrona ha dovuto alzare la mano pur non condividendo assolutamente ciò che votava. Noi, per parte nostra, siamo orgogliosi di aver dato all’Umbria la dimostrazione che la Marini parla di riforme solo per propaganda salvo fare esattamente il contrario nei fatti. Era già successo con le norme per le nomine d primari e direttori generali, oggi c’è la prova definitiva!