Posts Tagged ‘verbena’

IMU: il “regalo di Natale” del Sindaco di Perugia Boccali alle imprese!

11 dicembre 2012

riceviamo e pubblichiamo

Il “regalo di Natale” preparato dalla Giunta Boccali per commercianti, artigiani, imprenditori è giunto a destinazione: IMU sugli immobili delle attività economiche e produttive all’ 1,06%, il (more…)

TURISMO: “CINQUE ANNI PERSI PER RILANCIARE DERUTA. MOSTRA DEL SIGNORELLI ENNESIMA OCCASIONE SPRECATA”

12 aprile 2012

Il candidato Sindaco del centrosinistra Mario Damiani punta il dito sulle mancate

Mario Damiani

promesse dell’Amministrazione Verbena

“Nel programma elettorale del 2007, l’attuale Sindaco aveva promesso ai cittadini di Deruta una grande affluenza di turisti che sarebbero dovuti arrivare nella nostra città attraverso accordi strategici con la vicina Assisi. Ad oggi, dati alla mano, non si è verificato niente di tutto questo, sono stati solo anni di chiacchiere e quindi cinque anni persi”. “Non possiamo più accettare – continua Damiani – che eccellenze quali l’arte della ceramica e il nostro ricco patrimonio artistico siano trascurati al tal punto da non essere messi a sistema e contribuire a riportare visitatori a Deruta. Si tratta di una grave mancanza, visto che il turismo, per di più in un momento di crisi come questo, può far lavorare varie attività del territorio, da quelle artigianali a quelle dell’ospitalità fino agli esercizi commerciali. È incomprensibile – conclude Damiani – che alle mancate promesse di cinque anni fa si aggiunga l’ennesimo treno perso con la mostra sul Signorelli per cercare di inserire la nostra città nei circuiti turistici regionali”.

DERUTA, IL RIONE PIAZZA VINCE PER LA PRIMA VOLTA IL PALIO DELLA BROCCA CON 18 PUNTI

16 settembre 2011

Sessanta tra decoratori e ceramisti impegnati in “fabbriche aperte” e in “artista per un giorno”, trenta i ragazzi della Consulta dei giovani, oltre 80 gli artisti provenienti da tutta Italia che hanno esposto le loro opere, una ventina i docenti, arrivati da tutto il territorio nazionale per il convegno su Girolamo da Diruta, organizzato da Carlo Segoloni. Due i fine settimana, quello del 2 e quello del 9 settembre e una trentina gli eventi, più un numero non quantificabile di turisti. Sono questi i dati della quarta edizione di “Deruta magia di un’arte”, che si è conclusa con l’assegnazione della brocca d’oro in palio al Rione Piazza, che ha vinto con 18 punti. Il secondo posto è stato aggiudicato dal Rione Borgo con 15 punti, seguito dal Rione della Valle con 7.
Ieri, domenica  11, si è svolta la rievocazione storica del 1800, presentata dal giornalista Gilberto Scalabrini. E’ andato in scena  uno spaccato che già due secoli fa vedeva in competizione i tre rioni storici della Città, che rappresentano i diversi stili di decoro nella ceramica. In lizza, nel tiro alla fune, nella corsa delle brocche e nel corteo storico: “Il Borgo” che rappresenta il “Raffaellesco”, “La Piazza” che rappresenta il “Ricco Deruta” e  “La Valle” con il suo “Arabesco”. L’ultima giornata, dei due fine settimana di Deruta Magia di un’arte, era cominciata presto, alle 9,30, con la colazione tradizionale in piazza dei Consoli, poi la corsa e quindi la sfilata. Tra le persone che

"Anita e Garibaldi" - Sara Montanari e Aldo Schippa

hanno preso parte al corteo in costume,  anche l’assessore al bilancio del comune di Passignano sul  Trasimeno, Alessandro Moio,  che sostiene con la sua presenza una sorta di gemellaggio, che ha la sua controparte nel Palio delle Barche, dove partecipa l’assessore alla cultura di Deruta, Laura Buco. Ed è proprio l’Amministratore che fa le prime considerazioni. “Sono stati due fine settimana estremamente intensi  – dice Laura Buco –, dove siamo riusciti ad unire  la grande tradizione ceramista con grandi momenti culturali, non ultimi gli incontri con Fausto Bertinotti,  Domenico Benedetto Valentini. Deruta si caratterizza sempre di più, quindi, per grandi eventi culturali, tipo il primo convegno dedicato a Girolamo da Diruta. Siamo estremamente soddisfatti e diamo appuntamento ad esperti, amatori e turisti della ceramica per il settembre 2012”.  “Magia di un’arte – le fa eco il sindaco, Alvaro Verbena – sta diventando sempre di più una ‘classic’ per il mondo della ceramica. Cultura, arte, dibattiti, presentazioni, concorsi, il tutto condito con una grande presenza di turisti. Ed è proprio il turista che a Deruta in questi giorni diventa artista per un giorno il nostro miglior biglietto da visita in giro per l’Italia. La soddisfazione – aggiunge – è per l’appunto quella di aver vissuto insieme questi momenti significativi che ci fanno guardare al futuro, alle prospettive del mondo della ceramica”. Il Primo cittadino ha sottolineato appunto l’importanza di rilanciare un settore economico fondamentale per la Città e per la regione, attraverso una iniziativa come Magia di un’arte non è affatto facile. “Godiamoci però il successo di questi dieci giorni – ha detto Verbena – provando anche iniziative che, con l’ultimazione dei lavori del Centro storico e il potenziamento delle aree di parcheggio, ci permetteranno di accogliere sempre meglio i visitatori che vorranno venire nella nostra Città. Per altro – aggiunge – in un anno le persone che, per le diverse ragioni vengono a Deruta, sono già quantificate in 30 mila unità”. Verbena ha poi concluso dicendo che: “Lavoreremo affinché turismo, ambiente, cultura ed artigianato artistico siano i protagonisti delle prossime manifestazioni”.

Fonte: www.umbriacronaca.it

“Deruta magia di un’arte”

29 agosto 2011

Fabbriche e laboratori aperti ai turisti che vorranno mettersi alla prova col tornio, con la decorazione, con il colaggio e con tutte quelle tecniche che costituiscono le quattordici fasi del ciclo di produzione della ceramica. E’ questo il presupposto ideologico cui si ispira la quinta edizione di “Deruta magia di un’arte”.  Nove giorni, dal 2 all’11 di settembre prossimi, dedicati alla grande tradizione dell’artigianato artistico derutese. 108 sono i laboratori di ceramica artistica ancora attivi che, insieme a quelli che producono il semilavorato, raggiungono quota 220.

venerdì 2 settembre 2011 alle 10 con l’apertura dei laboratori ceramici. Dopo il saluto del Sindaco, alle 18,30 l’inaugurazione vera e propria della quinta edizione di Deruta magia di un’arte.  A seguire, il taglio del nastro di tre degli appuntamenti più importanti della kermesse: “Ceramica in tavola”, rassegna di ceramica italiana contemporanea; “Deruta tra tradizione e innovazione”, l’arte della ceramica vista dai giovani e “Arte per la solidarietà”, con bozzetti di arredo dell’Istituto di oncoematologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

Sabato 3, sullo sfondo di una città interamente coinvolta da Magia di un’arte, dal mattino alla sera si terranno diverse iniziative. Centrali saranno sempre le aperture delle mostre, cui si aggiunge la premiazione del concorso Deruta tra tradizione e innovazione – L’arte della ceramica vista dai giovani.

Domenica 4 settembre 2011 alle 17, Arte per la solidarietà con la presentazione delle opere realizzate per l’arredo dell’Istituto di oncoematologia del Santa Maria della Misericordia, diretto dal professor, Brunangelo Falini e organizzato in collaborazione con il Lyons Club di Deruta.

Giovedì 8 alle 18,30, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, Fausto Bertinotti, ex presidente della Camera dei deputati, presenterà il suo libro: “Chi comanda qui? Come e perché si è smarrito il senso della costituzione”. L’incontro sarà coordinato dal giornalista, Gianluigi Basiglietti. Alle 19,30 l’Asta per la solidarietà con le opere realizzate nelle estemporanee.

Venerdì 9, alle 17,30 nella Chiesa di Sant’Antonio, il convegno di studi “Girolamo Diruta e il suo tempo”, organizzato in collaborazione con la Deputazione di Storia Patria per l’Umbria e l’Università di Perugia. Il seminario proseguirà anche nella mattinata di sabato 10. Giorno in cui – alle 12,30 sempre nello stesso luogo di culto – si terrà in concerto di chiusura della clavicembalista, Vania Dal Maso.

 sabato 10  alle 17 la conferenza di presentazione della tesi di laurea magistrale in Storia dell’Arte: “Le edicole votive nel territorio di Deruta, a cura della dottoressa, Erika Peducci. Alle 18,30, infine, il senatore Domenico Bendetti Valentini, Presidente della Commissione affari costituzionali del Senato, parlerà ai giovani su “Riforma Costituzionale: lo stato dell’Arte”.

Domenica 11  a partire dalle 9 del mattino, sarà la giornata dei Rioni: la Piazza; la Valle e il Borgo. Si comincerà con la “Corsa delle brocche”,  che si inserisce all’interno di una rievocazione storica molto suggestiva e fortemente radicata nella cultura popolare locale e nel senso di identità e di appartenenza al territorio di Deruta, alla sua cultura e alla sua storia. A seguire la Sfilata dei Rioni in costume d’epoca e, per chiudere, la tradizionale cena dell’800.

“A lavoro ultimato per altro – spiega Grazia Ranocchia, assessore alle attività produttive -, chi parteciperà potrà portarsi a casa ciò che avrà realizzato con l’aiuto dei maestri ceramisti”.

“Definire Magia di un’arte – dice Alvaro Verbena, sindaco di Deruta – significa individuare e riconoscere l’essenza stessa dell’identità e del senso di appartenenza alla Città di Deruta e alla sua tradizione artigiana ed artistica espressione autentica del ‘Made in Italy’ nel mondo”. Magia di un’arte, proprio in virtù del coinvolgimento dell’intero territorio, vuol essere il simbolo del rilancio e l’inizio di una nuova era per Deruta e per l’intero settore della ceramica di qualità.

“Quest’anno – gli fa eco Laura Buco, assessore alla cultura e turismo – abbiamo voluto unire la grande tradizione della ceramica con un grande personaggio che ha fatto la storia, Girolamo Diruta, organista compositore vissuto a cavallo tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo e conosciuto in tutto il mondo”.

I decimali della Marini, il Quartiere di “tangentopoli”, il “Pan bagnato” del Lago, il partito del giorno dopo e i pecoroni in aumento

4 ottobre 2010

Le pagelle di Ciuenlai

Katiuscia Marini – Rimane sola, soletta ad opporsi ad Andrea Rossi, preferendo (sembra) la riconferma di Stramaccioni a segretario provinciale del Pd. Sondaggio : da uno a dieci, quanto conta la Presidente della Regione nel suo partito? Non sono ammesse risposte che contengano numeri decimali.

Andrea Rossi – Salvo la Marini sembra l’uomo di tutti. E’ amico di Bottini e di Bersani, ha votato per Bocci, ha avuto (in extremis) l’ok della “Zarina” al grido “vade retro Stramaccioni”, è piaciuto a Boccali, Mignini, Manini e Marinelli, fa posto a Cintioli in giunta, conosce Brunini e sa come evitarlo, va a genio alla telefonista di piazza della Repubblica e ha un nome (Rossi) che sposta a sinistra l’asse del partito. Domanda : “Non è che l’uomo di tutti, è anche l’uomo di nessuno?”. Allora 7, perché un po’ di incoraggiamento ci vuole, con tanti, tanti, tantissimi auguri.

Franco Zaffini 2 – Finalmente, con una botta di coerenza, lascia i berlusconiani. In Regione e nelle Province nascono gruppi autonomi dei Finiani (i nomi sarebbero dirompenti). Povero Pdl, detto, In Umbria, anche “la destra che non c’è”. Non c’è e perde pure pezzi importanti. In una situazione del tipo “siamo al digestivo ci porti il conto”, la preoccupazione cresce. Si vocifera che qualcuno abbia chiesto di fare il punto della situazione. Ma da dove cominciare? semplice dal Comune richiedendo un certificato di “esistenza in vita”.

Alvaro Verbena – Il Sindaco di Deruta intitola una piazza a Bettino Craxi. E’ un primo passo e c’è già chi suggerisce un allargamento del discorso con la realizzazione di un progetto più ampio, che coinvolga le vie adiacenti. Accanto a piazza Caxi ci potrebbe essere Largo Forlani, via Chiesa, corso Cusani ecc. Poi una nuova inaugurazione, con un grande striscione all’ingresso che dice “Welcome nel redivivo quartiere di tangentopoli” e la deposizione di tanti zerbini in ogni uscio e in ogni luogo pubblico con la scritta in calce “qui Di Pietro non può entrare”. Nostalgico dei brutti tempi che furono 4

Massimo Alunni Proietti – Il Sindaco di Magione propone la sostituzione della Comunità Montana dei “Colli del Trasimeno”, con una Associazione dei Comuni, che dovrebbe assumerne le competenze. Per la serie “il Club dei gattopardi”, “se non è zuppa è pan bagnato”, “cambiamo un somaro con un asino” . Riformatore incallito 4

Ru486 – La pillola abortiva spacca il Pd tra quelli che preferiscono il partito del giorno dopo e gli altri che vogliono tenerlo disperatamente in vita. Discussione inutile. A che serve prendere la pillola ad aborto avvenuto?

Pd – Apre il dipartimento sanità “perché il partito è malato”. Ma dopo il primo giorno di apertura, lette le notizie sui giornali, qualcuno preso dallo sconforto avrebbe confidato ad un amico “sarà meglio chiuderlo”.

Agricoltura
– Protestano i pastori. Protestano per la concorrenza sleale. Protestano per le manipolazioni genetiche sugli ovini. Insomma protestano per l’enorme aumento dei pecoroni.

Giugno il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni

31 ottobre 2009

san giovanni

 

di Loriana Mari

 

Giugno il solstizio estivo e le erbe di San Giovanni Tra le antiche tradizioni italiane legate alla terra e all’uso delle erbe c’è in  primo piano la tradizione della Notte di  S. Giovanni, festa di mezza estate, che ricorre pochi giorni dopo il solstizio d’estate. Tale giorno era considerato sacro nelle tradizioni precristiane ed ancora oggi viene celebrato dalla religiosità  popolare con una festa che cade qualche giorno dopo il solstizio, il 24 giugno, quando nel calendario liturgico della Chiesa latina si ricorda la natività  di San Giovanni Battista. Tutte le leggende si basano su di un evento che accade nel cielo: il 24 giugno il sole, che ha appena superato il punto del solstizio, comincia a decrescere, sia pure impercettibilmente, sull’orizzonte: insomma, noi crediamo che cominci l’estate, ma in realtà , da quel momento in poi, il sole comincia a calare, per dissolversi, alla fine della sua corsa verso il basso, nelle brume invernali. Sarà  all’altro solstizio, quello invernale, che in realtà l’inverno, raggiunta la più lunga delle sue notti, comincerà a decrescere, per lasciar posto all’estate. E’ così che avviene, da millenni, la corsa delle stagioni. Nella festa di San Giovanni convergono i riti indoeuropei e celtici esaltanti i poteri della luce e del fuoco, delle acque e della terra feconda di erbe, di messi e di fiori. Tali riti antichi permangono, differenziandosi in varie forme, nell’arco di duemila anni, benchè la Chiesa ostinatamente abbia tentato di sradicarli, operlomeno di renderli meno incompatibili con la solennità. Molte sono le usanze regionali italiane legate alla Notte di S. Giovanni: nelle campagne  l’attesa del sorgere del sole era  propiziata dai falò accesi sulle colline e sui monti, poichè da sempre, con il fuoco, si mettono in fuga le tenebre  e con esse gli spiriti maligni, le streghe e i demoni vaganti nel cielo. Attorno ai fuochi si danzava e si cantava, e nella notte magica avvenivano prodigi: le acque trovavano voci e parole cristalline, le fiamme disegnavano nell’aria scura promesse d’amore e di fortuna, il Male si dissolveva sconfitto dalla stessa forza di cui subiva alla fine la condanna la feroce Erodiade, la regina maledetta che ebbe in dono il capo mozzo del Battista. Nella veglia, tra la notte e l’alba, i fiori bagnati di rugiada brillavano come segnali; allo spuntare del sole si sceglievano e raccoglievano in mazzi per essere benedetti in chiesa dal sacerdote. Bagnarsi nella rugiada o lavarsene almeno gli occhi al ritorno della luce era per i fedeli cristiani un gesto di purificazione prima di partecipare ai riti in chiesa. Non bisogna comunque sottovalutare il sapore magico legato a questa festività , in cui la devozione cristiana verso l’apostolo più amato da Gesù si mescola con una tradizione magica ben più antica, secondo la quale in quel giorno era particolarmente facile formulare pronostici per il futuro. Invece la notte che precedeva il 24 giugno era di rito il ritrovo delle streghe sotto i rami di un grande noce, mentre il giorno di S. Giovanni era il più adatto alla raccolta delle noci ancora immature per preparare il nocino. Dal punto di vista della tradizione erboristica molte sono le erbe solstiziali, erbe benefiche e medicine medievali per curare il corpo ed evitare il malocchio, per proteggere la casa e gli animali; sono dunque le erbe di S. Giovanni. Le erbe raccolte in questa notte hanno un potere particolare, sono in grado di scacciare ogni malattia e tutte le loro proprietà  sono esaltate; c’erano erbe per risolvere questioni amorose, ma c’erano anche le piante dellasaggezza. Piante speciali, rarissime in grado di donare a chi le avesse colte proprio nella notte del santo, chiaroveggenza e invisibilità . In quel caso, chi fosse riuscito a reperire la magica pianta nel bosco, dopo averla colta sarebbe stato inondato da una luce meravigliosa, poi si sarebbe sentito chiamare dalla voce di un proprio caro, un meccanismo attivato dal demonio per evitare di cedere il potere magico della pianta. Solo chi fosse riuscito a resistere alla chiamata, e non si fosse girato, avrebbe acquisito l’incredibile potere. Le più ricercate erano però le piante della buona salute, erbe in grado di donare forza e benessere a chi le avesse assunte. Con alcune di queste veniva fatta un’acqua, che una volta benedetta da un prete, sarebbe stata di buon augurio. Le erbe più note da raccogliere nella notte di S. Giovanni sono: l’iperico, l’artemisia, la verbena, il ribes rosso, il vischio, il sambuco, la mentuccia, l’aglio, la cipolla, la lavanda, il biancospino, la ruta, il corbezzolo e il rosmarino.